Moda: due siracusane alla finale nazionale di The Look of the Year

Cala il sipario sulle finali regionali di The Look Of The Year, contest di moda e bellezza. Alle finali nazionali di Roma dell ‘8 ottobre, dopo la tappa di Cefalù, accedono anche due siracusane: Beatrice Dămileanu, 19 anni di Canicattini Bagni (Sr) e Federica Faranda, 19 anni, di Siracusa. Fanno parte della squadra siciliana, composta da 8 ragazze.




Marzamemi. Il Festival del Cinema di Frontiera alla Mostra d'arte cinematografica di Venezia

Il Festival internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi sbarca al Lido di Venezia. E lo fa in occasione della 73esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia in programma dal 31 agosto al 10 settembre. Un ponte in celluloide tra due manifestazioni cinematografiche – il Festival di Marzamemi e la mostra di Venezia – e tra due regioni – La Sicilia e il Veneto – permetterà dunque di promuovere, davanti a una pletora internazionale di addetti ai lavori e non, quello che ormai si è consolidato come il fiore all’occhiello dell’estate culturale siciliana. Quel Festival internazionale del Cinema di Frontiera, ideato e diretto da Nello Correale, con la vicedirezione affidata a Sebastiano Gesù, che ogni anno, l’ultima settimana di luglio, fa riversare migliaia di cinefili, ma non solo, nella sala cinematografica all’aperto più grande e più a Sud d’Europa: piazza Regina Margherita a Marzamemi.
Per una manifestazione unica, insomma, e una location suggestiva che adesso varcano i confini isolani. Dal 5 al 10 settembre, infatti, all’Hotel Excelsior, centro nevralgico della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, una rappresentanza del Festival siciliano sarà accolta all’interno dello spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo.Nella sala Tropicana, il 6 settembre alle 18, inoltre, il Festival internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi, si presenterà alle istituzioni presenti.«Nel corso della nostra presenza alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia – spiega Nello Correale – presenteremo i progetti che ci legano ad altri Festival, tra cui quello cubano dell’Avana, che ci vedrà impegnati già il prossimo dicembre, la proposta di Border Festival, un network internazionale dei festival che si occupano del tema delle frontiere e dell’emigrazione e il progetto Movie in Sicily presentato da Riccardo Di Bella».



Siracusa. Per Virginia Quadarella il sogno di Miss Italia continua. La bella siracusana vola a Jesolo

C’è anche Virginia Quadarella tra le “miss Curvy” che parteciperanno alle semifinali di Jesolo sperando di accedere direttamente alle finali di Miss Italia. La bella siracusana, 21 anni, un metro e 83, ha superato l’esame del web, attraverso cui era possibile votare la propria miss “Curvy” preferita, sezione riservata alle bellezze che vestono taglia 44-52. Fisico asciutto, da sportiva, una passione per il basket ed un passato da pivot in serie B, Virginia sfoggia un bellissimo sorriso ed è proprio con il sorriso sulle labbra che affronta questa sfida, in cui spera e crede. Saranno in 19 da lunedì in poi a Jesolo. Ne resteranno soltanto due, che si ritroveranno con le altre finaliste del principale concorso di bellezza italiano a contendersi la fascia di miss.




Siracusa. Cinema in piazza 3.0: in piazza Santa Lucia il film "Io che amo solo te"

Si riaccende, questa sera, il maxi schermo in piazza Santa Lucia. L’appuntamento è quello con il cinema in piazza 3.0, in questo caso per la proiezione del film “Io che amo solo te” di Marco Ponti. Il cast, della commedia Made in Italy del 2015: Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Michele Placido, Maria Pia Calzone, Luciana Littizzetto e molti altri ancora. Nel film con Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti è Alessandra Amoroso a esibirsi sulle note di questo brano commovente.Damiano e Chiara, protagonisti della pellicola, sono in procinto di sposarsi nel loro paese natale, Polignano a Mare. Il loro matrimonio è il coronamento di una storia d’amore, ma non necessariamente quella fra i due ragazzi: il padre di Damiano, Mimì, e la madre di Chiara, Ninella, erano infatti una coppia in gioventù, ma essendo il fratello di Ninella, Franco, finito in galera per contrabbando Don Mimì, il potente locale, non aveva più potuto sposare Ninella, e aveva dovuto accontentarsi di Matilde, donna arida ma di ottima famiglia. Quali saranno le coppie destinate a rimanere insieme per la vita? E quanti altri segreti nascondono le famiglie di Damiano e Chiara? Come ormai noto, per il cinema sotto le stelle il consiglio resta sempre quello che caratterizza ormai questo appuntamento: “E puttativi a seggia”. Ulteriori informazioni possono essere reperite attraverso la pagina Facebook https://www.facebook.com/cinemainSpiazzasiracusa/?fref=ts




Marzamemi. Festival del Cinema di Frontiera: vince Leila Bouzid con "Appena apro gli occhi"

(cs) I sogni della diciottenne Farah e la sua lotta per la libertà e i diritti civili in una Tunisia che verrà travolta dalla “Primavera araba”.
Il lungometraggio “Appena apro gli occhi” di Lejla Bouzid, regista trentenne al suo primo lungometraggio di finzione, ha vinto la XVI edizione del Festival internazionale del Cinema di Frontiera.
La storia è ambientata a Tunisi, nell’estate 2010, pochi mesi prima della Rivoluzione. L’ambientazione in un periodo recentissimo della storia della Tunisia è un’operazione che ha il pregio di sottrarre dall’oblio quei 23 anni di Ben Ali al potere, in cui paura, accusa, violenza erano espressione di un altro terrore, non certo meno soffocante di quello che si affaccia oggi sulla nazione nordafricana. All’interno di questo scenario politico-sociale assistiamo ai sogni di Farah, diciottenne appena diplomata che la famiglia vorrebbe medico. Ma Farah vuole fare la sua parte in difesa delle libertà civili, canta in un gruppo politico rock, s’innamora, vive la notte nella città. Il crescendo emozionale del film è sostenuto dai momenti musicali che riescono a sintetizzare efficacemente il contenuto di una semplice richiesta di libertà: non solo di suonare e cantare, ma anche e soprattutto di vivere. Tramite una regia che si serve delle riprese documentaristiche di luoghi reali, il racconto si accresce di una forte tensione drammatica in cui al dramma sociale vissuto dalla ragazza si affianca il conflitto con la madre.
Questa la motivazione data dalla giuria, formata dal presidente Ivan Giroud, direttore Havana Film festival e da Elit Iscan, attrice, Antonio Urrata, direttore generale Fondazione ente dello spettacolo, Donatella Finocchiaro, attrice, e Silvana Grasso, scrittrice: “Per aver saputo incarnare magistralmente l’ideale declinato al femminile di valicare “frontiere” sociali e culturali in apparenza insormontabili, in una realtà prossima alla nostra non solo geograficamente”.

Menzione speciale per la pellicola italian Fiore di Claudio Giovannesi che racconta del desiderio d’amore di una ragazza adolescente vissuto con una forza in grado di infrangere ogni legge. Dafne è una giovane problematica che finisce in carcere in seguito a una rapina, qui incontra Josh, anche lui dentro per rapina, di cui s’innamora perdutamente. Tra lettere clandestine, sguardi in lontananza e fugaci conversazioni da dietro le sbarre, i due giovani intessono una relazione che descrive l’esperienza del carcere non solo come privazione della libertà, ma anche come mancanza d’amore. Con delicatezza e pregnanza emotiva, Fiore narra della purezza di un sentimento che si eleva a speranza di poter cambiare il corso di un’esistenza che pare già segnata.
Motivazione: “Il Festival assegna la sua Menzione Speciale a Fiore di Claudio Giovannesi, esponente di una nuova leva di giovani cineasti che non esitano a raccontare con realismo temi aspri e problematici del nostro “vivere civile”, senza indulgere nel sentimentalismo del mainstream”.

Per la sezione ConCorto, la giuria formata da Egidio Eronico, regista, David Riondino, attore e regista e Andrea Stucovitz, produttore ha decretato vincitore del concorso Juliet di Marc-Henri Boulier Francia 2015, 11’
La motivazione: “Frutto di fervida immaginazione, con solidi precedenti nella narrativa di genere (si veda, su tutti, l’opera di PhilipK. Dick), Juliet ci pone interrogativi su un futuro sempre più prossimo, con un maturo ed efficace linguaggio cinematografico, unito ad una regia convincente”.
Premio speciale della giuria ex aequo a due corti d’animazione al femminile
KUKUSHKA di Dina Velikovskaya
Russia-Spagna 2015, animazione, 9’
Motivazione: “Film in animazione di ottimo livello e di avanzato grado realizzativo nella tecnica dello stop-motion, Kukushka si propone come metafora che riguarda tutti. Gli animali protagonisti del film sono visti come fratelli minori, ma hanno in realtà molto da suggerirci”.
HAIRCUT di Virginia Mori
Francia 2015, animazione, 8’
Motivazione: “In Haircut, assistiamo ad un dialogo tra due donne di diversa generazione che si svolge attraverso il linguaggio minimale e incisivo del corpo. Con eleganza formale e asciutto stile di regia, il film indaga, con originalità, momenti ed elementi dell’universo femminile”.




Marzamemi. Festival del Cinema di Frontiera, premiata l'attrice Claudia Gerini. Emozioni con Gerardina Trovato

(cs)Claudia Gerini star della quinta giornata del Festival internazionale del cinema di frontiera di Marzamemi. L’attrice è stata premiata ieri, sul palco di piazza Regina Margherita, dal sindaco di Pachino Roberto Bruno perché “ha saputo incarnare lo spirito del nostro tempo, oltrepassando con talento i confini asfittici dei generi cinematografici e cogliendo il meglio del cinema italiano. Grazie alla sua versatilità, nel corso di una prolifica carriera artistica, ha dato vita a personaggi indimenticabili, contribuendo alla rinascita della commedia italiana”.
«Dobbiamo emozionarci prima noi per far arrivare le emozioni al pubblico – ha dichiarato Claudia Gerini – perché ridere è una cosa seria, saper far ridere è una cosa seria, che sia una risata o un pianto copioso, saper toccare le emozioni del pubblico è una cosa seria. Perché il cinema, così come il teatro o la televisione, serve per aprire il cuore della gente, di quel pubblico che intesse con i vari personaggi una sorta di empatia che ci porta a pensare: ma io cosa avrei fatto al suo posto? Ed è questa la magia del racconto, cinematografico e non. Questa gioia, questa voglia di esprimere non l’ho ancora persa e spero di non perderla mai».
Un premio che l’attrice romana ha voluto dedicare «a tutte le donne – ha continuato Gerini – che si fanno in quattro per essere buone madri, mogli, sorelle. La violenza sulle donne, purtroppo, non accenna a diminuire, allora vorrei che tutti quanti, a partire dalle mamme che educano figli maschi, i futuri maschi, si impegnassero a proteggere le donne».
Claudia Gerini è stata una delle cinque stelle del Cinema di Frontiera, assieme ad Elit Iscan, Miriam Leone, Galatea Ranzi e Donatella Finocchiaro che, sotto il fico del cortile di Villadorata e sul palco di piazza Regina Margherita hanno raccontato il loro cinema.

«Il nostro mestiere – ha detto Galatea Ranzi – è fatto di molte fatiche e di molte incertezza e, spesso, di tante soddisfazioni. Ma al di là di tutto la cosa più importante è divertirsi e impegnarsi, perché per trasmettere le emozioni bisogna prima di tutto viverle».
Donatella Finocchiaro di pellicole «più al femminile – ha ammesso l’attrice catanese – mancano le storie, e di conseguenza mancano quei ruoli in grado di proporre un’immagine della donna che non sia solo tratteggiata come moglie o madre, manca quel racconto capace di proporre personaggi complessi e contraddittori. Qui dalla piazza di Marzamemi, insieme a queste splendide donne, questo bisogno diventa ancora più chiaro».
«Questo lavoro all’inizio mi faceva tanta paura – ha dichiarato la madrina del Festival, Miriam Leone -, perché la provincia è lontana. Poi, la pazienza, il coraggio, il sacrificio, la paura e la voglia di mettersi in gioco, con la fortuna che ovviamente è necessaria, mi hanno dato la possibilità di fare questo lavoro che io amo e che è un lavoro meraviglioso».
La giovanissima Elit Iscan ha parlato di una carriera cominciata a soli 12 anni «la passione per il cinema mi è stata trasmessa dai miei genitori e si è consolidata durante gli anni della scuola, anche perché la mia era una scuola un po’ alternativa, che dava molta importanza all’arte».
In “Chiacchiere sotto il fico” l’ex deputato nazionale, Fabio Granata ha presentato il suo ultimo libro “Meglio un giorno” e la “Frontiera de libro” ha ospitato una “rinata” Gerardina Trovato.
La cantautrice catanese, infatti, è ripartita da Marzamemi e lo ha fatto dopo 6 anni durante i quali si è dedicata alla produzione di un progetto dal titolo “Emozioni insieme” con Frank Nevola, che è anche il produttore di Vasco Rossi. Il primo luglio è uscito il nuovo singolo “Energia diretta”e sta infatti preparando un singolo per Sanremo. «Il mio sogno nel cassetto – ha confessato la cantautrice – sarebbe di duettare a Sanremo con Caterina Caselli, che è stata mia produttrice».
Dopo le parole la musica: Gerardina Trovato è passata da testi impegnati e di protesta ad altri che parlano di emozioni, amore e sentimenti, regalando un intenso live al pubblico del Festival. Con una voce ancora più calda ha eseguito infatti i brani “Gechi e vampiri”, “Ma non ho più la mia città”, riarrangiata con i Gipsy Kings, “Vivere”, ed “Energia diretta”.




Noto. Festival Internazionale del Balletto, al via il 25 luglio

Torna il Festival Internazionale del Balletto che giunge quest’anno alla sua 25° edizione. La novità è la scelta di Noto come location scelta per l’occasione, con un programma di livello distribuito tra luglio, agosto e settembre, con dodici spettacoli in cartellone.
Ad inaugurare questa XXV edizione, il 25 Luglio alle 21.15, Carmen, balletto in due atti sulla celeberrima opera di Bizet con le scintillanti coreografie di Fredy Franzutti e la pluripremiata compagnia Balletto del Sud.
A seguire, il 2 Agosto, la compagnia di Diana Ferrara, Astra Roma Ballet, stupirà il pubblico con un omaggio alla figura sempre controversa e discussa di George Sand – “uomo” e libertà.
Sarà poi la volta di un genere che non può mancare all’interno di un festival internazionale, direttamente dall’Argentina la Compagnia Buenos Aires Tango con il suo Tango – Historias de Amor, in scena l’8 agosto.
Il festival riprenderà il 5 e 6 Settembre al ritmo di Flamenco della compagnia spagnola Acebuche Flamenco Ensemble (A.F.E.) con due spettacoli in esclusiva e in prima nazionale che faranno rivivere agli spettatori le atmosfere di Siviglia e dei suoi famosi “tablaos”, Flamenco Mirando al Otro e Tablao Flamenco Puro.
A seguire il 7 e l’8 Settembre la compagnia Artemis Danza di Monica Casadei, con la caratteristica corale che le appartiene porterà in scena due interessanti rivisitazioni dei classici amati dal pubblico, Traviata e Tosca X.
Tornerà poi in Sicilia l’acclamata compagnia rumena del National Sibiu Ballet, con due appuntamenti, in esclusiva e prima nazionale, da non perdere: Il Lago dei Cigni, il 12 Settembre; Paquita e Beyond Dance, il 13 Settembre, due originali creazioni prodotte dalla compagnia.
A rappresentare le eccellenze del territorio, sarà poi la Compagnia di Giovanna Velardi, rinomata per le sue produzioni di danza contemporanea, che il 18 Settembre ci propone una diversa rivisitazione della Carmen con l’introspettivo Carmen Duo.
Si prosegue il 19 Settembre, con una compagnia fresca ed energica, E.sperimenti Dance Company, che presenterà un lavoro innovativo e coinvolgente con un interessante pattern sonoro, dal titolo Hopera.
Infine, a chiudere il festival il 20 Settembre sarà un’altra compagnia contrassegnata dall’intensa ricerca stilistica e contaminazione artistica, la Cie Twain Physical Dance Theatre, con un interessante dialogo corporale a due dal titolo Romanza – Trittico dell’Intimità, ideato dalla direttrice artistica Loredana Parrella.
Il festival è promosso e sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo, dall’Assessorato Regionale al Turismo e dal Comune di Noto. Tutti gli eventi avranno inizio alle 21.15




Noto. Sherazade, la notte più lunga ritorna e raddoppia per una edizione ricca

Al via la terza edizione di “Sherazade, la notte più lunga” l’evento dell’estate netina che per quest’anno raddoppia. Live Experience Noto, con il patrocinio del Comune, la O.R.O. Cooperativa Sociale Onlus e l’Associazione Culturale Badside Palermo hanno messo in cantiere due date, il 23 luglio “Sherazade Preview” ed il 21 agosto “Sherazade – la notte più lunga”: la migliore musica mediterranea, della contemporaneità e della commistione tra differenti stili musicali e generi artistici. E’ quindi una edizione che si preannuncia ricca di contenuti e divertimento per quanti sceglieranno il sud est come meta delle proprie vacanze.
Gli artisti che si esibiranno nelle tre aree – la suggestiva Main area di Piazza Municipio e le numero 2 e 3 di via Silvio Spaventa e dell’ex Convitto Ragusa- sono stati selezionati dall’art director Carmelo Toro. Qualche nome: il 23 luglio la Preview di Sherazade 2016 vedrà ospiti i Kunsertu, insieme in concerto dopo 21 anni, Ipercussonici, i Lautari, Peppone canta De Andrè ed ancora Luigi Zimmiti, in solo sax live con il dj set dei netini NOHL, il live dei Mezscal Project, il dj set di Jah Sazzah, la performance uomo/macchina dei catanesi Polosid ed il dj set di Franky O’. Senza tralasciare la sessione visual, curata da Vl Kar e Vj Sk4t di Hackspace Catania e gli spettacolari artisti di strada dello storico gruppo Buskers “Batarnù”.
Della data di agosto spicca il nome di James Senese & Napoli Centrale, in tour col nuovo album “O’ Sanghe”(unica data in Sicilia), i siracusani Kebana, i Pupi di Surfaro ed un altro grande nome che verrà svelato solo nei prossimi giorni.
A corollario tanti eventi tra cui spicca la “Warhol Edition” del Pop-Up Market 2016 all’interno del cortile dell’ex Convitto Ragusa.




Siracusa. "Salta" la lirica al Teatro Greco , cancellato il Festival Euro Mediterraneo

Non torna la lirica d’estate a Siracusa, al teatro greco. nonostante la presentazione in pompa magna, con un passaggio ufficiale nel corso dell’ultima Bit di Milano, la borsa internazionale del turismo, le tre produzioni operistiche annunciate: Turandot di Giacomo Puccini (prevista per la prima metà di luglio), Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni (inizialmente programmata per il 15 e 16 luglio) e Rigoletto di Giuseppe Verdi (che avrebbe concluso con le date del 22 e 23 luglio) non andranno in scena. Cala, invece, il sipario sulla coproduzione con il Festival Belliniano di Catania e sul calendario per il quale erano stati annunciati artisti di fama mondiale. La produzione “Festival Euro Mediterraneo del regista Enrico Castiglione non avrebbe trovato l’accordo con la Regione e la Soprintendenza ai Beni culturali, anche per regioni legate al canone per l’utilizzo del Teatro Greco, con condizioni che, nel frattempo, sarebbero variate rispetto al passato. La richiesta sarebbe di 30 mila euro ma ci sarebbero anche vicende legate a debiti non saldati.




Siracusa. "Il Folletto dell'anima", al comprensivo Santa Lucia vanno in scena le emozioni

Le emozioni. La possibilità di trasformare le proprie in arte e di farle riconoscere, apprezzare, vivere e gestire ai più giovani, come agli adulti. Un progetto ambizioso alla base di uno spettacolo portato in scena dal terzo istituto comprensivo Santa Lucia. Un finale, per l’anno scolastico appena concluso, di spessore e con l’obiettivo, non solo di aprire la scuola al territorio, ma di intrecciarla con la vita delle famiglie degli studenti. L’insegnante Cettina Calafiore ha ideato “Il folletto dell’anima”, lo spettacolo che ha visto protagonisti gli alunni delle classi dell’intero istituto e i loro genitori, insieme, sul palco allestito nel cortile della scuola di viale Teocrito, guidata dalla dirigente scolastica Valentina Grande. Emozioni e inclusività , con la prospettiva di una crescita umana al centro della performance teatrale ,portata in scena dai bimbi di “ Su il sipario, i piccoli vanno in scena”. Lo spettacolo a cui hanno assistito centinaia di persone, alla presenza anche dell’assessore alla Pubblica istruzione, Valeria Troia, ha condotto alla riflessione, tra momenti di commozione e altri di ilarità, proprio com’è la vita. “Incomprensioni fra genitori-figli, docenti-alunni, idee di uomini- spiega Cettina Calafiore- che nemmeno la morte può rendere vane,il bullismo, l’amore adolescenziale, l’amicizia, il rapporto madre-figlia sono state alcune delle tematiche affrontate ne “Il folletto dell’anima”. In scena bambini di varie nazionalità, con le loro mamme. Un modo per esternare ciascuno il proprio talento, di cui si è spesso ignari. “Il folletto dell’anima”-conclude l’insegnante e regista- rappresenta un nuovo modo di intendere la scuola che non è fatta di programmi, ma di uomini di oggi e di domani che costruiranno un mondo migliore”. Spazio anche alla premiazione degli studenti meritevoli, che hanno partecipato a diversi progetti portati avanti dalla scuola nel corso dell’anno scolastico. Poi, il concerto della piccola orchestra dell’istituto comprensivo, ad indirizzo musicale, con il maestro Marcello Cappellani.