Fiamme davanti alla caserma dei Carabinieri di Noto: ritorsione per i blitz dei giorni scorsi?

Inquietante episodio a Noto. Ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile, ieri sera, l’ingresso della sede della Compagnia dei Carabinieri. Subito dopo hanno appiccato le fiamme. L’incendio, immediatamente spento dai militari presenti in caserma, non ha provocato danni.
L’evento e l’autore sono stati ripresi dal sistema di videosorveglianza perimetrale della caserma e sono in corso indagini per giungere alla sua identificazione.
Nelle scorse settimane, i Carabinieri di Noto hanno condotto numerose operazioni che hanno colpito in particolare la comunità dei caminanti, sequestrando armi e denaro dopo l’omicidio di un 17enne. Il sospetto autore è stato sottoposto a fermo e si trova in carcere.
Sono al vaglio tutte le ipotesi possibili, ma non si esclude che l’atto criminale possa essere riconducibile a una intimidazione a seguito dell’attività investigativa condotta dai Carabinieri, il cui obiettivo strategico, oggi ancor più di ieri, è affermare che nel territorio non esistono zone franche.




Lavoratori ex Gemar, il sindaco Italia: “Non siete soli”. I tre fronti del sindacato

Feste amare per i dipendenti del gruppo Gemar di Siracusa. Con il fallimento della proprietà e la chiusura di tutti i punti vendita si sono ritrovati improvvisamente senza lavoro e, a causa della particolare situazione anche giudiziaria, non hanno ancora potuto aver accesso ad ammortizzatori sociali. “Siamo sospesi”, raccontavano attraverso i loro portavoce nei giorni scorsi. In mezzo, anche una qualche confusione a livello sindacale che, tra posizioni diverse, non ha ancora tracciato una linea univoca. A fine mese, intanto, primo appuntamento con l’asta fallimentare di beni della società.
“La situazione è davvero difficile, e lo dico con rammarico”, spiega Teresa Pintacorona della Fisascat Cisl. Il sindacato sta seguendo i lavoratori in queste giornate segnate da delusione e preoccupazione per il futuro. Bisognerà attendere la seconda metà gennaio per avere novità. “La società è fallita e nel discorso c’è anche una cessione di ramo di azienda. La curatela, per legge, ha a disposizione anche fino a 40 giorni di tempo per decisioni e aggiornamenti. Aspettiamo ma nel frattempo restiamo vigili ed impegnati su tre fronti: il ristoro delle mensilità pregresse, la cassa integrazione e il futuro lavorativo di queste persone”, spiega la Pintacorona. Sul fronte del futuro lavorativo, secondo indiscrezioni, sarebbe giunta una offerta alla curatela fallimentare per l’acquisizione dei punti vendita sotto nuova insegna.
Anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha mostrato attenzionare verso la vicenda. “Ho evitato sin qui di intervenire pubblicamente perchè spesso accade che un primo cittadino venga tirato per la giacchetta, con la richiesta di fare qualcosa di concreto. Ma in questo caso, non posso fare molto. Ma i lavoratori devono sapere che la città si stringe a loro. Sto seguendo la situazione. Non sono soli”.




Noto sta dalla parte dei Carabinieri: “intimidazione vigliacca, noi con l’Arma”

Dopo l’inquietante atto intimidatorio rivolto ai Carabinieri, la città di Noto si schiera dalla parte della legalità. E lo fa attraverso le parole del sindaco, Corrado Figura, che sui suoi canali social istituzionali ribadisce la posizione dell’amministrazione e della città: “stiamo dalla parte dei Carabinieri”.
E posta una foto di un recente incontro con i vertici provinciali e regionali dell’Arma. “L’Amministrazione Comunale, a nome della città di Noto, esprime solidarietà all’Arma dei Carabinieri per l’inquietante episodio di ieri sera, dove ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile l’ingresso della sede della Compagnia dei Carabinieri, appiccando successivamente le fiamme.
Questo atto è gravissimo e l’intimidazione è una cultura vigliacca che deve essere combattuta con ogni mezzo. Un attacco all’Arma dei Carabinieri è un attacco a tutta la cittadinanza onesta”. Questo il messaggio del primo cittadino netino.




Superbonus, il sindaco di Siracusa al governo: “incomprensibile interpretazione restrittiva”

Con una lettera inviata stamattina al governo nazionale, alla Regione e all’Anci, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, interviene sui vincoli imposti alle case costruite in zone di interesse paesaggistico e non storico-architettonico e che impediscono di fatto ai proprietari di godere del superbonus edilizio.
La nota, recapitata per conoscenza anche al presidente del consiglio e al ministro della Transizione ecologia, è indirizzata ai ministri Franceschini (Cultura), Giovannini (Infrastrutture) e Carfagna (Sud); al presidente della Regione, Nello Musumeci; ai presidenti di Anci nazionale e Anci Sicilia, Antonio De Caro e Leoluca Orlando. In essa, in sindaco Italia definisce “incomprensibile” la “interpretazione restrittiva del Mibact” secondo la quale, per godere del superbonus per l’adeguamento sismico ed energetico, i proprietari che demoliscono debbano ricostruire ricalcando fedelmente sagome, sedimi e prospetti e, dunque, riproponendo “lo stesso scempio architettonico che, in anni fortunatamente lontani, ha mortificato alcune zone delle nostre città”.
Secondo il sindaco, tutelare il paesaggio dovrebbe significare stimolare i proprietari di edifici in aree prive “di vincolo storico culturale, a ricostruire, rigenerandoli sotto il profilo sismico, energetico e ambientale in senso ampio, perché si reinseriscano e configurino in maniera armonica nel contesto in cui sono inseriti”.
Conclude il sindaco Italia: “Impedire la rigenerazione complessiva delle aree di interesse paesaggistico o ai proprietari di quelle costruzioni di beneficiare delle attuali agevolazioni fiscali, sembrano effetti non voluti né compatibili con lo strumento del superbonus, tanto più in quanto qualunque tipo di intervento edilizio resterebbe vincolato al controllo e all’autorizzazione preventiva delle locali sovrintendenze”.
Di seguito, il testo completo della lettera.

Egregi Ministri, Egregio Presidente Musumeci e carissimi presidente De Caro e Orlando,
sottopongo alla vostra attenzione una questione che dal 7 ottobre 2020 impedisce a migliaia di famiglie in tutta Italia di beneficiare del superbonus edilizio e, contemporaneamente, priva ampie porzioni del territorio del nostro Paese dell’occasione irripetibile di riqualificare sotto il profilo sismico, energetico ma anche architettonico, zone di grande pregio paesaggistico ma segnate dall’abusivismo e dall’assenza di pianificazione urbanistica e cultura architettonica degli anni sessanta e settanta.
Zone costiere o di campagna che lambiscono paesaggi incontaminati, in cui il boom economico ha armato la mano inconsapevole dei nostri nonni o dei nostri genitori e che oggi sono, giustamente, sottoposte a vincoli paesaggistici, sono per lo più caratterizzate da un tipo di edilizia spontanea, villette mono o bifamiliari, prive di alcun valore architettonico, storico o culturale.
Il vincolo riguarda, ovviamente, il contesto paesaggistico e MAI gli edifici in sé, tanto è vero che in sede di ristrutturazione edilizia, sulla base di un parere obbligatorio della Sovrintendenza, è possibile, per lo più, variare sagome e prospetti degli edifici. In alcune delle aree in questione, ove il prg lo consenta, è attualmente persino possibile costruire nuove abitazioni, sempre sulla base di una valutazione e del parere della Sovrintendenza.
L’incomprensibile interpretazione restrittiva del MIBACT, oltre a porsi in contrasto con il parere espresso ad agosto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP), impedisce la demolizione e ricostruzione degli immobili suddetti in presenza di modifiche anche minime della sagoma, del sedime o degli altri parametri edilizi.
Il paradosso consiste esattamente in questo: invece di consentire e stimolare il riscatto architettonico e ambientale e quindi culturale(!) di ampie porzioni di territorio spesso mortificato da costruzioni prive di qualsivoglia interesse, di fatto il MIBACT, in una sorta di coazione a ripetere, obbliga i proprietari attuali che volessero utilizzare il superbonus attraverso la demoricostruzione, a ricostruire in aree di pregio paesaggistico edifici che ricalchino fedelmente sagome, sedimi e prospetti di quello scempio architettonico che, in anni fortunatamente lontani, ha mortificato alcune zone delle nostre città.
Se per i centri storici e per gli edifici di pregio sottoposti a vincolo storico-architettonico tale interpretazione è pienamente condivisibile, per gli edifici “recenti e brutti” situati in luoghi ameni non si riesce a comprendere cosa spinga il MIBACT a volerne impedire la riqualificazione sismica, energetica e architettonica a meno di voler consegnare alle nuove generazioni una brutta fotografia di un tempo che vorremmo dimenticare.
Tutelare il paesaggio dovrebbe significare, a mio avviso, stimolare i proprietari di edifici esistenti in aree di interesse paesaggistico ma privi di vincolo storico culturale, a ricostruire, rigenerandoli, edifici pienamente sostenibili sotto il profilo sismico, energetico e ambientale in senso ampio, perché si reinseriscano e configurino in maniera armonica nel contesto in cui sono inseriti.
Impedire la rigenerazione complessiva delle aree di interesse paesaggistico o ai proprietari di quelle costruzioni di beneficiare delle attuali agevolazioni fiscali, sembrano effetti non voluti né compatibili con lo strumento del superbonus, tanto più in quanto qualunque tipo di intervento edilizio su quegli immobili, sia di semplice ristrutturazione o di demolizione e ricostruzione con diversa sagoma, sedime e/o prospetti, resterebbe vincolato al controllo e all’autorizzazione preventiva delle locali sovrintendenze.

foto archivio




In fuga con la motoape dopo un furto: 48enne arrestato dai Carabinieri ad Augusta

Nelle prime ore della mattina della vigilia di Natale i Carabinieri di Augusta hanno arrestato in flagranza un 48enne pregiudicato del luogo. Al 112 era giunta una segnalazione circa una “strana” presenza all’interno di un noto negozio di abbigliamento del centro storico megarese. Intervenuti sul posto, i Carabinieri hanno sorpreso l’uomo che – dopo aver trafugato i contanti custoditi all’interno del registratore di cassa – stava fuggendo a bordo di una moto-ape.
Bloccato immediatamente, è stato dichiarato in arresto per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Il 48enne, peraltro, era affidato in prova ai servizi sociali ed era fuori casa nonostante l’obbligo di permanervi nelle ore notturne.
All’udienza di convalida, l’Autorità Giudiziaria di Siracusa ha disposto a suo carico gli arresti domiciliari.




Siracusa.”Il parcheggio di piazza Adda sarà interamente alberato”: finanziato il progetto del Comune

Il Ministero per la Transizione Ecologica giudica il progetto di riqualificazione di Piazza Adda come uno tra i migliori nell’ambito del “Programma Sperimentale Nazionale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano”. Soddisfatto l’ex assessore al Verde Pubblico, Carlo Gradenigo, che parla del “più bel regalo fatto alla città. Il tavolo di monitoraggio si è riunito per la valutazione delle istanze presentate dai comuni, con i complimenti della commissione e dei componenti dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale alla proposta di Siracusa”.

Tra gli interventi finanziati con i 663 mila euro del MiTe, anche l’infrastrutturazione verde e blu del parcheggio di Piazza Adda, con cui sarà alberato e posto in ombra l’intero piazzale e creato un sistema di recupero e riuso delle acque meteoriche. “Un’idea nata come un sogno- commenta l’ex assessore- e oggi pronta per essere trasformata in realtà con un progetto definitivo appena finanziato”.




Melilli. Via Libera al nuovo Bilancio di Previsione: ecco cosa prevede

Varato a Melilli il Bilancio di previsione 2022. Lo annuncia il sindaco, Giuseppe Carta . “Si è concluso l’iter dopo l’approvazione in giunta avvenuta il 17 dicembre del Bilancio di previsione e il pluriennale 2022-2024- spiega il primo cittadino-  Un Bilancio snello – afferma il sindaco Giuseppe Carta – ma solido, con un impianto equilibrato e volto agli investimenti sul territorio. Abbiamo lavorato celermente per diversi mesi per approvare il piano Tari, piano delle Nuove Opere e Dup, atti propedeutici all’approvazione del bilancio”.
Il nuovo strumento finanziario evidenzia un allineamento tra entrate ed uscite. Un Bilancio che appare, dunque, in buona salute. “L’allineamento- prosegue il sindaco- ci mette anno dopo anno a dura prova a causa dei trasferimenti sempre minori dallo Stato e dalla Regione e la crisi del
sistema Sicilia che ci vede in prima linea come Anci nella richiesta al governo di formalizzare un intervento normativo a valere sull’anno in corso e sul prossimo triennio per evitare il collasso dei comuni siciliani”. La quadratura del Bilancio tiene conto del recupero dell’evasione e dell’elusione tributaria. “Ma senza aggredire i contribuenti- puntualizza il primo cittadino ed anzi incoraggiandoli con provvedimenti innovativi, alcuni dei quali già messi in campo”.

Nella previsione di Bilancio 2022 figurano nuove opere infrastrutturali e viario, con un’azione di pedonalizzazione dei centri storici sempre più attenta. Tra i principali interventi inseriti: il rifacimento di Via Iblea, la realizzazione di via urbanistica, la riqualificazione di piazza Risorgimento a Villasmundo e la riqualificazione strategica di via Garrone .

Investimenti, poi, sulla cultura e sull’accoglienza. Sguardo puntato ancora sul turismo di qualità e sulla conoscenza delle eccellenze enogastronomiche, monumentali, architettoniche.

Garantiti i servizi Asacom, trasporto urbano, refezione scolastica, aiuti alle fasce piu’ deboli.

Nessuna modifica al prelievo fiscale, che non viene aumentato.
Sostegno allo sport e alle associazioni sportive grazie agli interventi in fase di ultimazione e su nuove azioni volte ad avvicinare sempre più giovani alla competizione sana e virtuosa.
Investimenti anche sulla sostenibilità ambientale.




Addio a Vincenzo Di Raimondo, fu promotore del comitato per l’autonomia di Cassibile

Addio a Vincenzo Di Raimondo, ex presidente della circoscrizione di Cassibile e consigliere comunale di Siracusa.

Ad esprimere cordoglio è Paolo Romano, che lo ricorda come “propulsore nella lotta per l’autonomia di Cassibile nonché fondatore del primo comitato e del club di Forza Italia di Cassibile.  “Ci lascia-conclude Romano- il più grande esponente politico e culturale di Cassibile”.   I funerali sono stati celebrati questa mattina presso la parrocchia di San Giuseppe.




Pusher a 14 anni: in “servizio” in via Santi Amato, arrestato

Non conosce festivi lo spaccio di droga. Ed anche il contrasto da parte delle forze di polizia è continuo. La Questura di Siracusa tiene sotto pressione le piazze di spaccio.
Nella tarda serata di ieri, gli agenti hanno intercettato in via Santi Amato, un giovanissimo pusher siracusano di 14 anni e lo hanno sottoposto ad un’attenta perquisizione personale. Addosso aveva 11 dosi di crack, 6 di cocaina e 5 di hashish.
Il giovane, al quale è stata sequestrata anche la somma di 25 euro, probabile provento dell’attività di spaccio, è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente per i minori di Catania, condotto in un’apposita struttura.

Foto archivio




Notte di Natale violenta: lite al pub, arrestato 29enne tunisino

Un violento litigio per l’accesso ad un pub di via Roma senza green pass, a Pachino, ha animato la notte di Natale nella cittadina siracusana.
Il titolare del locale ha riferito ai poliziotti di essere stato aggredito e ferito da un cittadino extracomunitario, individuato poco dopo.
Il fermato, un giovane tunisino di 29 anni, aveva una ferita al lobo dell’orecchio. Non pago, durante le fasi dell’identificazione, si è scagliato contro i poliziotti con calci e pugni.
Immobilizzato è stato arrestato e posto ai domiciliari per i reati di violenza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e violenza.
I poliziotti, curati dai sanitari, hanno riportato ferite guaribili in 15 giorni.