Telenovela Lealtà&Condivisione: dentro o fuori? L’area Gradenigo ago della bilancia

Prendendo a prestito un’espressione dal linguaggio sportivo, i rapporti tra Lealtà&Condivisione e l’amministrazione Italia sono all’extratime. Un non scontato tempo supplementare, per provare a ricucire in extremis e trovare un equilibrio che possa guardare fino al 2023 ed al nuovo appuntamento elettorale. “All’ esito dell’incontro tenutosi tra il sindaco Francesco Italia ed il presidente L&C Giovanni Randazzo, il direttivo di detta associazione ha ritenuto la necessità di procedere alla convocazione di una prossima assemblea per riferire quanto discusso ed acquisire le opportune relative determinazioni”, recita una stringata nota del movimento politico che ha ritrovato il suo presidente originario.
Non una sconfessione della linea Randazzo, a colloquio con il sindaco ieri mattina per quello che più fonti definivano il momento dei saluti, semmai la conferma che Lealtà&Condivisione è preda – come molti altri partiti dell’area del centrosinistra – di correnti e divisioni interne.
L’area Gradenigo-Gentile, ad esempio, spinge per il ritorno al dialogo ed all’appoggio al lavoro di una amministrazione che i due conoscono dal di dentro, essendo assessori in giunta. Il loro pensiero è semplice: non disperdere il patrimonio di quanto si sta costruendo per una questione meramente ideologica. Ma per l’area dura e pura del movimento, quella che ha chiesto a Randazzo di togliere il sostegno alla maggioranza, il punto non è secondario e mal digeriscono il ritrovarsi fianco a fianco con esponenti che ritengono lontani dalla loro cultura politica e di cui non sposano le visioni. Sembra un riferimento più o meno diretto a Fabio Granata ed a Maura Fontana a cui non verrebbe perdonato il trascorso nelle fila del centrodestra.
Ma la politica è da sempre arte del possibile, dove le eccessive semplificazioni non trovano spazio. Tant’è che a chiedere oggi se Lealtà&Condivisione è dentro o fuori dalla maggioranza, la risposta è paradossalmente dentro&fuori. Questione di anime, vicende di correnti in un deejau in tipico stile Pd. Servirà un terzo direttivo in una settimana per dirimere la questione. Ma se ieri sembrava fatta per la rottura, oggi invece l’atmosfera pare diametralmente opposta. Una telenovela del ribaltamento che rischia però di spiazzare l’elettorato di riferimento di Lealtà&Condivisione, movimento che pure vuole essere protagonista alle prossime tornate elettorali.




Ucciso a Cassibile durante una rapina: 13 e 10 anni a La Boccetta e Mollica

Il Gup di Siracusa ha condannato a 13 anni di carcere Emanuele La Boccetta e a 10 Salvatore Mollica, al termine dell’udienza a loro carico.

La vicenda è quella relativa alla rapina perpetrata il 27 dicembre 2008 a Cassibile, durante la quale la vittima, Giuseppe Amenta, fu accoltellato mortalmente nella sua abitazione.

L’assassino e il complice  sono rimasti ignoti per anni, fintanto che le indagini svolte all’epoca dei fatti dai Carabinieri si sono incrociate con le dichiarazioni di Mollica Salvatore, catanese 48enne che partecipò in qualità di autista e palo al delitto e con le risultanze di altre indagini.
L’esecutore materiale, come confessato dallo stesso Mollica e poi confermato dalle attività investigative dei Carabinieri, fu Emanuele La Boccetta, messinese, residente ad Avola, 53enne, che con il pretesto di dover fare una telefonata per un improvviso guasto alla sua autovettura, si fece aprire la porta dell’abitazione dalla vittima, conosciuto da tutti in paese come uomo buono e altruista. Dopo che furono evidenti le vere intenzioni del La Boccetta, ne scaturì una colluttazione, durante la quale il pensionato fu ferito mortalmente con un coltello.
Le indagini dei Carabinieri di Floridia in merito a una evasione di La Boccetta dal regime degli arresti domiciliari hanno permesso di scoprire che l’uomo era evaso per andare a compiere la rapina assieme a Mollica, datosi alla latitanza dopo l’omicidio e arrestato a Messina a casa della sorella.




“Aveva reso la vita impossibile alla moglie ed alla figlia”, divieto di avvicinamento per un uomo violento

Misura cautelare di divieto di avvicinamento a carico di un uomo ritenuto responsabile di violenza ai danni della moglie e della figlia.

L’hanno eseguita gli uomini della Squadra Mobile. Un episodio che si è verificato a Siracusa. La misura è scattata al termine di una complessa attività istruttoria. La misura è stata emessa dalla Procura della Repubblica di Siracusa. Destinatario è un uomo di 48 anni, siracusano. Non potrà avvicinarsi alla moglie ed alla figlia, con la prescrizione di mantenersi ad una distanza di almeno 100 metri dalle donne e di non comunicare con le stesse con alcun mezzo, telefonico o telematico.
La misura scaturisce dalle condotte violente che l’uomo ha reiterato nel tempo, dall’anno 2019 e fino ad oggi. La moglie e la figlia hanno subito per anni minacce di morte. La moglie è stata strattonata e fatta sbattere contro un muro. Un altro recente brutto episodio è consistito nell’aver lanciato una bottiglia piena d’acqua contro la propria figlia. Alle due donne l’uomo ha causato una perdurante crisi di ansia, di paura e di prostrazione emotiva che le faceva temere per la propria incolumità fisica.




Siracusa. Restyling Tisia-Pitia, incontro pubblico al Quintiliano: “Stabilire tempi e modalità”

I lavori di riqualificazione della zona di via Tisia e largo Dicone, le modalità  di gestione dei corposi interventi e le necessità dei commercianti della zona. Saranno i temi al centro di un incontro previsto per domani mattina, a partire dalle 10, al liceo Quintiliano.

Il  sindaco incontrerà, con i tecnici del Comune, operatori economici e residenti della zona, raccogliendone le istanze ed illustrando gli aspetti che sono già chiari.

Per il periodo natalizio non cambierà nulla nè in termini di cantieri e nemmeno in termini di viabilità, come garantito in occasione della consegna dei lavori, così da evitare disagi durante il periodo in cui i commercianti contano di poter guadagnare di più.

Il restyling della zona commerciale di via Tisia e aree limitrofe è stato finanziato nell’ambito del Bando Periferie, con un investimento di circa 6 milioni di euro.

I lavori dovrebbero durare un paio di anni. Il primo cantiere è stato aperto nell’area a ridosso della palestra Akradina per realizzare un’area di parcheggio che possa fungere da valvola di sfogo nel momento in cui i lavori riguarderanno le principali vie, sottraendo, dunque, stalli durante quelle fasi.

Oltre agli aspetti strutturali,per la zona Tisia-Pitia è prevista la riorganizzazione della mobilità, pedonale e veicolare, con “l’ampliamento dei percorsi dedicati ai pedoni, una sosta razionalizzata, sensi di marcia riorganizzati, aree sopraelevate e in tutte, vista la presenza di scuole, saranno istituite le Zone 30 -spiega il sindaco Francesco Italia – in cui si circolerà con un limite di velocità massimo pari, appunto, a 30 chilometri orari. Tra gli altri interventi, prevista anche l’apposizione di nuovi alberi”.

Il cronoprogramma riguarda un intervento che il sindaco, Francesco Italia definisce “estremamente importante e articolato. Nelle intenzioni del Rup, responsabile unico del provvedimento e del direttore dei lavori, c’è senza dubbio lo sforzo di contenere quanto più possibile i tempi”.

 




Siracusa. Giornata della Colletta Alimentare,torna l’appuntamento con la solidarietà

Torna l’appuntamento con la solidarietà. Oggi è la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Anche in provincia di Siracusa, dunque, i volontari del Banco Alimentare mettono a disposizione il proprio tempo ed il proprio impegno per raccogliere beni di prima necessità da destinare agli enti caritatevoli del territorio affinchè arrivino a chi ne ha bisogno.

La colletta si svolge anche on line. Con la charity card si potrà, dunque, continuare a donare fino al 5 dicembre.

Nei supermercati in cui sono state allestite le postazioni del Banco Alimentare, chi vorrà dare il proprio contributo potrà acquistare prodotti a lunga conservazione seguendo le indicazioni dei volontari.

Mentre si fa la spesa, insomma, “si può acquistare qualcosa per contribuire, ognuno nel proprio piccolo, per fare infine una cosa grande- spiega Fabio Prestia- Ci riconoscerete grazie alla nostra pettorina gialla. Per i bambini non bastano mai omogeneizzati e alimenti per l’infanzia, per gli adulti olio,  pomodoro, legumi, tonno in scatola, carne in scatola, la pasta. Questi sono alimenti che distribuiremo nei mesi, mentre il prodotto fresco ci costringerebbe a modalità di consegna più problematiche. Questa sera gli alimenti saranno nel nostro magazzino in contrada Fusco. Saranno poi destinati alle associazioni e alle Caritas che poi, materialmente, andranno a distribuirle ai destinatari. Con il Banco Alimentare c’è la sicurezza che quanto donato arrivi sulle tavole di chi ne ha bisogno. Siamo molto rigorosi. Sappiamo che dare qualcosa a chi non ne ha bisogno, significa toglierla a chi invece questa necessità ce l’ha. Stiamo molto attenti affinchè l’aspettativa di chi oggi ci dona qualcosa non sia tradita”.




Politica. L’Udc pensa alle regionali e riparte in città dal nuovo coordinatore Chimirri

Tempo di tirare le somme per l’Udc provinciale. Il coordinamento provinciale della forza politica ha affrontato ieri sera una serie di aspetti, dalle analisi agli obiettivi per il futuro. L’incontro è anche servito per l’indicazione del nuovo coordinatore cittadino dell’Udc di Siracusa, l’avvocato Pierluigi Chimirri .

Convocati dal coordinatore provinciale Decio Terrana e dal suo vice Daniele Lentini, i componenti del partito si sono dati appuntamento ad Augusta.

Il coordinamento provinciale dell’Udc è stato l’occasione per analizzare i dati elettorali di Noto e Pachino. C’erano anche i nuovi consiglieri comunali  eletti , Salvo Cutrali e Sebastiano Rosa. Presenti, inoltre, il vice Sindaco di Solarino Paolo Signorino, dell’Assessore Enzo Nieli di Palazzolo, con il coordinatore di Palazzolo Paolo Rizza, i coordinatori dei Comuni della Provincia e tanti attivisti.

L’Udc ha confermato la bontà delle scelte compiute laddove ha presentato la propria lista. Il partito ha, inoltre, evidenziato, come anche a Lentini sia stata opportuna la decisione di aderire ad un progetto civico e poi appoggiare la candidatura di Rosario Faro, oggi Sindaco.

Tornando a  Chimirri , neo coordinatore dell’Udc in città, si tratta di un esponente del mondo sociale e sportivo e di  “Noi cittadini per il sociale” insieme a Salvo Petrilla, da poco nominato responsabile del movimento “Sorella Luna” nella provincia di Siracusa. Il coordinatore ha tenuto a dire che il Partito nella provincia gode di ottima salute, che sta crescendo in termini di adesioni e che presto vi saranno nuovi ingressi perché aver riportato nei consigli comunali il simbolo dello scudo crociato ha dato forza e vigore al progetto di rinnovamento che il Partito sta effettuando in tutta la Sicilia. Il Sindaco di Francofonte, nonché vice coordinatore Daniele Lentini, ha puntato il dito sull’aspetto della organizzazione ”

Sguardo puntato adesso sulle prossime competizioni elettorali, a partire dalle regionali. Occasione in cui  l’Udc intende proporre un proprio rappresentanti. “No a liste con gli ultimi arrivati”, è stato il punto fermo espresso, “niente porte scorrevoli. Il partito non è un albergo e se qualcuno ha questa idea si cerchi collocazione altrove”.

Infine Avola, dove l’Udc ha deciso di aderire ad un nuovo progetto per la ricostruzione “di un quadro di riferimento politico che riguarda il centro destra, con la ricerca di un candidato condiviso con le altre forze politiche che sia espressione della coalizione tutta. In modo alternativo non vi saranno appoggi ad altre candidature ma si andrà da soli con una lista e un candidato del partito”.




Tifosi violenti, denunciati giovani destinatari di Daspo ugualmente allo stadio

Ancora provvedimenti nei confronti di tifosi che si rendono responsabili di episodi di violenza durante le manifestazioni sportive.
La questura è impegnata su questo fronte. Alcuni soggetti violenti sono stati segnalati e proposti per un provvedimento di Daspo, altri, già destinatari di Daspo, sono stati denunciati per aver violato le prescrizioni imposte loro dalle norme che regolamentano i provvedimenti di tale natura.
Un ultimo episodio ha visto la denuncia di altri tre tifosi di Augusta, rispettivamente di 32 uno e gli altri due di 24 anni che, in occasione di una partita di calcio disputata ad Augusta il 24 novembre scorso, non ottemperavano all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nonostante fossero destinatari di Daspo Giudiziario della durata di due anni, emesso dal Tribunale di Siracusa.




Bollettino quotidiano: 97 nuovi positivi in provincia di Siracusa, Floridia fa 100

Sono 97 i nuovi casi covid registrati in provincia di Siracusa nelle ultime 24 ore. La settimana si avvia a chiusura con un dato che sfiora da vicino il ritorno a tre cifre nel contagio quotidiano. Catania, Palermo e Messina fanno ancora peggio e guidano la “classifica” odierna. In provincia di Catania tornano addirittura le zone arancioni: Pedara e Militello Val di Catania.
Quanto alla situazione di Siracusa, nel solo capoluogo gli attuali positivi sono 175 (-4 rispetto al dato di ieri). I siracusani ricoverati sono 10, 1 in terapia intensiva. A Floridia continuano invece a crescere i numeri del contagio. Gli attuali positivi salgono a 100. In isolamento fiduciario ci sono 62 persone. Un floridiano è ricoverato nelle strutture ospedaliere. Ieri purtroppo registrato anche il decesso di un 59enne. Anche a Lentini rimane forte la pressione del coronavirus: i positivi totali superano la soglia dei 120.
In Sicilia sono 809 i nuovi casi di covid registrati na fronte di 27.091 tamponi processati. Tasso di positività al 3%. La regione è oggi settimana per contagi, in Italia.
Gli attuali positivi sono 11.239 (- 65). I guariti sono 868, 6 i decessi. Sul fronte ospedaliero sono 371 i ricoverati (-5), 43 in terapia intensiva (+2).
I numeri di oggi registrati nelle altre province: Palermo 131 nuovi casi, Catania 238, Messina 121, Siracusa 97, Ragusa 31, Trapani 91, Caltanissetta 55, Agrigento 41, Enna 4.




Si spegne l’ultima speranza, niente processione per Santa Lucia: la decisione dei vescovi

La Conferenza Episcopale Siciliana ha confermato lo stop alle processioni religiose in Sicilia. “Dopo ampia discussione, allargata anche ai Vescovi assenti, è stato deciso con voto unanime di confermare la sospensione delle processioni, permanendo peraltro lo stato di emergenza”, si legge nel documento redatto al termine dei lavori, a Roma in occasione della sessione straordinaria della Conferenza Episcopale Italiana.
Si spengono quindi le flebili speranze di rivedere sfilare il simulacro di Santa Lucia per le strade di Siracusa, il 13 dicembre. Ma il divieto riguarda anche Santa Barbara a Paternò (4 dicembre) e nell’immediato anche Sant’Agata a Catania (5 febbraio).
La Deputazione della Cappella di Santa Lucia, con il presidente Pucci Piccione, conferma che il simulacro non lascerà la Cattedrale. “Impossibile immaginare di garantire almeno un metro di distanza tra i berretti verdi. Non vogliamo mettere a repentaglio la salute di nessuno. E poi c’è il pronunciamento chiaro dei vescovi siciliani. Sarà una festa intima, con l’esperienza del pellegrinaggio personale. Speravo di chiudere questo mio secondo mandato salutando Lucia tra la sua gente. Non sarà così, mi amareggia. E’ la quarta festa in due anni (Patrocinio di maggio e Festa di dicembre) a saltare a causa del covid. Il sinodo ci invita a guardare al futuro con speranza. Lo faremo”, spiega in diretta su FMITALIA.
Spiragli circa la possibilità di concedere ai fedeli un incontro ravvicinato con il simulacro esposto sul sagrato del Duomo, nel giorno dedicato alla Patrona.
La traslazione del simulacro viene anticipata alla sera dell’11 dicembre ed avverrà a porte chiuse. Dalla mattina di giorno 12, i fedeli potranno recarsi in Cattedrale per un saluto ed una preghiera rivolta a Lucia, direttamente sull’altare maggiore. Vige sempre il contingentamento degli ingressi e l’obbligo della mascherina all’interno della chiesa cattedrale.




Covid, nuovo decesso in provincia di Siracusa: non ce l’ha fatta un 59enne di Floridia

Ancora una vittima del covid in provincia di Siracusa. Ha perduto la vita il 59enne Carmelo Gibilisco, di Floridia. Da diversi giorni era ricoverato all’Umberto I, nel reparto dedicato. Le sue condizioni si sono purtroppo aggravate negli ultimi giorni sino all’ingresso in terapia intensiva. Ieri sera il suo cuore ha cessato di battere. Fonti locali rivelano che l’uomo non era vaccinato.
Personaggio noto e benvoluto a Floridia, il 59enne aveva ricevuto dagli amici il soprannome di “U iatto”, ovvero il gatto. E questo per via della sua abitudine di girare spesso di notte per la cittadina. Attirava subito grande simpatia, grazie ad un carattere sempre allegro e gioviale.
A ricordarlo è anche l’ex sindaco di Floridia, Orazio Scalorino. “Che brutta notizia. In questi giorni ti ho pensato molto, sapevo che era complicata…Eri l’amico di tutti, soprattutto di quelli della notte. Ti aggiravi circospetto, e si facevano sempre le 5 del mattino se c’eri tu. Te ne sei andato via troppo presto, mi dispiace tanto caro amico mio… Ti ricorderò sempre con gioia e non dimenticherò mai le risate che ci facevi fare. Ciao Iattazzu…”, il suo post affidato alla galassia social.
Nei giorni scorsi aveva destato clamore la notizia della morte per covid di un 66enne di Belvedere, Giuseppe Giuca. Anche lui ricoverato all’Umberto I di Siracusa, ha purtroppo perduto la sua battaglia contro il virus. Nel suo necrologio ha voluto fosse scritto un chiaro messaggio postumo: “Se avessi creduto al covid, oggi racconterei un’altra storia”. Cordoglio espresso anche dal sindaco in carica, Marco Carianni. “Grande dolore, sono vicino alla famiglia”.