Carnevale di primavera a Palazzolo: 100 bandiere per la pace per una scommessa nuova

Bandiere della Pace, 100 in tutto, ad avvolgere i balconi delle tre piazze di Palazzolo che ospiteranno il passaggio dei carri di cartapesta, in un “arcobaleno di colori e speranza”.

Tutto pronto per il prossimo fine settimana, quando il comune guidato dal sindaco Salvo Gallo sarà attraversato dalle sfilate dei carri e animato da una serie di eventi che serviranno anche, come spiega il vicesindaco, Aiello, “per lanciare un messaggio di fratellanza, nella speranza di un mondo diverso”.

Si comincia sabato, con il raduno dei carri è previsto al viale Dante e dalle 17:00 in poi si muoveranno per arrivare in Piazza del Popolo. I carri resteranno fino alle 23:00 esposti lungo il corso principale.

Intanto, dalle 21:00, appuntamenti in piazza del Popolo, con musica, animazione, comicità.
Domenica mattina, i carri saranno nuovamente  esposti. Alle 17:00, la partenza verso il quartiere San Paolo.

“Un weekend – conclude Aiello- che è una novità e una scommessa per Palazzolo, per scoprire uno dei borghi più belli d’Italia in compagnia dei giganti di cartapesta”.
Tra quanti contribuiranno alla realizzazione del fine settimana di Palazzolo, domenica mattina, il gruppo Luna Rossa. Nel pomeriggio, i Baciami Piccina Swing Band. Domenica pomeriggio, invece, in piazza Giovanni Nigro, fino al passaggio dei carri sarà assicurata l’animazione per i bambini.
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Tentato omicidio nel siracusano, due fratelli in stato di fermo

Due fratelli sono stati posti in stato fermo per tentato omicidio. La Polizia ha eseguito il provvedimento, al termine di accurate indagini scattate subito dopo il ferimento di un uomo, raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco, ieri sera a Lentini.
Teatro del tentato omicidio via Rossini. Quattro i colpi esplosi, due hanno raggiunto la vittima alla schiena ed alla mano, ma fortunatamente solo di striscio. L’uomo è ricoverato in ospedale a Lentini e non è in pericolo di vita.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due fratelli sarebbero entrati in azione per “punire” il loro bersaglio, per non ancora meglio chiariti dissapori personali.
A condurre le indagini, la Squadra Mobile di Siracusa e del commissariato di Lentini.




Isab, l’embargo e il rischio chiusura: il M5s dal prefetto, “Territorio unito davanti al governo”

La deputazione parlamentare siracusana del MoVimento 5 Stelle ha incontrato questa mattina il prefetto Giusi Scaduto. I deputati e parlamentari pentastellati avevano richiesto il vertice per discutere, insieme al rappresentante del governo nel territorio, della situazione della zona industriale. Noti sono gli scenari legati alla situazione internazionale, in particolare alla guerra russo-ucraina e alle relative sanzioni alla Russia, tali da mettere a repentaglio anche i livelli occupazionali attuali. “Il prefetto Scaduto, che ringraziamo per l’incontro, ha già provveduto ad informare della preoccupante situazione le competenti strutture governative. Ci siamo allora confrontati sulle possibili soluzioni, con intervento di Roma, consapevoli che questa vicenda è solo un tassello di un processo che potrebbe ridisegnare in poche settimane gli assetti globali. Dobbiamo quindi essere attenti e rapidi. Ciò non toglie che il tema sia primario, sotto diversi punti di vista: quello occupazionale, quello economico e quello energetico per la Sicilia e l’intera Italia”, hanno spiegato al termine Paolo Ficara, Stefano Zito, Filippo Scerra, Maria Marzana, Pino Pisani e Giorgio Pasqua. “A breve sarà nota la posizione ufficiale dell’UE, in particolare in merito all’embargo al petrolio russo da gennaio. Torneremo, quindi, ad incontrarci per analizzare uno scenario, a quel punto, delineato. Riteniamo necessario coinvolgere Confindustria e le altre parti sociali, insieme a quelle forze politiche che vorranno condividere una linea non di divisione ma di unità territoriale. Bisogna fare arrivare al governo, anche grazie al tramite della Prefettura, un messaggio univoco e coeso. Non è tema su cui dividersi. Dal canto nostro, continueremo a chiedere ogni giorno al Mise una posizione chiara e misure certe per la zona industriale di Siracusa. Non muta la nostra idea di transizione energetica, ma ribadiamo che per applicarla bisogna prima che ci sia una idea di industria, altrimenti non ci sarebbe cosa innovare in chiave green”, dicono ancora parlamentari e deputati del MoVimento 5 Stelle.
Intanto però si spacca il fronte sindacale, con le accuse che la Cisl rivolge alle altre sigle dopo le due di sciopero proclamate all’indomani dell’ultimo incidente sul lavoro. Parole pesanti che marcano ancora di più la distanza tra i rappresentanti dei lavoratori.




Sindacati della zona industriale, che litigata! Volano gli stracci tra le sigle di Cisl e Cgil

Volano gli stracci tra i sindacati della zona industriale di Siracusa. Proprio nel momento in cui servirebbe unità e coesione per affrontare il difficile momento che si annuncia sulla scia di una complessa situazione internazionale, si rompe il fronte sindacale. Da una parte le sigle dei metalmeccanici della Cgil e della Uil (Fiom e Uilm), dall’altra la Cisl. Lo scontro nasce dallo sciopero di due ore indetto da Fiom e Uilm all’indomani dell’ultimo incidente sul lavoro.
Per la Fim Cisl, che non ha aderito alla manifestazione, si è trattato di una “cinica strumentalizzazione di un tragico evento”. Lo afferma il proprio segretario, Angelo Sardella, nel corso di una intervista su La Sicilia. Lo sciopero, insomma, avrebbe avuto natura politica per il segretario dei metalmeccanici della Cisl.
La replica di Antonio Recano, della Fiom Cgil. “Leggendo le dichiarazioni rilasciate dalla FIM il 15 maggio, si avverte un’abile operazione mediatica che tende, attivando la macchina del fango, a chiudere il confronto sul merito delle questioni”. Offese e dubbi per incrinare “la credibilità di un’organizzazione sindacale che è sempre stata in prima fila nell’affrontare i temi della sicurezza”. Secondo Recano, il tentativo della Cisl “con singolari affermazioni” sarebbe quello di non voler entrare “nl merito di questioni che vedono divise le organizzazioni sindacali; questo sì ci risulta intollerabile”. Che le posizioni delle due sigle più rappresentative siano distanti, non è una novità. Ma colpisce il momento in cui matura lo scontro.




Ferrovie, Fs annuncia piano da 20 miliardi in Sicilia. Investimenti anche in provincia di Siracusa

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha presentato il suo piano Industriale 2022-2031. Previsti oltre 190 miliardi di investimenti, di questi oltre 20 miliari in Sicilia, per migliorare quattro aspetti del servizio: “Infrastrutture”, “Passeggeri”, “Logistica” e “Urbano”.
Con un investimento economico complessivo di circa 9,3 miliardi di euro, l’intervento più rilevante è il nuovo collegamento veloce Palermo – Catania – Messina, che risponde alle esigenze di medio e lungo periodo della domanda di trasporto pubblico su ferro, migliorando regolarità, frequenza e sviluppo dell’intermodalità.
Tra gli altri interventi ci sono quelli che interessano il Nodo di Palermo (Passante e Anello), il Nodo di Catania e il potenziamento del collegamento aeroporto Fontanarossa, il ripristino ed elettrificazione della linea Palermo-Trapani via Milo, la Caltagirone-Gela, il bypass di Augusta, il potenziamento della linea Palermo-Agrigento-Porto Empedocle, il collegamento con l’aeroporto di Trapani Birgi.
Ammontano invece a 5,78 miliardi di euro le risorse destinate alle infrastrutture stradali: tra gli interventi principali il Collegamento Ragusa-Catania, la SS 121 Tratto Palermo-rotatoria Bolognetta, la SS 626 per il completamento della Tangenziale Gela, la SS 284 Adrano-Paternò.
Sono 403 invece i milioni di euro destinati al “Polo Passeggeri” in ambito ferroviario, che si traducono in ulteriori nuovi treni dedicati al trasporto regionale e nel potenziamento dei servizi diurni e notturni di lunga percorrenza, da e per la Sicilia.
Per il “Polo Urbano” sono previsti interventi di rigenerazione e soluzioni di intermodalità e logistica nelle aree urbane, per circa 2.5 milioni di mq di aree da valorizzare con investimenti per 3,7 milioni sul patrimonio. I principali progetti riguarderanno i territori di Palermo, Siracusa, Catania e Messina.
Con un investimento complessivo pari a circa 860 milioni di euro, le risorse destinate al “Polo Logistica” sono finalizzate alla manutenzione straordinaria dei compendi di Catania Acquicella (360 milioni di euro) e Catania Bicocca (500 milioni di euro).
Si prevede un potenziamento e lo sviluppo di nuovi collegamenti, che porteranno a un incremento del fatturato di circa il 61% (2031 vs 2022) dei servizi convenzionali, in particolare la filiera siderurgica. I servizi intermodali invece raddoppiano, passando da circa 5,2 milioni di euro nel 2022 a circa 11,1 milioni nel 2031, che corrispondono a oltre 700 treni/anno, con un incremento del fatturato di circa 114% (2031 vs 2022).




Stampante ko, modelli pagamento per Tari e Imu solo via mail. E la foto diventa virale

Modelli F24 per pagare la Tari e l’Imu a Siracusa, non chiedeteli all’ufficio tributi. Si perchè da alcuni giorni – lamentano diversi utenti – nello sportello di via San Giovanni non possono stampare. Quindi chi si è presentato davanti all’impiegato comunale, si è sentito rispondere che non si potevano stampare ricevute e modelli per il pagamento. Alternativa? Lasciare all’impiegato il proprio indirizzo email e attendere l’invio telematico, per poi stampare a casa.
Qualche utente prova a prenderla a ridere: “il Comune risparmia anche sulle stampe”. Qualcun altro, giustamente, si infuria. “Mio padre è anziano, non ha email o pc. Per questo è andato come ogni anno allo sportello…”.
Non è chiaro il motivo per cui l’ufficio non possa stampare gli f24. Nella nota, scritta peraltro a penna, si parla di generica “indisponibilità stampante”. Forse toner esaurito, in attesa delle nuove forniture. Eppure alcuni utenti sono pronti ad assicurare che la situazione è così da giorni, almeno dalla scorsa settimana.
La foto della scritta affissa all’ingresso, al macchinario tagliacode, è diventata subito virale causando centinaia di reazioni social. Il Comune di Siracusa sta correndo ai ripari per provvedere a sistemare il disservizio di cui, ai piani alti, non erano stati informati.




Prevenzione incendi boschivi, la Sicilia schiera 10 elicotteri e 90 droni. Di base anche a Siracusa

Per prevenire e contrastare il grave fenomeno degli incendi boschivi estivi, la Regione annuncia un potenziamento nei mezzi aerei in azione su tutto il territorio siciliano. Il Corpo forestale della Regione Siciliana ha consegnato il servizio di noleggio di dieci elicotteri al raggruppamento temporaneo di imprese E+S Air di Salerno ed Helixcom di Caltanissetta, che si è aggiudicato l’appalto di circa 7 milioni di euro per un biennio. Entro fine maggio saranno in servizio i primi cinque velivoli, mentre entro il 15 giugno sarà completata la flotta, che sarà dislocata sulle basi elicotteristiche presenti nelle varie province dell’Isola (in provincia di Siracusa, a Buccheri).
In volo anche 90 droni, già in possesso dell’amministrazione regionale, in servizio nei nove ispettorati provinciali, per la prevenzione e la raccolta di informazioni. Proprio la settimana scorsa si è concluso a Ficuzza un corso di formazione su base regionale per l’utilizzo di questi mezzi.
«Il governo Musumeci – afferma l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro – ha messo in atto ogni azione possibile per tutelare il territorio dai roghi, adesso tocca a Roma. Le condizioni meteo-climatiche caratterizzate da alte temperature e da forti raffiche di scirocco, a causa anche dei cambiamenti climatici, potrebbero causare in Sicilia giornate difficili come la scorsa estate, se non addirittura peggiori. Per questo, come ha già fatto il presidente della Regione Musumeci, ribadiamo la necessità che la nostra Isola diventi una priorità nazionale di Protezione civile, che venga istituito un tavolo di crisi permanente per tutta la stagione, a partire dal primo giugno».




Agamennone ed Edipo Re: cinque sold-out in apertura, 80.000 biglietti venduti sinora

Cinque sold out nelle prime dieci giornate, 80.000 biglietti venduti sino ad ora: bastano questi due dati per raccontare della grande attesa per l’avvio della nuova stagione di spettacoli classici al teatro greco di Siracusa, quello del ritorno alla piena capienza ed alla “normalità” post pandemica. Domani e dopodomani le due “prime” – da settimane tutto esaurito – con le solite curiosità mondane che ruotano attorno a questi appuntamenti: gli ospiti vip, le personalità, gli abiti.
Su il sipario il 17 maggio con la prima di Agamennone di Eschilo, con la regia di Davide Livermore. La prova generale ha già “svelato” le scelte in fatto di costumi e scenografia: niente sandali e tuniche, per un ambientazione da inizio del secolo scorso, prima dell’inferno della guerra. Il che non significa stravolgimento del classico, anzi come ha spiegato Livermore – maestro del crossover – Agamennone è “vibrante ed estremamente attuale, motivo per cui va restituito in tutta la sua possanza e forza con un lavoro di altissima filologia”. I costumi sono di Gianluca Falaschi, le scene di Lorenzo Russo Rainaldi. L’idea è quella di un mondo che balla sull’orlo del precipizio, come purtroppo l’attualità della guerra russo-ucraina sembra suggerire.
Uno sguardo al cast: torna protagonista al teatro greco Sax Nicosia-Agamennone; Laura Marinoni festeggia i vent’anni dal suo debutto a Siracusa vestendo i panni di Clitennestra; Stefano Santospago (Egisto) infila il suo decimo spettacolo al Temenite. E poi: Linda Gennari (Cassandra), Maria Grazia Solano (Sentinella), Olivia Manescalchi (Messaggero), Gaia Aprea (Corifea), Maria Laila Fernandez, Alice Giroldini, Marcello Gravina, Turi Moricca, Valentina Virando (coro), Carlotta Messina e Maria Chiara Signorello (Ifigenia), Margherita Vatti (Elettra), Giuseppe Fusciello (Oreste), Diego Mingolla e Stefania Visalli (pianisti).
Il 18 maggio debutta il canadese Robert Carsen – alla sua “prima” da regista a Siracusa – con il suo Edipo Re di Sofocle, nella nuova traduzione di Francesco Morosi. Non ha nascosto la sua emozione particolare, rivelando come il suo primo contatto con l’affascinante teatro greco di Siracusa risalga a 25 anni fa.
“E’ la prima crime story della letteratura”, ha detto nei giorni scorsi Carsen, sfoggiando una buona padronanza dell’italiano. Nel cast (in ordine di apparizione) Giuseppe Sartori (Edipo), Rosario Tedesco (Capo coro), Paolo Mazzarelli (Creonte), Graziano Piazza (Tiresia), Maddalena Crippa (Giocasta), Massimo Cimaglia (Primo messaggero), Antonello Cossia (Servo di Laio), Dario Battaglia (Secondo messaggero), Elena Polic Greco (Corifea). Le scene sono di Radu Boruzescu, i costumi di Luis F. Carvalho, le musiche di Cosmin Nicolae, i movimenti e le coreografie di Marco Berriel. Il coro di Tebani dello spettacolo è costituito da 80 elementi.
Le due tragedie si alterneranno sino al 17 giugno, quando debutterà al teatro greco Jacopo Gassman, regista di Ifigenia in Tauride di Euripide. Doveva andare in scena nel 2020, la stagione che fu poi sospesa a causa del covid. Ma adesso è tutto pronto.




Esiste ancora la Democrazia Partecipata? “Si, a breve si vota online per finanziare i progetti”

Siracusa è uno dei Comuni che, in Sicilia, ha meglio investito e speso in democrazia partecipata, ovvero il programma per la selezione di progetti di utilità pubblica. Vengono presentati dai cittadini e poi – sempre dai cittadini – selezionati attraverso un momento di votazione pubblica. Le idee più votate ricevono poi un contributo per la loro realizzazione.
Negli ultimi anni, con questo sistema, è stato possibile acquistare telecamere di videosorveglianza per le contrade marine di Siracusa; realizzare scivoli e discese a mare per migliorarne l’accessibilità, specie per i disabili; recuperare un’area dismessa per farne il parco Agorà a Fontane Bianche. E questo solo per citare alcuni recenti esempi.
“Ma ultimamente la democrazia partecipata sembra uscita dal radar dell’amministrazione comunale”, lamentano alcune associazioni che negli anni hanno condiviso ed appoggiato l’iniziativa. “Dopo la pubblicazione dell’ultimo bando (2021, ndr) e la presentazione dei progetti – spiegano a più voci – si attendeva entro febbraio il momento delle votazioni pubbliche per individuare i progetti da finanziare. Ma non si è mai votato. E’ finita così una delle cose che meglio funzionavano a Siracusa?”.
A rispondere alla domanda è l’assessore competente per rubrica, ovvero Conci Carbone. “No che non è finita così. In queste settimane abbiamo lavorato per perfezionare e definire il sistema di voto. Avremo a disposizione una apposita piattaforma online, con riconoscimento attraverso il codice fiscale del votante, per ottimizzare le operazioni di voto e superare alcune critiche e obiezioni che hanno segnato le passate edizioni”, spiega.
Un sistema a prova di contestazione, insomma. Nelle previsioni degli uffici, il sistema dovrebbe essere attivo in due settimane al massimo. Per realizzarlo, ci si è affidati ad una associazione che già cura sistemi simili per la Regione Siciliana. Dopo l’assegnazione delle risorse per il 2021, verrà pubblicato il bando di democrazia partecipata per il 2022.
Le votazioni dei progetti di democrazia partecipata si svolgeranno quindi su internet. Ogni utente abilitato potrà esprimere un solo voto. A disposizione, un “tesoretto” di quasi 55mila euro. La democrazia partecipata è stata introdotta con la legge regionale del 28 Gennaio 2014. Per i Comuni è obbligatorio destinare una quota non inferiore al 2% dei trasferimenti regionali di parte corrente a progetti proposti e votati dai cittadini. Le somme non utilizzate vanno restituite alla Regione, nell’esercizio successivo. Recenti dati pubblicati dall’assessorato regionale alle Autonomie Locali, dicono che Siracusa è – insieme a Caltanissetta, Agrigento e Ragusa – uno dei centri più virtuosi.

foto: un momento di votazione pubblica dei progetti di democrazia partecipata, nel 2020 (prima della pandemia)




Villaggio migranti di Cassibile, L&C chiede un tavolo permanente: “Situazione paradossale”

Un tavolo permanente, da istituire in prefettura, e che lavori fin da adesso alla prossima stagione di raccolta della patata con il conseguente arrivo dei lavoratori stagionali stranieri.

Lealtà e Condivisione torna con questa richiesta sulla vicenda che riguarda l’ostello di Cassibile e l’insufficienza di posti a disposizione all’interno della struttura.

Il movimento di Giovanni Randazzo spiega di seguire con “apprensione quanto accade, con lo sgombero dei due insediamenti irregolari che accoglievano un numero limitato di lavoratori, molti dei quali regolari e con contratti di lavoro. Siamo consapevoli -spiega il gruppo che in giunta esprimeva l’assessore Rita Gentile- dell’annosa e complessa problematica che da decenni caratterizza il territorio di Cassibile ove insistono buona parte delle aziende agricole che trattano la raccolta della patata e della fragola. E’ paradossale che da un lato i lavoratori che giungono in zona per essere impegnati nella raccolta siano funzionali ad una economia che in caso di loro assenza andrebbe in grave sofferenza, e dall’altro si ripropongano con cadenza annuale le gravi criticità connesse alle condizioni di vita in cui tali lavoratori si trovano ad operare, restando un numero consistente degli stessi sostanzialmente privi di alloggio”.

“Lealtà & Convidisione” non nasconde che siano stati fatti “Importanti passi avanti rispetto al passato grazie alla realizzazione dell’ostello.  Ma i parziali risultati già conseguiti non possono in ogni caso fare adagiare sui tanti e gravi problemi che permangono, ad iniziare dal numero insufficiente di posti letto”.

L’idea lanciata è quella di “un gruppo di lavoro che, partendo dall’ esperienza di accoglienza 2021- 2022 possa monitorare puntualmente i progetti finanziati nel 2021 dal PON legalità, Ministero dell’Interno, per l’ampliamento dell’Ostello di Cassibile, la nascita di analoghe strutture d’accoglienza a Lentini e a Pachino. Vi sono le risorse ed un percorso già tracciato da seguire-conclude “L&C”-che lo facciano insieme tutte le istituzioni e rappresentanze sociali coinvolte”.