Noto. Ricettazione, porto di coltello e minaccia: scatta la denuncia per un 17enne

Dovrà rispondere di ricettazione, minaccia a pubblico ufficiale, contraffazione di targa e porto di oggetti atti ad offendere.

Lunga lista di reati contestati dalla polizia del Commissariato di Noto ad un minorenne, un ragazzo di 17 anni.
Nel primo pomeriggio di ieri, in via Nicotera, l’attenzione di un equipaggio è stata, infatti, catturata da due individui ritenuti sospetti che, alla vista dei poliziotti, mal celavano un certo nervosismo. Mentre uno dei due è riuscito velocemente a dileguarsi, il 17enne è stato bloccato e perquisito. Addosso al giovane, gli agenti hanno rinvenuto una chiave, risultata quella di uno scooter provento di furto, con targa contraffatta. Il ragazzo avrebbe anche usato toni minacciosi nei confronti della polizia. E’ stato trovato in possesso di un coltello e, infine, denunciato.




Chiusura Ccr Targia, il Comune avvia indagine interna: chi ha sbagliato?

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha chiesto al segretario generale dell’ente di avviare un accertamento interno per verificare le ragioni dell’accaduto e le eventuali responsabilità nella improvvisa chiusura del CCR di Targia. Con una nota diffusa in serata, Palazzo Vermexio parla di chiusura della struttura “per il mancato rinnovo da parte degli uffici, entro i tempi previsti, dell’Autorizzazione ambientale unica”. E suona già come una precisa indicazione di responsabilità.
Intanto, per limitare i disagi derivanti dalla chiusura del CCR, entrano in funzione due centri di raccolta mobili di rifiuti differenziati, in aggiunta a quelli già utilizzati.
​La soluzione trovata è stata condivisa dall’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri, e perfezionata nel corso di un incontro con il sindaco.
​Un Ccr mobile stazionerà tutti i giorni in prossimità del sito di Targia e consentirà la pesatura (dietro presentazione della tessera sanitaria) e la raccolta di carta, cartone, plastica, vetro, ingombranti e piccoli e piccolissimi elettrodomestici. Gli orari sono: da martedì a sabato, 8-20; lunedì, 14-20; domenica 8-14.
​Il secondo Ccr mobile, con le stesse caratteristiche, stazionerà in Ortigia, nella zona del parcheggio Talete, dalle 15,30 alle 21,30 tutti i giorni tranne la domenica. Qui potranno conferire anche i titolari di utenze non domestiche.
​«Stiamo tentando in ogni modo – dice l’assessore Buccheri – di dare continuità a un servizio che contribuisce in misura considerevole all’incremento della raccolta differenziata in città. Sempre più siracusani ricorrono ai centri comunali di raccolta fissi e mobili ed è importante metterli in condizione di non interrompere questa buona pratica. Allo stesso tempo, siamo impegnati affinché il rilascio della nuova Aua avvenga nei tempi più veloci possibili».
​Continueranno, intanto, a funzionare i Ccr mobili, compreso quello per gli sfalci, che stazionano ogni giorno in punti diversi della città secondo calendari che sono consultabili sul sito istituzionale del Comune (www.comune.siracusa.it).
​Inoltre, è sempre possibile prenotare il ritiro a domicilio di ingombranti e Raee attraverso il numero verde di Tekra, 800193750, oppure utilizzando l’app Smartrash. Allo stesso modo, si possono continuare a smaltire gli oli vegetali esausti nei contenitori collocati nei parchi di piazza Adda e via Ozanam, in via Padova, piazza Cesare Battisti, all’istituto Einaudi, alla scuola di via Tucidide, nell’area di servizio della Fanusa e al centro di protezione civile di Cassibile.




Ostilità verso Isab-Lukoil, il M5s chiede intervento del governo: “Rassicuri come nel 2011”

Alcuni fornitori, anche pubblici, avrebbero voltato le spalle ad Isab-Lukoil temendo che il gruppo con sede a Priolo possa essere nel mirino delle sanzioni internazionali contro la Russia. Un clima “preoccupante”, denunciato nei giorni scorsi da Confindustria Siracusa e ribadito anche su FMITALIA e SiracusaOggi.it dal management della società, attraverso le parole del vicepresidente Claudio Geraci. “Siamo molto preoccupati per le notizie circolanti in questi giorni circa l’atteggiamento ostile che oggi sta colpendo Isab. Chiediamo al governo di valutare un intervento che rassicuri tutti, in maniera simile a quanto avvenne nel 2011 in occasione della crisi libica con Tamoil italia”.
A chiedere che dal Mise arrivino parole capaci di tutelare e salvaguardare la vita produttiva ordinaria della zona industriale siracusana, sono i parlamentari nazionali e regionali del MoVimento 5 Stelle. “Comprendiamo le difficoltà legate allo scoppio del conflitto, ma auspichiamo anche una rapida convocazione del tavolo al MISE sull’istituzione dell’area di crisi e le possibili iniziative a sostegno della zona industriale siracusana”, spiegano i parlamentari siracusani Paolo Ficara, Maria Marzana, Filippo Scerra e Pino Pisani, insieme ai deputati regionali Stefano Zito e Giorgio Pasqua.
“Ad oggi – ricordano i pentastellati – le sanzioni contro la Russia colpiscono imprese e soggetti ben specifici. Isab-Lukoil, società di diritto italiana, non è oggetto di alcuna sanzione. E la stessa Lukoil russa è una delle poche società energetiche di quel Paese ad aver preso pubblicamente le distanze dalla guerra, invocando con una nota del cda una soluzione diplomatica”.
Geraci, intervento su FMITALIA, aveva spiegato che Isab è una società italiana, di proprietà della svizzera Litasco con la partecipazione di Lukoil.




Ultimo giorno di apertura, Ccr di Targia preso d’assalto. Da domani cancello chiuso

Ultimo giorno di apertura per il centro comunale di raccolta di Targia, l’ultimo rimasto attivo nel capoluogo. Da domani, e fino a data da destinarsi, cancello chiuso. E allora, centinaia di siracusani si sono riversati con le loro auto in direzione della struttura. In fila, hanno atteso pazientemente il loro turno pur di “liberarsi” di rifiuti differenziati accumulati e da pesare per ottenere lo sconto sulla parte variabile della Tari. Oppure per “liberarsi” di ingombranti e altri rifiuti che non è possibile conferire con l’ordinaria raccolta porta a porta.
Ancora nessun dettaglio, intanto, sul futuro della struttura. Dopo la chiusura a settembre del ccr di Arenaura, Targia era rimasto l’unico centro attivo (e molto utilizzato) dai siracusani. Secondo la ricostruzione più accreditata, a portare alla chiusura del Ccr di Targia sarebbero alcune autorizzazioni scadute. Vicenda di cui gli uffici non possono non essere chiamati a rispondere, trattandosi proprio dell’ordinaria gestione di impianti di proprietà comunale e sotto l’egida di un settore ben specifico.
Intanto, per cercare di sopperire, dal primo aprile rafforzato il servizio del Ccr mobile per sfalci di potature e per carta, plastica, vetro e microrae.




La chiusura del Ccr di Targia, tra autorizzazioni scadute e la paura di nuovi “avvisi”

Sulla chiusura del Ccr di Targia le notizie ufficiali sono poche, anzi pochissime. Ad ore di distanza dall’annuncio sui social da parte di Tekra, la società che gestisce il servizio di igiene urbana a Siracusa, si attende ora la versione del Comune. Ancora nessun commento da Palazzo Vermexio, in attesa dell’esito di una riunione di urgenza convocata questa mattina negli uffici del palazzo di vetro di via Brenta. Al tavolo, con gli assessori Andrea Buccheri e Giuseppe Raimondo anche il dirigente del settore Gaetano Brex e la dirigente Maria Pia Di Gaetano. Imbarazzo è la parola d’ordine. Qualcosa negli uffici non ha funzionato come avrebbe dovuto e non è certo compito di un assessore star dietro alle autorizzazioni o alle scadenze.
“Problemi tecnici” e chiusura “dal primo aprile a data da destinarsi” sono le uniche cose certe. Secondo alcune informazioni, il Ccr di Targia sarebbe oggi sprovvisto di alcuni autorizzazioni (richieste) in quanto scadute. Come è stato possibile non accorgersi delle scadenze?
Con le autorizzazioni scadute, Tekra – gestore della struttura di proprietà del Comune – non non sarebbe disponibile ad assumersi la responsabilità di mantenere aperta la struttura di via Stentinello, onde evitare che possa ripetersi quanto avvenuto ad Arenaura.
In quel secondo centro di raccolta, chiuso da settembre dello scorso anno, si è anche abbattuta una inchiesta giudiziaria di carattere penale, con sequestro e avvisi di garanzia. La società campana avrebbe sollecitato in questi mesi il Comune di Siracusa ad avviare i lavori necessari a Targia per ottenere l’autorizzazione unica ambientale.
Fonti vicine a Tekra lasciano intendere che non vi sarebbe stato l’atteso riscontro da parte del settore comunale competente. Motivo per cui, alla fine, si è deciso per la chiusura prima che si ripetesse la scena già vista ad Arenaura: intervento dei Carabinieri del Noe, sigilli ed avvisi di garanzia.

foto da google maps




Chiusura Ccr di Targia, le reazioni della politica: “Colpa del Comune, ora corra ai ripari”

Potenziare urgentemente i CCR mobili, aumentandone il numero e gli addetti. Questo l’input che parte da Italia Viva, attraverso i coordinatori cittadini Donatella Lo Giudice e Salvo Piccione, dopo l’annuncio della chiusura, a partire da domani e fino a data da destinarsi, del centro comunale di racconta di Targia, dopo quella, che risale a diversi mesi fa, di contrada Arenaura.
Italia Viva sostiene che il rischio, se non si corre ai ripari, è quello di un aumento spropositato di discariche abusive disseminate lungo il territorio. “Occorrerà implementare pure il servizio di raccolta degli olii esausti e degli ingombranti- spiegano Piccione e Lo Giudice-  ma l’amministrazione non ha fornito alcuna informazione sulla questione. Apprendiamo che il motivo “tecnico” sarebbe legato alla scadenza di alcune autorizzazioni, riteniamo già singolare il fatto che se ne siano accorti a due giorni dalla scadenza.
Considerato che il CCR di Contrada Renaura è chiuso da parecchi mesi-proseguono i due esponenti di Italia Viva- ai cittadini rimane il problema, enorme, del conferimento della raccolta differenziata ai fini della scontistica sulla TARI, perché appare improbabile che i CCR mobili legati a punti e orari, possano sopperire alla chiusura del secondo CCR, visti i volumi dei materiali conferiti presso il Centro di Raccolta di Targia”.
Duro il giudizio sull’amministrazione Italia che, secondo la forza politica, “ha dato dimostrazione di essere abilissima nel creare disagi improvvisi e prolungati ai cittadini siracusani, per cui non ci aspettiamo nulla di buono.  Sullo sfondo-concludono Lo Giudice e Piccione-  di tale ennesimo disastro rimane il rammarico per un’amministrazione miope, del tutto incapace di programmare e garantire il funzionamento anche minimo dei servizi e che continua ad arrecare danni ai cittadini, a cui, peraltro, è stata aumentata la TARI.
Sul tema interviene anche Fratelli d’Italia, attraverso le parole di Paolo Cavallaro del Circolo Aretusa, Samanta Ponzio, del circolo Atrejiu e di Franco Implatini del circolo Bartolo Implatini.
“Non c’è dubbio -sostengono i tre presidenti di circolo – che qualsiasi sia la ragione dell’immediata ed improvvisa chiusura, sono evidenti responsabilità da parte di qualcuno o di qualche Ente che non è riuscito a garantirne l’apertura senza soluzione di continuità. Si apprende della scadenza dell’Aua, l’autorizzazione unica ambientale, della della necessità di una conferenza di servizi, di pareri di Arpa e Comune, di un decreto che il Libero Consorzio dei Comuni dovrebbe emettere e della successiva autorizzazione del Suap”. La deduzione di Fratelli d’Italia è che “la differenziata a Siracusa non funziona e non da ora”.
Il tema porta Cavallaro, Ponzio e Implatini ad estendere lo sguardo ad altri aspetti della gestione dei rifiuti. Chiedono di conoscere il numero degli utenti Tari e quanti si stima vivano nell’ombra, “liberi di buttare i rifiuti dove vogliono”. Chiedono, poi, di conoscere i ricavi economici  dal riciclo dei rifiuti differenziati. Infine una considerazione. “Ci saremmo aspettati una riduzione consistente, visto che le percentuali di raccolta differenziata sono aumentate rispetto agli anni scorsi; oppure dobbiamo rassegnarci all’idea che a Siracusa la raccolta differenziata, utile sotto il profilo ambientale, sia un onere destinato ad incidere sempre e pesantemente sulle tasche dei cittadini?”
Resta, per Fratelli d’Italia, “la responsabilità di chi non ha garantito il mantenimento dell’apertura del CCR, di chi probabilmente ha tardato in provvedimenti e pareri; i prossimi giorni ci aiuteranno a capire di più augurandoci che chi di dovere faccia totale chiarezza in nome dei principi di trasparenza che dovrebbe informare ogni azione amministrativa”.




Siracusa. Reddito di Cittadinanza, via ai Puc: lavori per cimitero, spiagge, ciclabile e parchi

Pronti a partire i Puc del Comune di Siracusa, i progetti utili alla collettività che svolgeranno i percettori di reddito di cittadinanza.

Si tratta di quattro progetti, a cui ha lavorato l’assessorato alle Politiche Sociali, guidato dall’assessore Conci Carbone,  che impiegheranno 124 cittadini. Si partirà nei prossimi giorni, dopo un incontro, previsto per la prossima settimana, con il Centro per l’Impiego e Anpal (agenzia nazionale politiche attive lavoro), che servirà a definire gli ultimi dettagli.

I progetti riguarderanno diversi ambiti di intervento. Il primo, denominato “Tutti in pista ciclabile” prevede il lavoro di  24 percettori di reddito di cittadinanza lungo la pista Rossana Maiorca che, com’è noto, necessita di manutenzione ordinaria della palizzata in legno ai bordi del percorso. Sarà anche pitturata . In una prima fase i beneficiari acquisiranno contenuti di carattere generale su diversi aspetti: dalla normativa sulla privacy, alla prevenzione infortunistica. Seguirà la fase operativa.I cittadini-lavoratori si occuperanno di riqualificazione dei percorsi paesaggistici anche mediante la raccolta di rifiuti abbandonati, pulizia degli ambienti, sorveglianza e custodia delle aree individuate. Gli interventi dovrebbero essere ultimati entro giugno.

Il secondo progetto “Parchi Sicuri” coinvolgerà 30 persone. L’obiettivo è assicurare la presenza di persone nei parchi pubblici della città che possano fare da deterrente rispetto ad atti vandalici e per una maggiore sicurezza. Al contempo, i beneficiari del reddito di cittadinanza coinvolti,si occuperanno di pulizia e ordine, a partire dalla rimozione di rifiuti e cartacce abbandonate, ma anche di piccole manutenzioni per i giochi, le attrezzature, così da “rendere più decoroso ed accogliente lo spazio pubblico”.

Altra area di intervento saranno le spiagge. In questo progetto saranno impiegate 30 unità. Dovrebbero lavorare anche nell’isola di Ortigia, in solarium e piattaforme. Si tratterà sostanzialmente di pulizia degli arenili e dei solarium mediate rimozione dei rifiuti e di pulizia e riordino degli accessi.

Infine il quarto progetto: “Cimitero operativo”.

In questo caso saranno 40 i cittadini impegnati nelle attività. Nello specifico il lavoro da svolgere riguarderà la pitturazione di cancelli, ringhiere, scale e altri manufatti in metallo, la pitturazione di pareti, porte e superfici verniciabili, l’assistenza agli anziani, soprattutto quanti hanno difficoltà nel posizionamento o nello spostamento delle scale ed altre attività di piccole manutenzioni, a partire dalla sostituzione delle lampadine guasti. Il servizio dovrebbe essere concluso entro settembre, con un impegno di 8 ore settimanali.




“Siracusa è rimasta senza Ccr, i mezzi mobili non basteranno”, duro affondo di Legambiente

“Non ci interessano i prevedibili rimpalli di responsabilità tra i diversi enti coinvolti, quello che conta è che la città viene privata di uno dei servizi più importanti per la raccolta dei rifiuti previsti nel Capitolato Speciale”.

Legambiente Siracusa esprime tutto il proprio rammarico per l’annunciata chiusura, da domani e fino a data da destinarsi, del centro comunale di raccolta di Targia, l’unico rimasto dopo la chiusura di quello di contrada Arenaura.

” Siracusa resta senza centri di raccolta dei rifiuti. Rimangono quelli mobili, di recente incrementati su sollecitazione delle associazioni ma è evidente che non basteranno- la previsione di Legambiente-
A parte i disagi che subiranno i cittadini, che vedranno ridursi drasticamente la possibilità di conferire i rifiuti raccolti in modo differenziato beneficiando degli sconti sulla Tari previsti dal regolamento comunale, va ricordato che i CCR sono gli unici luoghi in cui è possibile conferire alcune tipologie di rifiuti tra i quali sfalci e ramaglie, rifiuti urbani pericolosi, oli esausti e rifiuti elettronici”.
Non aggiunge altro l’associazione ambientalista, se non un monito al Comune ed al gestore del servizio.

“Si adoperino- la sollecitazione che parte-  per trovare immediatamente soluzioni alternative che consentano di sopperire alla chiusura dei centri e per evitare che col sopraggiungere della stagione estiva la situazione si aggravi ulteriormente”.




Cede una veletta del cavalcavia, chiude il tratto Noto-Rosolini dell’autostrada

Uscita obbligatoria ad Avola sulla Siracusa-Ispica. A spiegare il motivo per cui si è resa necessaria chiusura al traffico del tratto compreso tra lo svincolo di Noto e quello di Rosolini, in entrambi i sensi di marcia, è il Consorzio Autostrade Siciliane, che gestisce il tratto. Nella notte, è stato registrato il cedimento di una veletta del cavalcavia n° 5 (al km 26,350).
Pertanto chi si muove in direzione Ispica deve osservare l’uscita obbligatoria a Noto, per rientrare allo svincolo di Rosolini; chi invece è in transito in direzione Siracusa deve osservare l’uscita obbligatoria a Rosolini, per rientrare al casello di Noto.
“Sono attualmente in corso le verifiche tecniche utili a definire i prossimi interventi da predisporre e i tempi di riapertura delle tratte autostradali”, spiegano dal Cas.
Non è purtroppo la prima volta che succede. Ad agosto del 2019 intervennero i Vigili del Fuoco, all’altezza dello svincolo di Cassibile, dopo che alcuni automobilisti segnalarono il distacco di pezzi di cemento dal viadotto. E dire che si tratta di una autostrada di costruzione relativamente recente.




Colletta alimentare per i profughi ucraini a Siracusa: in campo l’Associazione Polizia di Stato

L’Associazione Nazionale della Polizia di Stato di Siracusa lancia l’iniziativa Sos Ucraina. Dalle 8.30 di questa mattina, e fino alle 20.00, prima tappa della campagna di raccolta beni di prima necessità operata dai poliziotti in pensione, oltre ai simpatizzanti. Le derrate alimentari e prodotti per l’infanzia raccolte saranno destinati ai profughi ucraini ospitati da famiglie rifugio del capoluogo.
Le famiglie siracusane che ospitano profughi ucraini potranno rivolgersi all’Associazione Nazionale Polizia di Stato scrivendo una email a siracusa@assopolizia.it, oppure recandosi presso la sede di via Canonico Nunzio Agnello 17, all’interno dell’istituto liceo Scientifico Einaudi. Così riceveranno parte delle derrate raccolte dai volontari davanti ad alcuni supermercati cittadini.
L’iniziativa è destinata anche a sostenere profughi che saranno ospitati presso la chiesa San Francesco del Villaggio Miano.