Poliziotti per un giorno, nuova tappa dell’iniziativa della Questura di Siracusa, in via Cassia

La Polizia sempre vicina ai cittadini, anche a quelli più piccoli. Nuova visita degli agenti ad un asilo nido comunale. Personale delle Volanti ha raggiunto la struttura di via Luigi Cassia. I bambini hanno accolto i poliziotti con allegria e si sono emozionati quando hanno avuto la possibilità di a bordo dell’autovettura di servizio.
Anche l’iniziativa di stamattina si inquadra nel progetto di legalità che vede la Questura di Siracusa impegnata a diffondere i temi della legalità e del rispetto delle regole tra le giovani generazioni di studenti della provincia aretusea, a partire dai più piccoli e fino agli studenti delle superiori.




Verso le amministrative. Canicattini Bagni, il MoVimento 5 Stelle sostiene Calabrò

Si compattano gli schieramenti in vista delle elezioni amministrative in provincia di Siracusa. A Canicattini Bagni, il MoVimento 5 Stelle ha scelto di appoggiare la candidatura a sindaco di Danilo Calabrò. “Rinnovamento non può essere solo una bella parola da sventolare, senza sostanza alle spalle. Da vent’anni è, di fatto, la stessa politica a gestire le sorti di Canicattini. Equilibri di potere in una continua restaurazione di cui il rinnovamento era solo facciata”, dicono all’unisono Roberto Ferraro ed Elisa Salvatorelli.
Attivisti pentastellati, sono pronti ad offrire il loro contributo di idee e di concretezza per sostenere la candidatura di Calabrò. “La scelta del civismo era naturale. E’ e rimane la forza propulsiva del MoVimento che non si nasconde e non si maschera a Canicattini. C’è e ci siamo. E diciamo anche esattamente dove. Con Danilo Calabrò sindaco”, spiega Ferraro. “La nostra piccola realtà ha bisogno di una nuova spinta politico-sociale, per invertire vent’anni a marcia unica che hanno rallentato Canicattini ed i suoi abitanti. Ogni giorno siamo alle prese con piccole emergenze trascurate”, aggiunge anche Elisa Salvatorelli. Dalla pulizia della cittadina, al traffico veicolare, passando per la gestione dei servizi al cittadino, la guardia medica e le tematiche di sanità.




Pachino. Colpi di bottiglia di vetro ad un connazionale: denunciato tunisino 37enne

Lesioni e danneggiamento aggravati. Gli agenti del Commissariato di Pachino, a seguito di una celere attività investigativa, hanno denunciato un tunisino di 37 anni per il reato di lesioni e danneggiamento aggravati.
In particolare, il 7 maggio scorso, in piazza Colonna, il denunciato ha aggredito, per motivi ancora al vaglio degli investigatori, con una bottiglia in vetro, un suo connazionale procurandogli delle lesioni nella zona occipitale e danneggiando il lunotto di un’autovettura in sosta.

 




Siracusa. Il questore incontra la campionessa di pugilato Nicolosi: “Sport, alternativa positiva”

Dopo il trionfo ai campionati italiani di pugilato  junior 2022, Maria Nicolosi, accompagnata dal suo allenatore, Diego Caldarella è stata ospite del questore, Benedetto  Sanna. Questa mattina, visita in questura per la campionessa delle Fiamme Oro. Sanna ha espresso alla giovane siracusana tutto il suo compiacimento “per il successo sportivo che contribuisce a fornire, soprattutto nella vita dei più giovani, un’alternativa positiva in contesti sociali difficili”.




Incidente sul lavoro in zona industriale: due operai lievemente feriti, un contuso

E’ di due feriti lievi ed un contuso il bilancio di un incidente sul lavoro, nella zona industriale di Siracusa. Poco dopo le 8.00 un incendio si è sviluppato nei pressi dell’impianto 1600 di Isab sud. Secondo le prime informazioni, durante un’operazione di manutenzione programmata sarebbe avvenuta una perdita di liquido infiammabile che ha causato una veloce combustione e fumosità nera. In pochi minuti la situazione è rientrata sotto controllo.
Due operai di una ditta dell’indotto sono stati accompagnati in ospedale con lievi ustioni. Un terzo è rimasto contuso, ma non sono stati necessari ulteriori controlli sanitari. Secondo quanto si apprende, i tre stavamo lavorando su di un ponteggio. Sulla esatta dinamica dell’incidente, Isab ha avviato verifiche interne.




Zona industriale, i sindacati: “Le tensioni attuali pesano anche sulla sicurezza dei lavoratori”

L’incidente sul lavoro occorso questa mattina a tre operai a lavoro nella zona industriale siracusana è, per i sindacati, un segnale della incertezza che il petrolchimico sta vivendo in questi mesi. Lo sostengono Antonio Recano, della Fiom Cgil, e Miozzi della Uilm. Le due sigle che rappresentano i metalmeccanici vedono in questo incidente e in quello di un mese addietro un effetto collaterale della situazione internazionale che finisce per pesare “anche sulle reali condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori”.
Ancora una volta, pertanto, i sindacati chiedono “la costruzione di un nuovo modello industriale che definisca regole certe sugli appalti e un contrasto vero alla precarietà che mette in discussione professionalità e competenze”.
Fiom e Uilm invitano pertanto le istituzioni a maggiori controlli, attraverso la realizzazione di “strutture territoriali che esercitino una costante azione di monitoraggio e denuncia”.
“Anche di fronte ad uno scenario di crisi, la salvaguardia dei lavoratori deve essere al primo posto”, afferma Michele Maniglia, segretario generale Fismic Confsal Siracusa. “Quanto accaduto questa mattina deve ricordarci che il tema della sicurezza resta prioritario. Ci siamo subito accertati delle condizioni dei tre operai rimasti coinvolti e il trasferimento all’ospedale Cannizzaro di Catania ci ha fatto allarmare. Siamo consapevoli del difficile momento ma non siamo disposti ad accettare che la salute dei lavoratori possa essere messa in discussione. Siamo pronti a fare la nostra parte, ma chiediamo che tutti gli attori coinvolti contribuiscano ognuno per la propria parte ad un grande progetto di rinascita e sviluppo. La logica del più conveniente spesso non fa rima con sicurezza. In caso contrario a farne le spese saranno sempre i lavoratori”.




Tre furti nella notte, ritornano le “spaccate” incubo dei commercianti siracusani

E’ stata una lunga notte segnata da furti ai danni di attività commerciali del capoluogo. Tre gli episodi, l’ultimo alle prime luci dell’alba. Presi di mira il noto Bar Ciccio di Belvedere, il bar della stazione di servizio Eni di via Elorina ed un negozio di articoli per l’infanzia in viale Zecchino. Il bottino è in fase di quantificazione, le indagini sono affidate alla Polizia.
Negli ultimi due episodi, i malviventi hanno utilizzato la tecnica della “spaccata”. Utilizzando verosimilmente una moto a mò di ariete, hanno mandato in frantumi le vetrate, per poi entrare all’interno dell’attività commerciale ed arraffare in pochi istanti il denaro contenuto nel registrato di cassa.
Gli investigatori stanno analizzando anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, alla ricerca di elementi utili ad indirizzare subito le ricerche sulla pista giusta.




Petrolio russo e paure per Isab: l’esempio della Bulgaria, mentre il governo Draghi nicchia

Si decide a Roma, al tavolo del governo, il destino della zona industriale di Siracusa. E mentre il territorio assiste in silenzio e senza dare l’impressione di capire cosa significherebbe la chiusura di Isab sotto l’embargo al petrolio russo, dal Ministero dello Sviluppo Economico non arrivano segnali concreti. Tutte le ultime note diffuse dalle agenzie parlando di “azione allo studio per tutelare un polo di raffinazione così importante per il Paese” ma appena si tratta di scendere nel dettaglio, torna attuale l’attendismo tipico della politica italiana. Ad esempio, “prima di parlare di nazionalizzazione però bisogna capire come evolverà la situazione”, oppure “è importante rendere possibile il proseguimento dell’attività”.
Draghi, che ben conosce la situazione, sembra più interessato alle scelte degli Usa a cui supinamente accodarsi. Nel frattempo, però, chi vive la stessa situazione di incertezza in Europa, si è già mosso concretamente per difendere gli interessi nazionali. Prendiamo ad esempio la Bulgaria. A Burgas – a 390 chilometri dalla capitale Sofia – c’è una grande raffineria Lukoil che condivide gli stessi problemi di Isab ed il petrolio russo come unica fonte di approvvigionamento. Bene, proprio per tutelare gli occupati e la produzione energetica, il governo bulgaro ha chiesto una deroga specifica all’embargo per quella raffineria. Perchè – come Isab – può lavorare solo grezzi Lukoil. Burgas è la più grande raffineria di petrolio dei Balcani e la più grande impresa industriale in Bulgaria.
Viene naturale chiedersi perchè la Bulgaria abbia assunto una simile posizione mentre l’Italia si mostra timida e rischia di giocare sulla pelle degli oltre 8.000 occupati di Priolo?




E’ di Siracusa l’arbitro-eroe Fabio Franzò: massaggio cardiaco per salvare una vita

Si, chiamatelo pure eroe. L’arbitro siracusano Fabio Franzò ha letteralmente salvato la vita del portiere lettone Kapustins durante la partita tra Casertana e Rotonda, campionato di serie D. L’estremo difensore era rimasto a terra privo di sensi, dopo un scontro di gioco con un altro calciatore. Il difensore De Foglio si è accorto subito della gravitò della situazione, ed ha evitato che il portiere soffocasse con la lingua riflessa. Ma è stato l’arbitro Franzò a praticare il massaggio cardiaco sul portiere del Rotonda, in terra e privo di sensi.
Fabio Franzò, 27 anni, arbitro dal dicembre del 2013 e appartenente alla sezione Aia di Siracusa, appassionato di caltisthenics, è assistente di sala operatoria presso la clinica Villa Salus di Siracusa. Sul campo di calcio ha trasferito, quindi, le sue competenze mediche che hanno permesso di guadagnare quel tempo necessario per l’intervento dei sanitari e la corsa in ambulanza in ospedale.




Torrione del ponte Umbertino, lavori di ricostruzione finalmente in fase di avvio

Tra domani e dopodomani verrà consegnato il calco definitivo per completare la ricostruzione degli elementi decorativi del torrione del ponte Umbertino. Ottenuta l’autorizzazione della Soprintendenza di Siracusa, potranno partire i lavori, verosimilmente dalla prossima settimana. Sono queste le ultime indicazioni che arrivano da Palazzo Vermexio circa l’atteso ripristino del torrione “ferito” dal maltempo che l’11 settembre dello scorso anno causò distacchi e cedimenti.
La struttura decorativa cedette in più punti. Per ragioni di sicurezza, tutto il primo livello del torrione è stato smontato. E in quelle operazioni avvenne anche l’incidente di un danneggiamento alla balaustra, causato da una manovra non perfetta, effettuata con il ricorso ad un carroattrezzi.
A gennaio l’annuncio dei lavori di ripristino. A parte la scomparsa delle transenne tutto intorno, nessun movimento degno di nota sino ad oggi.
Ricostruiti gli elementi decorativi, utilizzando calchi degli esistenti e casseforme, si dovrebbe finalmente passare alle operazioni finali, sotto la guida della Soprintendenza.