Inner Wheel Noto dona all’Asp di Siracusa un plicometro e un analizzatore di grasso corporeo

Il Club Inner Wheel Terra di Eloro di Noto ha donato al reparto di Oncologia medica dell’Asp di Siracusa un plicometro ed un analizzatore di grasso corporeo utili per definire lo stato nutrizionale del paziente oncologico.
La cerimonia di consegna è avvenuta stamane alla presenza del direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, e del direttore del reparto, Paolo Tralongo, insieme alla presidente del club, Gaetana Ambrogio Artale, alla segretaria Antonietta Romano Scirè e le socie Mara Anfuso e Maria Conselmo.
“Abbiamo voluto ancora una volta essere utili nelle necessità assistenziali della sanità di questa provincia in sinergia e con una collaborazione consolidata con l’Azienda, rivolgendo in questa occasione una particolare attenzione ai pazienti oncologici ma soprattutto alle donne e al loro stato di salute”, ha detto la presidente Ambrogio Artale.
Il direttore generale Asp, Salvatore Lucio Ficarra, ha espresso gratitudine al club service e a tutti i soci. “Questa importante donazione sarà utile nel sostenere i percorsi sia di screening che di cura nell’ambito delle attività del reparto di Oncologia e della Breast Unit”, le sue parole
“Queste apparecchiature – ha precisato il direttore del reparto di Oncologia, Paolo Tralongo – ci consentono di adempiere alle richieste del PDTA sulla nutrizione della Regione Siciliana che mostra ancora una volta attenzione rispetto alle problematiche dei pazienti oncologici. Ma una visione ancora più ampia dei donatori ci consentirà di utilizzarlo anche nell’ambito della Breast Unit per le pazienti con il tumore della mammella. La nutrizione è uno degli aspetti clinici rilevanti nella pratica clinica, in quanto anomalie o modifiche del peso corporeo possono determinare conseguenze in termini di rischio di ripresa di malattia in pazienti oncologici e, contemporaneamente, rappresentano un fattore di rischio di sviluppo di tumori. Queste apparecchiature ci consentono di potere discriminare, al di la del semplice peso corporeo del soggetto, la entità della massa grassa rispetto alla massa magra e, quindi, di potere selezionare eventuali interventi terapeutici-riabilitativi mirati”.




Siracusa. Servizi Sociali, verso l’adeguamento dei costi al nuovo Ccnl

Sembra andare avanti l’iter avviato dal Comune di Siracusa, su sollecitazione delle Centrali Cooperative (Agci, Confcooperative e LegaCoop), per l’adeguamento al nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro dei costi orari relativi all’espletamento dei servizi sociali.
Il vice presidente ed il direttore di Confcooperative Siracusa, rispettivamente Alessandro Schembari ed Emanuele Lo Presti, Roberta Grimaldi per Agci e Cristina Aripoli, Portavoce del Forum del Terzo Settore, hanno incontrato ieri il neo assessore alle Politiche Sociali, Concy Carbone e la dirigente del settore, Loredana Carrara.
L’occasione per augurare, a due giorni dal suo insediamento, buon lavoro all’assessore Carbone e per fare il punto sulle priorità da affrontare. Si è trattato anche di un momento di approfondimento su alcune tematiche.
Tra questi, l’importanza di lavorare alla co-programmazione e co-progettazione di iniziative finalizzate a garantire servizi sociali di qualità sempre migliore a vantaggio del territorio, dei cittadini destinatari e di conseguenza a vantaggio del Welfare.
I rappresentanti delle cooperative e del Terzo Settore hanno assicurato da questo punto di vista massima disponibilità alla collaborazione.




Raro e complesso trapianto eseguito nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Siracusa

Un complesso e raro intervento di trapianto è stato eseguito questa mattina nel reparto di Ortopedia dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Si è trattato di un trapianto osteocondrale da cadavere di parte del condilo femorale del ginocchio su un diciannovenne di Siracusa che aveva riportato ferite in un grave incidente stradale. Ad effettuare la delicata operazione, l’equipe diretta dal primario Salvatore Caruso.
“Il ragazzo aveva riportato una complessa frattura biossea di avambraccio e una frattura pluriframmentaria al condilo femorale esterno del ginocchio destro. Dopo la ricostruzione ossea dell’avambraccio e l’impossibilita alla sintesi del condilo femorale, è stato eseguito un attento studio del caso da parte della equipe ortopedica. A seguito di un minuzioso planning pre-operatorio è stato ordinato alla Banca dell’Osso di Bologna l’intero condilo femorale osseo da cadavere, che abbiamo trapiantato nel ginocchio del paziente”, spiega proprio Caruso.
“La finalità dell’intervento – prosegue Caruso – è stata di evitare un impianto protesico al ginocchio che, vista la giovane età del paziente, avrebbe comportato un mancato rispetto della biologia dei tessuti per un paziente di età molto giovane. In ambito ortopedico, evitare il ricorso a protesi artificiali in favore di trapianti di segmenti di osso espiantati da cadavere è la strada preferibile in termini di outcome per il paziente. Una tecnica ancora poco usata, che richiede competenze avanzate ma che si basa su un approccio medico che predilige la miglior qualità di vita possibile per il paziente, coniugandola con tecniche moderne e innovative, garantendo un intervento ritagliato su misura e durevole nel tempo, a differenza delle protesi artificiali che devono essere sostituite ogni 15 – 20 anni. In fase preoperatoria abbiamo fornito alla Banca dell’Osso i parametri relativi al paziente, età, peso, altezza e misure dell’osso, così da permettere la ricerca di un donatore compatibile. È importante tenere presente che il trapianto di segmenti ossei non causa rigetto, a differenza di quanto avviene con i trapianti di organi e l’osso del paziente si ricostituisce su quello trapiantato, inglobandolo a sé in modo assolutamente fisiologico”.
 




Glossario di L&C: dal “non me l’aspettavo” di Randazzo all’ “era inevitabile” di Gradenigo

“Non me l’aspettavo”. Lo confessa onestamente Giovanni Randazzo, presidente di Lealtà&Condivisione. Quello che non si aspettava era l’improvvisa escalation nella battaglia di nervi con il sindaco, Francesco Italia. “C’erano segnali concilianti”, racconta nella sua intervista a SiracusaOggi.it. E indica quello che sarà da ora in avanti l’atteggiamento del movimento politico che guida, soprattutto nei riguardi della giunta e delle altre forze politiche.
Parla anche l’ex assessore Carlo Gradenigo. “Era inevitabile, visto dove eravamo arrivati”, dice con riferimento alle ultime settimane di incontri e scontri politici. “Tentata mediazione sino all’ultimo ma non c’è stato margine”, ammette Gradenigo che si presente ora come nuovo nome forte in L&C, verso i nuovi appuntamenti elettorali.




Cosa farà Lealtà&Condivisione dopo esser stata messa alla porta dalla giunta Italia?

Con i due ex assessori Gentile e Gradenigo accanto, Giovanni Randazzo ha raccontato oggi la verità di Lealtà&Condivisione sui motivi che hanno portato alla rottura con la giunta Italia. Uno strappo quasi imprevisto, pochi giorni dopo l’incontro proprio con il sindaco, ma in qualche misura atteso. Vero nodo del contendere, l’appoggio richiesto (dal primo cittadino) e non ricevuto a scatola chiusa per la ricandidatura.
Da qui l’invito ai due ex assessori a proseguire il lavoro in giunta “a titolo personale” e la reazione di L&C che ha fatto sentire la sua presenza, chiedendo il passo indietro a Rita Gentile e Carlo Gradenigo. Sarebbe, altrimenti, stata una debacle politica per il movimento che Randazzo vuole ora traghettare verso un nuovo campo largo di intese e di prospettive (amministrative 2023), aprendo al dialogo con Pd e M5s. Come, invece, Italia ha spiegato dal canto suo di non voler fare, dopo aver ricevuto da quello schieramento contumelie e critiche.
Randazzo rivela che la improvvisa escalation è avvenuta dopo una sua intervista su FMITALIA nel corso della quale ribadiva che non avrebbero sottoscritto già oggi il sostegno alla ricandidatura di Italia nel 2023. Non ritendo di potersi “fidare” di quegli alleati, il sindaco ha allora accelerato l’uscita di scena del movimento di Randazzo dalla giunta.
Cosa farà ora Lealtà & Condivisione? La risposta prefigura una posizione ibrida: non opposizione tout court ma neanche morbida camera di compensazione. “Continueremo a lavorare da fuori per realizzare gli obiettivi sottoscritti nel patto per la città del 2018”, è il mantra di Giovanni Randazzo. Così come il Pnrr lo è, adesso, per la giunta. Il vero tema, però, è quello delle candidature per il 2023.




Reati tributari, sequestro preventivo per mezzo milione di euro a due imprenditori

Sequestro preventivo di beni per oltre 500 mila euro a carico dei rappresentanti legali di una società siracusana che opera nell’ambito della formazione professionale. Per i due si lavora all’ipotesi di reati tributari. Secondo le Fiamme Gialle, infatti,  si sarebbero sottratti nel tempo al pagamento delle imposte (“omesso versamento di ritenute dovute o certificate”).

Gli imprenditori, entrambi di 67 anni,  in qualità di sostituti d’imposta, avrebbero dovuto versare allo Stato le somme di denaro trattenute dai compensi, salari, pensioni o altri redditi erogati ai loro dipendenti.

Il Gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro dei beni della società e dei due indagati. Si tratta di beni immobili, mobili, quote societarie e denaro nei conti correnti bancari per oltre mezzo milione di euro.




Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, in visita a Siracusa: incontro con le aziende

Visita privata del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a Siracusa dove ha incontrato le imprese di Confindustria Siracusa nella sede della Raffineria Sonatrach, ad Augusta. A fare gli onori di casa il presidente Diego Bivona e Rosario Pistorio, Managing Director di Sonatrach Raffineria Italiana. Presente anche il presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese. I numerosi imprenditori presenti hanno rappresentato al presidente Bonomi le problematiche delle aziende.
Le grandi aziende del polo industriale hanno presentato lo scenario della sfida della transizione energetica alla quale guardano con interesse. Le medie e piccole imprese dei diversi comparti produttivi hanno chiesto maggiore attenzione da parte di Confindustria nazionale alle problematiche delle carenze infrastrutturali materiali e immateriali della Sicilia, della difficoltà post-pandemia e della necessità di avere pari opportunità rispetto al resto del Paese con maggiori aiuti per la ripresa delle attività.
“Per me è fondamentale – ha detto il Presidente di Confindustria Bonomi alla folta platea degli imprenditori presenti – ascoltare i territori e le problematiche delle imprese. Il riconoscimento dell’ Area di crisi industriale complessa per il polo industriale di Siracusa è certamente un obiettivo condiviso. Oggi vedo un quadro difficile per l’economia italiana:mi preoccupa la scadenza del 2026 per l’ultimazione dei progetti del PNRR. E’ una sfida gravosa per i territori e per le pmi, soprattutto nel Mezzogiorno. Le grandi riforme e quella della PA in primo luogo, vanno a rilento e questo non facilita la realizzazione dei progetti. Il ruolo di Confindustria è presidiare tutto ciò e in Sicilia e nel Mezzogiorno è più difficile fare impresa. La vera sfida si gioca nel Mezzogiorno – ha concluso Bonomi – e da qui bisogna partire per la rinascita del Paese. La Sicilia, piattaforma logistica naturale con la presenza di poli industriali avanzati, vedrà la massima attenzione e il massimo supporto da parte di Confindustria”.
“L’attenzione dimostrata dal presidente Bonomi con la visita alle territoriali siciliane – ha detto Diego Bivona – dimostra l’impegno quotidiano affinché le imprese possano sentire una Confindustria coesa, che guarda positivamente al futuro, che vuole superare le distanze e spingere il paese alla ripresa verso la transizione energetica e l’innovazione diffusa per assicurare un futuro migliore ai giovani”.




Nuovo ospedale di Siracusa, presentato lo studio di fattibilità tecnico-economica

E’ stato presentato lo scorso 4 dicembre lo studio di fattibilità tecnica ed economica, ovvero il primo livello di approfondimento progettuale propedeutico alla richiesta di variante urbanistica per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. Rispettato così dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP) vincitore del Concorso di idee (con mandatario lo studio Plicchi di Bologna) quelli che erano stati i tempi prospettati.
“E’ già in corso la verifica sugli elaborati prevista dal Codice degli appalti a cura della RINA CHECK s.r.l., con sede a Genova, l’operatore economico intanto individuato a conclusione della procedura di selezione avviata il 4 novembre 2021, ai sensi dell’art. 32 della direttiva UE 2014/24/UE”, informano dalla struttura commissariale diretta dal prefetto Giusi Scaduto.
La società genovese, che vanta una lunga esperienza nel settore, ha assicurato il completamento di questa prima attività entro il prossimo 19 dicembre. “In caso di esito favorevole, si procederà immediatamente alla pubblicazione dello studio di fattibilità tecnica ed economica sui siti del Commissario e del Comune di Siracusa e a convocare la conferenza di servizi per l’acquisizione dei pareri, visti e nulla osta da produrre unitamente alla richiesta all’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente della variante urbanistica”, si legge nella nota della Prefettura.
Dalla pubblicazione dello studio, inoltre, decorrerà il termine di trenta giorni per le osservazioni dei proprietari delle aree da espropriare, come precisato nel corso di un incontro con gli stessi e i progettisti svoltosi in Prefettura lo scorso 30 novembre, anche allo scopo di meglio illustrare la nuova soluzione di accesso al realizzando nosocomio dalla SP 77, cosiddetta Tremilia, quale alternativa a quella originariamente ipotizzata dalla SS 124.
La planimetria aggiornata delle are interessate dall’intervento e gli atti sin qui adottati (tra cui l’affidamento del servizio di verifica alla RINA CHECK s.r.l. per un importo € 1.084.815,57 oltre IVA ed oneri previdenziali ove dovuti, con un ribasso percentuale del 49%) sono visionabili sul sito https://nos.ospedale.siracusa.it.




Vaccini, che scivolone: accettate prenotazioni per l’8 dicembre, ma era tutto chiuso

Dopo le proteste per le code all’hub di Siracusa, dopo la scelta regionale di puntare maggiormente sul Moderna una nuova critica piove sulla campagna vaccinale siciliana. Il sistema aveva infatti permesso agli utenti di prenotare la propria vaccinazione per giorno 8 dicembre. Da calendario, notoriamente giorno festivo. E in effetti l’hub di via Malta come i centri in provincia, hanno osservato una giornata di chiusura. Solo che nessuno si è premurato di informare i prenotati, magari con un nuovo sms dopo quello che ha confermato data e orario di inoculazione.
Così ieri mattina, in tanti hanno “sbattuto” contro un cancello chiuso. A Priolo, a Floridia, a Siracusa e in generale là dove c’è un centro attivo. Un foglio stampato all’esterno della principale struttura, quella di Siracusa, informava circa la chiusura in data 8 dicembre. Non c’era stato però alcun preavviso ed anche i canali ufficiali dell’Asp di Siracusa – web e social – non riportavano, nei giorni precedenti, alcuna comunicazione circa aperture o chiusure dei centri vaccinali.
Si dirà che la colpa è della piattaforma e del sistema regionale. Ma una macchina importante come quella della vaccinazione, meriterebbe sempre attenzione costante. Perchè può anche succedere che chi ieri doveva vaccinarsi, dopo anche una piccola lotta interiore con sè stesso per via di preoccupazioni e paure, deciderà di non prenotarsi nuovamente. Prima o terza dose che sia. Intoppi di questo tipo rischiano di pesare, nell’immediato, sul risultato inseguito.
Il 13 dicembre è, intanto, il prossimo festivo (nel capoluogo). Da chiedersi subito se l’hub di via Malta sarà aperto o chiuso o se, magari, osserverà un orario ridotto.




Siracusa. Totalmente ristrutturato, riapre l’asilo nido comunale di via Spagna

Inaugurato il rinnovato asilo nido comunale “L’arcobaleno”, in via Spagna, a Siracusa. Domani riaprirà i battenti a tutti gli effetti, tornando a servire una zona, tra viale Santa Panagia e via Antonello da Messina, in cui forte è la domanda di servizi da parte delle famiglie. A tagliare il nastro sono stati il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore alle Politiche sociali, Concetta Carbone, alla presenza del dirigente del settore, Loredana Carrara, e del Rup, Paolo Rizzo.
​A lungo inagibile a causa della pessime condizioni del tetto, l’immobile ha subito un vasto intervento di ristrutturazione finanziato per 500 mila euro euro, attraverso la Regione, da una linea del Fondo sviluppo e coesione dell’Unione Europea destinato specificatamente a interventi strutturali pubblici per l’infanzia. Un uguale stanziamento, nell’ambito dello stesso programma europeo, è stato ottenuto dall’Amministrazione per un altro asilo nido comunale, il “Baby smile” di via Regia Corte, che sarà inaugurato prima di Natale. I due interventi furono progettati dal Comune e presentati nel marzo del 2019 alla Regione, ma i finanziamenti sono arrivati due anni dopo.
​«Oggi è una bellissima giornata – ha detto il sindaco Italia – perché è l’inizio dell’ultimo atto di quella che è stata una delle prima sfide affrontate dalla mia amministrazione. Poche settimane dopo il nostro insediamento, l’ingegnere capo mi comunicò che i 7 asili nido comunali erano chiusi o inagibili e che non c’erano fondi né per i lavori né per la gestione. Assieme ai dirigenti ed ai tecnici abbiamo lavorato senza sosta: dopo avere recuperato le somme necessarie, 5 sono stati riaperti con interventi di manutenzione; per gli altri due, quelli che erano nella peggiori condizioni, siamo riusciti a intercettare fondi comunitari e adesso possono tornare al servizio delle famiglie».
​All’inaugurazione erano presenti i responsabili e il personale della cooperativa “Impresa sociale”, che gestisce la struttura, mentre padre Santino Fortunato, della vicina parrocchia Madre di Dio, ha impartito la benedizione.
​«Come esperta di fondi comunitari – ha affermato l’assessore Concetta Carbone – ho seguito la vicenda sin dalle primissime battute e, dunque, per me è motivo di grande soddisfazione chiudere il ciclo inaugurando questi due asili. Avere tutti i nidi comunali aperti e funzionanti è un risultato importate per la città e per la mission stessa di questa amministrazione che della scuola e dell’educazione dei nostri ragazzi ha fatto una priorità».
​L’intervento e è stato realizzato in un’ottica di efficientamento energetico perché l’immobile è stato dotato di cappotto e infissi termici; il tetto è stato del tutto ristrutturato, impermeabilizzato e coibentato. Rifatti gli impianti di acqua e luce ed è stato riportato a efficienza quello antincendio. Nuovo anche il sistema di climatizzazione invernale ed estivo come gli arredi e le attrezzature, comprese quelle dalla cucina per la preparazione di pasti ai bambini.