Imprese, dalla Regione 25 milioni per la riqualificazione del personale

Oltre 25 milioni di euro per aiutare le imprese dell’Isola a formare e aggiornare i propri dipendenti. È lo stanziamento previsto dal bando pubblicato dall’assessorato regionale delle Attività produttive e finanziato nell’ambito del Pr Fesr Sicilia 2021-2027 (Azione 1.4.1). L’obiettivo è rafforzare la competitività delle aziende, aumentando le competenze manageriali, tecnico-specialistiche e imprenditoriali del personale.
«Si tratta – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – di un intervento concreto per consentire al sistema produttivo siciliano di affrontare le nuove sfide del mercato del lavoro. Il successo di un’impresa oggi passa inevitabilmente dalla qualificazione e specializzazione del suo personale. Per questo il mio governo ha deciso di investire sulla formazione di qualità, sostenendo le aziende che scelgono di specializzarsi in ambiti strategici come l’innovazione tecnologica, la transizione digitale, l’energia sostenibile, il marketing, la gestione d’impresa e l’internazionalizzazione».
«Questo bando – aggiunge l’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo – nasce con un obiettivo preciso: dare alle imprese siciliane gli strumenti per stare al passo con i tempi, attraverso la formazione delle proprie risorse umane. In un mercato in continua evoluzione, le competenze sono il vero motore della crescita. Vogliamo accompagnare le realtà produttive che investono sulle persone, sull’innovazione e sulla qualità, aiutandole a formare lavoratori più preparati, più aggiornati e più consapevoli».
I fondi stanziati saranno destinati a progetti formativi promossi da aggregazioni di micro, piccole e medie imprese, che potranno ottenere contributi fino all’80% del costo sostenuto. Tra le spese ammissibili figurano: analisi dei bisogni formativi, progettazione dei corsi, docenze, materiali e consulenze specialistiche. I progetti potranno riguardare sia l’aggiornamento di competenze tecniche sia lo sviluppo di capacità gestionali o strategiche, con investimenti compresi tra i 220 mila e un milione di euro per ogni gruppo di imprese partecipante.
Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate per via telematica attraverso la piattaforma dedicata, a partire dalle 12 del prossimo 17 settembre e fino alle 12 del 4 novembre. Per conoscere nel dettaglio le modalità di invio e la documentazione da allegare è possibile consultare l’avviso pubblico disponibile sul sito della Regione Siciliana.




Rete ospedaliera regionale, ok dalla Conferenza permanente sanità. “Più integrazione”

La Conferenza permanente per la programmazione sanitaria ha espresso, a maggioranza, parere favorevole sulla proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale. L’organismo si è riunito, questa mattina, nella sede dell’assessorato della Salute a Palermo. A fronte delle osservazioni avanzate dall’Anci sulla necessità di una maggiore integrazione con il territorio, l’assessore Daniela Faraoni ha assicurato che proprio le strutture intermedie avranno un ruolo di primo piano.
“Nel corso dell’articolato incontro di oggi – dice Faraoni – ho ribadito che, come governo Schifani, porteremo ancora avanti quel percorso, già avviato, che si fonda su un sempre più stretto collegamento tra la rete ospedaliera e il territorio. Strutture come le case di comunità possono infatti facilitare, nel perimetro delle funzioni per le quali sono state pensate, l’accesso alle cure e, allo stesso tempo, ottimizzare le attività dei pronto soccorso evitando il ricorso a questi presidi quando è possibile soddisfare i bisogni a livello territoriale”.
Al termine dell’incontro, l’assessore, che per legge presiede la Conferenza, ha espresso la volontà di valorizzare ancora di più il ruolo dell’organismo collegiale nell’ambito della programmazione sanitaria.
Anci Sicilia aveva lamentato come grave limite della rete ospedaliera l’assenza di un reale collegamento con le strutture e i servizi della sanità territoriale, che il decreto ministeriale 77/2022 individua come elemento essenziale per garantire prossimità, continuità delle cure e appropriatezza dell’assistenza. Poca integrazione, insomma, con Case della Comunità, Centrali Operative Territoriali, Ospedali di Comunità e servizi domiciliari in un contesto regionale caratterizzato da invecchiamento della popolazione e dalla diffusione delle patologie croniche.




Il presidente Schifani inaugura i nuovi spazi di Arpa Sicilia, nasce l’Healthy Planet Center

La Sicilia sarà un punto di riferimento nazionale nella prevenzione dei rischi ambientali, sanitari e climatici con l’Healthy Planet Center, la nuova infrastruttura strategica di Arpa Sicilia finanziata con circa 2 milioni di euro nell’ambito del PNC che integra ricerca scientifica, innovazione tecnologica e formazione avanzata, primo elemento operativo della strategia di rinnovamento strutturale e tecnologico dell’Agenzia.
Arpa Sicilia ha infatti avviato, da alcuni anni, un articolato processo di modernizzazione coerente con gli indirizzi delineati dal Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR), dal Piano Nazionale Complementare (PNC) e dal Sistema Nazionale di Prevenzione della Salute dai Rischi Ambientali e Climatici (SNPS) che trova la sua espressione più avanzata nella realizzazione del Centro di Eccellenza per la Sostenibilità Ambientale, la Salute dell’Uomo e la Tutela della Biodiversità.
Questa mattina è stato il presidente della Regione, Renato Schifani, a inaugurare ufficialmente i nuovi spazi della sede sul lungomare Cristoforo Colombo, all’Addaura, insieme all’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giusi Savarino.
L’Healthy Planet Center nasce per rafforzare la capacità dell’Isola di risposta ai rischi emergenti ambientali, sanitari e climatici, secondo i principi dell’approccio One Health e della sua evoluzione Planetary Health. L’infrastruttura, promossa dalla Regione Siciliana attraverso l’assessorato del Territorio e dell’Ambiente e finanziata con 45 milioni di euro nell’ambito del POC 2014-2020, è attuata da ARPA Sicilia e sarà completata presso il complesso Roosevelt entro il prossimo anno, promuovendo un nuovo modello di governance della prevenzione fondato sull’integrazione tra infrastrutture digitali, ricerca multidisciplinare, formazione e innovazione tecnologica.
Il centro si sviluppa su oltre 1000 metri quadrati di laboratori open space, pensati per favorire la collaborazione tra gruppi di lavoro multidisciplinari, con l’obiettivo di integrare competenze scientifiche, tecniche, digitali, ambientali, sanitarie e climatiche all’interno di una struttura unica nel suo genere.
Il piano operativo si articola in tre assi strategici: la ricerca e sviluppo laboratoriale, con laboratori specialistici dedicati ad ambiente, salute, biodiversità e clima; il trasferimento tecnologico, per trasformare i risultati della ricerca in soluzioni operative, sostenendo start-up e innovazione digitale; capacity building e governance della ricerca, per attrarre fondi, creare partenariati e rafforzare la progettualità dell’Agenzia.
Il centro, inoltre, contribuirà all’avvio di un Programma regionale di Ricerca, innovazione, alta formazione e internazionalizzazione, coinvolgendo università, enti di ricerca, competence center e start-up. Tra i progetti strategici già avviati figurano lo sviluppo di modelli di intervento integrato nei siti contaminati di interesse nazionale, la promozione della formazione continua e la costruzione di una rete digitale nazionale SNPA-SNPS.
L’Healthy Planet Center, che si configura dunque come nodo operativo strategico del futuro Centro di Eccellenza per la Sostenibilità ambientale, la salute e la biodiversità, all’interno di una visione sistemica e lungimirante, sarà dotato di una piattaforma digitale regionale interoperabile con quelle nazionali, in grado di integrare e analizzare dati ambientali, sanitari e climatici, diventando un pilastro per i sistemi di allerta precoce e per la transizione ecologica e digitale.
“Continua l’impegno del governo per fare di Arpa Sicilia un centro strategico di eccellenza di calibro nazionale dotato di strumenti tecnologici e all’avanguardia per la ricerca e di personale di alta formazione. Un luogo moderno in cui fare ricerca e mettere in rete strumenti professionali, dati ambientali e competenze innovative, per individuare soluzioni in grado di combattere gli effetti dei cambiamenti climatici, e soprattutto, per tutelare la nostra salute, in linea con la strategia per lo sviluppo sostenibile”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha visitato i nuovi laboratori dell’Healthy Planet Center di Arpa incontrando il personale e i ricercatori all’opera a cui ha rivolto l’augurio buon lavoro.
“Siamo particolarmente orgogliosi del lavoro portato avanti da Arpa Sicilia – ha detto l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Giusi Savarino – che oggi si conferma un centro di eccellenza a livello nazionale nei settori della sostenibilità ambientale, della salute, della biodiversità e della prevenzione integrata dei rischi. L’attivazione dell’Healthy Planet Center rappresenta un primo passo fondamentale all’interno di una strategia più ampia e strutturata. Abbiamo saputo utilizzare con efficienza tutti i fondi disponibili del Piano Nazionale Complementare al Pnrr che sono risorse extra-regionali, rispettando i tempi previsti e dimostrando la capacità della nostra amministrazione di portare a compimento interventi complessi e strategici. – continua – Per questo ringrazio le donne e gli uomini di Arpa e i direttori regionali coinvolti. La realizzazione dell’HPC, e del futuro centro di eccellenza, non è solo un traguardo infrastrutturale: è la base per un cambiamento culturale e scientifico. Saper monitorare i dati, leggerli, analizzarli e trasformarli in strumenti concreti di prevenzione e tutela, significa fare un passo avanti decisivo per proteggere il benessere dei cittadini e garantire un ambiente sano e resiliente per le generazioni future”.

“Con l’Healthy Planet Center – afferma il direttore generale di Arpa Sicilia, Vincenzo Infantino – si compie un primo passo concreto nel percorso di trasformazione di Arpa Sicilia in una moderna agenzia di riferimento, sia a livello regionale che nel contesto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). Questa nuova infrastruttura non rappresenta soltanto uno spazio fisico rinnovato, ma si configura come un motore strategico per l’innovazione tecnologica applicata alla gestione dei dati ambientali. Attraverso l’integrazione di competenze multidisciplinari e l’utilizzo di tecnologie avanzate, mettiamo a disposizione del territorio uno strumento operativo in grado di rafforzare concretamente la capacità di prevenzione e risposta ai rischi emergenti, contribuendo alla transizione ecologica e digitale della Sicilia”.




Torna il Sicilia Express, treno speciale per i siciliani che rientrano per l’estate. Anche a Siracusa

Partirà da Torino il 30 luglio il Sicilia Express, il treno speciale promosso dalla Regione Siciliana in collaborazione con FS Treni Turistici Italiani per favorire il rientro dei siciliani residenti al nord anche in occasione delle vacanze estive. Il servizio toccherà le principali città del centro-nord Italia per poi raggiungere le destinazioni dell’Isola. Il viaggio di ritorno è previsto per il 23 agosto.
I biglietti saranno disponibili a partire dalle 14,30 di oggi sui canali ufficiali di Trenitalia (app, sito web, biglietterie e agenzie convenzionate) e sul sito di FS Treni turistici italiani. Il prezzo per i posti a sedere parte da 29,90 euro. A bordo, lungo il tragitto, sono previste attività di intrattenimento, musica dal vivo, degustazioni di prodotti tipici e momenti di folclore che celebrano l’identità e le tradizioni della regione.
L’iniziativa rientra tra le azioni promosse dalla Regione per sostenere il diritto alla mobilità e rafforzare il legame con i siciliani che, per lavoro o studio, vivono fuori dall’Isola.
Il Sicilia Express si fermerà a Torino Porta Nuova, Milano Porta Garibaldi, Parma, Bologna centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Ostiense, Salerno e Messina centrale. Nella città dello Stretto, il treno si divide in due sezioni: una andrà a Siracusa con fermate a Taormina Giardini, Giarre Riposto, Acireale, Catania centrale, Lentini, Augusta, Siracusa; l’altra andrà a Palermo con fermate a Milazzo, Capo d’Orlando, Santo Stefano di Camastra, Cefalù, Termini Imerese, Bagheria, Palermo centrale.
«Con questa iniziativa – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – vogliamo offrire un’opportunità concreta ed economicamente vantaggiosa ai tanti siciliani che vivono lontano dalla loro terra, permettendo loro di rientrare in Sicilia e riabbracciare le loro famiglie. È un gesto di vicinanza e attenzione verso le nostre comunità emigrate».
«Il Sicilia Express – aggiunge l’assessore regionale delle Infrastrutture della mobilità Alessandro Aricò – rappresenta un modello di trasporto integrato e pensato per i bisogni reali dei cittadini. Un viaggio che non è solo uno spostamento, ma un’esperienza che riporta a casa, tra sapori, suoni e colori della nostra Isola».




La Sicilia “nursery” per tartarughe caretta-caretta, record di nidi nelle riserve

“La Sicilia si conferma terra di meraviglia e rinascita, con una intensa nidificazione delle tartarughe marine della specie Caretta-caretta su alcune spiagge dell’isola”. L’assessore regionale al Territorio e ambiente, Giusy Savarino, commenta con entusiasmo il ritrovamento in questi giorni di numerosi nidi – da parte di volontari e associazioni – nelle riserve naturali Saline di Priolo, Isola dei Conigli, Cala Spugne e Cala Croce a Lampedusa.
“Emblematica la nidificazione nelle Saline di Priolo, area a elevato rischio ambientale, in una zona – aggiunge Savarino – fragile e preziosa: lo interpretiamo come segno di speranza. Dalle spiagge di Torre Salsa, nell’agrigentino e Macchia Foresta del fiume Irminio, in provincia di Ragusa, fino a Lampedusa, la Sicilia si conferma una vera e propria nursery per questa specie, che trova condizioni ideali per riprodursi. Con il diciassettesimo nido trovato in questi giorni nella spiaggia dei Conigli, superiamo ogni precedente.
Rivolgo un grazie a tutti quanti, volontari, associazioni, istituzioni, sono impegnati per la salvaguardia dei siti con dedizione e passione. Il mio assessorato continua a mettere in atto le misure necessarie per la conservazione e per proteggere dall’inquinamento le riserve naturali che si stanno confermando ricettacolo di biodiversità”.




Immigrazione, tre milioni per i comuni di frontiera: Augusta e Portopalo nel siracusano

L’assessore regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica Andrea Messina ha firmato il decreto che assegna 3 milioni ai comuni siciliani che si trovano in prima linea nella gestione del fenomeno migratorio. Il contributo straordinario, previsto dall’articolo 6 della legge regionale 1 del 9 gennaio 2025, punta a rafforzare la capacità operativa dei territori coinvolti, migliorare i servizi essenziali e favorire un sistema di accoglienza più equo e sostenibile.
Lo stanziamento complessivo è stato assegnato per il 50% in parti uguali tra tutti i comuni beneficiari e per il restante 50% in proporzione al numero di arrivi registrati come primo approdo nel corso del 2024; un criterio che mira a garantire equità, bilanciando l’esigenza di un sostegno minimo per tutti con il riconoscimento del maggiore impatto sostenuto da alcuni territori.
Nel dettaglio, i contributi assegnati sono così ripartiti:

Agrigento: Lampedusa e Linosa – primo presidio del Mediterraneo – ricevono 1.427.136,40 euro; Porto Empedocle 132.446,00 euro; Siculiana 125.200,50 euro.
Catania: centro metropolitano con funzione logistica e assistenziale, 141.553,10 euro.
Ragusa: Modica 125.000,00 euro; Pozzallo 194.162,00 euro; Ragusa, punto di raccordo per i flussi interni, 125.000,00 euro.
Siracusa: Augusta 146.278,40 euro; Portopalo di Capo Passero, estrema punta meridionale dell’isola, 128.007,00 euro.
Trapani: Favignana 131.443,70 euro; Pantelleria 188.176,60 euro; Trapani 135.596,30 euro.

«Con questo provvedimento – dice l’assessore Messina – il governo Schifani intende ribadire un principio fondamentale: i comuni siciliani non devono essere lasciati soli. Le isole, i porti e le città che ogni giorno accolgono donne, uomini e bambini in fuga da guerre, fame e persecuzioni rappresentano la prima risposta umana e istituzionale dell’Europa. Le isole minori della Sicilia e i comuni di frontiera, spesso affrontano in solitudine oneri enormi, sia in termini economici che organizzativi. Il contributo di tre milioni di euro che oggi assegniamo è un segnale concreto di attenzione, vicinanza e responsabilità da parte della Regione».




Goletta Verde in Sicilia, i dati del monitoraggio: 44% dei campioni oltre i limiti

Il 44% dei campioni analizzati da Goletta Verde lungo le coste siciliane è risultato oltre i limiti di legge. Il dato è emerso durante la conferenza stampa organizzata ad Agrigento, con la partecipazione di Daniele Gucciardo (Presidente Legambiente Rabat Agrigento), Alice De Marco (portavoce Goletta Verde), Maurizio Arcidiacono (responsabile Coordinamento dell’Area 1 – CONOU), Vanessa Rosano (direttrice Legambiente Sicilia), Giusy Savarino (assessore Regionale Territorio e Ambiente Regione Sicilia) e Tommaso Castronovo (presidente Legambiente Sicilia).
Il monitoraggio della costa della Sicilia quest’anno si è svolto tra la fine del mese di giugno e gli inizi di luglio. In tutto sono stati campionati 25 punti, di cui 16 a mare e 9 in situazioni critiche di scarico, foci di fiumi o torrenti. Su 25 punti campionati, 14 sono risultati entro i limiti di legge e i restanti 11 hanno evidenziato criticità per una scarsa inefficiente depurazione. In particolare, 2 punti sono risultati inquinati e 9 fortemente inquinati.
Un solo punto campionato in provincia di Siracusa, nel mare presso la scogliera del faro su via S. Elena a Capo Santa Croce. E’ risultato entro i limiti.
Nella provincia di Agrigento sono 3 i punti campionati: 2 foci risultano inquinate e uno entro i limiti. Il punto alla foce del torrente Cansalamone a Sciacca è risultato fortemente inquinato, mentre il punto alla foce del fiume Akragas ad Agrigento inquinato ed il punto a Licata, la foce del fiume Salso è risultato entro i limiti.
Due i punti campionati nella provincia di Caltanissetta, entrambi campionati a mare in prossimità di punti critici sono risultati entro i limiti: la spiaggia fronte il torrente Rizzuto a Marina di Butera e la spiaggia presso la foce del fiume Gattano.
In provincia di Catania sono stati campionati 3 punti, 2 di questi sono risultati fortemente inquinati. Nello specifico si tratta della foce presso via Kennedy play in contrada Pantano d’Arci a Catania ed il punto sul lungomare Galatea ad Aci Trezza, campionati a mare. L’unico punto risultato entro i limiti è la spiaggia presso la foce del torrente Macchia in località Sant’Anna di Risposto.
Tre i punti campionati nella provincia di Messina, tutti prelevati a mare e risultati entro i limiti: tratto di mare presso il Depuratore di Milazzo /Spiaggia di Ponente a Milazzo, Mare presso Depuratore Milazzo / Spiaggia di Ponente nella località di San Giovanni e il campione prelevato presso la foce della foce Saia Archi.
Otto i punti campionati nella provincia di Palermo, 5 campionati a mare e 3 nelle foci. Tutti i punti a mare sono risultati entro i limiti: spiaggia a sinistra della pompa di sollevamento fronte via Barcarello, il mare presso la foce del torrente Chiachea a Carini, la spiaggia della Praiola a Terrasini, spiaggia fronte canale presso piazza Marina a Cefalù e la spiaggia Ciammarita a Trappeto. Per quanto riguarda questi ultimi due punti si segnala che i valori sono risultati molto vicini al superamento dei limiti di legge. Le tre foci sono risultate tutte fortemente inquinate, nel dettaglio la foce del fiume Eleuterio a Bagheria, lo sbocco dello scarico a Palermo e la foce del fiume Nocella in contrada San Cataldo, tra il comune di Terrasini e di Trappeto.
Solo un punto campionato nella provincia di Ragusa, la foce del fiume Irminio a Scicli, è risultata inquinata.
Quattro i punti nella provincia di Trapani. Tre quelli risultati fortemente inquinati, di cui due a mare e uno prelevato alla foce: la spiaggia sul lungo mare Dante Alighieri presso il pennello di fronte all’isola ecologica a Trapani, il mare presso lo scarico del depuratore a Marinella di Selinunte a Castelvetrano e la foce del fiume Delia a Mazara del Vallo, è risultata fortemente inquinata. Solo un punto risulta essere entro i limiti, quello prelevato presso la spiaggia vicino ex tonnara a San Cusumano – Erice.
“Anche quest’anno i dati del monitoraggio di Goletta Verde evidenziano una situazione preoccupante nelle foci dei fiumi, che rispecchiano una carente attività di depurazione”, dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia. “Abbiamo bisogno che le amministrazioni diano dei segnali forti e precisi, ed inizino a mettere l’efficientamento del sistema di depurazione tra le loro priorità. Sono anni che con Goletta Verde denunciamo le criticità di punti che, in alcuni casi, sono diventate croniche. Continueremo a monitorare questi punti, che possono diventare un pericolo per la salute dei cittadini, visto anche che nel 60% dei punti campionati presso le foci, i tecnici di Legambiente non hanno trovato cartelli di divieto di balneazione”.




Politiche sociali, dalla Regione 38 milioni per persone con disabilità gravissima

Oltre 38 milioni di euro sono stati impegnati dall’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali in favore di persone con disabilità gravissima per il pagamento del beneficio economico dei mesi di giugno e luglio 2025.
“Anche quest’anno con l’approssimarsi delle ferie estive – dichiara l’assessore Nuccia Albano – abbiamo deciso di impegnare la somma di due mesi ed evitare così possibili rallentamenti nell’erogazione dei servizi. Il nostro obiettivo è stare vicino alle persone più fragili e vulnerabili, offrendo un aiuto concreto alle famiglie che si trovano in situazioni di particolare bisogno”.
Le risorse finanziarie provengono dal “Fondo per la disabilità e per la non autosufficienza” e saranno destinate a tutte le Asp dell’Isola, sulla base della comunicazione del numero delle persone colpite da disabilità gravissima. I soggetti censiti al mese di giugno 2025 risultano oltre 15.738.




Ponte sullo Stretto, firmato Accordo di programma. Schifani: “Passo concreto verso un’opera storica”

«Questo accordo rappresenta un ulteriore passo concreto verso la realizzazione di un’opera attesa da decenni, strategica per l’integrazione infrastrutturale del Mezzogiorno e per il futuro della Sicilia. Il Ponte sullo Stretto non è solo un simbolo ma è anche una sfida che stiamo vincendo, con determinazione e visione. La Regione è pienamente impegnata, anche attraverso le opere di connessione, affinché questo progetto diventi realtà entro i tempi previsti».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che stamattina a Roma ha firmato insieme ai ministri Salvini e Giorgetti, al presidente della Regione Calabria Occhiuto e ai vertici di Anas, Rfi e Società Stretto di Messina l’Accordo di programma che disciplina gli impegni amministrativi e finanziari volti a garantire la piena operatività della società Stretto di Messina e il completamento dell’opera.
«Con questo Governo – ha evidenziato Schifani nel suo intervento durante la riunione al Mit – il rischio che il Ponte resti una cattedrale nel deserto è definitivamente scongiurato. È in corso, infatti, un vero e proprio piano strategico di infrastrutturazione stradale e ferroviaria per la Sicilia, con investimenti di quasi 20 miliardi di euro. Parliamo di opere come la realizzazione della media velocità sulla linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina, la costruzione della Catania-Ragusa, il riammodernamento – per la prima volta dalla sua costruzione – dell’autostrada A19 Palermo-Catania e il completamento della SS 640 Caltanissetta-Agrigento, il cui ultimo viadotto sarà inaugurato proprio domani. Tutte infrastrutture direttamente connesse al Ponte e fondamentali per garantirne piena funzionalità e integrazione nel sistema dei trasporti regionali e nazionali».
«Desidero ringraziare – conclude Schifani – il ministro Salvini per la forte determinazione e la costanza con cui ha sostenuto e portato avanti il progetto. Senza il suo impegno e la sua caparbietà oggi non saremmo a questo punto».




Turismo, al via domande per potenziare offerta ricettiva in Sicilia

Si è aperta oggi (martedì 15 luglio) alle ore 12 la piattaforma telematica dell’Irfis per la presentazione delle domande relative al bando promosso dalla Regione Siciliana per il potenziamento dell’offerta ricettiva. L’iniziativa, finanziata per complessivi 135 milioni di euro con risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, è rivolta a micro, piccole, medie e grandi imprese alberghiere ed extralberghiere operanti in Sicilia: alberghi, bed and breakfast, ostelli, campeggi, villaggi turistici, case vacanze, rifugi e strutture aggregate, comprese reti d’impresa e cooperative.
I contributi a fondo perduto sono destinati a progetti di ristrutturazione, ampliamento, riattivazione o realizzazione di nuove attività turistiche attraverso il recupero o la riconversione di immobili esistenti. Le domande potranno essere presentate fino alle ore 17 del 15 ottobre 2025.
«Come avevo anticipato – dichiara il presidente della Regione Renato Schifani – siamo riusciti a pubblicare questo bando in tempi record, a conferma della determinazione e dell’efficienza della nostra azione. Si tratta di uno strumento strategico per rafforzare e rendere ancora più competitiva l’offerta turistica siciliana. I dati continuano a premiarci: la Sicilia si conferma tra le mete preferite nel panorama internazionale, attirando un numero crescente di visitatori, anche di fascia medio-alta. È dunque il momento giusto per accelerare gli investimenti sull’accoglienza e sulla qualità dei servizi turistici dell’Isola».
Le agevolazioni vanno da 50 mila a 3,5 milioni di euro, con procedura valutativa a graduatoria. Sono previsti due distinti regimi di aiuto, “de minimis” e “in esenzione”, ognuno con soglie e condizioni specifiche. Gli interventi dovranno rispettare i limiti di cubatura previsti dalle normative edilizie vigenti e non sarà ammesso consumo di nuovo suolo. Le imprese selezionate avranno 24 mesi di tempo per completare i lavori.
Le istanze possono presentate esclusivamente sulla piattaforma incentivisicilia.irfis.it accendo con Spid o Cns.