Ancora telecamere a Siracusa:61 occhi elettronici nei luoghi nevralgici

Un sistema integrato di telecamere di videosorveglianza per lettura targhe sta per essere avviato nel territorio di Siracusa. Il Comune, infatti, ha finanziato un progetto per l’installazione di 61 nuovi “occhi elettronici” che consentirà di monitorare in tempo reale tutti i veicoli e i soggetti in transito in determinate zone, a garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica.
“Questo progetto – spiega il sindaco Francesco Italia – andrà ad integrare altri sistemi simili, già attivi o in fase di attivazione, finanziati con fondi ministeriali. Oltre ad essere fonte di rassicurazione dei cittadini in chiave di prevenzione, questi sistemi agevoleranno la repressione di crimini supportando le forze dell’ordine in tutte le attività di controllo”.
Il costo, oltre all’acquisto e all’installazione dei dispositivi, comprende anche la manutenzione per un periodo di 3 anni dall’entrata in funzione. Il progetto prevede sia l’installazione di telecamere per la lettura delle targhe che di telecamere di contesto. Le informazioni rilevate confluiranno automaticamente al Centro elaborazione dati nazionale e il trattamento sarà eseguito nel rispetto della normativa a garanzia della privacy e della riservatezza.
I siti interessati sono: il parcheggio di via Augusto Von Platen, quello di via Mazzanti, il Mercato ortofrutticolo, la Marina, il Ponte Umbertino, via delle Carceri Vecchie, via della Giudecca, riva Forte San Giovannello, contrada Carancino, via Franca Maria Gianni e l’area della Cittadella dello Sport.




Barbara aggressione ai volontari di Protezione Civile, il racconto di Nino: “Sono sotto shock”

Hanno riportato prognosi importanti i tre volontari di Protezione Civile aggrediti sabato scorso a Portopalo, mentre spegnevano un incendio, sviluppatosi in un terreno con sterpaglie. Nino, Antonino e Giuseppe – questi i loro nomi – sono finiti in ospedale con una contusione ad un braccio, una contusione al collo e addirittura per una frattura alla mascella che ha reso necessario il ricovero al San Marco di Catania ed un probabile intervento chirurgico. Il volontario 63enne è quello che ha riportato la prognosi peggiore.
“Sono ancora scosso”, racconta Nino questa mattina mentre si trova ancora in ospedale. “L’aggressione è stata rivolta principalmente nei miei confronti. Quest’uomo muoveva accuse scomposte: prima ci diceva che non dovevamo entrare sulla sua proprietà privata, poi invece perché non siamo intervenuti. Si contraddiceva”, racconta alla redazione di SiracusaOggi.it.
Le fiamme lambivano una casa vacanze. Erano a poche centinaia di metri di distanza. “Il protocollo antiincendio ci dice che si parte da dove ci sono pericoli per abitazioni e persone. Noi di solito filmiamo gli interventi per darne conto in ogni momento. Finito quell’intervento, siamo entrati nel suo terreno perché abbiamo visto che le fiamme lambivano delle serre. Mentre filmavo il volontario con la lancia, ho visto arrivare quest’uomo. Pensavo che avesse bisogno di acqua o di chiedere di spostarci verso un’area più a rischio. Invece – racconta Nino – mi ha strappato la pettorina, dato pugni. I volontari hanno chiuso lo sportello cercando di capire cosa avesse in mente e intanto le fiamme arrivavano verso il camion. L’altro volontario aggredito ha ricevuto all’improvviso un pugno fortissimo, sferrato con tutta la forza mentre era intento a studiare il percorso del fuoco. Non l’ha visto nemmeno arrivare”.
Il pugno lo avrebbe fatto sbattere contro il camion, cadere e perdere i sensi. “Poi è stato aggredito un altro volontario subentrato, anche in questo caso con un fortissimo pugno. Qualcuno, forse un parente, ha poi portato via questo aggressore, gli chiedeva di fermarsi. Noi siamo andati dai carabinieri mentre quest’uomo ci cerca ancora girando in paese. È stato ripreso da telecamere di videosorveglianza”. Nino fa una pausa. “Siamo sotto shock. Abbiamo fatto quest’anno oltre 90 interventi antincendio. Abbiamo salvato numerose famiglie. Abbiamo fatto cose che nella nostra zona non sono mai state fatte. Non siamo eroi ma ci mettiamo a disposizione dei nostri concittadini. Quanto è accaduto ci amareggia profondamente”.
Ma lo spirito di servizio vince su tutto. Ed assicura che torneranno presto a svolgere servizi di Protezione Civile, non appena le condizioni fisiche lo permetteranno.
Proseguono intanto le indagini, con la raccolta di tutti gli elementi di prova disponibili. Nelle prossime ore, atteso un provvedimento da parte delle forze dell’ordine. Intanto, dalla sindaca Rachele Rocca ai vertici della Protezione Civile regionale, sono arrivati ai tre volontari aggrediti gli auguri di pronta guarigione ed una condanna ferma dell’accaduto. “Giù le mani dai volontari di Protezione Civile”, ha detto la sindaca Rocca intervenuta in diretta su FMITALIA.




Regione, piano da 700 milioni per la scuola siciliana. Turano a Siracusa l’8 ottobre

Un piano triennale da oltre 700 milioni di euro, tra fondi regionali ed extraregionali, per il rilancio del sistema educativo siciliano. Prenderà il via mercoledì 8 ottobre la manifestazione “La Sicilia fa Scuola”, promossa dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico.
Obiettivo del ciclo di otto incontri con i dirigenti scolastici e la comunità educativa nei territori, che nel mese di ottobre raggiungerà tutte le province dell’Isola, è tracciare un bilancio delle iniziative per le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e gli atenei siciliani, avviate negli ultimi tre anni dal governo Schifani, illustrare i principali interventi già attuati, quelli in fase di realizzazione e quelli in programma per l’anno scolastico e accademico in corso.
La kermesse sarà anche l’occasione per raccogliere contributi, proposte, idee e riflessioni da chi vive quotidianamente la scuola, al fine di costruire un sistema educativo realmente capace di rispondere alle sfide del presente e preparare i giovani al mondo del lavoro.
«In tre anni – sottolinea il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – abbiamo investito 700 milioni di euro per realizzare la scuola del futuro, più sicura, moderna e accogliente. Un impegno concreto per offrire agli studenti ambienti di apprendimento che favoriscano crescita, valorizzazione e senso di comunità. Non si tratta solo di un piano di interventi, ma di una visione: formare cittadini consapevoli e professionisti competenti, protagonisti del futuro della Sicilia».
«Con questa iniziativa, che ho voluto fortemente insieme all’Usr Sicilia – afferma l’assessore Mimmo Turano – vogliamo aprire le porte ai territori per ascoltare le richieste del mondo scolastico, comunicare quanto è stato realizzato finora e i progetti futuri. Da assessore regionale dell’Istruzione, con questo piano di investimenti da 700 milioni messo a terra in questi tre anni, ho provato a gettare le fondamenta della scuola siciliana del futuro, puntando su edilizia, nuove tecnologie e aule immersive, laboratori, mense, palestre, progetti di educazione alla legalità e contrasto al disagio minorile. In una terra dove i nostri giovani emigrano per mancanza di opportunità, abbiamo il dovere di restituire loro motivi per restare. E questo è possibile ripartendo dai luoghi della conoscenza e creando prospettive di crescita, lavoro e sviluppo».
I primi due incontri con i dirigenti scolastici e amministrativi sono in programma l’8 ottobre a Siracusa e Ragusa. Si parte dal capoluogo aretuseo alle 9,30 al liceo scientifico Luigi Einaudi, nel pomeriggio il secondo appuntamento si svolgerà a partire dalle 15,30 nell’auditorium del plesso dell’istituto Ferraris, in via Tommaseo, a Ragusa.
A entrambi gli incontri parteciperà l’assessore Turano. A Siracusa, a fare gli onori di casa sarà la dirigente d’Ambito territoriale, Luisa Giliberto e a Ragusa la dirigente dell’Ambito territoriale, Daniela Mercante. Alla manifestazione è prevista anche la partecipazione delle autorità locali.




L’allarme: “Sicurezza a scuola, emergenza dimenticata. Dati sconfortanti”

“Il crollo parziale avvenuto nell’androne della sede di via Polibio dell’Istituto Alberghiero di Siracusa, riporta in primo piano il tema della sicurezza delle sedi scolastiche siciliane. Non è neanche trascorso un mese dall’inizio dell’anno scolastico che già dobbiamo fare i conti con la prima problematica. Purtroppo, la sicurezza degli edifici scolastici è la più classica delle emergenze ignorate, in Sicilia”. Lo dice il deputato regionale Carlo Gilistro che, nel corso dell’ultimo anno, è più volte intervenuto in Ars per chiedere l’attenzione del Parlamento siciliano verso le scuole. Di fronte alla distrazione dell’Aula, Gilistro si è anche presentato indossando un elmo giallo da cantiere.
“Stando ad alcuni dati disponibili ed elaborati da fonti sindacali negli anni scorsi, solo il 21,5% delle scuole siciliane ha la certificazione di agibilità; secondo altre stime, 7 scuole su 10 ne sarebbero prive (2.952 scuole su 4.173 totali) . Sul piano antisismico, solo lo 0,4% degli edifici ha visto interventi di adeguamento, ed appena il 6,8% è progettato secondo le norme antisismiche. Questo è inaccettabile”, sottolinea Gilistro.
“E il problema – aggiunge – è che non esiste un database aggiornato, per provincia o per regione. Quindi è anche difficile capire la situazione reale, oltre alle stime. Capirete che è assurdo, come giocare alla roulette russa. Proprio per questo, da un anno chiedo l’apertura di un censimento regionale, con audizione in commissione e stanziamento straordinario: la vita dei ragazzi non può aspettare mille scartoffie. Il paradosso, poi, è che senza determinate certificazioni, le nostre scuole rimangono fuori da preziose fonti di finanziamento europee per l’efficientamento energetico. Non possono partecipare ai bandi e quindi restano nella loro arretratezza. Mi chiedo, cosa aspetta il governo ad intervenire?”.




“Il polo industriale rischia di spegnersi senza riconversione”, allarme dei metalmeccanici

Si è svolto questa mattina, nella sede della Cassa Edile di Siracusa, l’attivo unitario dei metalmeccanici promosso da Fim, Fiom e Uilm regionali e provinciali, per discutere del futuro del petrolchimico siracusano e delle criticità occupazionali che investono l’intero territorio.
All’incontro hanno preso parte i segretari regionali Piero Nicastro (Fim), Francesco Foti (Fiom) e Vincenzo Comella (Uilm), insieme ai segretari provinciali Angelo Sardella, Antonio Recano e Giorgio Miozzi, oltre a numerosi delegati provenienti dalle principali aziende dell’indotto industriale.
Durante il dibattito, i sindacati hanno ribadito con forza che il polo industriale di Priolo–Augusta–Melilli ha tutte le carte in regola per diventare un modello nazionale di riconversione sostenibile, ma che servono coraggio politico e decisioni tempestive.
“Non possiamo più attendere – affermano Fim, Fiom e Uilm in una nota congiunta –. Manca una strategia chiara per la riconversione del polo industriale, e questo silenzio rischia di compromettere il futuro produttivo e occupazionale di centinaia di famiglie”.
I sindacati annunciano che, nei prossimi giorni, saranno convocate assemblee in tutti i luoghi di lavoro per coinvolgere i metalmeccanici in una mobilitazione unitaria, con l’obiettivo di difendere il territorio e i posti di lavoro.
“Il 2030 è dietro l’angolo – spiegano – e bisogna chiarire subito il percorso di riconversione. Serve governare la transizione con strumenti di formazione e ricollocazione, perché in questi processi ci sono sempre ‘morti e feriti’, e non possiamo permetterlo”.
Preoccupano, inoltre, le condizioni di degrado industriale: impianti fermi, assenza di manutenzione, calo dei livelli di sicurezza. “Un quadro che – denunciano i sindacati – rischia di cancellare 70 anni di storia produttiva e di lasciare migliaia di lavoratori senza prospettive”.
Fim, Fiom e Uilm chiedono con urgenza al governo un piano industriale concreto, con investimenti per una transizione energetica sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che sociale.
“I lavoratori non vogliono essere spettatori passivi – concludono i rappresentanti sindacali – ma protagonisti del cambiamento. Servono risorse, visione e coraggio politico. Il polo siracusano può e deve essere un modello di riconversione, ma il tempo delle promesse è finito”.
L’attivo unitario si è chiuso con un appello alle istituzioni nazionali e regionali: “La transizione energetica non può restare un concetto astratto. È il momento di agire, prima che sia troppo tardi”.




Refezione scolastica al via ad Avola, alla mensa c’è anche il sindaco Rossana Cannata

È ufficialmente partita oggi la refezione scolastica nelle scuole di Avola, in concomitanza con l’avvio del tempo pieno. Un servizio fondamentale, supporto alle famiglie ma anche tassello educativo per la crescita dei più piccoli. Il sindaco Rossana Cannata ha effettuato un sopralluogo alla mensa, per verificare la qualità del servizio e l’accoglienza riservata ai bambini.
“È un momento importante – le sue parole – perché la mensa scolastica è molto più di un servizio: è un’esperienza che unisce educazione alimentare, socialità e sostegno reale alla conciliazione tra scuola, vita e lavoro delle mamme e delle famiglie. Il menu è validato dall’Asp, garanzia di un’alimentazione equilibrata e salutare e conferma l’impegno dell’Amministrazione nell’investire in servizi che sostengano le famiglie e rendano la scuola un luogo sempre più inclusivo e formativo.” La refezione scolastica, sottolinea il sindaco Cannata, è anche un percorso educativo che aiuta i più piccoli a sviluppare autonomia, rispetto delle regole e abitudini alimentari corrette: “siamo pronti a far partire un altro momento educativo di crescita condivisa, così come abbiamo fatto con il servizio ASACOM, convinti che investire nei servizi scolastici significhi costruire il futuro della nostra comunità”.




Ciak a Siracusa per un film tratto da un popolare romanzo tedesco. Cambia viabilità in Ortigia

Una nuova produzione internazionale ha scelto Siracusa come set naturale, per ambientarvi alcune delle scene di un lungometraggio. Può sembrare scontato visto che il titolo del film è “Syrakus” (“A walk to Syracuse” nella versione internazionale), ovvero Siracusa in tedesco, ma con location distribuite tra Germania, Sud Tirolo, Palermo e appunto Siracusa. Dal 7 all’11 ottobre la macchina della Kino Produzioni sarà a lavoro tra vicoli e palazzi di Ortigia. Curiosità per i primi ciak nel centro storico di Siracusa.
Il film è tratto dal romanzo “La passeggiata da Rostock a Siracusa”, di Friedrich C. Delius, pubblicato in Italia da Sellerio Editore. È una storia che narra il viaggio di un uomo, Paul Gompitz, dalla città tedesca di Rostock fino a Siracusa, in Sicilia. Vuole seguire le orme del poeta Johann Gottlieb Seume. Ma Paul vive in quella che, all’epoca, era la DDR, oltre il confine più complicato del mondo e quel simbolo di divisione fisica che era il muro di Berlino. Il suo piano è impossibile da realizzare con mezzi legali. Quindi deve preparare una fuga. L’impresa riflette anche un contesto di unificazione della Germania.
Diretto da Lars Jessen, “Syrakus” è una produzione Pandora Film e Florida Film in collaborazione con ZDF, Arte (Germania) e Kino Produzioni (Italia). Il film gode del supporto anche della Sicilia Film Commission. Collabora anche la Film Commission del Comune di Siracusa, con il suo prezioso supporto per logistica e autorizzazioni.
Per esigenze di ripresa, il settore Mobilità e trasporti ha emesso un’apposita ordinanza. Dalle ore 7 di domani alle 16 di sabato prossimo (11 ottobre) sarà proibita la sosta su 15 stalli del parcheggio di via Nazario Sauro; sempre domani, ma dalle ore 18, alle 16 dell’11, sarà in vigore il divieto di sosta sul lungomare di Ortigia nel tratto tra via delle Sirene e via Maddione, nei pressi del Castello Maniace. Dalle ore 6 di mercoledì 8 alle 16 del 9 ottobre, non sarà possibile parcheggiare in via della Giudecca (dove saranno ammessi i mezzi necessari alle riprese) e in via Logoteta nel tratto compreso tra via della Giudecca e vicolo della Pergole. Dalle ore 8 di mercoledì 8 alle 16 di sabato 11, il divieto di sosta sarà istituito in riva della Darsena e in via Vittorio Veneto nello slargo tra vicolo Bagnara e via Sarpi.
Infine, dalle ore 8 alle 14 del 10 e dell’11 ottobre le riprese interesseranno piazza Duomo e piazza Minerva dove potranno sostare due mezzi della produzione ai quali sarà consentito di precorrere via Picherali in senso inverso.




Canaloni invasi dai rifiuti tra Fanusa e Arenella, rischio alluvioni con l’arrivo delle piogge

Cresce la preoccupazione tra i residenti delle zone della Fanusa e dell’Arenella, dove le opere di recente realizzazione per la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico versano – denuncia l’associazione Pro Arenella – in condizioni di grave degrado. I canaloni costruiti per raccogliere e convogliare le acque meteoriche, fondamentali per prevenire allagamenti e frane, sarebbero oggi ostruiti da spazzatura, arbusti e vegetazione spontanea.
“Le strutture nate per proteggere il territorio e i cittadini – denunciano i residenti – si sono trasformate in trappole potenzialmente pericolose. Con l’arrivo della stagione delle piogge, la mancanza di manutenzione rischia di provocare una vera emergenza”.
I tratti più critici sono stati individuati lungo Via Blanco e nella zona denominata “Torre dell’Acqua” all’Arenella, dove il canalone di raccolta è ormai ridotto a una discarica a cielo aperto. Sacchetti, ingombranti e rifiuti di ogni tipo bloccano il corretto deflusso delle acque piovane, rendendo vano l’intervento di messa in sicurezza costato centinaia di migliaia di euro e pensato per proteggere la popolazione da esondazioni e allagamenti.
I cittadini chiedono con forza un immediato intervento di pulizia e manutenzione su tutti i tratti interessati, insieme all’installazione di protezioni aggiuntive – come reti metalliche o barriere – per impedire nuovi abbandoni da parte dei cosiddetti “criminali ambientali” che continuano a utilizzare i canaloni come discariche.
“Il progetto rappresenta un intervento strategico per il nostro territorio – sottolinea l’associazione Pro Arenella – ma senza una manutenzione costante ed efficace l’opera perde ogni utilità e diventa un pericolo per tutti. Non possiamo permettere che incuria e illegalità vanifichino gli investimenti pubblici”.




Consiglio comunale, domani la seduta: discariche abusive e cultura i temi

Torna in aula domani mattina alle 10:00 il consiglio comunale di Siracusa. Tra i punti all’ordine del giorno figurano tre mozioni, nonché l’approvazione dello statuto e dell’atto costitutivo della Fondazione Siracusa 2033 con il Comune come socio fondatore. La prima mozione,a firma di Leandro Marino e Damiano De Simone focalizza l’attenzione sul tema delle discariche abusive, con la richiesta di un’azione di contrasto più incisiva da parte dell’amministrazione comunale, attraverso l’applicazione del decreto 116 del 2025 che, tra gli altri aspetti, inasprisce le sanzioni. Un’altra mozione, a firma di Ivan Scimonelli, riguarda l’inserimento della manifestazione Agon nel Calendario Patrimoniale cittadino 2026. Infine una mozione del Pd, per il potenziamento del sistema bibliotecario comunale.




Lavori alle caditoie di via Tisia, come cambia la circolazione il 7 e 8 ottobre

Il settore Mobilità del Comune di Siracusa ha emesso un’ordinanza con la quale si istituisce il divieto di transito in Tisia e nelle strade vicine per alcune di domani (7 ottobre) e dell’8 ottobre, per consentire di effettuare dei lavori nelle caditoie.
In dettaglio, dalle 14,30 alle 16,30 di domani, non si potrà circolare in via Tisa, nel tratto tra largo Dicone e via Pitia e in quello tra via Damone e largo Dicone; il divieto non sarà attivo contemporaneamente nei due sensi di marcia. Inoltre, sarà invertita la direzione di transito in via Damone che potrà essere percorsa solo in direzione di viale Polibio; di conseguenza, i mezzi in uscita da ronco a via Damone dovranno svoltare a sinistra.
L’ordinanza riguarda anche viale Polibio dove, dalle ore 9 alle 12 di domani e dell’8 ottobre, tra i civici 42 e 18, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione obbligatoria e il senso unico alternato. Il transito dei mezzi sarà regolato da un dipendente della ditta che effettua i lavori presente sul posto.