Il siracusano Andrea Passanisi primo al Concorso letterario e musicale Giuseppina Turrisi Colonna

È un trentenne siracusano il vincitore della prima edizione del Concorso letterario e composizione musicale Giuseppina Turrisi Colonna. Andrea Passanisi si è aggiudicato il primo posto nella categoria per strumento o voce solista con il brano Tre rintocchi nella casa del basilisco, per violoncello solista e pianoforte accompagnatore. Il riconoscimento giunge per il compositore siracusano a quasi un anno di distanza dalla vittoria del premio nazionale “Placido Mandanici” di Barcellona Pozzo Di Gotto. Il musicista, allievo della classe di composizione del Conservatorio Bellini di Catania e già laureato in Composizione con 110 e lode è riuscito a convincere la giuria di esperti composta dai maestri Enrico Giunta, Marco Betta, Giovanni Ferrauto e Joe Schittino.

“Vincere un primo premio va oltre la soddisfazione personale – ha raccontato Passanisi -. Permette di acquisire piena conferma delle scelte compiute negli anni precedenti e sprona quel desiderio interiore di migliorarsi sempre. Sin da piccolo ho composto musica per me stesso. Oggi, invece, sapere che una mia composizione è apprezzata e degna di un premio mi rende il cuore colmo di gioia. Un ringraziamento doveroso va ai miei insegnanti ed in particolare al docente di composizione che giorno dopo giorno ha contribuito e contribuisce alla mia crescita musicale e personale. Grazie anche alla giuria che ha espresso particolare apprezzamento nei confronti del mio brano”.

Il brano “Tre rintocchi nella casa del basilisco” si ispira alla favola di storia fantastica di Leonardo Da Vinci. La composizione vuole descrive tre diversi momenti della storia caratterizzati da andamenti ritmici contrapposti. Il finale lascia ampio spazio all’interpretazione dell’ascoltatore.

 




Sortino. “Il sagrato della Chiesa Madre in stato di degrado”: un comitato chiede un’accelerazione

“Un’opera unica nel panorama del tardo Barocco siciliano, che da 20 anni purtroppo versa in uno stato di degrado e abbandono totale”.

Dal Comitato spontaneo per il Sagrato della Chiesa Madre, attraverso Gino Magnano, parte  la richiesta di riaccendere i riflettori sulla vicenda. La richiesta è, nel dettaglio, quella della convocazione, da parte del Comune, di un tavolo di concertazione con la Soprintendenza di Siracusa per fare il punto della situazione.

“La Chiesa Madre- spiega l’ex presidente della Pro Loco- sarà sicuramente un’ attrazione per i turisti che visitano il nostro territorio, come importanti sono i palazzi, il Museo dei Pupi Siciliani, il Museo del Carretto e, come elementi di identità, il miele ,il Pizzolo”.

Per la manutenzione straordinaria del sagrato della chiesa Madre di Sortino sono stati stanziati dei fondi regionali, 500mila euro. Il progetto prevede anche il ripristino del piano mancante, oltre alla pulizia dei ciottoli di fiume, disposti secondo un disegno geometrico. In programma, inoltre, secondo quanto annunciato lo scorso luglio, il restauro e la ristrutturazione delle mura perimetrali con l’obbligo di mantenere inalterato lo stile e l’originalità anche attraverso l’uso di materiali compatibili. Il Comune resta, tuttavia, ancora in attesa di indicazioni da parte della giunta regionale, per via della necessità di rimodulare l’importo, che potrebbe essere, pertanto, anche superiore a quella inizialmente stanziata.




Siracusa. Italia Viva, Tudisco e Campisi nuovi coordinatori di Melilli e Pachino

Nuovi coordinatori territoriali per Italia Viva Siracusa.

Si tratta di Gabriella Tudisco per Melilli e Nino Campisi per Pachino. A darne notizia sono i coordinatori provinciali Alessandra Furnari e Saverio Bosco.

“Nelle ultime settimane-raccontano-  abbiamo lavorato molto sull’affiatamento dei nostri organismi regionali, provinciali e cittadini per far sì che il nostro partito sia in grado di cogliere con sempre maggiore prontezza ed efficacia  le istanze e le necessità di ogni parte della nostra provincia. Incontrare i cittadini, ascoltarli e confrontarci sui temi e sugli obiettivi che ci proponiamo, a tutti i livelli, sarà ciò che faremo attraverso gli ulteriori  incontri programmati che, in linea con la campagna nazionale #1000piazze, ci vedranno, a partire dalla prossima settimana, nelle piazze del siracusano”.




Rifiuti, il tema degli incentivi al cittadino. Foti: “Più sconti per chi differenzia bene”

Per incentivare e sostenere chi la differenziata la fa per davvero, l’ex assessore comunale Alfredo Foti propone modifiche al regolamento Tari. L’idea è funzionale: “migliorare le premialità, per favorire chi conferisce bene e in maniera corretta”. Più sconti, insomma, per i cittadini virtuosi.
“Non bastano proclami ed annunci. Più volte nelle scorse consiliature, diversi consiglieri comunali, sono intervenuti per perorare la causa delle premialità da inserire nel regolamento Tari, a vantaggio di chi conferendo spontaneamente nei centri comunali di raccolta, raggiungesse un determinato peso di rifiuti differenziati. La riduzione della parte variabile della tariffa dal 20% al 40% è però troppo poco, non basta”, spiega Alfredo Foti. All’epoca si era in effetti parlato di un primo segnale per avviare una pratica virtuosa in collegamento diretto tra amministrazione e cittadino. “A distanza di otto anni, non mi sembra che si siano fatti significativi passi avanti sul fronte delle premialità e della riduzione in generale della tassazione. Se non introdurremo maggiori agevolazioni e sconti per i cittadini che differenziano bene, e conferiscono nei centri comunali di raccolta, la raccolta, il trasporto e lo smaltimento della frazione indifferenziata, anche in presenza dei termovalorizzatori, costituiranno sempre una voce di costo talmente elevata da neutralizzare qualsiasi benefit. Costringendo tutti a continuare a pagare una tassa sui rifiuti onerosa, passeggiando in una città piena di cumuli di rifiuti, e non vi sarà porta a porta che regga”.
Per ottenere maggiori sconti per il cittadino che differenzia bene vi sarebbe lo strumento della tariffazione puntuale, pure previsto dall’attuale servizio ma mai attivato. La tariffazione puntuale prevede che, attraverso la lettura della qualità dei conferimenti di ciascuna utenza – segnata da un codice già presente sui mastelli – si applichino sconti a chi fa una buona differenziata. Il mancato allineamento dei dati dell’ufficio tributi con quello dell’igiene urbana rende però sino ad oggi inapplicabile quello strumento, già utilizzato (anche con tessera sanitaria) in molte altre realtà italiane.




Spazzatura in strada, il post virale del netturbino: “Vi urta fare la differenziata”

Le immagini di una Siracusa invasa dai rifiuti hanno invaso i social. Nonostante il tentativo in atto oggi di recuperare la raccolta dell’indifferenziato, montagne di spazzatura rimangono su strade e marciapiedi. La sensazione è che sia aumentata la quantità di rifiuti prodotti e conferiti, non sempre con modalità corrette.
Il problema è noto: la discarica di Sicula è ormai satura. Gli autocompattatori restano pieni e non c’è più possibilità quindi di raccogliere spazzatura perchè non c’è materialmente dove metterla e dove abbancarla.
In emergenza, come quella che si sta vivendo, converrebbe cercare di differenziare il più possibile per limitare la quantità di indifferenziato prodotto, che è vero il cuore del problema. Ma nonostante qualche debole e poco convincente appello pubblico, la storia ha preso tutta un’altra deriva.
In questo contesto, sotto le centinaia di foto social della spazzatura non raccolta, è diventato virale il post di un operatore ecologico siracusano. Un racconto utile per una prospettiva da prima linea. “Il problema è all’origine”, scrive. “Vi sfido: venite con me ed aprire sacco per sacco per vedere cosa c’è dentro. In tutti i sacchi troveremo soltanto prodotti differenziabili, solo quelli! Di vera indifferenziata neanche l’ombra! Quella sui marciapiedi non è una montagna di spazzatura ma una montagna di ‘mi annoia differenziare’. A Siracusa non potrebbe lamentarsi nessuno! Ma nessuno davvero! Prima impariamo a fare la differenziata e poi possiamo parlare!”.
In effetti, conviene spiegare ancora una volta che “indifferenziato” non è qualunque rifiuto, bensì quello che non è riciclabile o divisibile e quindi differenziabile.
Gli investimenti in formazione ed educazione dei cittadini, purtroppo, sono assenti. Eppure il Comune di Siracusa, nel servizio affidato alla Tekra, riconosce una somma per investire in formazione dei cittadini. Al di là di incontri nelle scuole – che forse produrranno effetti nelle prossime generazioni – i siracusani restano senza comunicazioni ed informazioni utili proprio nel momento più complesso per la gestione dei rifiuti.
Gli errori più comuni: l’incarto di snack o della pasta va nella plastica, non nella carta. I bicchieri e i piatti che definiamo volgarmente “di carta”, in realtà vanno nella plastica (o organico se compostabili). Il legno e i derivati vanno nell’indifferenziato, non nella carta o nell’organico. Così come il polistirolo non va con il cartone ma con l’indifferenziato.




Attivati a Siracusa i “nasi chimici” anti-miasmi: a cosa servono e come funzionano

Anche a Siracusa entrano in funzione i cosiddetti “nasi chimici” del sistema Nose, deputati a fiutare la qualità dell’aria in tempo reale. Dopo Priolo, tocca al capoluogo con le postazioni di via Brenta, via Algeri e presso la scuola Giaracà.
I nasi chimici arrivano grazie ad una intesa con Arpa Sicilia, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Lavorano in parallelo con la app Nose, attraverso la quale i cittadini possono segnalare in tempo reale episodi di miasmi, con tanto di geolocalizzazione. Qualora le segnalazioni dovessero riguardare zone dove è presente proprio uno dei nasi chimici, questo si attiva in automatico, prelevando all’istante un campione di aria per le successive analisi di laboratorio.
Il naso chimico è dotato di una sacca particolare (“bag”) che conserva e preserva il materiale immagazzinato proprio come un canister, ma evitando il ritardo nel prelievo dovuto alla necessità che personale della Municipale o di Arpa raggiunga la zona oggetto di segnalazioni di cattivi odori e poi attivi lo strumento. Con il naso chimico è tutto immediato: picco di segnalazioni dei cittadini attraverso la app e subito lo strumento si attiva.
L’assessore Giuseppe Raimondo sottolinea come questo sia uno strumento in più per sapere “cosa finisce in atmosfera e provare a capire con maggiore certezza da dove arriva”.




Siracusa. Incubo acqua alla Borgata, nuovo guasto: conclusa la riparazione

Completata la riparazione della nuova perdita idrica nella rete della Borgata, a Siracusa. Il guasto, questa volta, in via Pasubio. Si è trattato di “un’operazione complessa, data la profondità alla quale si trovava la tubazione danneggiata”, spiegano fonti Siam. Per la riparazione si è reso necessario chiudere l’acqua e tagliare il tubo rotto, in modo da montare il tronchetto e mettere in sicurezza la rete.
L’acqua è stata riaperta a metà pomeriggio.” Il servizio dovrebbe tornare regolare e assestarsi tra le ore 19.00 e le ore 20.00″.




Migranti accampati davanti al centro di Cassibile: alla ricerca di una soluzione

Aumenta il numero di tende di migranti piazzate davanti al cancello e lungo il viale del villaggio di Cassibile.

All’interno gli alloggi sono al completo e per i nuovi braccianti stranieri arrivati per essere impiegati nella raccolta della patata non esiste, al momento, una soluzione adeguata.

“All’interno del campo- spiega l’assessore Conci Carbone- abbiamo 87 ospiti ed al momento non è, dunque, possibile, andare oltre. La capienza, allo stato attuale, non lo consente. Abbiamo, tuttavia, diverse ipotesi allo studio, che potrebbero essere a nostro avviso risolutive e applicabili in tempi brevissimi”.

Le tende all’esterno sono al momento 12, con altrettante persone ad ospitarle. Si tratta di persone in regola con il permesso di soggiorno e che in alcuni casi hanno già firmato il contratto con le aziende agricole che usufruiscono del loro lavoro.

Nei giorni scorsi, il questore Benedetto Sanna ha effettuato un sopralluogo nell’area.

“Nelle prossime ore- garantisce l’assessore Carbone- saremo nelle condizioni di sapere come intervenire”.

Servirà, ovviamente, sentire le indicazioni della prefettura, firmataria dell’accordo con il Comune che  ha dato il via alla realizzazione del villaggio migranti di Cassibile.

A mancare, all’interno del campo, non è in realtà lo spazio. Risultano insufficienti gli alloggi, almeno per come sono organizzati i moduli delle casette prefabbricate. Fondamentale anche sentire il parere dell’Asp, a cui è demandata la gestione degli aspetti sanitari.




“Commissariare Lukoil per garantire il futuro di Isab”, il sindaco Gianni scrive a Draghi

Le vicende legate alle sorti di Isab-Lukoil agitano Priolo, comune industriale alle porte del capoluogo che da sempre lega le sue sorti a quelle della zona industriale. Il sindaco Pippo Gianni ha inviato una lettera al premier Draghi con cui ha chiesto la nomina di un commissario straordinario al posto dell’attuale governance Lukoil e la contemporanea attivazione di tutti gli strumenti finanziari che possano evitare conseguenze disastrose per il territorio. La paura si chiama chiusura e licenziamenti di massa, sotto i colpi della nota crisi internazionale.
“Per evitare che la situazione assuma carattere irreversibile – scrive il primo cittadino – ritengo non sia da escludere il ricorso ai poteri sostitutivi dell’amministrazione competente, mediante la nomina di un Commissario straordinario al posto dell’attuale governance Lukoil. Rinnovo la piena disponibilità personale e dell’amministrazione comunale, e l’incondizionata collaborazione, anche attraverso un’audizione diretta in presenza, in tutto ciò che riterrà di attivare in merito”.
Il primo cittadino di Priolo sottolinea una volta di più come “la grave crisi politica internazionale coinvolge una delle più importanti industrie di raffinazione dell’area industriale di Priolo, l’Isab, presso la quale opera il gruppo Lukoil. L’abbandono da parte della Lukoil delle attività di raffinazione rappresenta probabilmente il più grave momento di recessione economica ed occupazionale che il sistema industriale siracusano ha vissuto dalla sua nascita. La dismissione della raffineria si porta dietro la cancellazione di oltre 10.000 posti di lavoro tra occupazione diretta ed indiretta e la distruzione totale di un tessuto produttivo di piccole e medie imprese operanti nell’indotto delle lavorazioni petrolifere. Nella consapevolezza che le circostanze politiche ed economiche non sono certamente delle migliori per tutto il Paese, ritengo, tuttavia, di sottoporre alla sua attenzione di economista e alla sua sensibilità di Capo del Governo, la particolarità rappresentata nel tessuto economico del nostro Paese dall’area industriale di Priolo Gargallo che complessivamente ha garantito un gettito annuale di tributi di circa 15 miliardi di euro, pari a 1,5 punti del PIL nazionale. A fronte della gravissima situazione di disagio rassegnata, sono qui per chiederle l’attivazione di tutti gli strumenti finanziari atti ad evitare conseguenze disastrose per il nostro territorio”.
Il sindaco Gianni ha informato il Consiglio comunale sulle iniziative intraprese a tutela dei lavoratori e della zona industriale.




Sanzioni alla Russia, l’allarme di Carta: “Subito soluzioni dal Governo per salvare il Petrolchimico”

“Subito provvedimenti concreti sulla raffineria Isab o sarà la fine di un comparto strategico per l’economia del nostro territorio”.

Il sindaco di Melilli esprime tutta la sua preoccupazione per quanto la crisi internazionale, con le sanzioni alla Russia e la chiusura del credito da parte della banche, può causare in termini di ricadute sul polo petrolchimico siracusano.

“Le sanzioni alla Russia e la chiusura del credito da parte delle banche – ribadisce il primo cittadino – stanno letteralmente mettendo in ginocchio il polo petrolchimico. La chiusura dell’impianto di raffinazione sta diventando un’ipotesi sempre più concreta giorno dopo giorno nel silenzio più assoluto del Governo Nazionale”

“La ipotesi di ulteriore inasprimento delle sanzioni che prevedrebbe il divieto di approdo di qualsiasi nave battente bandiera russa che trasporti prodotti russi metterebbe la parola fine alla produzione di energia da parte del nostro polo. Basti ricordare che – afferma Giuseppe Carta – l’area industriale vale il 51% del Pil della provincia di Siracusa per comprendere che si tratterebbe di una crisi epocale senza precedenti.”

Il  sindaco di Melilli chiede al Governo di farsi promotore di azioni urgenti e concrete per scongiurare il dramma. “La guerra in Ucraina – conclude il Sindaco di Melilli – non può fare da scudo ad una debolezza politica che oggi appare evidente a tutti ma a pagarne le conseguenze sarà il nostro territorio che non sarà mai capace nel breve e medio termine di assorbire una crisi occupazionale di queste dimensioni.”