Ars, approvato il ddl ‘Liberi di scegliere’, Gilistro (M5S): “I nostri ragazzi non vanno lasciati soli”

“Il via libera di sala d’Ercole al ddl “Liberi di scegliere”, che prevede interventi di sostegno e protezione sociale in favore di soggetti inseriti in contesti di criminalità è un grande atto di civiltà del quale ringrazio la commissione di cui faccio parte e l’intera deputazione. I nostri ragazzi non vanno lasciati soli, i rischi per chi vive in contesti mafiosi sono tanti, ma anche per chi vive in contesti connotati da basso livello socioculturale, dove ai bambini, anche in tenerissima età, vengono affidati telefonini ed altre apparecchiature digitali cui viene pericolosamente delegato il ruolo di baby sitter con conseguenze spesso devastanti”. Così il deputato M5S Carlo Gilistro, componente della commissione Salute dell’Ars, ha commentato l’approvazione all’unanimità del ddl “Liberi di scegliere”.
“Dobbiamo creare – dice Gilistro – spazi di aggregazione sociale che al Sud mancano e che alla lunga contribuiscono all’esplosione del ritiro sociale e ad alimentare il cosiddetto fenomeno, che sta raggiungendo dimensioni veramente preoccupanti, degli hikikomori, cioè dei ragazzi chiusi in casa che hanno contatti col mondo solo attraverso gli apparecchi digitali”:




Il fenicottero rosa torna alle saline di Priolo. “Vittoria della natura e simbolo di rinascita”

Il fenicottero rosa (Phoenicopterus roseus) è tornato a nidificare nella Riserva naturale orientata “Saline di Priolo”, nel siracusano. Un piccolo nucleo di coppie si è insediato nella riserva, che fa parte del Sistema delle aree naturali protette della Regione Siciliana ed è gestita dalla Lipu.
“Le saline di Priolo – ha detto l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente Giusi Savarino – sono uno dei simboli più forti e struggenti della rinascita ambientale in Sicilia. In un luogo segnato da decenni di impatti industriali, la natura ha dimostrato di potere ancora vincere. Il ritorno del fenicottero rosa non è solo una conquista ecologica, è un segnale potente che ci invita a credere in una Sicilia capace di rinascere, anche nei territori più complessi. Ovviamente non tutti i problemi della zona sono risolti ma questo è un bell’esempio di come le strade per la ripartenza di un’area anche degradata possano essere molteplici e avvincenti”.
La notizia della nidificazione è la conferma dell’eccezionale valore ecologico e simbolico di questo sito Natura 2000, che ospita habitat prioritari e specie protette a livello comunitario, e che nel 2015 divenne celebre per la prima nidificazione accertata del fenicottero in Sicilia. Il ritorno avviene dopo tre anni di assenza, dovuti all’abbandono della colonia in seguito allo sparo di fuochi d’artificio a ridosso dell’area, nella zona che ospita un mercato e dove si svolgono manifestazioni ed eventi musicali.
“Non possiamo più permettere – sottolinea Savarino – che la fruizione incontrollata, la musica ad alto volume o i fuochi d’artificio mettano a rischio questo patrimonio naturale unico. La sfida non è impedire le attività economiche, ma costruire insieme regole chiare e condivise. Dobbiamo lavorare per una convivenza intelligente, che permetta agli operatori commerciali di continuare le loro attività, ma nel pieno rispetto della legge e della biodiversità. È un dovere verso le future generazioni. Le Saline hanno offerto al territorio priolese un’occasione rara di riconversione d’immagine, attirando migliaia di visitatori ogni anno, anche dall’estero, e restituendo alla comunità un luogo di bellezza, pace e speranza. Preservare questo miracolo della natura significa tutelare anche un’opportunità turistica e culturale che può rappresentare il motore di una nuova economia sostenibile”.




Infrastrutture, è polemica per il rischio tagli. La Regione rassicura, opposizioni all’attacco

L’assessore regionale alle Infrastrutture prova a gettare acqua sul fuoco delle polemiche. “Non risultano ad oggi provvedimenti statali che decurtino risorse destinate ad infrastrutture viarie o ferroviarie in Sicilia”, afferma Aricò. “Qualora venissero paventati tagli a danno di opere strategiche per l’Isola, il governo Schifani si batterà per far valere le proprie ragioni a tutela della mobilità e della sicurezza dei cittadini siciliani”, aggiungein merito all’allarme lanciato negli ultimi giorni da amministratori e costruttori.
“L’unica riduzione di risorse, lineare in tutta Italia per un valore di 350 milioni di euro, riguarda le ex Province per la manutenzione straordinaria delle strade – prosegue l’assessore – Nel dettaglio, la ricaduta sui Liberi consorzi e le Città metropolitane in Sicilia è di circa 34 milioni per il biennio 2025-2026. Ma su questo aspetto desidero rassicurare i cittadini: continueremo a investire con determinazione sulla sicurezza e sull’ammodernamento della rete viaria dell’Isola. In particolare, vista l’importanza che il governo regionale riconosce ai collegamenti interni, con il presidente Schifani abbiamo già concordato che, nel caso in cui ci fossero già obbligazioni giuridicamente vincolanti, le risorse necessarie all’esecuzione delle opere saranno garantite da fondi regionali”.
L’assessore Aricò ricorda anche che, in sede di predisposizione del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc), circa 640 milioni di euro sono stati destinati alla viabilità delle aree interne, delle ex Province e dei territori più fragili. A questi si aggiungono ulteriori fondi regionali per la manutenzione straordinaria, la sicurezza stradale e il completamento di opere strategiche, oltre ai vari programmi di investimento programmati che ammontano a 37 miliardi di euro ripartiti in strade, opere ferroviarie, porti ed edilizia statale.
“Proprio sul fronte delle infrastrutture ferroviarie – conclude Aricò – nei giorni scorsi Rfi ha assicurato che l’operazione di rimodulazione dei progetti comporterà un incremento complessivo delle risorse destinate alla Sicilia da circa 1,5 miliardi a oltre 1,8 miliardi di euro”.
Ma non basta per placare le opposizioni. “E’ inaccettabile l’ennesimo taglio di risorse perpetrato dal governo Meloni ai danni della Sicilia. Cosa ancora più grave se questi fondi sottratti alla Sicilia, complessivamente circa 3 miliardi di euro, vengono dirottati alle già ricche regioni del Nord Italia. Tagliare di oltre 70% le somme destinate alla manutenzione delle strade provinciali, alla mobilità sostenibile e alle rigenerazione urbana ad una regione come la nostra, in cui le arterie stradali interne sono abbandonate e gli spostamenti tra le città capoluogo avvengono in tempi medievali, è letteralmente una vergogna”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo. “E’ sconfortante per altro – aggiunge – leggere che oggi anche da alcuni esponenti della maggioranza di centrodestra venga rilevata l’estrema lentezza dei cantieri aperti e una spesa troppo bassa come abbiamo già più volte detto anche noi, in questi mesi, in particolare per quanto riguarda l’alta velocità Palermo-Catania e quelli per l’autostrada Ragusa-Catania per i quali abbiamo più volte sollecitato – conclude – sia Rfi sia Anas ad essere più solerti possibile”.
Anche la pentastellata Adorno alza la voce. “Il definanziamento di ben tre miliardi destinati alla Sicilia rappresenta un fatto gravissimo che penalizza ancora una volta la nostra regione, già fortemente provata da anni di ritardi infrastrutturali. Solo con l’ultimo atto del Ministero delle Infrastrutture, guidato da Matteo Salvini, sono stati cancellati 900 milioni di euro destinati a progetti di manutenzione e mobilità, colpendo duramente quattordici interventi tra Comuni e Liberi Consorzi, tra cui quelli previsti lungo l’asse Palermo-Catania”.
Tra le penalizzazioni più gravi si segnala l’estromissione dal PNRR di due tratti fondamentali della linea ferroviaria dell’alta velocità Palermo-Catania: il segmento Dittaino-Catenanuova, per il quale erano stati previsti 588 milioni di euro, e 13 dei 15 chilometri del tratto Dittaino-Enna, finanziato con quasi 594 milioni. A questi si aggiunge anche il definanziamento del bypass ferroviario di Augusta, da 116 milioni, senza alcuna indicazione su tempi e modalità di eventuale rifinanziamento.
“È evidente che il governo Meloni, con la complicità del ministro Salvini, continua a trattare la Sicilia come una riserva da cui attingere fondi per poi riallocarli altrove, secondo logiche che nulla hanno a che fare con l’equità territoriale. E il governatore Renato Schifani cosa fa? Guarda da spettatore. Un nuovo smacco da parte di un alleato di governo che, ancora una volta, decide a proprio piacimento il destino di risorse fondamentali, penalizzando di fatto tutti i siciliani”, accusa la deputata cinquestelle catanese. “Presenterò un’interrogazione parlamentare urgente. Prendendo atto di quello che è accaduto, vogliamo sapere cosa intende fare il presidente Schifani. I 3 miliardi devono tornare nella disponibilità della Regione Siciliana”.




Urbanistica, 25 i comuni ammessi ai contributi regionali per la redazione dei piani: c’è Buccheri

Sono venticinque i Comuni siciliani ammessi ai contributi erogati dalla Regione Siciliana per la redazione degli strumenti territoriali e urbanistici. È stato firmato il decreto con la graduatoria provvisoria delle istanze relative all’assegnazione per il 2025 dei fondi stanziati in attuazione dell’articolo 70 della legge regionale numero 9 del 15 aprile 2021. Tra i comuni ammessi a finanziamento c’è Buccheri.
“Con questi contributi – dice l’assessore regionale al Territorio e ambiente Giusi Savarino – diamo un significativo impulso alla costruzione dell’impianto pianificatorio avviato con la legge regionale 19/2020. Stiamo lavorando con celerità alla stesura della prima versione del Piano territoriale regionale che costituisce il quadro di riferimento per gli atti di governo del territorio degli enti locali, dei gestori di aree naturali protette nonché di ogni altra struttura dotata di competenze che abbia incidenza sul territorio”.
Il decreto con l’elenco dei comuni ammessi a finanziamento e quelli esclusi è consultabile sul sito istituzionale del dipartimento regionale dell’Urbanistica a questo link.




ANCI Sicilia incontra i presidenti dei Liberi consorzi: “Rafforzate le autonomie locali”

Questa mattina, martedì 20 maggio, presso la sede di ANCI Sicilia a Palermo, si è tenuto un incontro con i neoeletti presidenti dei Liberi consorzi comunali. Oltre al presidente di ANCI Sicilia Paolo Amenta e al segretario generale Mario Emanuele Alvano, hanno partecipato Giuseppe Pendolino, presidente del Libero Consorzio di Agrigento, Walter Tesauro, presidente del Libero Consorzio di Caltanissetta, Piero Capizzi, presidente del Libero Consorzio di Enna, Maria Rita Schembari, presidente del Libero Consorzio di Ragusa, Michelangelo Giansiracusa, presidente del Libero Consorzio di Siracusa, e Salvatore Quinci, presidente del Libero Consorzio di Trapani.
Il presidente di ANCI Sicilia Paolo Amenta, nell’accogliere i neoeletti presidenti all’interno dell’Associazione, ha indicato che: “La nuova sfida che vi aspetta sono le funzioni e competenze attribuite agli enti di area vasta, che devono essere garantite dal necessario equilibrio finanziario, che vi permetteranno di migliorare la qualità dei servizi in favore di cittadini e imprese. Si tratta, senza dubbio, di un ruolo molto impegnativo ma, finalmente, sarà possibile pensare a un modello amministrativo lungimirante, che contribuisca a guardare al futuro dell’isola attraverso strategie territoriali e progressive soluzioni delle problematiche in essere.”
“Con l’incontro di oggi inizia un percorso per ricompattare il sistema delle autonomie locali siciliane – ha detto Alvano – Bisognerà riprendere in mano gli strumenti che giacciono da oltre 10 anni, con la consapevolezza che potranno risultare inadeguati o non conformi alle attuali esigenze. Sarà inoltre necessario, al di là delle competenze, armonizzare il rapporto tra Liberi consorzi e Comuni anche sulle tematiche relative alle competenze proprie dei Comuni.”
L’incontro è stato anche l’occasione per ricordare come i presidenti dei Liberi consorzi facciano parte della Conferenza Regione-Autonomie Locali e del direttivo di ANCI Sicilia. La loro presenza all’interno dell’Associazione consentirà di avviare i necessari tavoli tecnici sulle competenze specifiche dei Liberi Consorzi.
I presidenti hanno manifestato grande apprezzamento per il percorso che si intende intraprendere, consapevoli delle opportunità ma anche delle criticità e difficoltà da affrontare. Per queste ragioni, ANCI Sicilia chiederà un incontro al Presidente della Regione, all’assessore alle Autonomie locali e al Presidente dell’Ars per valutare lo stato dell’arte degli enti di area vasta in Sicilia.




Truffa alla Regione sui rimborsi per il caro voli, sequestrati a un 26enne beni per 180mila euro

Aveva presentato quasi 900 richieste di rimborso false per i voli da e per la Sicilia, riuscendo a incassare oltre 86mila euro. Ma quei viaggi aerei, secondo la Procura di Catania, non ci sarebbero mai stai. Protagonista della vicenda un giovane studente di 26 anni, ora indagato con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, la frode è emersa nell’ambito del programma “Caro Voli” lanciato dalla Regione Siciliana per sostenere economicamente i residenti nelle spese per i biglietti aerei. L’indagine è stata condotta dalla Guardia di Finanza, nucleo speciale di polizia valutaria, dopo che la stessa Regione aveva segnalato anomalie nei livelli di rimborso.
Il giovane avrebbe sfruttato la modalità di pagamento cumulativa del bando, riuscendo inizialmente a sfuggire ai controlli dato che gli importi delle singole pratiche non risultavano immediatamente sospetti. Le richieste risalenti al solo mese di ottobre 2024, ammontavano complessivamente a circa 180mila euro, una cifra che ha fatto scattare ulteriori verifiche.
Per rendere credibili le pratiche, l’indagato si sarebbe servito di software di grafica e scrittura, riuscendo a creare carte di imbarco contraffatte complete di QR Code e dettagli apparentemente identici a quelli reali. Solo un’analisi approfondita da parte della Guardia di Finanza ha permesso di individuare le discrepanze con i documenti di viaggio autentici.
Dopo aver ricostruito l’intera operazione fraudolenta, la Procura etnea ha proceduto con il sequestro preventivo di beni per equivalente, per un valore complessivo pari alla somma indebitamente richiesta. Le indagini proseguono per verificare eventuali ulteriori responsabilità e per impedire altri tentativi di frode legati al bando regionale.

foto archivio




Festival delle Regioni, Sicilia presente per il quarto anno consecutivo

Anche quest’anno la Sicilia è presente, con un proprio stand, al festival “L’Italia delle Regioni” che ha raggiunto la sua quarta edizione e riunisce esponenti di governo, accademici e stakeholder dei 21 territori rappresentati dalla Conferenza delle Regioni. Un palcoscenico prestigioso in cui poter mettere in mostra le eccellenze e le bellezze siciliane e promuovere i flussi turistici nell’Isola. La manifestazione è stata inaugurata ieri a Venezia e si concluderà domani.
«Partecipare a un contesto così autorevole in cui Regioni e Province autonome si confrontano e dialogano sulle proprie esperienze – spiega l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, delegato dal presidente Renato Schifani – è un’occasione strategica per affermare la nostra identità, valorizzare le eccellenze del territorio e condividere la visione di sviluppo che stiamo costruendo. In questi anni, il governo regionale ha impresso una svolta concreta alla crescita, puntando con decisione sugli investimenti. Penso in particolare alle infrastrutture: autostrade, ferrovie e progetti di mobilità sostenibile, che mirano a rafforzare la coesione tra i territori. Ma allo stesso tempo stiamo portando avanti alcuni interventi che porranno fine a emergenze decennali, come i termovalorizzatori di Palermo e Catania, che risolveranno il problema dello smaltimento dei rifiuti, o la costruzione dei dissalatori per fronteggiare con efficacia il fenomeno dell’emergenza idrica. A questi si aggiungono investimenti significativi nella digitalizzazione e misure a sostegno del sistema produttivo, a testimonianza della visione di sviluppo integrata e moderna del governo Schifani. A Venezia portiamo quindi la nostra esperienza, la nostra storia e la determinazione con cui stiamo costruendo il futuro della Sicilia».
Due, in particolare, i progetti presentati al Festival come best practice, finanziati dalla Regione con le risorse del Po Fesr Sicilia 2014-2020 e portati a Venezia dal dipartimento Programmazione della Presidenza. Li ha illustrati la responsabile del dipartimento Affari extraregionali, Margherita Rizza, durante la manifestazione: «Si tratta del campo di rugby “Gaspare Umile” del Comune di Marsala, pensato per sostenere il processo di inclusione sociale sul territorio, e del progetto Idmar-Km3net, il più grande telescopio sottomarino d’Europa, che si trova a 3500 metri di profondità al largo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Le due presentazioni hanno registrato un’ampia partecipazione. Ormai è il quarto anno che andiamo al Festival con un nostro stand, e questo ovviamente significa potere offrire informazioni e materiale pubblicitario ai visitatori e ai tanti curiosi che ci vengono a trovare. Le persone ci chiedono di tutto: da cosa poter fare la notte di Capodanno ai percorsi religiosi in Sicilia. Anche questo è un modo per presentare, speriamo al meglio, la nostra regione».




Firmato il rinnovo del contratto per i lavoratori di cemento, calce e gesso in Sicilia

Raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nei settori cemento, calce e gesso in Sicilia: coinvolti quasi mille lavoratori, di cui 600 nel solo comparto cemento. “È stata una contrattazione complessa – spiegano Salvo Carnevale e Francesco Cascone della Fillea Cgil Sicilia – con un punto prioritario legato al recupero dell’inflazione attuale”.
L’intesa prevede un aumento di 175 euro, oltre ai 120 euro di recupero inflattivo subito, per un totale di 295 euro.
Tre saranno le tranche: 60 euro ciascuna, dal 1° ottobre di quest’anno e dal 1° ottobre del 2026; l’ultima sarà di 55 euro, dal 1° ottobre 2027. Il contratto scadrà il 31 dicembre del 2027. Esteso il premio di anzianità a tutti gli operai con almeno 23 anni di servizio, pari a una mensilità aggiuntiva.
Tra le novità economiche: 10 euro mensili per il lavaggio degli indumenti da gennaio 2027, aumento del contributo mensa a 2 euro e indennità di turno al 7%. L’elemento di garanzia retributiva per le aziende senza contrattazione di 2° livello sale da 170 a 300 euro.
Sul piano normativo, il contratto estende il periodo di aspettativa a 18 mesi e porta a 24 mesi il comporto per chi affronta terapie salvavita. Malattia e infortunio coperti al 100% fino a 10 mesi. “Estesa l’estensione dei congedi per nascita alle coppie omogenitoriali – sottolineano Carnevale e Cascone – e per lutto”.
Importante anche il riconoscimento del luogo di lavoro come spazio di promozione culturale per contrastare la violenza di genere: «Una dichiarazione comune che afferma la centralità del rispetto e della formazione nel settore». In arrivo decine di assemblee per illustrare i contenuti del contratto.
“Qualcuno ha richiamato alla modernità per giustificare strane posizioni sui referendum del lavoro. Questo contratto è la dimostrazione pratica della modernità del confronto anche perché inizia a trattare tra le molte cose, tramite il comitato bilaterale, di uso dell’intelligenza artificiale. Le assemblee saranno anche occasione per sottolineare l’importanza della partecipazione democratica, argomento più che mai attuale mentre siamo alle battute finali della campagna referendaria dove si registrano orribili appelli all’astensionismo da ambienti dove scontato dovrebbe essere, invece, l’appello alla partecipazione”. Ora il sindacato punta ai rinnovi per i comparti lapidei e laterizi.




Incendi, la giunta stanzia 1,65 milioni per nuovi ristori alle vittime del 2023

La giunta regionale ha approvato lo schema di decreto dell’assessore dell’Economia, Alessandro Dagnino, che destina 1,65 milioni di euro ai soggetti danneggiati dagli incendi del luglio 2023. Nel 2024 una prima erogazione aveva garantito ristori per 1,3 milioni di euro. Il provvedimento odierno amplia lo spettro di indennizzi: vengono, infatti, incluse anche le persone fisiche che hanno subito danni dagli incendi e sono state ampliate le fattispecie per le seconde case.
«Con questo ulteriore stanziamento – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – confermiamo la vicinanza del mio governo a tutti i siciliani che hanno sofferto durante quella terribile emergenza. Abbiamo voluto ampliare le misure di aiuto includendo nuove categorie di beneficiari per non lasciare indietro nessuno. La Regione continuerà a monitorare attentamente la situazione per garantire sostegno e risposte adeguate a tutti i cittadini colpiti da quei tragici eventi».
In caso di danni alle persone, viene previsto un indennizzo di 100 mila euro per gli eredi di coloro che sono morti a causa dei roghi, 60 mila euro per coloro che a seguito degli eventi dannosi hanno avuto un’invalidità permanente del 100 per cento e 20 mila euro a coloro che, invece, hanno avuto un’invalidità permanente pari almeno al 75 per cento.
Per gli immobili vengono aumentate le soglie di indennità che possono essere corrisposte: da 50 mila a 75 mila euro per le abitazioni principali del proprietario, da 25 mila a 37.500 euro per le seconde case, da 15 mila a 22.500 euro per le parti comuni di un edificio residenziale. Infine, nel caso di ristori per i beni mobili distrutti o danneggiati il valore massimo dell’indennizzo passa da 5 mila a 7.500 euro.
La misura sarà gestita da Irfis – FinSicilia che, a seguito del decreto, provvederà alla pubblicazione degli avvisi per l’erogazione delle risorse.




“L’Arte della Gioia” con Tecla Insolia trionfa ai David, l’assessore Amata: “Orgogliosa”

“Sono davvero orgogliosa del successo conseguito da “L’Arte della Gioia” alla settantesima edizione dei premi David di Donatello. Questo riconoscimento certifica la centralità della Sicilia nella narrazione e nella realizzazione di opere cinematografiche di qualità che la Regione con grande impegno sta sostenendo in questi ultimi anni».
A dirlo è l’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata, commentando l’assegnazione di tre David di Donatello al film diretto da Valeria Golino, in occasione della cerimonia a Cinecittà lo scorso 7 maggio.
Lo dichiara l’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, Elvira Amata, commentando l’assegnazione di tre David di Donatello al film diretto da Valeria Golino, durante la cerimonia svoltasi a Cinecittà lo scorso 7 maggio.
L’Arte della Gioia è stato presentato in anteprima mondiale, fuori concorso, nella selezione ufficiale del 77° Festival Internazionale del Cinema di Cannes. Il film di Valeria Golino è prodotto da Sky Studios e HT Film, ed è stato realizzato con il contributo dell’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, attraverso la Sicilia Film Commission.
Il film è stato premiato per le interpretazioni di Tecla Insolia e Valeria Bruni Tedeschi (rispettivamente, miglior attrice protagonista e miglior attrice non protagonista), nonché per la sceneggiatura non originale, firmata da Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo.
“L’opera, interamente ambientata in Sicilia, – ha aggiunto Amata – è tratta dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza, considerato uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento e grazie all’industria cinematografica ha ricondotto all’attualità una fase storica nella quale le donne hanno vissuto, lottato e sofferto in cerca del proprio spazio nel mondo”.

Foto di IG-Tecla Insolia.