“Basta sangue sulla SS 194”: Carta chiede interventi per migliorare la sicurezza della strada

“Interventi urgenti sulla strada statale 194, perché smetta di essere teatro di tragedie”. Il deputato regionale Giuseppe Carta, presidente della Commissione Ambiente, Trasporti e Mobilità dell’Ars, ha presentato, dopo l’ennesimo tragico incidente di ieri, a causa del quale ha perso la vita un 41enne, un’interrogazione parlamentare per sollecitare interventi urgenti volti a garantire la sicurezza dei cittadini .La comunità del triangolo Francofonte-Lentini-Carlentini è scossa dall’ennesimo episodio di sangue su questa strada,” ha dichiarato  Carta. “Non possiamo più tollerare che la SS 194 si trasformi in un teatro di tragedie. È necessario intervenire subito, senza ulteriori ritardi.” Nel testo dell’interrogazione, Carta evidenzia la pericolosità del tratto stradale, soprattutto nell’area interessata dai lavori di ammodernamento, dove il restringimento della carreggiata e la segnaletica insufficiente rappresentano un grave rischio per automobilisti e motociclisti. “Serve un piano di sicurezza straordinario che preveda una segnaletica più efficace, un miglioramento dell’illuminazione e un rafforzamento dei controlli stradali,” ha aggiunto l’On. Carta. “Inoltre, è indispensabile un presidio costante delle forze dell’ordine per monitorare il traffico e prevenire comportamenti di guida pericolosi.”Tra le richieste avanzate figurano: il potenziamento della segnaletica, l’adozione di dispositivi per la moderazione della velocità, l’introduzione di barriere protettive più efficaci e l’incremento della vigilanza con un dispositivo interforze. “Non possiamo permettere che la negligenza e l’inerzia mettano ulteriormente a rischio la vita delle persone,” ha concluso Carta. “Mi aspetto risposte concrete e immediate da parte della Regione. I cittadini meritano di viaggiare in sicurezza.




Eni Versalis, Regione firma protocollo per la riconversione del Polo di Priolo-Ragusa

«Alla luce degli impegni presi da Eni per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, sia per i propri dipendenti sia per quelli delle aziende dell’indotto, la Regione Siciliana ha deciso che firmerà il protocollo Eni-Versalis per la riconversione del Polo di Priolo-Ragusa». Lo ha annunciato il presidente Renato Schifani, dopo le interlocuzioni avute con la società e con il ministero delle Imprese. «Ringrazio il ministro Adolfo Urso – ha aggiunto il governatore – per essersi fatto portatore delle nostre istanze per avere maggiori garanzia a tutela di lavoratori e imprese dell’Isola».
Al momento della firma del protocollo d’intesa, infatti, il governo regionale, con l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, si era riservato di approfondire il testo per verificare che gli impegni assunti dall’impresa fossero contenuti nel testo dell’accordo. La Regione ha, quindi, formulato alcune richieste. In primo luogo, ha chiesto che l’impegno a mantenere i livelli occupazionali fosse assunto già nell’immediato e per tutta la durata dell’investimento in Sicilia. A tal proposito, ha voluto che le tutele sul personale, estese anche all’indotto, riguardassero specificamente la Sicilia e non fossero considerate su base nazionale. Infine, ha chiesto l’attivazione di iniziative di supporto per le imprese dell’indotto, come ad esempio il mentoring, al fine di agevolarne la riconversione.
Le istanze avanzate dalla Regione sono state tutte accolte e raccolte in un addendum al protocollo, nel quale si specifica anche che “nella regione Sicilia gli investimenti previsti saranno complessivamente superiori ai 900 milioni di euro, di cui 800 per la bioraffineria, 100 per la piattaforma circolarità con l’impianto Hoop di riciclo chimico delle plastiche e alcune decine di milioni a Ragusa per i progetti riportati nel protocollo”.
«Su impulso del presidente Schifani – commenta Dagnino – abbiamo lavorato con cura alla formulazione di una richiesta ferma e circostanziata, con l’obiettivo di arrivare a un testo nettamente migliorativo rispetto al protocollo originario e contenente impegni tangibili e puntuali a tutela del tessuto economico e sociale regionale. Siamo riusciti nell’intento e adesso vigileremo perché i contenuti dell’accordo, come modificato secondo le nostre richieste, siano pienamente rispettati dall’investitore».
«Il governo Schifani – aggiunge l’assessore delle Attività produttive Edy Tamajo – segue con la massima attenzione questa vertenza sin dalla prima ora, consapevole dell’importanza strategica che i siti industriali di Priolo e Ragusa rivestono per il sistema imprenditoriale siciliano. Accogliamo positivamente anche la disponibilità di Eni-Versalis a illustrare le modalità attuative del Protocollo nell’ambito di un apposito Tavolo di coordinamento e monitoraggio. È un segnale di apertura e trasparenza che riteniamo indispensabile per garantire un processo di riconversione sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale».




Elezioni a Solarino, indetti i comizi elettorali per le amministrative del 25 e 26 maggio

Sono stati indetti i comizi elettorali in vista delle Amministrative che si terranno il 25 e il 26 maggio in nove Comuni siciliani. A stabilirlo è un decreto dell’assessore regionale alle Autonomie Locali e alla funzione pubblica Andrea Messina.
A essere coinvolti dal voto saranno i seguenti Comuni, tutti commissariati: Realmonte, in provincia di Agrigento; Montemaggiore Belsito e Prizzi, nel Palermitano; Solarino, in provincia di Siracusa; Favignana, nel Trapanese; mentre, in provincia di Catania sono chiamati alle urne Castiglione di Sicilia, Palagonia, Raddusa e Ramacca, dove intanto sono diventate definitive le dimissioni presentate dal sindaco.
Una decima amministrazione, quella di Tremestieri Etneo, inizialmente coinvolta nella tornata elettorale, non andrà invece al voto a maggio a causa dello scioglimento per mafia deliberato oggi dal Consiglio dei ministri. L’assessorato provvederà dunque a emettere un nuovo provvedimento per escludere il comune del Catanese dalle prossime Amministrative.
«Con l’indizione di queste elezioni – dichiara l’assessore Messina – restituiamo voce ai cittadini e alle comunità locali, garantendo il ritorno alla piena legittimazione democratica delle amministrazioni comunali. La funzione del commissario è temporanea ed è solo attraverso il voto che può realizzarsi pienamente l’autonomia locale sancita dalla nostra Costituzione e dallo Statuto regionale. Questo passaggio rappresenta non solo un atto formale, ma un segnale di fiducia nelle istituzioni e nella partecipazione attiva della cittadinanza».
Le elezioni, come deliberato dal governo regionale lo scorso 19 marzo, si svolgeranno domenica 25 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 26 maggio dalle 7 alle 15. L’eventuale ballottaggio è fissato per domenica 8 giugno, sempre dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15, in coincidenza con la tornata referendaria. Dei Comuni chiamati al voto, solo in uno, a Palagonia, i seggi saranno assegnati con il sistema proporzionale, poiché gli abitanti sono più di 15 mila. In tutte le altre amministrazioni si voterà con il maggioritario.




Anno scolastico 2025/26, in Sicilia le lezioni inizieranno il 15 settembre

Il prossimo anno scolastico in Sicilia avrà inizio lunedì 15 settembre 2025 e terminerà martedì 9 giugno 2026. Lo stabilisce un decreto firmato dall’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano, che riguarda tutte le scuole di ogni ordine e grado operanti nell’Isola e che regolamenta le attività didattiche per l’intero anno scolastico 2025/2026.
Saranno complessivamente 206 i giorni di lezione o 205 nel caso in cui la festa del Patrono locale dovesse ricadere nel periodo scolastico. Fa eccezione la scuola dell’infanzia, per la quale il termine delle attività educative è fissato al 30 giugno 2026, ma nel periodo compreso tra il 10 e il 30 giugno gli istituti potranno lasciare in funzione le sole sezioni necessarie a garantire il servizio.
Le festività nazionali sono quelle consuete; le vacanze di Natale sono previste dal 23 dicembre 2025 al 7 gennaio 2026, quelle di Pasqua dal 2 al 7 aprile 2026. La ricorrenza del 15 maggio, invece, festa dell’Autonomia Siciliana, non prevede l’interruzione delle lezioni perché è previsto che sia dedicata a specifici momenti di aggregazione scolastica per lo studio dello Statuto della Regione Siciliana e per l’approfondimento di problematiche connesse all’autonomia, alla storia e all’identità regionale.
In relazione alle esigenze del Piano dell’offerta formativa, i singoli Consigli di circolo o d’istituto possono modificare, con criteri di flessibilità, la data d’inizio e la sospensione delle attività educative, prevedendo il recupero delle lezioni in altri periodi dell’anno.




Riforma dei Trasporti, nuove regole in Sicilia: le reazioni di Anci e della politica

“Importanti novità con l’approvazione all’Ars del ddl Trasporti della Commissione Territorio e Ambiente”. Ad entrare nel dettaglio è il deputato regionale Giuseppe Carta e presidente della commissione. “Questo via libera-spiega il parlamentare dell’Ars- introduce importanti novità per agevolare i visitatori e per adeguare il settore alle richieste di un periodo di forte crescita della domanda per gli eventi di rilievo in programma nell’Isola. È un grande risultato che si deve alla condivisione di un obiettivo del governo Schifani con il Parlamento per sostenere un comparto strategico per la nostra economia e per agevolare enti locali e cittadini. Con il ddl, si prevede l’introduzione del nolo con conducente regionale, con la previsione di 500 nuove autorizzazioni, che serviranno a potenziare i servizi per gli importanti eventi internazionali del 2025 in Sicilia. Entro 90 giorni, un decreto dell’assessore regionale ai Trasporti disciplinerà la concessione delle licenze. “Inoltre la legge prevede la proroga per i Comuni che non sarebbero riusciti a emanare entro il 31 marzo i bandi per il trasporto urbano – spiega Carta – Così, comuni come Siracusa avranno tempo fino al 31 dicembre e, nel contempo, si potranno prolungare i contratti vigenti per non penalizzare i cittadini – conclude – la legge, in considerazione delle specificità climatiche della Sicilia, autorizza i bus turistici scoperti a circolare per nove mesi all’anno, anziché sei come in precedenza”.
Evidente la soddisfazione di Anci Sicilia, l’associazione dei Comuni, presieduta da Poalo Amenta, che con il segretario generale Mario Emanuele Alvano commenta il risultato raggiunto. “Più che positivo-commentano Amenta e Alvano- un obiettivo che si raggiunge quando le istituzioni collaborano con lo stesso fine. Un risultato per il quale esprimiano apprezzamento ai componenti della IV Commissione, presieduta da Giuseppe Carta, all’Assemblea regionale e al Governo Schifani rappresentato dall’assessore Alessandro Arico’”.
“Proprio il mese scorso – concludono Amenta e Alvano – durante un’audizione in IV Commissione Mobilità avevamo proposto una soluzione che consentisse ai comuni di avere più tempo a disposizione per avviare procedure complesse come quelle di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale “.
Sul tema interviene,inoltre, il deputato regionale Carlo Auteri.
“Con l’approvazione del disegno di legge che disciplina il noleggio con conducente e il trasporto pubblico locale-dice il parlamentare regionale- abbiamo compiuto un passo importante verso il miglioramento dei collegamenti in Sicilia, in particolare sul versante turistico. In IV Commissione abbiamo ascoltato i portatori di interesse – prosegue Auteri – consapevoli del fatto che la Sicilia ha registrato una crescita turistica significativa. Dovevamo intervenire sulla mobilità per rendere l’isola ancora più attrattiva”. A trovare centralità nel provvedimento è soprattutto l’articolo 1, che disciplina nel dettaglio il servizio di noleggio con conducente, garantendo maggiore efficienza per i clienti e tutele chiare per i lavoratori del settore. “Un comparto che rappresenta un supporto fondamentale per il turismo – sottolinea Auteri – soprattutto nelle aree interne e nei centri di grande interesse storico e culturale, che devono essere sempre più facilmente raggiungibili”. Il ddl prevede anche misure utili a sostenere i Comuni nella gestione del Trasporto Pubblico Locale e la possibilità di utilizzare bus scoperti per nove mesi all’anno, con l’obiettivo di destagionalizzare i flussi turistici”.




Trasporto pubblico extraurbano, dal primo luglio nuovo servizio. “Bus moderni e confort”

Firmato questa mattina a Palermo, nella sede dell’assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità, il contratto di servizio, che sarà attivo dal primo luglio prossimo, con i quattro consorzi aggiudicatari dei lotti di trasporto pubblico locale extraurbano in Sicilia.
Il nuovo servizio garantirà la copertura di quasi 63 milioni di chilometri, oltre nove in più rispetto a quelli previsti dal bando per servire meglio le aree interne dell’Isola. A questi, si aggiungeranno, inoltre, i 12 milioni di chilometri che saranno affidati all’Ast con la formula in house. La gara pubblica è stata aggiudicata per un importo complessivo di 663 milioni di euro (oltre Iva), con un risparmio di circa 154 milioni rispetto all’importo a base d’asta. L’affidamento ha una durata di nove anni.
«Per la prima volta nella storia della nostra regione – dice l’assessore Alessandro Aricò – la gara si è svolta con una procedura a evidenza pubblica che ci ha consentito di scegliere le offerte migliori, non soltanto in termini economici ma anche di qualità e affidabilità. L’assegnazione dei quattro lotti del trasporto pubblico locale extraurbano è un grande risultato che coniuga efficienza e trasparenza, oltre a consentire un aumento delle percorrenze».
Le aziende che si sono aggiudicate i quattro lotti sono: Consorzio Trasporti Siciliani Nord (in Ati con il Consorzio Stabile Siciliano Mobilità) per il primo lotto che riguarda il bacino Palermo e Trapani; Consorzio Stabile Siciliano Mobilità Est (in Ati con Consorzio Trasporti Siciliani Sud) per il secondo lotto che comprende i territori di Catania, Ragusa e Siracusa; Consorzio Trasporti Siciliani Nord (in Ati con Consorzio Siciliano Mobilità Nord) per il terzo lotto, che riguarda la provincia di Messina; Consorzio Stabile Siciliano Mobilità Sud (in Ati con Consorzio Trasporti Siciliani Sud), infine, per il quarto lotto che interessa i territori di Agrigento, Caltanissetta ed Enna.
Prevista anche una serie di innovazioni di cui saranno dotati i bus in servizio nel trasporto pubblico siciliano, tra i quali la livrea unica, i quadranti a led per l’indicazione del percorso, un distributore a bordo di snack e bevande, il wc per le tratte a lunga percorrenza e schermi Tv, oltre al servizio di tracciamento Gps per rilevarne la posizione e gli eventuali ritardi che saranno tempestivamente comunicati ai viaggiatori tramite app per smartphone.
«Puntiamo a un sistema di trasporto pubblico locale extraurbano sempre più moderno, in grado di garantire sicurezza e comfort ai passeggeri. Stiamo compiendo un grande sforzo per modernizzare il sistema – aggiunge l’assessore Aricò –, guardando anche alla sostenibilità ambientale. Con la certezza delle concessioni, il sistema delle aziende di trasporto pubblico potrà pianificare ed effettuare nei prossimi anni importanti investimenti per ammodernare le flotte, con l’acquisto di mezzi green».
La stipula del contratto di servizio è stata effettuata direttamente dal dipartimento regionale delle Infrastrutture, facendo risparmiare alle aziende oltre un milione di euro per le spese di rogito.




Elezioni amministrative a Solarino: si vota il 25 e il 26 maggio

In occasione della prossima tornata di elezioni amministrative, i Comuni siciliani andranno al voto domenica 25 e lunedì 26 maggio, con eventuali ballottaggi previsti per l’8 giugno e il 9 giugno. Le date sono state fissate con deliberazione della giunta regionale questa mattina, su proposta dell’assessore alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Andrea Messina.
I Comuni chiamati a rinnovare sindaco e consiglio sono in totale nove, tutti commissariati. Due sono stati sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata e sono attualmente retti da una commissione di nomina prefettizia: si tratta di Palagonia e Castiglione di Sicilia, entrambi in provincia di Catania. Le altre sette amministrazioni sono rette da commissari straordinari di nomina regionale: Montemaggiore Belsito e Prizzi nel Palermitano; Favignana, in provincia di Trapani; Solarino, nel siracusano; Realmonte, in provincia di Agrigento; Raddusa e Tremestieri Etneo, in provincia di Catania.
Le date fissate per le amministrative in Sicilia coincidono con le indicazioni sulle consultazioni elettorali fornite dal Consiglio dei ministri, che prevedono il voto il 25 e il 26 maggio e i ballottaggi in concomitanza con il referendum dell’8 e 9 giugno.
Dall’attuale tornata elettorale, sono esclusi i Comuni nei quali si è votato nel 2020. Una circolare dell’assessore Messina, firmata nel novembre scorso, prevede infatti un rinvio delle elezioni al 2026 e al 2027 in quelle 97 amministrazioni in cui i cittadini sono andati alle urne nell’autunno di quell’anno e del 2021 a causa della pandemia di Covid-19. Come da disposizione del ministero dell’Interno, questo provvedimento permette di riallineare queste amministrazioni alla “finestra” ordinaria.
«Il ritorno al voto nei Comuni commissariati – dichiara l’assessore Andrea Messina – è un passaggio essenziale per garantire ai cittadini il diritto di essere rappresentati da amministrazioni democraticamente elette. Con queste elezioni si chiude una fase straordinaria e si restituisce piena autonomia agli enti locali, elemento fondamentale per lo sviluppo e la stabilità dei territori. Il governo regionale conferma il proprio impegno nel supportare i comuni in questo percorso, affinché possano tornare a operare con amministrazioni legittimate dal voto popolare. Invito tutti i cittadini a partecipare attivamente a questo momento cruciale per la vita democratica delle loro comunità».
Dopo la delibera della giunta di oggi, sarà un successivo decreto dell’assessore alle Autonomie locali a indire i comizi elettorali, tenendo conto, se necessario, anche di altri eventuali Comuni che potrebbero essere chiamati al voto, ad esempio, per dimissioni del sindaco o in altri casi previsti dalla normativa elettorale.




Ambiente, le Aree naturali protette della Regione alla fiera Didacta di Firenze

Ha riscosso notevole successo il Sistema delle Aree naturali protette della Regione Siciliana alla fiera Didacta Italia di Firenze, il più importante appuntamento dedicato all’innovazione del mondo della scuola e della formazione. Lo stand della Sicilia ha catturato l’attenzione e l’entusiasmo di visitatori, insegnanti e professionisti del settore, regalando un’esperienza immersiva unica, tra suoni, profumi e paesaggi della Sicilia.
«La nostra Regione custodisce un patrimonio naturalistico straordinario che merita di essere conosciuto e valorizzato a livello internazionale. L’educazione ambientale è il primo passo per avvicinare le nuove generazioni alla bellezza della nostra terra ed è con questo spirito che il Sistema delle Aree protette siciliane partecipa a eventi di rilevanza internazionale come Didacta – ha dichiarato l’assessore al Territorio e all’ambiente Giusi Savarino -. Portare la Sicilia in giro per il mondo significa far conoscere non solo i nostri paesaggi mozzafiato, ma anche la nostra filosofia di fruizione sostenibile, capace di generare emozioni e connessioni profonde con la natura».
Lo stand della Regione Siciliana si è distinto per la capacità di offrire un’esperienza totalizzante: un percorso sensoriale che ha permesso ai visitatori di immergersi nei suoni del vento tra le querce e il frinire dei grilli, nei profumi delle piante aromatiche mediterranee e nella magia di un bosco siciliano ricostruito con cura. Un ambiente pensato per far sentire ogni visitatore “a casa”, in sintonia con la natura e con l’identità della Sicilia.
Grande partecipazione anche per il seminario di Francesco Picciotto, dirigente del Servizio 3 Parchi e riserve del dipartimento Ambiente della Regione, che con passione e competenza ha coinvolto il pubblico, composto da insegnanti, personale tecnico e visitatori, raccontando la visione dell'”Educazione alla Terra”, un approccio esperienziale alla base della filosofia delle Aree protette siciliane. Il suo intervento ha acceso il dibattito sulla necessità di trasmettere alle nuove generazioni il valore della biodiversità e della tutela ambientale, suscitando grande interesse e adesione.
Tra gli strumenti più apprezzati, i cataloghi di Educazione ambientale e degli itinerari tematici. Materiali pensati per supportare docenti ed educatori nella costruzione di percorsi didattici innovativi, in grado di far vivere agli studenti la natura non solo come materia di studio, ma come esperienza diretta e coinvolgente. La partecipazione alla fiera Didacta conferma l’impegno del Sistema delle Aree protette della Regione nel promuovere una cultura della sostenibilità e della conoscenza del territorio, con l’obiettivo di creare una rete sempre più solida tra scuola, comunità e ambiente.




Treni, nuova livrea per la flotta del Regionale: “più giovane e confortevole”

Le novità del Regionale – nuovo brand di Trenitalia (Gruppo FS) – sono state presentate oggi alla stazione di Palermo Centrale. Al binario 7 il treno elettrico monopiano con la nuova livrea, caratterizzata dal colore verde e da linee morbide e pulite, e uno dei 2 nuovi treni elettrici monopiano di ultima generazione già in circolazione nell’Isola, parte della fornitura di ulteriori 8 nuovi treni elettrici monopiano che si aggiungono ai 25 già arrivati negli scorsi anni. Completata, invece, nel corso del 2024 la fornitura dei 22 treni diesel-elettrici.
“La nuova livrea esprime uno stile fondato su sostenibilità, accessibilità, innovazione e attenzione alle persone che si muovono in treno. La nuova identità con livrea completamente rivisitata, traduce anche in immagine la fase di cambiamento e trasformazione operata dal Regionale di Trenitalia e può essere progressivamente ammirata dai siciliani”, spiega la presentazione.
La novità si inserisce nel piano di ammodernamento della flotta del Regionale in Sicilia, che ha vissuto negli ultimi anni una vera e propria rivoluzione. Sono già 49 i nuovi convogli, fra treni elettrici e bimodali, a circolare sui binari dell’Isola acquistati con fondi FESR, FSC e PNRR. Entro la fine del 2025 la flotta di treni sarà incrementata di ulteriori 4 unità. Grazie a questi investimenti l’età media della flotta regionale in Sicilia, al momento, è di 11,7 anni. All’acquisto dei treni si aggiungono gli investimenti di Trenitalia per la tecnologia, la manutenzione, gli impianti manutentivi. La Regione Siciliana è la committente del servizio, con cui è stato stipulato il Contratto di Servizio di lunga durata.
Soddisfatto del Regionale il 95,5% dei viaggiatori a gennaio 2025, con un indice di puntualità reale pari al 94% nei primi 2 mesi del 2025 (01 gennaio-02 marzo 2025).
Intervenuti alla presentazione a Palermo Maria Annunziata Giaconia, direttore Business Regionale e Sviluppo Intermodale, l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, e Pietro Cannella, vicesindaco di Palermo.




Rifiuti, Regione recupera spazio nelle discariche dopo sentenza Consiglio di Stato

Dopo una recente sentenza del Consiglio di Stato, la Regione ha deciso di scrivere ai gestori delle discariche siciliane per invitarli a rivedere la capacità residua dei loro impianti. I giudici amministrativi hanno chiarito che il calcolo della volumetria deve escludere il materiale usato per coprire e contenere i rifiuti. In pratica, solo i rifiuti effettivamente depositati contano ai fini dello smaltimento. Questo potrebbe liberare fino al 20 per cento di spazio in più, riducendo la necessità di spedire i rifiuti fuori dalla Sicilia, operazione che costa oltre 100 milioni di euro all’anno. Il tutto in attesa che entrino in funzione i termovalorizzatori.
Su iniziativa della presidenza della Regione, l’assessorato dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità ha convocato un tavolo tecnico per individuare le soluzioni amministrative più idonee all’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato. Tra le opzioni esaminate dal dipartimento regionale Acqua e rifiuti, si valuta anche una modifica delle Autorizzazioni integrate ambientali (Aia), ove necessario, applicando il nuovo criterio di calcolo della volumetria. Questa soluzione potrebbe garantire altri due anni circa di operatività per le discariche, evitando la fase transitoria prima della realizzazione dei nuovi impianti. Una possibilità di importanza non secondaria, considerato che, secondo i dati del dipartimento regionale, allo scorso 20 febbraio la volumetria residua nelle discariche siciliane era di circa 750 mila metri cubi, sufficienti a coprire appena altri nove o dieci mesi di conferimento.
«L’obiettivo – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – è definire rapidamente soluzioni concrete, nel rispetto delle norme, che consentano di sfruttare al meglio gli spazi disponibili, di ridurre i costi per i Comuni e di garantire una gestione sostenibile fino alla realizzazione dei nuovi impianti di trattamento e valorizzazione dei rifiuti. La Regione continuerà a monitorare la situazione e a mettere in campo tutte le misure necessarie per garantire il corretto funzionamento del sistema, tutelando l’ambiente e la salute dei cittadini».