“Il Compleanno” di Pinter al Teatro Comunale per la regia di Peter Stein

Il compleanno  di Harold Pinter approda al Teatro Comunale di Siracusa.

L’opera rientra nella “commedia della minaccia” ovvero commedia dall’inizio apparentemente normale che poi evolve in situazioni assurde, ostili o minacciose. Tradotta  da Alessandra Serra approda al Teatro Massimo  giorno 8 dicembre (ore 19) e giorno 9 dicembre (ore 21) per la regia di Peter Stein con Maddalena Crippa, Alessandro Averone, reduce del successo al Teatro Greco nell’ultima stagione delle Rappresentazioni Classiche nelle vesti di Giasone in Medea e Gianluigi Fogacci.

Quando il Premio Nobel per la letteratura Harold Pinter scrisse “The Birthday Party” aveva solo 27 anni ed era fortemente influenzato dal teatro dell’assurdo di Samuel Beckett e dalla lettura del Processo di Franz Kafka. La pièce venne messa in scena per la prima volta il 28 aprile del 1958 all’Arts Theatre di Cambridge, diretta da Peter Wood.

“I 63 anni che sono passati dalla creazione del “Compleanno” di Harold Pinter – afferma il regista nelle note di regia – non hanno tolto niente del suo effetto enigmatico ed inquietante. Un tipo perdente con un passato non molto chiaro è raggiunto da questo passato, messo sotto terrore e con forza cambiato in un uomo che segue rigorosamente le regole ferree della vita quotidiana. L’atmosfera di una minaccia continua non smette mai – come nella vita di tutti noi – di dominare qualsiasi azione. La domanda: chi siamo noi? Alla quale non possiamo mai rispondere perché una falsa o oscura memoria si mischia con la nostra voglia di metterci in scena, sta al centro di questo compleanno d’orrore”. In scena individui repressi, convinti di essere uomini liberi ma incapaci invece di comprendere appieno la loro condizione di infelicità. Uno spettacolo imperdibile con grandi attori della scena teatrale nazionale.




Le Operette Morali, in scena gli allievi dell’Accademia dell’Inda

Primo evento della collaborazione tra Fondazione INDA e Teatro Massimo di Siracusa.
Gli allievi del terzo anno dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico e l’attore e regista Mauro Avogadro sul palco del Teatro Massimo di Siracusa. Mercoledì 6 dicembre, alle 20,30, i ragazzi della scuola di teatro della Fondazione INDA, diretti da Giorgio Sangati, presentano uno studio sulle Operette Morali di Giacomo Leopardi.

“E’ possibile pensare alle operette come a vere e proprie scene teatrali, minuscole commedie inquietanti e divertenti, brandelli di uno spettacolo impossibile per riscoprire il teatro come spazio/tempo di liberazione, empatia e consolazione – spiega Sangati nelle note di regia -. Gli allievi e le Allieve dell’Accademia si troveranno di fronte alla sfida, indubbiamente ardua, di far propria una scrittura raffinata e complessa ma anche stimolante perché restituire attraverso parola e corpo un testo articolato significa anche allenare il pensiero alla profondità”.

Protagonisti dello studio sulle Operette Morali sono gli allievi del terzo anno: Caterina Alinari, Andrea Bassoli, Alberto Carbone, Sara De Lauretis, Carlo Alberto Denoyè, Enrica Graziano, Ferdinando lebba, Moreno Pio Mondì, Matteo Nigi, Alice Pennino, Francesco Ruggiero, Elisa Zucchetti.

Dopo la performance degli allievi dell’Accademia, il grande regista e attore Mauro Avogadro, più volte fra i protagonisti delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa. Avogadro reciterà alcune fra le più famose poesie di Leopardi, accompagnato dalle musiche originali di Gioacchino Balistreri eseguite da Andrea Di Falco.

Il costo del biglietto d’ingresso è di 5 euro, per informazioni è possibile scrivere ad accademia@indafondazione.org o chiamare il numero 0931092371.




Il Gagini alla ribalta nel cinema: due corti al Piano Nazionale per la Scuola

L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Antonello Gagini” di Siracusa alla ribalta degli ambienti cinematografici nazionali con la produzione di due cortometraggi.
I due corti saranno presentati nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC e MIM.
La prima proiezione avrà luogo presso l’Urban Center di Siracusa martedì 14 novembre alle ore 18.30.
Il 18 novembre il cortometraggio LA PERDITA DEL FUTURO, realizzato con la regia di Igor Maltagliati, sarà proiettato al teatro Aquila di Roma nell’ambito del Roma Indipendent Film Festival con la partecipazione dei principali protagonisti che spiegheranno l’impostazione didattica e progettuale delle attività svolte.
Entrambi i prodotti vedono protagonisti gli studenti della sezione Audiovisivo e Multimediale del Liceo Artistico, guidata dai docenti Ermanno Roccasalva Firenze, Federico Poidomani e Giuseppe Greco.
LA PERDITA DEL FUTURO è un cortometraggio che verte sul tema della dispersione scolastica. La sceneggiatura, scritta dalla dirigente scolastica Giovanna Strano, è stata pensata in modo da rendere protagonisti gli studenti degli istituti comprensivi partecipanti al progetto che hanno avuto ruoli di comparse e hanno supportato la troupe durante le riprese. Attori principali sono lo studente Diego Azzaro e il prof. Massimo Capodieci.
Gli Istituti comprensivi partecipanti sono XI I.C. Archia e III I.C. Santa Lucia di Siracusa, I.C. Vincenzo Messina di Palazzolo Acreide, II I.C. Volta di Floridia e III I.C. Todaro di Augusta.
Partner del progetto sono TIME Multimedia srl, RIFF, Associazione Materiali Vari. Inoltre le scene sono state girate all’interno del Museo Etnografico Nunzio Bruno di Floridia.
Siracusa si presenta nella sua bellezza in una calda mattina di ottobre, ma lo scenario del mare e dell’isola di Ortigia fa da sfondo a storie di degrado e di abbandono giovanile. Protagonista è un giovane dal vissuto difficile, che fatica a inserirsi nel contesto scolastico, preferendo la vita in strada dove le distrazioni possono essere molteplici.
LA CAMPANA è il titolo del secondo prodotto audiovisivo girato a Gibellina, a Poggioreale antica e presso il Cretto di Burri, per la regia di Miriam Rizzo e la fotografia di Daniele Ciprì. Il tema è quello della perdita dell’identità causata dal disastroso terremoto del 1968, ritrovata attraverso il gioco del giovane attore Giovanni Arrigo.
Per entrambi i cortometraggi si evidenzia il coordinamento scientifico dell’attore Francesco Di Lorenzo.
Gli eventi di presentazione sono aperti al pubblico e prevedono gli interventi degli attori, dei registi e di tutte le componenti che hanno partecipato al progetto.




Teatro dei Ragazzi, l’Inganno di Angelica sabato al Teatro Comunale

Prenderà il via sabato 11 novembre alle 18,30 con L’inganno di Angelica della storica compagnia dei pupari siracusani Vaccaro-Mauceri la nuova stagione dedicata ai ragazzi al Teatro Massimo Città di Siracusa.
Il Teatro della Città ha sempre creduto nel fine educativo del teatro e per questo da sempre dedica degli spazi ai giovani all’interno delle proprie proposte teatrali. Il Teatro Ragazzi si accosta così alla stagione teatrale 2023 2024 e al cartellone di nuovo teatro e propone una rassegna di cinque spettacoli con il fine di avvicinare al palcoscenico le nuove generazioni. Dopo il debutto di sabato, continuerà sabato 18 novembre con Il re Leone con la regia di Giuseppe Spicuglia e la compagnia Il Cuore di Argante; sabato 25 novembre sarà la volta di Robin Hood nell’adattamento teatrale del regista Dario Francesco Castro; sabato 23 dicembre la Compagnia Arte Pupi dei fratelli Napoli ci avvicinerà alle festività del Natale con Natività. L’ultimo spettacolo sarà La pupa di pezza di e con Aurora Miriam Scala e con Maria Chiara Pellitteri e si svolgerà il 13 gennaio. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 18.
Il primo spettacolo L’inganno di Angelica, ci conduce nel mondo fiabesco dei pupi siciliani, della tradizione e dei cunti antichi. La storia narra di come Argalia, figlio di Galafrone lotti contro un gigante di pietra per impossessarsi di una spada incantata e un anello magico per irrompere con l’inganno alla corte di Carlo Magno. Angelica, che sarà la vera manipolatrice, si presenta alla corte di Carlo Magno scortata da due giganti e invita i cavalieri presenti a misurarsi con il cavaliere che la scorta, di nome Uberto dal Leone. Premio della sfida sarà la stessa donna che offrirà se stessa al campione. Uberto, altri non è che Argalia, fratello di Angelica. I due, certi della loro vittoria, intendono imprigionare i paladini per muovere guerra a Carlo Magno. Il mago Malagigi, insospettito dalla strana sfida, raggiunge il suo antro magico e interroga gli spiriti infernali; venuto a conoscenza dell’inganno di Angelica decide di ucciderla. Giunto alla tenda degli impostori, incanta tutti e rapito dalla bellezza della fanciulla tenta di baciarla; Angelica per virtù di un anello magico é immune agli incantesimi del mago ed assieme al fratello lo cattura ed, evocando gli spiriti infernali con il libretto del mago, ordina di codurre Malagigi nelle prigioni del Catai. Al pietron di Merlino, luogo scelto per la sfida, arriva il primo sorteggiato, Astolfo, che disarcionato dalla spada magica di Argalia, viene fatto prigioniero e condotto nella loro tenda. Sopraggiunge il secondo, Ferraù di Spagna, che non soddisfatto della tenzone sfida nuovamente Uberto. In soccorso di Argalia arrivano i giganti di Angelica che uno ad uno trovano la morte ma l’ultimo stordisce Ferraù che si risveglierà e sfiderà nuovamente Argalia. I due imbroglioni vedendo persa ogni speranza di vittoria fuggono nella foresta. Ferraù, accecato dalla rabbia, li insegue giurando vendetta.




Sagra di San Martino, sabato e domenica la prima edizione a Melilli

Melilli si prepara alla prima edizione della “Sagra di San Martino”.

Il prossimo fine settimana sarà all’insegna di eventi in tutto il territorio della “Terrazza degli Iblei”, per un mix di tradizione e intrattenimento.

Si inizia sin la mattina dell’11 novembre, con protagonista la frazione di Villasmundo, con giochi e gonfiabili per i più piccoli, che animeranno la rinnovata Piazza “Risorgimento”. Si replica Domenica 12 a Città Giardino, nel piazzale del “Centro Incontro Anziani”.

Ritorno al passato sabato pomeriggio in Piazza “Rizzo”, con giochi e tornei popolari organizzati dagli instancabili ragazzi della “Consulta Giovanile”.

Il “salotto” del centro storico melillese, dove si potranno trovare stand di espositori locali con i gustosi “sfinci siciliani” – piccoli bocconcini di pasta lievitata, farciti e fritti in olio bollente – sarà anche il palcoscenico ideale della serata diretta dal “Gentleman della conduzione siciliana”, Ruggero Sardo che introdurrà i Qbeta, la “band etno funky mediterranea”, ambasciatori siciliani delle più importanti manifestazioni nazionali e internazionali.

Chiuderà questa intensa giornata il DJ set di Luigi Mastroianni, conosciuto ai più oltre che per essere un produttore musicale, anche per la partecipazione al popolare programma televisivo “Uomini e Donne”.




Liolà al Teatro Comunale, in scena il 7 e l’8 con Mario Incudine

(cs) Liolà rappresenta la vita, il canto, la poesia, il futile ancorché necessario piacere. La sua storia parte da un capitolo de “Il fu Mattia Pascal” per poi diventare una commedia con canzoni che si ispira anche a un’altra novella di Pirandello “La mosca”.
Dai frammenti delle due opere, parte la drammaturgia di questa nuova messa in scena di Liolà che, nell’adattamento di Moni Ovadia, Mario Incudine e Paride Benassai approda martedì 7 (ore 21) e mercoledì 8 (ore 17,30) al Teatro Massimo Città di Siracusa. Diretta da Moni Ovadia e Mario Incudine (che cura anche le scene ed è autore delle musiche), l’opera – prodotta dal Teatro della Città – mescola prosa e musica in una grande favola più vicina al mondo dell’opera popolare e si sviluppa da queste pagine, dalla letteratura, dal romanzo. A impreziosire il racconto e la messinscena in musica, interviene il raffinato lavoro del coreografo Dario La Ferla che cura movimenti e coreografie, nonché la direzione musicale di Antonio Vasta. A completare le suggestioni della proposta, ci sono i costumi ideati e realizzati da Elisa Savi in collaborazione con Stella Filippone per i decori e Cristina Protti per le maschere e le luci di Giuseppe Spicuglia.
Protagonisti dello spettacolo sono Mario Incudine nei panni di Liolà, Paride Benassai che interpreta Pauluzzu ‘u fuoddi, Rori Quattrocchi nel ruolo di la Zà Ninfa, Olivia Spigarelli in quello de La Zà Croce, Angelo Tosto in quelli di zio Simone. A loro si aggiungono Aurora Cimino (Tuzza), Graziana Lo Brutto (Mita), Lorenza Denaro (Ciuzza), Federica Gurrieri (Nedda), Irasema Carpinteri (Mela), Rosaria Salvatico (Luzza). E poi, ancora, i musici Antonio Vasta (fisarmonica e zampogna), Denis Marino (chitarre), mentre le popolane sono interpretate da Valentina Caleca, Emilie Beltrami, Emanuela Ucciardo, Chiara Spicuglia, Flavia Papa.
“Liolà è l’amore e la morte, il sole e la luna, il canto ed il silenzio, il sangue e la ferita – dicono Mario Incudine e Moni Ovadia -. Lui incarna in sé il Don Giovanni di Mozart e il Dioniso della mitologia, governato dall’aria che fa ruotare il suo cervello come un “firrialoru”, un mulinello. Zio Simone, suo contraltare dai toni grotteschi, personaggio cinico e senza scrupoli, attorno al quale ruota la vicenda dei figli di Tuzza e Mita, tratteggia la figura del pavido e viscido che pur di avere un erede a cui lasciare la roba, è disposto a qualsiasi compromesso”.
“I personaggi che colorano la storia – continuano i due artisti – , ognuno con un timbro unico a sottolinearne il carattere, sono come gli strumenti preziosi e insostituibili di un’orchestra sinfonica, solfeggiano la parola ed hanno tutti una precisa collocazione nella fonosfera dominata dall’azione corale. Il gesto diventa coreografia e movimento, tutto si trasfigura in un non luogo e non tempo in cui ci si muove dentro costumi bidimensionali a volere sottolineare la mancanza di profondità d’animo dei personaggi. Testardi, attaccati alle ricchezze materiali, relegati in una grettezza che li rende meschini. I figli, tanto sospirati nel testo, non interessano davvero a nessuno in questa vicenda, sono solo un pretesto per raggiungere scopi poco nobili: mettere le mani sulla roba, portare a segno una vendetta, dare continuazione al proprio nome. L’unica chioccia si rivelerà la zia Ninfa, madre di Liolà, che accoglie bonariamente i frutti di “fora via” delle varie svolazzate del figlio e alla quale è affidato il senso più profondo della maternità. E poi c’è Paoluzzu, il pazzo del paese, un personaggio di nostra invenzione: è lui che nella sua pirandelliana follia si dimostra molto più lucido di tutti gli altri, a muovere la vicenda, a scandirne i tempi, burattinaio che ben padroneggia le azioni dei pupi e deus ex machina che risolve infine la tragedia di questo dramma satiresco”.




Comune di Popoli, musica delle isole del mondo per l’ultimo appuntamento

Concluso con l’appuntamento di venerdì, il calendario di eventi di comunità del Polo Sociale Integrato di Siracusa “Comune dei Popoli”.
Il progetto è attivato in via Minniti dal gennaio dello scorso anno, con l’obiettivo di migliorare la qualità e l’accessibilità del sistema dei servizi pubblici e di fornire supporto e orientamento a persone con “percorso migratorio” rispondendo così ai principali bisogni che possono riscontrare nel territorio.
Attraverso la coprogettazione di sei enti costituiti in ATS (Comune di Siracusa, Associazione AccoglieRete per la tutela dei minori non accompagnati, Arci Siracusa, il C.P.I.A “A. Manzi”, Oxfam Italia Intercultura e la Fondazione Siamo Mediterraneo Onlus) con la Regione Siciliana, è stato possibile portare avanti le iniziative avviate con il PON Inclusione “P.I.U. SUPREME – Percorsi Individualizzati di Uscita dallo sfruttamento”.
Nell’ambito del progetto sono stati realizzati eventi di comunità che hanno coinvolto la cittadinanza trasformando gli spazi urbani in luoghi sociali e di scambio culturale.
La festa è stata organizzata per raccontare “l’intenso lavoro svolto in questi mesi nel corso del progetto P.I.U. Su.Pr.Eme., attraverso le testimonianze di quanti hanno partecipato alle attività che hanno animato lo spazio del Polo”.
Hanno partecipato tutti i partner di progetto tra cui il Comune di Siracusa, capofila, rappresentato dall’assessore Barbara Ruvioli, che ha aperto il concerto con i saluti istituzionali ed il ringraziamento per il lavoro svolto dai partner del progetto.
A conclusione, il concerto del duo KouZil, che con il repertorio di musica proveniente da varie isole del mondo ha animato una piazza variegata con un viaggio musicale che parte dalla Sicilia ed arriva fino a Cuba, passando per le Hawaii, i Caraibi, Creta e le isole del Dodecanneso.




Bravi nella scherma, bravi nello studio: riconoscimento per due giovani siracusani

La Federazione Italiana Scherma ha consegnato un riconoscimento ai giovani atleti siracusani Pier Paolo Italia e Rachele Caracciolo, entrambi del Club scherma Siracusa ASD.
La consegna è avvenuta nel corso della premiazione del progetto “Incentivazione allo Studio 2022”, iniziativa rivolta agli atleti meritevoli sotto il profilo sportivo tanto quanto quello scolastico. In sostanza, è un riconoscimento volto a premiare il merito degli schermidori che riescono a conciliare con passione, impegno e ottimo profitto il binomio agonismo-studio.
La cerimonia si è tenuta nel salone d’onore del Cono, a Roma.




Ottobre in Città, a Melilli la comicità dei Falsi d’Autore. Domenica spazio allo sport

Prosegue, a Melilli, Ottobre in Città, il progetto del Comune, in compartecipazione con l’Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, che porta in piazza una serie di eventi che portano avanti un clima di festa, divertimento e sport dedicato ai cittadini ed ai visitatori della Terrazza degli Iblei.
Il fine settimana sarà dedicato allo spettacolo e alla comicità. Week end all’insegna della spensieratezza, dunque. Sul palco saliranno i “Falsi d’Autore”, Paolo Guarino e la sua poliedrica squadra allieteranno gli spettatori, presentati da Diego Caltabiano, conduttore di Gustare Sicilia. Appuntamento in Piazza Rizzo, il salotto di Melilli.
Domenica 22 sarà invece protagonista lo sport.
Il Campo Sportivo Comunale ospiterà il 1° Trofeo “Tutti in Pista a Melilli”, l’evento di atletica leggera riservato alle categorie “Esordienti”, “Ragazzi” e “Cadetti”.




Intesa Mpa-Lega mette a rischio il patto tra Carta e Italia? “Nostre scelte non cambiano”

L’intesa in Sicilia tra Mpa e Lega è la novità politica del momento. Il rinnovato patto federativo siglato da Raffaele Lombardo da una parte e Matteo Salvini dall’altra, guarda in particolare alle elezioni europee. E disegna un nuovo equilibrio all’interno del centrodestra siciliano, dove le due forze hanno mostrato di “soffrire” la voglia di primeggiare dell’asse FdI-FI.
“Riprende il cammino con il movimento politico nazionale che più di tutti è in sintonia con i temi del Movimento per l’Autonomia”, spiegano i deputati regionali Mpa e tra, in primo piano, Giuseppe Carta. Il leader degli Autonomisti in provincia di Siracusa saluta con favore l’accordo. Ma quale ricaduta avrà, ad esempio, sul capoluogo? Nel Consiglio comunale il gruppo del Mpa è forza di maggioranza a sostegno del sindaco Francesco Italia, formalmente espressione civica ed agli antipodi – ad esempio – della Lega. Ufficialmente, dal Movimento Popolari e Autonomisti di Siracusa assicurano che non ci sarà alcun contraccolpo e quindi avanti insieme. Ma su alcuni temi, come ad esempio l’autonomia differenziata, notevole è la distanza tra l’amministrazione comunale e Mpa.
“Come Commissario Provinciale della Lega non posso non congratularmi per un patto federativo che consentirà di raggiungere importanti obiettivi che i siciliani aspettano da tempo”, commenta Enzo Vinciullo. “Ho già incontrato l’On. Giuseppe Carta, con il quale, così come previsto nel patto federativo, attueremo una collaborazione fattiva ed una sinergia positiva in tutte le amministrazioni locali a tutela del nostro territorio e della nostra gente”, aggiunge puntando anche alla dimensione locale che vede il Movimento Autonomista in maggioranza con Italia.
Attesa a questo punto per il nuovo incontro che si terrà in settimana a Siracusa, tra Mpa e Lega. “Ci riuniremo per discutere sul tipo di collaborazione che dovremo portare avanti sul territorio, ognuno all’interno del suo contenitore”, spiega il sindaco di Melilli e deputato regionale. L’intesa viene “interpretata” come accordo in vista delle Europee e senza refluenze sulla politica locale.