Truffa online, vende una stufa a pellet senza mai spedirla all’acquirente: denunciata 20enne

Agenti del Commissariato Pachino, al termine di una celere attività di polizia giudiziaria, hanno denunciato una giovane di 20 anni per il reato di truffa. Secondo quanto ricostruito, aveva messo in vendita su una piattaforma social una stufa a pellet. Ma l’acquirente, che ha versato la somma di 413,60 euro, non ha mai ricevuto la merce acquistata.

foto dal web




Il commento sui social non piace alla segreteria regionale, Magro messo fuori dall’Udc

Con una breve nota di poche righe, l’Udc siciliano mette alla porta l’ex commissario provinciale del partito a Siracusa, Giovanni Magro. “Esprimere sui social giudizi sprezzanti su un assessore regionale del partito è un comportamento inaccettabile politicamente e incompatibile con il codice deontologico dell’Udc. Giovanni Magro con i suoi attacchi esagerati all’assessore Turano si è automaticamente messo fuori dal partito”. Questa la risposta della segreteria regionale dell’Udc dopo le esternazioni sui social di Magro. Con un post sul suo profilo social, rimproverava all’assessore regionale Turano l’invito su Facebook a votare per lui in occasione di un sondaggio sul gradimento della giunta regionale da parte dei siciliani, promosso da BlogSicilia. “Ma che faccia tosta, cerca voti per essere nominato “MIGLIORE ASSESSORE”… Ma non si vergogna, dopo che il suo Assessorato è riuscito a spendere solo il 31%delle risorse dei fondi Europei? Io, al suo posto, mi ritirerei in campagna a coltivare zucchine…. Mahhhh!!”, il commento di Giovanni Magro. Era il 15 febbraio. Pochi giorni dopo, la reazione della segreteria regionale. Nessun commento, al momento, da parte del diretto interessato.

Il post “incriminato”:




Esercitazioni anti-sommergibile, Augusta base navale. La Marina: “non c’entra la Russia”

Dal 21 febbraio al 4 marzo, al largo delle coste siciliane, si svolgerà la Dynamic Manta 2022 (DYMA 22) una delle più importanti e complesse esercitazioni antisommergibile della NATO.
La Dynamic Manta è un’esercitazione pianificata e condotta annualmente dal Comando Marittimo Alleato della NATO (NATO Allied Maritime Command – MARCOM), che si svolge nel Mediterraneo centrale, lungo le coste orientali della Sicilia, mirata principalmente all’addestramento e alla condotta delle operazioni di difesa anti sommergibile (Anti Submarine Warfare – ASW).
Quest’anno quattro sommergibili provenienti da Francia, Grecia, Italia, e Stati Uniti, sotto il controllo del Comando Sommergibili della NATO (NATO Submarine Command – COMSUBNATO), si addestreranno insieme a undici navi di superficie provenienti da Canada, Francia, Grecia, Italia, Spagna, Turchia e Stati Uniti. Parteciperanno anche otto velivoli da pattugliamento marittimo (Maritime Patrol Aircraft – MPA) ed otto elicotteri, sotto il controllo del NATO Maritime Air Command (MARAIRNATO). Il tutto sotto il comando del Contrammiraglio Mauro Panebianco, Comandante del Secondo Gruppo Navale permanente della NATO (Standing NATO Maritime Group 2 – SNMG 2).
La Marina Militare prenderà parte all’esercitazione con la fregata Margottini, che è anche flagship della SNMG2, la fregata Carabiniere, il sommergibile Salvatore Todaro e gli elicotteri del 3° Gruppo Elicotteri di base nella Stazione Elicotteri di Catania (Maristaeli Catania). Inoltre l’Italia assicura il supporto logistico della base navale di Augusta e della base aerea dell’Aeronautica Militare di Sigonella a Catania.
La Dynamic Manta è una delle esercitazioni di maggior rilievo della NATO, volta a garantire l’interoperabilità costante tra forze aeree, di superficie e subacquee nella lotta anti-sommergibile. Mediante la presenza di scenari addestrativi a difficoltà crescente, che vanno dalla bassa all’elevata complessità, l’esercitazione permette di istituire un coordinamento delle operazioni tra forze armate appartenenti a paesi diversi e operanti in un contesto multi-minaccia. Inoltre permette alla NATO la possibilità di valutare e sviluppare nuove tattiche anti-sommergibile. Già denominata Dog Fish, poi Proud Manta, l’esercitazione, nella sua attuale veste, viene pianificata annualmente dal 2013 e non è legata all’attuale situazione nell’Europa orientale.




Operazione Pandemonium,market della droga h24: conclusione indagini per nove

Avviso di conclusione delle indagini preliminari per nove persone coinvolte nell’operazione antidroga Pandemonium della polizia. Si tratta di Christian Amato, 33 anni, Alfio Amato (“Alfio ca lenti”) 46 anni, Filadelfo Scrofani (“Davide o Piscipalla”) 49 anni, Anthony Scrofani, 27 anni, Sebastiano Buremi  (“Nelluccio”) 28 anni, attualmente detenuto presso la casa circondariale di Catanzaro),  Eduardo Mendola, (“minnulicchia)”, 23 anni, Vincenzo Nicholas Sanzaro, suo coetaneo e Angelo Ribera, 34 anni, tutti ritenuti componenti di un gruppo criminale dedito alla  detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente (cocaina e marijuana)  nel territorio di Lentini.
I fatti risalgono al periodo compreso tra novembre 2019 e ottobre 2020 in Lentini, periodo in cui il gruppo criminale avrebbe condotto una proficua attività di spaccio al minuto di marjuana e cocaina.
Le indagini ,coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, ed in particolare dal Procuratore Capo Sabrina Gambino, dal Procuratore Aggiunto  Fabio Scavone e dal Sostituto Procuratore Gaetano Bono hanno consentito, anche grazie all’ascolto delle conversazioni intercettate, di giungere ad una precisa ricostruzione dei fatti e ad individuarne i presunti autori.
In particolare, nell’ambito dell’attività di indagine conclusa a novembre del 2020, in seguito alla quale la Polizia di Stato ritiene di aver stroncato le attività del gruppo , sono stati raccolti elementi di prova che fanno ritenere gli indagati fortemente indiziati di aver messo in piedi una fiorente attività illecita relativa proprio allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e cocaina.
Dall’attività investigativa è emerso uno specifico “modus operandi” di cessione al minuto di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana a numerosi assuntori lentinesi, carlentinesi e francofontesi.
Nello specifico, la base operativa dell’illecita attività veniva è stata individuata nelle abitazioni dei fratelli Amato e di Mendola, con la collaborazione di Angelo Ribera. In qualsiasi momento , del giorno e della notte, gli investigatori hanno notato un continuo via vai di assuntori. Un’attività particolarmente fiorente, i cui proventi sarebbero stati utilizzati per il sostentamento degli indagati e dei loro familiari. Luogo di approvvigionamento della droga sarebbe stata la vicina Catania.

 




Assoluzioni, Fondazione Inda: “Ristabilita la verità, chiusa una brutta pagina”

“La decisione del Tribunale di Siracusa di assolvere “perché il fatto non sussiste”, l’ex consigliere delegato, funzionari e dipendenti della Fondazione Inda dalle accuse di associazione a delinquere e truffa, ristabilisce, dopo anni, la verità dei fatti, e chiude una brutta pagina di storia dell’Inda”.

Questo il commento ufficiale della Fondazione Inda in merito all’epilogo della vicenda giudiziaria.

“Le gravi accuse mosse nei confronti del personale della Fondazione si sono dimostrate prive di fondamento-continua la nota diffusa in mattinata-  L’assoluzione piena di tutti e 7 gli imputati, su richiesta della Procura, restituisce oggi la propria dignità a persone che, lo hanno dimostrato i fatti processuali, hanno operato con onestà. L’intera vicenda, portata avanti in un periodo molto turbolento per la città dal punto di vista giudiziario, ha avuto pesanti ripercussioni sull’immagine dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, un’istituzione che ogni anno contribuisce in maniera cospicua all’economia e allo sviluppo della città. La Fondazione Inda -conclude – esprime pertanto la propria soddisfazione per l’esito del procedimento giudiziario e per il puntuale lavoro, alla ricerca della verità dei fatti, da parte dei magistrati”.




Nuova aggressione di agenti penitenziari a Cavadonna: “Basta con questa mattanza”

Ennesima aggressione di personale penitenziario nel carcere di Siracusa. Ieri,un detenuto, secondo quanto annuncia il sindacato S.PP, “ha  aggredito il Comandante di Reparto ed il collega addetto alla vigilanza ed osservazione della sezione dove è ristretto. Un atto gravissimo che fa seguito a quello di soli quattro giorni fa con altri due agenti aggrediti che come i due colleghi coinvolti hanno  dovuto far ricorso alle cure sanitarie: l’Assistente trasportato presso l’Ospedale Umberto I di Siracusa è stato dimesso con 8 giorni di prognosi”. Il segretario generale Aldo Di Giacomo evidenzia come “l’autore di tale gesto non sia nuovo a questa tipologia di comportamenti violenti; anche la settimana scorsa aveva cercato lo scontro fisico con il Comandante, evitato grazie alla professionalità che contraddistingue, come non mai in questo momento storico, la Polizia Penitenziaria. Nonostante le continue sollecitazioni del S.PP. provvedimenti da parte del D.A.P. per dare ossigeno all’organico della CC di Siracusa non arrivano, la situazione è al collasso, e speriamo non si arrivi a raccontare fatti ben più gravi. L’S.PP. esprime fraterna solidarietà ai colleghi coinvolti, augurando loro una pronta guarigione”.
Di Giacomo sollecita interventi per “mettere fine a questa autentica mattanza che soprattutto nelle carceri siciliane registra episodi di violenza quotidiani contro il personale penitenziario. Gli agenti – aggiunge – sono costretti a combattere quotidianamente su due fronti: il Covid con una situazione che permane allarmante del contagio e 1 mascherina Fpp2 ogni 16 agenti; clan, organizzazioni criminali e detenuti violenti che vogliono imporre il comando, incrementando le aggressioni e l’arrivo
dal cielo di telefonini”.




Ospedale di Comunità a Palazzolo,seduta pubblica del consiglio comunale: “Regione pronta a dire si”

Una seduta aperta del consiglio comunale per fare il punto sulla questione ospedale di comunità, che l’Unione dei Comuni degli Iblei vorrebbe collocare a Palazzolo nell’ambito delle previsioni legate all’utilizzo dei fondi del Pnrr.

Il presidente Francesco Tinè ha convocato il consiglio comunale per le 18:00 di domani.

La premessa è quella secondo cui “la “Missione 6″ del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha stanziato per la Regione Siciliana circa 800 milioni di euro per il settore della sanità, destinati principalmente alla realizzazione di strutture sanitarie con diverse specifiche caratteristiche. Nell’ambito dell’assegnazione territoriale delle strutture l’area della zona montana è risultata, in prima battuta, penalizzata dalla mancanza di un’adeguata struttura sanitaria per rispondere alle esigenze dei cittadini di questa zona provinciale comunque penalizzata dalla posizione interna e distante dai diversi principali centri sanitari provinciali”.

Secondo quanto trapela da Palermo, il governo regionale non vedrebbe male l’ipotesi, analogamente a quanto sarebbe emerso per l’ospedale di comunità di Pachino. Temi che torneranno al centro dell’attenzione martedì, durante una seduta della commissione Sanità dell’Ars.

Il consiglio comunale di domani, dunque, servirà anche per portare avanti il pressing avviato dai sindaci dei Comuni dell’Unione della Valle degli Iblei nei giorni scorsi.  La convocazione è stata richiesta dai consiglieri del gruppo di minoranza, con una mozione specifica. In teoria, fanno notare dal Municipio,il regolamento impone termini superiori ai due giorni per la convocazione. Il tema, tuttavia, vista l’importanza, ha indotto all’accoglimento immediato dell’invito dell’opposizione.




Progetti di recupero a Marzamemi: dall’antica chiesetta agli scieri

Accelerare i tempi verso l’ultimazione dei lavori in corso nell’antica chiesetta della Tonnara di Marzamemi, cosicchè possa, una volta restaurata, resa fruibile. E’ una delle richieste avanzate dalla sindaca di Pachino, Carmela Petralito al Soprintendente ai Beni Culturali di Siracusa, Savi Martinez. Accompagnata dal portavoce Salvo Sorbello, la prima cittadina è stata ricevuta per esaminare alcuni aspetti relativi al borgo.
All’incontro erano presenti anche Alessandra Ministeri, dirigente della sezione per i beni architettonici e storico-artistici, Giuseppe Armeri, coordinatore dell’unità operativa paesistica ed etnoantropologica e Giuseppe Implatini e Carlo Cicero, esperti catalogatori.
Tornando alla chiesetta, Petralito ha sollecitato l’ultimazione dei lavori e la realizzazione dell’allestimento interno, trovando piena disponibilità in tal senso. La convinzione unanime è che la chiesetta possa “costituire un’importante attrattiva per un turismo di qualità, legato ai temi della cultura e della riscoperta della millenaria storia e delle tradizioni di quei luoghi”.
“Si” anche all’ipotesi di avviare i lavori di restauro degli scieri della tonnara, da tempo in attesa di interventi di salvaguardia,a tutela dell’intero borgo marinaro.
Nel corso di successivi incontri, secondo quanto annunciato, saranno  presi in esame gli altri beni culturali presenti nel territorio pachinese, per favorire la loro corretta fruizione.




Nascondeva droga in casa, la consegna ai carabinieri:arrestato 42enne

Nascondeva in casa 15 bustine di hashish e marijuana suddivisa in dosi. Un 42enne è stato per questo arrestato ieri dai carabinieri di Priolo Gargallo. L’uomo, vedendosi messo alle strette, ha consegnato spontaneamente ai militari la droga. Lo stupefacente era occultato in diverse stanze della casa assieme ad un bilancino di precisione ed al materiale per confezionare le dosi. I militari hanno sequestrato, dunque, nel dettaglio, 15 bustine di hashish per un peso di 17 grammi e 8 grammi di marijuana anch’essa già suddivisa in dosi. La droga e il materiale usato per il confezionamento e la pesatura è stato sottoposto a sequestro e l’uomo recidivo arrestato nuovamente.




Transizione energetica, approvata in Parlamento mozione per la zona industriale di Siracusa

E’ stata approvata nella serata di ieri, a Roma, la mozione unitaria riguardante l’impatto della transizione ecologica sul settore dell’industria pesante, con particolare riferimento al settore della raffinazione, petrolchimico e bioraffinazione. Il documento condiviso da diverse forze politiche di maggioranza è stato redatto nella sua formulazione originaria da Stefania Prestigiacomo (FI) ed ha trovato l’appoggio di esponenti parlamentari siracusani di diversi partiti.
In aula a Montecitorio, prima della votazione, è intervenuto – ad esempio – Paolo Ficara (M5s). “Dobbiamo ridurre le emissioni che contribuiscono a produrre il surriscaldamento del Pianeta e dobbiamo farlo al più presto. Quest’azione, però, porta con sé un cambiamento radicale nel nostro modello economico e produttivo: le attività più impattanti devono riconvertirsi e questo processo non è né automatico né indolore”, ha affermato in Aula l’esponente del MoVimento 5 Stelle. a margine della discussione sulle linee generali della mozione presentata da Stefania Prestigiacomo e condivisa dalle forze politiche di maggioranza.

“La transizione ecologica ed energetica – ha proseguito – è urgente e necessaria e non più rinviabile, ma per arrivare a una sua definizione e a una totale decarbonizzazione dobbiamo accompagnare quelle attività, quelle imprese classificate hard-to-abate, cioè difficili da gestire e da trasformare, come quello della raffinazione. In Sicilia, ad esempio, insistono tre poli produttivi e assorbono quasi il 46% della capacità di raffinazione dell’Italia. Rischiamo, senza una transizione efficiente, equa ed inclusiva la perdita di migliaia di posti di lavoro”. E qui si inseriscono i contenuti della mozione con cui vengono chiesti al governo impegni precisi affinchè “la transizione sia orientata allo sviluppo e alla crescita, aiutando le imprese a riconvertirsi e salvando le eccellenze del nostro Paese, guardando, soprattutto, al futuro nell’interesse delle nuove generazioni”, ha concluso il suo intervento Paolo Ficara.
Subito dopo la votazione, il parlamentare siracusano ha confermato le interlocuzioni in corso per l’attivazione un tavolo tecnico-operativo al Mise, al quale definire le linee di intervento per la zona industriale di Siracusa. “Si deve evitare che il costo della non rinviabile transizione ecologica ricada su occupazione ed economia del Sudest siciliano”.
L’ex ministro Prestigiacomo si mostra soddisfatta per il risultato. “Il testo è divenuto unitario a seguito di un grande lavoro di mediazione tra tutti i gruppi parlamentari della maggioranza”, ha spiegato nei giorni scorsi. Si tratta di un atto particolarmente importante e che rafforza la zona industriale di Siracusa in ottica di green deal e transizione ecologica. La mozione impegna il governo a favorire gli investimenti nelle regioni del Meridione da parte delle imprese operanti nel settore della raffinazione e bioraffinazione, “al fine di perseguire gli obiettivi della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile”, con la contestuale attivazione di risorse da destinare all’operazione. Tra queste, l’istituzione di un fondo per la decarbonizzazione, “finalizzato a uno specifico sostegno per quei settori produttivi che, per le specifiche caratteristiche produttive, hanno oggettive evidenti difficoltà ad abbattere le emissioni di anidride carbonica e a riconvertirsi, con conseguenze negative in termini economici e occupazionali, con particolare riguardo ai settori dell’autotrasporto, dell’agricoltura, della pesca e dei settori maggiormente energivori”. Il senso del provvedimento è chiaro: sostenere e agevolare le imprese nella ristrutturazione produttiva e per la riconversione ai fini della transizione energetica, attraverso anche una valutazione circa la possibilità di utilizzare allo scopo una quota delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.