Servizio Asacom, disagi per gli alunni: “Non rispettate le ore previste”

Disagi per gli alunni che usufruiscono del servizio Asacom ed assistenza ai diversamente abili ad Augusta.

Le denunciano i consiglieri comunali Triberio,Amato, Birritteri, Contento, Mangano e Gulino. Il tema è al centro di due interrogazioni urgenti indirizzate al sindaco, Giuseppe Di Mare e all’Assessorato alla Famiglia e all’Istruzione, accusati di non avere rispettato “i termini per l’assegnazione delle ore previste dai piani personali di assistenza del servizio Asacom deludendo quelle che furono le promesse elettorali”.

I consiglieri comunali chiedono anche che “l’amministrazione si renda attiva e fattiva completando sia il percorso insieme all’Asp sull’assistenza dei piani personali previsti della legge 328/2000, nonché rispettando le promesse di attivazione dell’assistenza. Ogni nostro concittadino diversamente abile- concludono- deve rientrare tra le priorità dell’azione amministrativa. Auspichiamo che i diritti oggi disattesi  e motivo di ricorsi giudiziari nei confronti dell’ente comunale,vengano pienamente rispettati”.

 




Maltrattamenti ai danni di moglie e figlio: un anno e nove mesi ad un 46enne

Maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie e del figlio, minorenne all’epoca dei fatti. E’ l’accusa per la quale un uomo di 46 anni, di Francofonte, è stato sottoposto a detenzione domiciliare, come disposto dalla Corte d’Appello di Catania. L’esecuzione è stata affidata ai carabinieri. L’uomo dovrà scontare una pena di un anno e nove mesi. I fatti contestati risalgono al 2010.




Auto si ribalta sulla provinciale 104, strada chiusa in attesa della rimozione del mezzo

A causa di un incidente stradale, chiuso nella prima parte della mattinata un tratto della strada provinciale 104, nei pressi di Ognina. Per cause al vaglio degli investigatori, un’auto si è ribaltata finendo per occupare quasi interamente la sede stradale. Secondo una prima ricostruzione, avrebbe urtato un muretto prima di capottare.
Per fortuna, solo tanto spavento e qualche graffio per l’uomo alla guida comunque condotto in ospedale per accertamenti.
Per ripristinare le piene condizioni di sicurezza della strada, è stato chiesto l’intervento di un mezzo dotato di braccio meccanico, per liberare la strada. Sul posto, Polizia Municipale di Siracusa e Vigili del fuoco insieme ad una ambulanza del 118.




Covid: 869 nuovi positivi in provincia, continua la frenata del contagio a Siracusa (-64)

Sono 869 (-4) i nuovi casi di covid19 in provincia di Siracusa, rilevati nelle ultime 24 ore. Uno sguardo in dettaglio ai numeri del capoluogo dove continua la discesa del numero degli attuali positivi. Sono oggi 2.099, 64 in meno rispetto a ieri. Lieve incremento, invece, nel dato relativo alle persone in isolamento fiduciario a Siracusa città: sono 44.
Situazione ricoveri: sono 40 (-1) i siracusani del capoluogo all’Umberto I per covid. Per 38 (-) di loro ricovero in regime ordinario, 2 (-1) in terapia intensiva.
In Sicilia, sono 6.766 i nuovi casi registrati a fronte di 44.606 tamponi processati. Gli attuali positivi sono 253.450 (-9.028). I guariti sono 15.928, 34 i decessi. Negli ospedali sono 1.401 i ricoverati (-30), 110 in terapia intensiva (-1). Quanto alle singole province, questi i dati di oggi: Palermo 1537 nuovi casi, Catania 1.166, Messina 1.356, Siracusa 869, Trapani 449, Ragusa 405, Caltanissetta 365, Agrigento 476, Enna 311.




Covid, andamento settimanale: Siracusa prima in Sicilia per tasso di incidenza

Nella settimana dal 7 al 13 febbraio lieve diminuzione dei contagi covid in Sicilia, rispetto alla precedente. L’incidenza di nuovi casi è pari a 43.072 (-13.09%), con un valore cumulativo di 891.08/100.000 abitanti.
Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Siracusa (1.306/100.000 abitanti), Messina (1.115/100.000), Ragusa (1.065 /100.000) e Caltanissetta (976/100.000).
Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra i 6 ed i 10 anni (2043/100.000 abitanti) e tra i 3 ed i 5 anni (2008/100.000).
Per la quinta settimana consecutiva si consolida il trend in riduzione di nuove ospedalizzazioni. Circa tre quarti dei pazienti in ospedale nella settimana di riferimento risultano non vaccinati o con ciclo incompleto.
L’epidemia, pur mostrando segnali di arresto, è ancora in una fase delicata con un significativo impatto sui servizi territoriali e assistenziali ma con un netto trend in calo di nuove ospedalizzazioni.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, nella settimana dal 9 al 15 febbraio, l’89,34% degli over 12 anni ha ricevuto almeno una dose. Si attesta all’86,79% la percentuale di over 12 che ha completato il ciclo primario. Il 10,66% del target regionale rimane ancora da vaccinare.
Nella fascia d’età 5-11 anni il 27,62% è vaccinato con una dose ed il 17,76% (pari a 55.908 bambini) ha completato il ciclo primario.
Complessivamente i vaccinati con terza dose sono 2.436.012 pari al 73,04% degli aventi diritto, mentre 899.304 cittadini che possono effettuare la somministrazione booster non lo hanno ancora fatto.
Ancora in calo le prime dosi: nella settimana dal 9 al 15 febbraio si è registrata una riduzione del 37,35% delle somministrazioni rispetto alla settimana precedente (2/8 febbraio).




Tragedia a Noto: 32enne muore carbonizzato nell’incendio della sua abitazione

Un 32enne di Noto ha perso la vita nell’incendio che ha avvolto la sua abitazione. E’ morto carbonizzato, senza possibilità di mettersi in salvo. La tragedia si è consumata in una abitazione a due piani, alle spalle della chiesa dell’Immacolata.
Le fiamme si sono propagate nella tarda serata di ieri e hanno coinvolto il pian terreno ed il primo piano, dove si trovava lo sfortunato 32enne. A chiedere l’intervento dei soccorsi sono stati i vicini di casa. Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco che hanno subito avviato l’intervento. Ma per il 32enne non c’era purtroppo nulla da fare.
L’immobile è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Siracusa che ha aperto un inchiesta. Ancora non sono chiare le cause che hanno scatenato l’inferno di fuoco. Al momento del primo sopralluogo, impossibile per i tecnici individuare da dove tutto abbia avuto inizio. I locali sono stati infatti distrutti dalla forza del fuoco.
Le indagini sono affidate alla Polizia.




Aumento del carburante, gli autotrasportatori siracusani pronti a fermarsi: “900 euro il pieno”

L’aumento del costo del carburante mette in ginocchio gli autotrasportatori. Il presidente provinciale della Fita-Cna, Salvatore Ranno, non fa mistero del momento drammatico. “Aumenta tutto. Il carburante, l’ad blue, le manutenzioni, il costo del traghetto. Siamo messi male. Se non c’è un intervento deciso del governo, qua si ferma tutto. E non è una minaccia, piuttosto una necessità. Non possiamo continuare a lavorare in perdita”.
Fermare tutto significherebbe, di fatto, bloccare l’Italia. Con i tir che non partono e le merci che non vengono consegnate. In Italia l’80% delle merci viaggia infatti su gomma, da sud a nord. Pensare ad una serrata delle ditte di autotrasporto e logistica avrebbe conseguenze immediate sui banchi dei supermercati (che si svuoterebbero) e sui prezzi del fresco (che aumenterebbero).
“Non abbiamo più soldi per andare avanti. Un pieno in media per un tir non costa meno di 900 euro. Produciamo i carburanti dietro casa, escono dalle raffinerie a 50 centesimi e poi paghiamo almeno 1,80 a litro. Il governo lì deve intervenire. Pensate che dal primo marzo aumenta anche il costo per traghettare. D’altronde, anche le navi si spostano con carburante e subiscono a loro volta gli aumenti. Il governo già domani deve muoversi se non vuole ritrovarsi con il Paese fermo, come nel 2013”, dice ancora Ranno, intervenendo su FMITALIA.
“Oggi viaggiamo in perdita. Quando un camion esce, non porta utili. Ma dobbiamo accontentare il cliente storico, con cui lavoriamo da sempre. E allora usciamo comunque. Ma possiamo resistere ancora per pochissimo tempo. Il malumore è diffuso. La maggior parte delle aziende qua è pronta a fermarsi. Parlo con i colleghi tutti i giorni, hanno bisogno di respirare. E’ aumentato tutto. Per le famiglie, per le aziende e per noi del settore trasporti. E purtroppo gli aumenti peggiori devono ancora arrivare.




Parcheggio Mazzanti, lavori ancora fermi. La Soprintendenza chiede saggi archeologici

Sono ancora sospesi i lavori per la realizzazione di un parcheggio di interscambio nell’area del Mazzanti. Lo stop a mezzi ed operai è stato imposto dalla Soprintendenza di Siracusa alla fine di gennaio. Le successive interlocuzioni avviate con il Comune hanno, in parte, permesso di superare i problemi di ordine burocratico ed in particolare la lamentata mancata comunicazione di avvio lavori in area sottoposta a vincolo archeologico. Ma prima che le operazioni possano riprendere, bisogna assecondare la richiesta della Soprintendenza: saggi archeologici preventivi, a spese di Palazzo Vermexio.
Il progetto presentato dai tecnici comunali, ed esaminato dalla Soprintendenza, riguarda un’area parzialmente occupata da una necropoli greca già nota (contrada Palazzo) ma prevede anche scavi nel sottosuolo in una sezione non sottoposta ad esplorazione archeologica. Motivo per cui, prima di approvare il progetto, l’ufficio regionale di tutela dei beni culturali ha richiesto l’esecuzione dei saggi preventivi nelle aree a nord e a sud del parcheggio e
coinvolte nelle opere da realizzare. Il Comune di Siracusa dovrà fare fronte ai nuovi costi, relativi alla realizzazione dello scavo archeologico nei settori non ancora indagati. Nel dettaglio: nella zona dedicata al realizzando parcheggio degli autobus, lungo via Mazzanti; e nei pressi del realizzando nuovo ingresso di via Bulgaria. A seguito dei saggi archeologici, verranno individuate le soluzioni più idonee a salvaguardare il patrimonio archeologico e la possibilità di completare l’opera pubblica avviata.




Cassibile senza ambulanza h24 e senza pediatra: si mobilitano i residenti della frazione

Una petizione popolare, con 650 firme in calce, con cui i residenti di Cassibile rivendicano il ripristino del servizio di ambulanza h24 e l’assegnazione di un pediatra di libera scelta nel quartiere periferico, visto che da quando la precedente specialista è andata in pensione, nessun ambulatorio nuovo è stato attivato a Cassibile.

Così un comitato cittadino ha deciso di promuovere la battaglia sulle questioni sanitarie che riguardano la zona a sud del capoluogo.

Breve il testo della petizione. “Negli ultimi anni -si legge in premessa- la zona di Cassibile- Fontane Bianche è stata privata dei propri organismi e rappresentanti istituzionali democraticamente eletti determinando uno stato di abbandono del territorio pressochè totale. Da mesi il servizio di ambulanza 118 di stanza a Fontane Bianche è stato soppresso e solo di recente funziona saltuariamente h12”.

Cassibile, insieme a Fontane Bianche, conta circa 7 mila residenti, che durante i mesi estivi diventano 35 mila, secondo le stime del comitato. “Da gennaio le famiglie con bambini sono costrette a raggiungere Siracusa, che si trova a 15 km o Avola, che si trova a 10 Km di distanza, per poter curare i propri figli”. Disservizi che il comitato chiede di eliminare, “soprattutto in un periodo di emergenza sanitaria come quello che stiamo attraversando”.

 




“Un ospedale di Comunità a Palazzolo”: la richiesta dei sindaci della Valle degli Iblei

Forti perplessità sui principi che hanno ispirato la bozza di ripartizione delle così dette “Case di Comunita” e degli “Ospedali di Comunità”. Li hanno espressi il presidente dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei ed i sindaci di Ferla, Buscemi, Cassaro, Sortino, Palazzolo e Canicattini, che aderiscono all’Unione.

L’occasione è stata la seduta del Consiglio dell’Unione convocato dalla presidente Miriam Failla ieri.

L’auspicio emerso è quello che si arrivi in un breve lasso di tempo ad una “rivisitazione del piano, che garantisca, in particolare, una più equa distribuzione delle nuove strutture da realizzare e che risponda alle effettive esigenze della Provincia di Siracusa e, nello specifico, della Zona Montana”.

Nel dettaglio i Sindaci e l’intero Consiglio dell’Unione dei Comuni chiedono all’unanimità che venga prevista “l’istituzione di un Ospedale di Comunità da collocare a Palazzolo e con esattezza nella struttura già nella disponibilità dell’ASP e rispondente ai requisiti previsti dal PNRR; in aggiunta, inoltre, la Zona Montana chiede il potenziamento delle Guardie Mediche esistenti e degli ambulatori territoriali, “oltre che l’istituzione ove mancanti e la conversione ove presenti di ambulanze medicalizzate,che siano in servizio h24 in ciascun Comune dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”.

” Nessuno sa più di noi cosa voglia dire resilienza – dichiara il Presidente dell’Unione Alessandro Caiazzo – considerato che le aree montane interne, in particolare del Sud d’Italia, hanno da sempre dovuto assorbire i contraccolpi di una politica che ha visto questi territori come marginali e poco appetibili. Oggi è giunto il momento di invertire questa tendenza, ma non per meri scopi elettorali o per eventuali appetiti politici, ma solo al fine di riconoscere il diritto di residenza in zone che nulla hanno a che vedere con le dinamiche dei grandi centri urbani, ma che rappresentano certamente avamposti di qualità e presidi di sicurezza anche delle Zone Costiere. A tal riguardo non dimentichiamo che lo spopolamento delle zone montane, conseguenza anche della chiusura o centralizzazione dei servizi sanitari, comporta l’abbandono di territori che sono custodi di tradizioni millenarie e, cosa ancora più importante, unici rimedi possibili contro i sempre più persistenti fenomeni legati al rischio idrogeologico. Per tale ragione, nell’intento di centrare realmente l’obbiettivo del PNRR e sottraendoci da qualsiasi tentativo di speculazione politica, intendiamo rivolgerci al Governo Regionale ed all’Assemblea Regionale, che rappresentano il popolo siciliano tutto, affinchè-conclude Caiazzo- coscienti delle peculiarità e delle fragilità dei nostri territori, facciano la scelta giusta ed assumano le proprie decisioni in maniera ponderata ed oggettiva, così da rispondere alle reali esigenze delle popolazioni interessate”.