Siracusa. Ladri di rame senza vergogna: tranciati e rubati i cavi del cimitero

I ladri di rame tornano a colpire il cimitero di Siracusa, anche se questa volta “indirettamente”. Dopo i furti perpetrati all’interno, negli anni scorsi, questa volta hanno preso di mira l’impianto elettrico esterno. Sono stati tranciati e rubati i cavi elettrici che passano all’esterno della struttura, dove sono presenti i pali con passaggio aereo. Centinaia di metri di cavo “saltati”. Una volta eliminata la guaina plastica che li riveste, i predoni dell’oro rosso tirano su qualche spicciolo dalla vendita al mercato nero del rame così ricavato.
La struttura comunale è rimasta al buio e questa mattina è intervenuta una prima squadra tecnica per ripristinare la piena funzionalità dell’impianto elettrico del cimitero di Siracusa, con riferimento anche alla necessità di refrigerare salme da tumulare. Oltre, chiaramente, ad uffici e lumini.
Nei giorni scorsi, i ladri di cavi di rame avevano preso di mira l’istituto comprensivo Martoglio. In precedenza, i cavi dell’illuminazione pubblica della Pizzuta e persino il nuovo impianto elettrico dei lampioni lungo la strada tra Epipoli e Belvedere.




Caro voli, Ficara al Ministro dei Trasporti: “Più attenzione per continuità territoriale dei siciliani”

“Al Ministero dei Trasporti e Mobilità Sostenibili ho ancora una volta chiesto maggiore attenzione verso l’applicazione del principio della continuità territoriale. Va assicurato ai siciliani ed in particolare a quelli che risiedono nella zona orientale dell’Isola. La continuità territoriale con le aree più periferiche del Paese deve rimanere una delle priorità del governo, in materia di trasporti”. Così il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) ha introdotto la sua interrogazione sul tema.
“C’era stata la partenza dei collegamenti Alitalia tra Cosimo-Roma e Cosimo-Milano, grazie al grande impegno di questi anni del MoVimento 5 Stelle e dell’allora ministro Danilo Toninelli. Servizio a prezzo calmierato per i residenti che però si è interrotto lo scorso 15 ottobre, con la cessazione di Alitalia e che non era possibile far proseguire con la compagnia ITA Airways. Qui bisogna fare di più e per questo abbiamo ottenuto che nel bilancio 2020 fossero inseriti altri 50 milioni di euro per gli anni fino al 2023 per la continuità territoriale, oltre l’avvio delle cosiddette “tariffe sociali” da Catania e Palermo. Le risorse ci sono. Il ministero – continua Ficara – ha sottolineato di aver restituito al mercato le rotte perchè le manifestazioni di interesse delle scorse settimane sono andate deserte. Da parte nostra terremo alta l’attenzione chiedendo un monitoraggio costante, perché venga assicurato quello che è a tutti gli effetti un servizio pubblico primario: garantire cioè i servizi di trasporto da e per regioni disagiate del Paese oltre che di rafforzare la coesione tra le diverse aree nazionali, superando gli svantaggi connessi alla loro lontananza, irraggiungibilità o insularità”.
“A ciò si aggiunga anche che, a causa della crisi della società Tirrenia–Cin, da circa due anni non sono più disponibili nemmeno alcune linee di collegamento passeggeri tra la Sicilia orientale e il resto d’Italia, come la Catania-Napoli o la Catania-Genova, mentre sono attualmente attive linee di collegamento esclusivamente dedicate al traffico merci. Una situazione inaccettabile che esclude i cittadini siciliani che in questo modo non possono scegliere come muoversi. Su questo continueremo a solleciteremo il Ministero affinchè contribuisca a ripristinare un servizio essenziale. Non ci siano cittadini di serie A e di serie B”, conclude Paolo Ficara.
E’ partita, intanto, nei giorni scorsi la Conferenza dei servizi per le isole minori di Lampedusa e Pantelleria. Mentre, nonostante il ricorso di Ryan Air al Consiglio di Stato, continuano ad essere mantenute le tariffe con oneri sociali da e per Trapani.




Capitale della Cultura, nominata la commissione nazionale. Siracusa, “ambizione finale”

Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha firmato il decreto che istituisce la Commissione per la designazione del titolo di “Capitale italiana della cultura per l’anno 2024”, concorso che vede Siracusa tra le città partecipanti.
La Commissione è presieduta da Silvia Calandrelli, direttrice di Rai Cultura e “Genere Cultura ed Educational”; ne fanno parte Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019; Maria Luisa Catoni, ordinaria di Archeologia alla Scuola IMT Alti Studi Lucca; Beniamino dè Liguori Carino, segretario generale della Fondazione Adriano Olivetti; Stefania Mancini, consigliere delegato di Fondazione Charlemagne e vicepresidente vicario di Assifero; Luigi Mascheroni, giornalista e docente all’Università Cattolica di Milano; e Giuseppe Piperata, ordinario di diritto Amministrativo allo Iuav di Venezia.
Saranno loro a valutare i dossier di candidatura fatti pervenire dalle 23 città che concorrono per il titolo di capitale italiana per la cultura 2024. Tra loro c’è Siracusa, che si presenta come “città d’acqua e di luce” e con il logo ispirata alla storica immagine di Aretusa, adattata in Qr code. Il primo passaggio sarà la selezione delle prime dieci finaliste, una short list a cui Siracusa ambisce ad accedere.
“Una giuria prestigiosa e autorevole che entro il 18 gennaio dovrà selezionare le città che si contenderanno il titolo, accedendo in finale. La nostra Siracusa, per la prima volta nella storia dei concorsi, aspira a essere città finalista, un risultato che premierebbe uno sforzo corale e comunitario e una storia unica al mondo come la nostra”: lo dichiarano in una nota congiunta il sindaco Francesco Italia e l’assessore alla Cultura Fabio Granata.




Avola. Una nuova rotatoria all’ingresso, partiti i lavori all’altezza dell’ospedale Di Maria

Ancora una novità all’ingresso di Avola. Partiti i lavori per la costruzione di una nuova rotatoria all’altezza dell’ospedale Di Maria. “Un’altra opera importante. E non sarà certo l’ultima”, assicura il sindaco Luca Cannata, presente all’apertura del cantiere.
L’amministrazione comunale di Avola ha già impegnato 200 mila euro. Intanto la Regione Siciliana ha deciso di investire circa 2 milioni di euro per lavori che renderanno il Pronto Soccorso di Avola uno dei principali della Sicilia Orientale, all’avanguardia per standard innovativi e tecnologici. “Continuiamo con l’implementazione dei servizi alla cittadinanza – conclude il sindaco Cannata – e continuiamo con la nostra politica del fare”.




Pd, il giorno dell’adesione del sindaco di Carlentini. Stefio: “Scelta naturale”

Il sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, ha aderito al Pd. “Un percorso politico e amministrativo consolidato negli anni e fondato sui principi di giustizia sociale, inclusione e bene comune non può che sfociare in una naturale adesione al Partito Democratico”: così è stata motivata la scelta di Stefio, con accanto il segretario provinciale, Salvo Adorno.
E proprio Adorno non ha nascosto la sua soddisfazione. “Il Pd é impegnato sul fronte di un forte radicamento nella società e nelle istituzioni. Per questo accoglie l’adesione del sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio e dei consiglieri comunali”.
Con Stefio, fanno infatti ingresso nel Partito Democratico anche il vicesindaco di Carlentini, Salvatore La Rosa ed i consiglieri comunali Giuseppe Carnazzo e Lorena Brunno che si vanno a sommare agli assessori Sebastiano Nardo e Salvatore Genovese ed ai consiglieri comunali Giuseppe Damma, Nunziatura Regolo, Enza Catania e Sebastiano Franco.




Siracusa Città Educativa presenta l’Albero di Natale 2021:disegnato dai ragazzi in piazzale Sgarlata

L’albero di Natale di Siracusa Città Educativa quest’anno è land art. I ragazzi dell’istituto Gagini e di alcuni istituti comprensivi del capoluogo si sono dati appuntamento in piazzale Sgarlata. Hanno realizzato un disegno, tutto colorato con i gessetti colorati. Un’idea di Rossana Geraci, degli artisti coinvolti nell’iniziativa, in collaborazione con i docenti delle scuole e, ovviamente, dei piccoli autori in azione.

Un modo anche per fissare dei concetti e per lasciare come sempre spazio alla creatività, allo spirito di collaborazione, alla socialità, che le regole imposte per il contenimento del Covid-19 hanno limitato e continuano a limitare.




Fenicotteri “priolesi” senza confini: nati sotto le ciminiere, in migrazione fino in Arabia

Nato cinque mesi fa all’interno della riserva Saline di Priolo, un giovane fenicottero ha percorso in poco più di 12 settimane 4.500 chilometri di migrazione. Da Priolo è volato alle Saline di Trapani, poi il 24 agosto ha spiccato il lungo volo che lo ha portato sul fiume Mangrove, a Umm al Quwain, uno dei sette emirati degli Emirati Arabi Uniti.
L’anello presente alla zampa del fenicottero, apposto lo scorso 24 agosto, non è sfuggito all’attenzione di Laurent Esselen che il 24 novembre lo ha fotografato proprio negli Emirati Arabi uniti, condividendo l’informazione e l’interesse con la comunità locale dei birder. Poche ore dopo, una richiesta di informazioni è giunta a Marco Scutellà e Nicola Baccetti, rispettivamente collaboratore e ricercatore dell’Ispra, con l’intento di saperne di più sull’intraprendente viaggiatore, la cui impresa ha suscitato la curiosità anche dello sceicco Maijd bin Saud Al Mualla, ministro del Dipartimento del turismo e dell’archeologia dell’UAQ, uno degli stati degli Emirati Arabi uniti.
Nicola Baccetti, di Ispra, con un sorriso spiega che i fenicotteri priolese non conoscono confini. “Sono certo che presto, avremo una lettura dal Lago Nakuru, così chiudiamo davvero il cerchio della migrazione di questa imprevedibile specie”.
L’esemplare fa parte di un gruppo di 133 giovani fenicotteri inanellati lo scorso 7 luglio nella Riserva naturale Saline di Priolo, in provincia di Siracusa, da inanellatori e volontari della Lipu. Da quel momento i giovani fenicotteri si sono dispersi tra le varie zone umide del Mediterraneo: un esemplare è stato segnalato al lago di Burano, zona umida costiera situata in Toscana; un secondo, identificato con la sigla E:HHP, è stato avvistato al lago salato costiero Atanasovsko, situato a nord della città di Burgas, in Bulgaria.
“Ancora una volta la Riserva Naturale Saline di Priolo, rappresenta un importante elemento di rilancio dell’immagine del territorio di Priolo Gargallo”, sottolinea il sindaco, Pippo Gianni.
Il 2021 è stato il settimo anno di nidificazione del fenicottero in Sicilia, con la Riserva naturale Saline di Priolo, diretta da Fabio Cilea, che costituisce l’unico sito siciliano che ospita una popolazione nidificante di questa specie. Quest’anno si sono riprodotte ben 481 coppie nella piccola area protetta, rappresentando il secondo contingente più numeroso che abbia mai nidificato nelle saline di Priolo Gargallo.
“Che uno dei nostri giovani fenicotteri potesse essere osservato a molte migliaia di chilometri dal luogo di nascita in Sicilia era un evento che, prima o poi, ci aspettavamo si verificasse”, dichiara Marco Gustin, responsabile Specie e ricerca della Lipu. “I giovani di questa specie possono infatti spostarsi non soltanto nelle tipiche zone umide costiere del Mediterraneo, luogo abituale di frequentazione per i fenicotteri, ma anche, come accaduto anche ad altri giovani soggetti nati in Francia e Spagna, raggiungere i luoghi più remoti verso Est come Iran, Turchia e la penisola araba”.




BorgOstello, il progetto del Comune di Ferla “premiato” con 750mila euro

Il progetto “BorgOstello” presentato dal Comune di Ferla si è assicurato un finanziamento di 750mila euro. I Ministri della Cultura e del Turismo hanno firmato il decreto che ammette alo stanziamento 37 interventi di riqualificazione dei centri storici e di valorizzazione turistico-culturale, presentati dai piccoli comuni italiani fino a 5.000 abitanti.
In Sicilia, sono stati ritenuti validi i progetti presentati dai comuni di Troina (En), Ferla (Sr), Sambuca di Sicilia (Ag) e Castiglione di Sicilia (Ct).
“BorgOstello” è un ostello comunale di ultima generazione, che nascerà nei locali del Palazzo Municipale di via Garibaldi n.17/19. Un ulteriore livello di ospitalità che si affiancherà alla già premiata buona pratica europea #BorgoAlbergo, oltre alla rifunzionalizzazione di spazi comuni da dedicare allo smart working.
“L’obiettivo è creare uno spazio pubblico che possa ospitare per brevi soggiorni turisti, visitatori, ospiti ed artisti entro la cornice del turismo autentico che rende unica ed inedita l’esperienza turistica”, commenta il sindaco, Michelangelo Giansiracusa.
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La provinciale Villasmundo-Carlentini in pessimo stato: sit-in degli amministratori

Un sit-in di protesta per lo stato di degrado e di impercorribilità dell’asse viario SP 95, tra Villasmundo e Carlentini. Il Consiglio comunale di Melilli ha approvato questa mattina una mozione – atto d’indirizzo affinchè venga promossa una iniziativa di protesta statica per denunciare le condizioni in cui versa il tratto stradale in questione.
“Con tale atto, che condivido fortemente – afferma il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta – vogliamo denunciare l’attuale stato della strada e l’inadempimento prolungato da parte della Regione Siciliana circa gli interventi manutentivi dell’asse viario. Condizione, che ingenera un pericolo grave per la popolazione che giornalmente vi transita in quanto sono venuti meno i requisiti di sicurezza stradale, costituendo pregiudizio per la pubblica incolumità”.
Anche il sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, ha assicurato sostegno all’iniziativa a cui parteciperanno anche i consiglieri comunali. “Atteso che il consiglio comunale di Carlentini approvi la medesima mozione – afferma il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta – intendiamo attivare tutte le interlocuzioni necessarie con la Regione al fine mettere in sicurezza il tratto, prima della riqualificazione complessiva.”




Siracusa. Lavori pubblici danneggiarono una proprietà, Comune condannato a pagare 208 mila euro

Un risarcimento danni da 208.748 euro. E’ quanto il Comune di Siracusa sarebbe pronto a versare ad un privato, proprietario di una struttura ricettiva dell’Arenella, per via di ingenti danni subiti anni fa a causa dei lavori di realizzazione della rete fognaria, che non sarebbero stati eseguiti in maniera opportuna e che, anzi, avrebbero avuto conseguenze disastrose per la struttura in questione.

Si tratta di una vicenda che risale al 2003 e che si è poi snodata nelle aule dei tribunali. Numerose, per la verità, le parti coinvolte, nonostante in appello sia il Comune di Siracusa a dover esborsare la cifra più ingente. Ne esce, invece, indenne, il Libero Consorzio Comunale, l’ex Provincia regionale di Siracusa, proprietaria della strada (si tratta della sp.58).

I lavori furono realizzati in quella zona e nell’area al confine con la proprietà della famiglia che ha poi richiesto il risarcimento. Il ricorso in appello, dopo una prima sentenza che non sembrava dar ragione agli imprenditori, è del 2015. Lunga causa, in cui i tempi avrebbero ad un certo punto dovuto tener conto anche di sopraggiunti pensionamenti di professionisti a vario titolo attori della vicenda.

Il complesso turistico risale agli anni ’70, quando nell’area fu piantata una pineta. Si trattava di una zona che, nel tempo,fu utilizzata dagli ospiti della struttura per relax e iniziative.

Ad un certo punto, nel 2003, improvvisamente, il terreno fu invaso da acqua che stagnò per venti giorni con un livello di circa 20 centimetri, secondo quanto narrato durante il percorso giudiziario. Ci furono allagamenti dell’asfalto, si vennero a creare evidenti crepe, fu pesantemente danneggiato il muro di recinzione, con pericolo di crollo e, in maniera importante, anche la pineta.

Il dubbio che fu sollevato all’epoca era che l’opera pubblica che nel frattempo era stata realizzata, la rete fognaria appunto, fosse alla base di quanto accaduto, per via di scavi abbastanza profondi e con il dubbio che qualcosa fosse andato storto.

Si ipotizzò che l’alluvione del 2003 potesse essere, invece, il vero motivo, salvo poi arrivare alla deduzione che un singolo episodio non avrebbe potuto provocare danni di quella portata. Nel frattempo la pineta era stata decisamente compromessa e parte degli alberi rappresentava un pericolo per l’incolumità.

In appello al Comune fu attribuita la responsabilità di quanto accaduto, in quanto ente che aveva appaltato i lavori.  Oltre ai 208.748 mila euro, palazzo Vermexio è stato condannato al “pagamento degli interessi da conteggiare su tale importo devalutato al 2009 e anno per anno rivalutato”, oltre alle spese giudiziali. La decisione risale a luglio 2020. Nei giorni scorsi, tuttavia, il Comune avrebbe deciso di non ricorrere in Cassazione, andando verso il pagamento di quanto dovuto al privato.