Bng, Fillea Cgil sul piede di guerra: “Risoluzione del contratto e nuova gara subito”

Una nuova gara in anticipo, salvaguardando i lavoratori e risoluzione del contratto con Bng.

Questa la richiesta che la Fillea Cgil di Siracusa rivolge ad Eni Versalis, attraverso le parole del segretario Salvo Carnevale.

Dure le sue parole. “Sembra accanimento terapeutico dover scrivere pubblicamente di questa impresa che è venuta in Sicilia a fare terra bruciata di norme, relazioni e contratti-premette l’esponente del sindacato-  Ma in realtà sono loro che si accaniscono nell’assenza di controlli da parte di Eni Versalis che gli permette qualsiasi cosa. Non hanno rispettato niente dell’unico accordo sottoscritto con i sindacati a luglio del 2020 e usano i lavoratori a tempo determinato per fare lavori straordinari (l’ultimo in occasione dello scorso weekend) che non dovrebbero essere eseguiti perché le organizzazioni sindacali -aggiunge Carnevale -non hanno mai considerata chiusa la vertenza. Inoltre, il tempo determinato non dovrebbe nemmeno esistere in quel cantiere perché non contemplato nel famoso accordo”.

Non manca una sorta di mea culpa. “Questi signori-prosegue Carnevale-  continuano a mettere in campo le regole faidate approfittando della estrema debolezza delle condizioni contrattuali che il sindacato (diviso), purtroppo, non è stato in grado di contrastare cedendo a un lungo braccio di ferro, spinto da una ostilità generale e ambientale che ha reso inestricabile, in certi aspetti della vertenza, la matassa”.




Covid, il bollettino: 785 nuovi positivi in provincia, a Siracusa -112 e flessione nei ricoveri

Sono 785 (-105) i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Uno sguardo in dettaglio ai numeri del capoluogo. A Siracusa, in questo giovedì, torna a scendere il numero dei positivi: -112 rispetto ad ieri, quindi più guariti che nuovi casi dopo tre giorni di aumento. Sono ora sono 2.437 (ieri 2.549) gli attuali positivi. Scendono a 46 (-9) le persone in isolamento fiduciario a Siracusa città.
Nuova flessione anche nei ricoveri: sono 41 (-4) i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 37 (-4) di loro ricovero in regime ordinario, restano stabili le terapie intensive: 4.
In Sicilia sono 7.194 i nuovi casi registrati a fronte di 47.519 tamponi processati. Di questi, 375 sono relativi a giorni precedenti ma solo oggi computati ufficialmente, specifica la Regione. Gli attuali positivi sono 274.873 (-845). I guariti sono 8.389, 25 i decessi. Negli ospedali, sono 1.471 i ricoverati (-13), 115 in terapia intensiva. Quanto alle singole province, questi i numeri di oggi: Palermo 1.319 nuovi casi, Catania 1.422, Messina 1828, Siracusa 785, Trapani 582, Ragusa 575, Caltanissetta 473, Agrigento 458, Enna 127.




Sanità e fondi Pnrr, focus su Siracusa: la richiesta, “un ospedale di comunità in più”

Oggi in commissione Sanità dell’Ars analisi del piano di interventi previsti con gli 800 milioni del Pnrr. Focus sulla provincia di Siracusa per la quale sono state annunciate 12 case di comunità, 4 centri operativi territoriali e 3 ospedali di comunità. I deputati regionali hanno ascoltato le relazioni dell’assessore Ruggero Razza e del dg dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra. Criteri e linee guida utilizzati sono stati presentati in dettaglio, prima delle osservazioni dei parlamentari regionali aretusei.
Rossana Cannata (FdI) ha chiesto di aumentare gli ospedali di comunità, “in particolare nella zona Sud, con la sua collocazione nella struttura di contrada Cozzi a Pachino, e nella zona montana, nei locali di Palazzolo, Buccheri o delle altre comunità. L’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, ha dato la disponibilità a verificare e approfondire la pianificazione, assicurando la meritata attenzione che il territorio siracusano reclama”.
Il deputato regionale Giorgio Pasqua (M5S) ha si evidenziato i problemi della zona montana ma anche la necessità di apparecchiature medicali per l’ospedale di Lentini. “La provincia di Siracusa ha bisogno di un quarto ospedale di comunità che si aggiunga ai tre già previsti dal Pnrr. Una struttura necessaria per sopperire alla mancanza di posti letto a bassa intensità, così da evitare che si ripeta quello che è successo nelle scorse settimane, con i pronto soccorso intasati. Valutate con i sindaci, fatelo dove volete, ma fatelo”, la richiesta di Pasqua. “Il piano è complessivamente apprezzabile – ha aggiunto – ma serve una struttura in più e l’assessore Razza si è detto disponibile a prendere in considerazione l’aggiunta di un quarto ospedale di comunità. Razza ha risposto che ‘il territorio ne ha necessità’. Infatti in provincia di Siracusa l’incidenza di posti letto affidati ai privati è circa il 28% sul totale, mentre nel resto della Sicilia è del 18%. Sapendo che i privati, tendenzialmente, accolgono pazienti acuti, ad alto rendimento, rimane poi in capo agli ospedali pubblici dover assistere chi ha bisogno di ricovero a bassa intensità, intasando così i pochi posti rimasti. Dove fare il quarto ospedale di comunità? Ci sarebbe a Pachino una struttura già pronta, in fase di ristrutturazione e riqualificazione energetica, ma non dimentichiamo che anche la zona montana ha problemi, in quanto Palazzolo, Buscemi, Buccheri, Ferla e Cassaro si troverebbero distanti dall’ospedale di comunità di Siracusa. Quindi ogni valutazione va fatta insieme ai sindaci dei territori interessati e Razza oggi ha lasciato aperto uno spiraglio anche su questo. Alla zona montana, inoltre, servirebbe un’ulteriore casa di comunità”.
“Ho chiesto poi al direttore generale dell’Asp di Siracusa, Ficarra – ha aggiunto Pasqua – rassicurazioni su grandi apparecchiature che sono necessarie all’ospedale di Lentini, cioè una seconda Tac, di ultima generazione, e una risonanza magnetica, per completare il percorso di questo ospedale verso la classificazione in Dea di I livello, cosa che ho chiesto all’assessore motivando con il crescente numero di pazienti provenienti da altre province. Il direttore ha riferito che quelle due apparecchiature saranno disponibili grazie ad altre fonti di finanziamento e l’assessore Razza, comprendendo l’allarme da me lanciato, ha chiesto al direttore una relazione sulle grandi apparecchiature. Ritengo che oggi sia stato svolto un buon lavoro al servizio dei cittadini della provincia di Siracusa”, conclude Pasqua.
La deputata regionale Daniela Ternullo (FI) si è detta “fiera della realizzazione e adeguamento della casa di comunità a Melilli che sorgerà presso la struttura denominata Ospedaletto. Era una richiesta che da tempo rappresentavo al direttore generale dell’Asp, Lucio Ficarra, e finalmente sarà operativa. Ne sorgerà una anche a Rosolini, che servirà anche le zone di Pachino e Portopalo. Cosi come ad Avola, Francofonte, Floridia e Siracusa. Ciò che però rappresenta una essenziale necessità per tutto il comprensorio – continua Ternullo – è che il Trigona di Noto sia inquadrato come ospedale di primo livello. È una richiesta che ho manifestato con varie interpellanze e interrogazioni in questi anni e che oggi, ho ribadito all’assessore Razza. Da parte sua – conclude la deputata di Forza Italia – si è impegnato ufficialmente a predisporre un tavolo tecnico sul Trigona, per il quale ho chiesto alla presidente di Commissione di calendarizzare la convocazione con urgenza”.
Sintetizza i risultati raggiunti Giovanni Cafeo: “Un ospedale di comunità a Pachino ed una casa di comunità per la zona montana”. Per il deputato regionale leghista “siamo riusciti ad ottenere una quota maggiore di risorse per il territorio siracusano, stornandole da quelle che erano previste per Catania. La situazione nella zona sud e montana della provincia richiedeva uno sforzo perché non si possono lasciare intere comunità senza assistenza; allo stesso tempo, siamo riusciti ad avere l’impegno del Governo regionale per incrementare la strumentazione sanitaria”.
Il deputato regionale ha ricordato all’assessore alla Salute le criticità emerse negli ultimi mesi a Pachino dove non esiste un servizio di assistenza medica notturna ed ora, dopo l’allarme lanciato dal sindaco, anche il Pte è a rischio per carenza di medici.
“La zona sud della provincia di Siracusa è fortemente penalizzata, i pazienti di Pachino o Portopalo devono percorrere circa 40 km per arrivare all’ospedale di Avola. L’ospedale di comunità è un risultato importante perché aumenta l’offerta sanitaria, garantita da 20 posti letto, ed allo stesso tempo consente di alleggerire il peso sul Di Maria di Avola. Anche la casa di comunità riservata alla zona montana – conclude Cafeo – avrà una funzione fondamentale per evitare di sovraccaricare la rete ospedaliera. È fondamentale, sotto questo aspetto, promuovere la medicina territoriale, del resto la pandemia ha fatto emergere i limiti di una sanità centralizzata”.




Docenti e personale scolastico: in Sicilia il 99% ha ricevuto almeno una dose di vaccino

Prosegue la campagna vaccinale anti-Covid19 in Sicilia e cresce il tasso di immunizzazione del personale scolastico. Secondo gli ultimi dati, aggiornati al 6 febbraio scorso, il 99% di docenti e personale Ata, su una platea di oltre 135 mila unità, ha ricevuto almeno una dose di vaccino; il 96,8% si è sottoposto al ciclo vaccinale completo e, all’interno di quest’ultima fascia; ben il 99% ha ricevuto la terza dose (booster). In costante salita anche il numero di bambini fra i 5 e gli 11 anni sottoposti ad almeno una dose di vaccino: 84.031 unità, pari al 26,69% degli alunni che frequentano le scuole dell’infanzia ed elementari. Inoltre, per la fascia anagrafica compresa tra i 12 ed i 19 anni, la percentuale di vaccinati con almeno una dose si attesta al 70,48%.
«Sono dati confortanti che restituiscono alle comunità educative e alle famiglie maggiore serenità, anche alla luce delle nuove regole nazionali per la gestione dei casi Covid nelle scuole – spiega l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione, Roberto Lagalla – Agli studenti potrà essere garantita maggiore continuità scolastica in presenza, indispensabile per riprendere le fila di un processo educativo reso difficile dal lungo ricorso alla Dad e per contrastare i molti disagi psicologici causati dal lockdown, oltre che da ripetute quarantene. Servirà rafforzare la collaborazione tra docenti e famiglie, per aiutare bambini e ragazzi a superare questo momento, e, al contempo, intensificare la campagna vaccinale, soprattutto all’interno delle scuole. Sebbene l’andamento dei contagi sia in netto miglioramento, la situazione sanitaria impone comunque una scrupolosa vigilanza tanto da parte delle autorità sanitarie, quanto dei dirigenti scolastici, il cui carico di responsabilità e di lavoro resta molto elevato».

I dati relativi agli immunizzati nelle scuole, grazie anche alle vaccinazioni di prossimità a cura delle Asp provinciali in corso presso molti istituti dell’Isola, potranno ulteriormente migliorare nelle prossime settimane. Infatti, la semplificazione delle procedure di gestione dei contagi in ambito scolastico, indotta dalle nuove norme nazionali, e, in particolare, la rimodulazione delle modalità di svolgimento della quarantena nei soggetti asintomatici, nonché l’incremento dei soggetti vaccinati, comportano un minore ricorso alla somministrazione di tamponi, permettendo così alle Usca di intensificare le campagne di vaccinazione. A supporto del processo di immunizzazione della popolazione scolastica, sono attualmente in corso diverse iniziative come, ad esempio, quella condotta dall’Ufficio del Commissario per l’emergenza Covid-19 dell’Area metropolitana di Messina, che ha promosso la campagna vaccinale e di informazione “Mi Curo di te” nelle scuole del territorio provinciale.

Continua, intanto, la collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale della Sicilia e l’assessorato regionale della Salute e, al fine di assicurare continuità all’azione di monitoraggio e controllo presso gli istituti scolastici, l’assessore Lagalla ha deciso di nominare Salvo Scondotto, già responsabile di servizio all’assessorato regionale della Salute e attuale coordinatore del Comitato tecnico-scientifico regionale, quale consulente per l’emergenza Covid nelle scuole. «Sarà un supporto prezioso che, unitamente al lavoro della task force regionale, contribuirà a monitorare adeguatamente le dinamiche sanitarie in corso nel mondo dell’istruzione» aggiunge Lagalla.




Centrale Erg Power di Priolo, c’è l’accordo per la vendita ad Enel: garanzie per i lavoratori

La centrale Erg Power di Priolo Gargallo passa ad Enel Produzione. E’ stato firmato l’accordo per la cessione dell’intero asset di cui fa parte la centrale cogenerativa combined cycle gas turbine (Ccgt) a basso impatto ambientale e ad alta efficienza, alimentata a gas naturale. Con una potenza installata pari a 480 MW, la produzione media annua si attesta a circa 2,4 TWh.
Operazione da 188 milioni di euro con un possibile aggiustamento del prezzo al momento del closing ufficiale che includerà, tra gli altri, “un meccanismo di décalage mensile coerente con i flussi di cassa attesi del business plan e la valorizzazione del mark to market di alcuni derivati di copertura inclusi nel perimetro”, si legge nella nota con cui Erg ufficializza l’accordo.
La chiusura ufficiale della trattativa è prevista entro il terzo trimestre del 2022 ed è subordinata all’approvazione da parte dell’antitrust.
Alla centrale di Priolo lavorano 144 persone. “Grazie ad una proficua collaborazione con le componenti sindacali e la seria disponibilità del compratore, la società ha raggiunto un accordo innovativo per il settore elettrico che garantisce importanti tutele per i lavoratori Erg facenti parte della società ceduta”, precisano dall’azienda genovese scongiurando il rischio di licenziamenti.




Caro bollette, i sindaci lasciano i monumenti al buio. “Costo insostenibile per famiglie ed enti”

Questa sera niente luci accese per illuminare la fontana di Diana, a Siracusa. Ad Augusta rimarrà al buio il palazzo di città. A Canicattini luci spente al Comune ed a Palazzo Messina Carpinteri, a Buscemi al buio la Badia. Sono solo alcuni esempi, tutte le amministrazioni del siracusano hanno aderito alla simbolica protesta contro il caro bollette. “Chiediamo un intervento immediato del Governo per calmierare i costi di energia elettrica, gas e carburante che al momento rappresentano un fardello insostenibile per Enti, Imprese e Famiglie”, spiegano ad una voce i sindaci della provincia aretusea.
A lanciare l’iniziativa è Anci Sicilia, l’associazione regionale dei sindaci. Il vicepresidente è il siracusano (di Canicattini) Paolo Amenta. “Prima o poi doveva arrivare questo aumento preoccupante e sarà uno sconquasso per famiglie, imprese e Comuni. Si parla tanto di transizione ma il dato che tutti abbiamo fatto finta, fino ad ora, di non capire è che in Italia produciamo appena il 35% dell’energia che serve al Paese. Il resto lo acquistiamo dall’estero, dipendendo così interamente da altri. E dopo 30 anni di pessima politica energetica, il costo degli errori ora ricade su famiglie, imprese e consumi. Perchè aumenterà tutto, non solo le bollette. E pensate poi ai servizi dei Comuni, quelli essenziali. Prendiamo ad esempio le centrali di sollevamento idriche, per garantire acqua nelle case: serve energia per alimentarle. Se aumenta il costo energetico, aumenterà il piano finanziario e tutto si scaricherà sulla bolletta”, analizza preoccupato Amenta. “Non possiamo girarci dall’altra parte. L’incidenza sul reddito pro-capite del cittadino sarà devastante. Un Comune medio, di 10mila abitanti, se ieri metteva a bilancio un costo pari ad 1 milione di euro per illuminazione pubblica e acquedotto, adesso dovrà bloccare 1,5 milioni di euro. Per i Comuni con piano di riequilibrio approvato, una simile variazione equivale al dissesto. La transizione, vista così, potrebbe presentare un costo sociale elevatissimo”.
Una analisi, quella del vicepresidente Amenta, condivisa dai sindaci siciliani che lasciando oggi al buoi palazzi e monumenti segnalano con forza il rischio che si possa tornare a forme di severa austerity. ”
Abbiamo preso l’impegno di ridurre le emissioni di co2 per frenare l’emergenza climatica. In Europa, e ancora di più in Sicilia, dobbiamo recuperare il tempo perduto puntando sulle rinnovabili e le comunità energetiche cittadine. Ma non ce la faremo in pochi mesi, ci vorranno anni”. Ed anche regole chiare perchè anche il fotovoltaico ha un impatto sul territorio, come ricorda la complessa vicenda della Lindo srl ed il progetto per un maxi impianto nel siracusano, contro cui si sono schierate amministrazioni comunali, associazioni e cittadini. “E’ chiaro che servono regole chiare. Dobbiamo pianificare tutto e non invadere terreni agricoli. Le alternative non mancano: ci sono oltre 500 discariche abbandonate in Sicilia, aree industriali in disuso e terreni agricoli degradati”.
Nell’incertezza del futuro, si spengono le luci nelle città. Primi segnali di quella che potrebbe rivelarsi la prima, grande crisi energetica del nuovo secolo.




Chiuso nel 2019 perchè inagibile, riapre l’asilo nido comunale di via Regia Corte

Taglio del nastro, questa mattina, in via Regia Corte per il ristrutturato Baby Smile. Da lunedì riaprirà i battenti l’asilo nido comunale chiuso dal 2019 perché inagibile. Una vicenda che ha rappresentato fin dall’inizio motivo di forte rammarico per il sindaco, Francesco Italia, che anche questa mattina è tornato su alcuni aspetti difficili da digerire, come alcuni ritardi accumulati dagli uffici.
Si arriva comunque al lieto fine, la riapertura, seppure in febbraio. Per la ristrutturazione, incluso l’acquisto dei nuovi arredi, utilizzato il mezzo milione di euro messo a disposizione dal Fondo Sviluppo e Coesione dell’Unione Europa, somme specificatamente destinate a interventi strutturali pubblici per l’Infanzia.

L’assessore alle Politiche Sociali, Conci Carbone, fissa già il nuovo obiettivo: “Accelerare per il finanziamento degli asili da costruire in contrada Isola ed a Cassibile”.




Acqua non potabile a Pachino, condanna per l’ex deputato regionale Gennuso

I giudici del Tribunale di Siracusa hanno condannato l’ex deputato regionale Pippo Gennuso a 5 anni e 6 mesi di reclusione. Per l’altro imputato, Walter Pennavaria, pena di 4 anni e 6 mesi. Si chiude così il processo di primo grado per la fornitura di acqua non potabile in alcune zone del territorio di Pachino. I due imputati erano accusati di truffa aggravata, adulterazione di sostanze alimentari e frode nell’esercizio del commercio.
Il procedimento aveva preso le mosse dall’inchiesta “Acque salate” che nel novembre del 2015 portò al sequestro di un pozzo e dell’impianto idrico in contrada Chiappa, a Pachino. Le analisi effettuate dai tecnici della Procura avrebbero evidenziato la non potabilità dell’acqua, con conseguente possibile nocumento per la salute dei cittadini. Nei contratti stipulati con l’utenza, inoltre, si assicurava la potabilità dell’acqua.
Walter Pennavaria è amministratore legale del Consorzio Granelli mentre Gennuso è ritenuto amministratore di fatto del Consorzio Granelli e della Granelli Gestione Acquedotto srl. Per l’ex parlamentare interdizione perpetua dai pubblici uffici e condanna anche al risarcimento delle parti civili.




Bonus Affitto, dal 21 febbraio via alle domande per la misura finanziata dalla Regione

Si apriranno il prossimo 21 febbraio i termini di presentazione delle istanze per ottenere il Bonus Affitto della Regione Siciliana per l’anno 2020. La dotazione complessiva stanziata d Palermo ammonta a 16.135.707 euro. Il bando individua le fasce reddituali a cui è destinato il bonus – Isee fino a 15mila euro annui – fra i titolari di un contratto di locazione valido nel 2020. Potranno accedere al contributo anche coloro che hanno subito perdite dovute all’emergenza Covid-19 nel periodo marzo-aprile 2020, fino a redditi con valore Isee di 35mila euro. Come previsto dal bando, consultabile sul sito istituzionale del Dipartimento regionale Infrastrutture, sarà possibile fare domanda per i contributi previsti dalla legge 431/1998 sul Fondo nazionale per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazione dalle ore 9 del 21 febbraio alle ore 18 del 21 aprile 2022. Le richieste vanno presentate attraverso la piattaforma siciliapei.regione.sicilia.it/fondolocazione.
«Dopo quasi un decennio in cui la Regione non ha dato alcun aiuto a chi ne aveva bisogno, l’anno scorso abbiamo ripristinato il Bonus affitti e oggi lo riproponiamo – dichiara l’assessore Falcone – mettendo a disposizione delle famiglie più di 16 milioni di euro in contributi per i costi di locazione della propria casa. Con il Governo Musumeci, la Regione è divenuta protagonista delle difesa del diritto ad un’abitazione per tutti, con azioni che vanno dalla rivalutazione del patrimonio abitativo alle iniezioni di liquidità nel sistema».
L’assessore Falcone ha presentato la misura agli Istituti autonomi case popolari e alle rappresentanze sindacali degli inquilini nel corso dell’ultima riunione dell’Orca, l’Osservatorio regionale sulla Casa istituito per la prima volta dal governo Musumeci. «Secondo le stime dei nostri uffici – sottolinea l’assessore – il Bonus affitti si rivolge a una platea potenziale di oltre 10mila beneficiari i singoli aiuti potranno raggiungere anche i tremila euro su base annua per ciascun nucleo più fragile. – conclude – In Sicilia, dunque, un nuovo argine anche per le pesanti ripercussioni della crisi sui bilanci familiari».




Depuratore consortile, il Pnrr può dare il via ad una svolta epocale per Ias

Anche il depuratore consortile gestito da Ias deve ridurre le emissioni odorigene in atmosfera. La società ha predisposto un piano di intervento per una serie di ambiziosi obiettivi da raggiungere “mediante il confinamento, in misura pari al 90%, delle superfici libere delle sorgenti odorigene censite nello studio di caratterizzazione che Ias ha fatto eseguire da società specializzata e il trattamento delle emissioni confinate, per convogliarle in atmosfera nel rispetto dei limiti applicabili”, spiega la presidente Patrizia Brundo. Nel piano di Ias anche interventi per l’efficientamento energetico.
Un programma massiccio di interventi per realizzare i quali si punta ai fondi del Pnrr: 12 milioni di euro per ridurre entro la metà del 2025 le emissioni odorigene; 1 milione per il nuovo impianto trattamento fanghi (entro la fine del 2022; 6 milioni per il miglioramento entro il 2026 dell’affidabilità impiantistica; i milione di euro per l’efficientamento energetico entro il 2025; ed 1,5 milioni di euro per i miglioramenti antisismici entro il 2025.
“Abbiamo messo in campo tutta una serie di iniziative, in corso di realizzazione, per riuscire ad arrivare puntuali alle scadenze del Pnrr. Di fondamentale importanza il supporto e l’azione politica promossa dal sindaco di Priolo, Pippo Gianni. Per Ias, l’attuazione di questo piano di interventi rappresenterebbe una svolta epocale”, commenta la presidente Brundo.