Tennis: Match Ball in finale per la A1, superato l'Ambrosiano. Pistoia sarà l'ultimo ostacolo

Sarà finalissima per la Serie A1. Il Match Ball supera il Tc Ambrosiano 4-2 e accede al doppio confronto di finale contro Pistoia, che decreterà chi salirà nella massima serie del tennis maschile italiano. L’andata si giocherà a Siracusa domenica prossima, il ritorno sette giorni dopo in Toscana. Un successo salutato da tanti appassionati accorsi sulle tribune della struttura di viale Augusto, che hanno spinto la squadra di Nico De Simone, nel difficile confronto con la compagine milanese. “Grazie capitano De Simone. Grazie Lele Sammatrice, Alessandro Ingarao, Ettore Zito, Antonio Massara e Alessio Siringo. Grazie alle presidentesse Paola e Sabrina Cortese”, questo è il messaggio che campeggia sulla pagina social del club appena pochi minuti dopo il successo.




Calcio Eccellenza: il Palazzolo stacca tutti in vetta e prepara la fuga. Cutrufo: "La strada è lunga ma se vinciamo domenica…"

Miglior viatico verso la supersfida di domenica prossima proprio non poteva esserci. Il Palazzolo espugna Acireale, il Biancavilla perde in casa ad opera del Marina di Ragusa e domenica prossima allo “Scrofani Salustro”, nella sfida tra le due battistrada oggi distanziate di 3 punti in favore dei gialloverdi.

“Grande partita, perché questi campi sono pazzeschi – ha detto il patron Graziano Cutrufo a fine partita -. Ci siamo staccati da tutti, manca tanta strada ma se domenica si vince penso che la strada sarà in discesa perché daremmo un duro colpo alle avversarie. Questo campionato lo voglio vincere, complimenti a tutti. Domenica spero che per lo scontro diretto ci sia tanta gente per rispondere alla società e ai calciatori che stanno facendo veramente grandi cose”.

Per la cronaca, il Palazzolo era riuscito a sbloccarla subito con Cortese e a raddoppiare con Diallo in contropiede. Nella ripresa, complice anche l’espulsione di Giordano, la rete acese e ultima mezzora in inferiorità numerica nella quale, però, Spinelli e compagni hanno retto, anzi sfiorando la terza rete in più di un’occasione. Un altro banco di prova superato, dunque, perché come dirà mister Favara a fine partita “non era per nulla scontato perché conosciamo questi campi e sappiamo che insidie possono portare”. E il dg Graziano Strano ha aggiunto: “E’ il miglior viatico nella settimana che ci porterà alla sfida con il Biancavilla. Ancora una volta una grande risposta da una squadra altrettanto grande”.




Calcio a 5: Assoporto Melilli sempre più regina in Serie B

Al PalaMazzetto di Reggio Calabria si materializza tutta la forza dell’Assoporto Melilli. Che grazie al 5-4 contro l’ex seconda della classe Cataforio (adesso superata dal Mabbonath Palermo vittoriosa e a tre lunghezze dai melillesi) rimane a +3 di vantaggio nel girone H della Serie B maschile di calcio a 5, al termine di una gara tiratissima ma in cui i ragazzi di Stefano Bosco hanno dimostrato tutta la propria forza grazie alle doppiette di Rizzo e Bocci e alla rete di Monaco. Gongola anche il presidente Papale, nonostante però il sodalizio melillese vuol raffreddare gli entusiasmi “perché la stagione è ancora molto lunga e caratterizzata da tanti appuntamenti”. A cominciare ad esempio dalla Coppa Italia che prosegue e che vedrà l’Assoporto in casa giovedì sempre contro Cataforio dopo aver eliminato Mascalucia. La corsa, dunque, continua.




Motocross: dopo il titolo siciliano, Tummineri vince anche in Calabria. "Dedicato a papà che è sempre al mio fianco"

Dopo il bis fatto al regionale siciliano di motocross, Eugenio Tummineri conferma l’ottimo stato di forma e trionfa anche al regionale calabrese di Mx1, Mx2 ed Expert. A Lamezia Terme il pilota siracusano del Pegaso ha ottenuto due primi posti nella Mx2 e due secondi posti assoluti, in linea con la tradizione di famiglia visto che papà Emanuele ha vinto praticamente tutto ciò che c’era da vincere e ancora oggi è al suo fianco, a bordo pista, a “spingerlo” con la testa: “Lui non manca mai – dice Eugenio – non deve mancare mai. Se vinco è grazie a lui e oggi era davvero dura perché c’era gente molto forte”. Dopo l’ultima prova siciliana di Patti e quella di oggi a Lamezia, il 2018 sembrerebbe archiviato per il campione del Pegaso Siracusa anche se… “non si sa mai. Il 25 dicembre si correrà a Vittoria per l’enduro sprint e vedremo anche se la moto l’abbiamo praticamente distrutta – aggiunge sorridendo – perché l’ho sfiancata. Nel cross abbiamo finito per quest’anno ma poiché mi sento ancora in forma, valuteremo fra qualche settimana e speriamo che il 2019 sia altrettanto prolifico”.

Sempre con papà Emanuele al fianco perché ogni successo è figlio di un rapporto profondo e da un episodio che ha segnato la vita di entrambi: “Il 2016 per l’esattezza – ha detto – vedere mio padre appendere il casco al chiodo e vedere soprattutto la sua vita a rischio (a causa di un brutto incidente del padre che segnò la chiusura delle gare per Emanuele, ndr), sono momenti che non dimenticherò mai. Mi hanno portato quasi ad odiare la mia passione, poi ho visto gli occhi di mio padre brillare vedendomi correre e li ho capito che non dovevo arrendermi. La ripresa è stata dura anche per me, però non mi ha mai lasciato da solo, è sempre al mio fianco a sostenermi ed incoraggiarmi. Quest’anno con la prima posizione l’ho proprio reso orgoglioso, d’altronde buon sangue non mente. Quindi chiudo dicendo che il 2018 è stato un anno grandioso”.

Nella foto, Eugenio ed Emanuele Tummineri poco dopo la fine della gara di Lamezia Terme che ha visto protagonista il pilota siracusano del Pegaso




Pallanuoto, Jelaca trascina l'Ortigia al successo. E vittoria dedicata ai tifosi

Trascinata da Marko Jelaca, l’Ortigia ritrova la vittoria in campionato dopo due sconfitte di fila (contro le big della massima serie) ma in Liguria contro il Quinto è stata battaglia vera in acqua. Perché la squadra di Piccardo, avanti 8-5 all’intervallo lungo si è quasi adagiata, subendo la rimonta dei padroni di casa (che schieravano l’ex Lindhout) e all’apertura dell’ultimo quarto si è andati avanti con una sola rete di vantaggio. Che Napolitano e compagni sono riusciti a mantenere grazie alle stoccate del croato (4 reti in totale) e al gol decisivo di Farmer che ha ricacciato indietro Quinto nonostante il gol finale di Mugnaini che ha reso il passivo più accettabile per i genovesi. Farmer ha realizzato due reti, così come Vapenski, un gol a testa per Espanol, Giacoppo e Abela per un’Ortigia che risale a centroclassifica (successo dedicato ai tifosi biancoverdi come sottolineato sulla pagina social della società dopo il sostegno di mercoledì scorso contro il Vouliagmeni) e si preparerà adesso per la sfida casalinga di sabato contro Bogliasco e il ritorno in EuroCup in Grecia il 5 dicembre.




Pallamano, la festa di Albatro e Aretusa davanti a 500 spettatori. “Hanno vinto tutti”

Ha vinto tutta la Pallamano siracusana. In campo l’Albatro come da pronostico (30-20 il finale dopo un primo tempo chiuso sul 14-8) ma la stracittadina aretusea della Serie B maschile giocata davanti a circa 500 spettatori al PalaLobello è stato l’emblema di ciò che debba essere lo sport. Al di là degli obiettivi perché l’Albatro è candidata al successo in campionato e l’Aretusa è nata da poco e punta al mantenimento della categoria, visto che prima durante e dopo è stata festa, tra foto di rito, sorrisi e abbracci. “Hanno vinto i ragazzi in campo ed è stato uno spettacolo per la categoria”, ha sottolineato coach Peppe Vinci dell’Albatro. “Un grande esempio per tutti”, dirà poi il presidente dell’Aretusa, Placido Villari. “Un plauso davvero a tutti e che sia di buon auspicio per il rilancio della Pallamano siracusana, l’Albatro che deve tornare dove le compete, noi che pian piano cresceremo con i nostri giovani. Ero un po’ emozionato all’inizio ma poi è stata festa grande”.

 

Nella foto Santoro (Aretusa), Vinci (Albatro), coach Rudilosso e Calvo (Albatro)




Rugby, Syrako a Roma per Italia-Nuova Zelanda. “Quante emozioni”

C’era anche la Syrako questo pomeriggio sugli spalti dello stadio Olimpico di Roma per quello che si è rivelato uno spettacolo unico: Italia-Nuova Zelanda che al di là del risultato scontato (66-3 forse anche troppa la differenza rivelata fra le due compagini), ha offerto emozioni prima, durante e dopo il test-match della Nazionale italiana contro gli All Blacks campioni del mondo. Gli inni nazionali, la tradizionale Haka Maori e il colore regalato dagli oltre 60mila dell’Olimpico ha regalato un pomeriggio importante alla Syrako che attraverso il suo dirigente oltre che vicepresidente regionale della FIR, Gianni Saraceno ha aggiunto: “Questo è il rugby, questo è lo sport con la s maiuscola e noi della Syrako siamo stati onorati di essere presenti ad un evento unico. Sulla gara c’è poco da dire. All Blacks chiamati a dimostrare di essere di un altro livello dopo la sconfitta di sabato scorso con l’Irlanda e così hanno tirato fuori il repertorio dei campioni. Italia al di sotto di tutte le aspettative, mai pericolosa, surclassata in tutti i fondamentali, mai capace di porre rimedio allo strapotere avversario. Ma questo è un dettaglio, il resto è stata festa grande”.




Siracusa ko, Lele Catania non basta. Pazienza: “Qualche errore di troppo, c’è da lavorare”

Non basta il solito Lele Catania (al quinto centro stagionale) perché il Siracusa cade a Matera 2-1 al termine di una partita non bella. La mano di Pazienza si vede a tratti, il problema è l’organico che pian piano il ds Antonello Laneri sta cercando di sistemare ma occorrerà del tempo e, come hanno sottolineato i protagonisti, fare quanti più punti possibile da qui a gennaio. “Abbiamo concesso troppo al Matera e sicuramente c’è da lavorare – ha detto il tecnico Pazienza a fine gara – in questo momento abbiamo un organico ridotto e sappiamo che dovremo cercare di trarre il meglio da ciò che abbiamo. Ripartiamo da questa gara per capire cosa non ha funzionato e pensiamo al derby con la Leonzio”.




Tennis, attesa febbrile per il Match Ball nel play off verso la A1. Tc Siracusa in campo nei play out

Sale l’adrenalina in casa Match Ball. Domani dalle 9,30 via al play off contro il Tc Ambrosiano, gara secca che darà il pass per la finale contro Pistoia con andata e ritorno, dopo la quale si spalancheranno le porte della Serie A1. Un sogno, come lo hanno definito le sorelle Paola e Sabrina Cortese che in questi giorni hanno chiamato a raccolta il grande pubblico siracusano, non solo quello più appassionato della racchetta ma ogni addetto ai lavori e non. “Ci arriviamo bene e carichi – ha detto coach Nico De Simone – e non vediamo l’ora di scendere in campo. Spero che la città ci dia una spinta”. E una spinta, simbolica, l’attende anche il Tc Siracusa di Rosario Bongiovanni che domani sarà di scena a Pavia (anche questa gara secca) per il play out che garantirà la permanenza in A2. In caso di vittoria sarà salvezza, con la sconfitta ci sarà nuova chance una settimana dopo nell’andata e ritorno con i reggini del Tc Rocco Polimeni.




Calcio a 5: Meta bestia nera, primo ko in campionato per il Maritime

Meta bestia nera del Maritime. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Divisione ai rigori di lunedì scorso è arrivato stasera (nell’anticipo trasmesso da Sportitalia) anche il primo ko stagionale a 23 secondi dalla fine. 3-2 al PalaCatania nel derby di Sicilia della Serie A di calcio a 5 per un Meta che ha meritato, al cospetto di un Maritime che è apparso stanco e poco lucido.

Pedrinho e Mancuso scaldano le mani al portiere del Meta, per un Maritime che nei primi 10 minuti fa tanto possesso ma sbaglia nell’ultimo passaggio e spesso presta il fianco al contropiede etneo. Mancuso ha poi una grande occasione a 7:30 dalla fine, dopo azione personale, ma il portiere è tempestivo nella chiusura. Dal Cin poi compie un gran intervento su conclusione di Musumeci a 6’ dalla sirena e il duello si ripete un minuto dopo con un Maritime che appare stanco dopo aver fatto la gara per gran parte del primo tempo. I megaresi soffrono nel finale, Oliveira coglie il palo esterno dalla distanza e il gol dei padroni di casa arriva con Tres a 3:15 dalla fine al termine di un’azione corale. Thiago Polido piazza Dal Cin quale portiere di movimento e il pari arriva con uno scambio veloce Mancuso-Crema a 50”, concluso in rete da quest’ultimo. 

Anche la ripresa si trascina sul filo dell’equilibrio nonostante il Maritime appaia più compassato e la Meta più pungente (Oliveira ha una grande occasione al 6’), Crema e Mancuso accusano qualche problema fisico ma stringono i denti, Caio fallisce una buona occasione al 7’ come 40” dopo quando Fortino viene falciato da Musumeci a tu per tu col portiere e dalla punizione seguente Zanchetta calcia addosso allo stesso estremo difensore etneo. Il Maritime fa meno possesso rispetto alla prima frazione e punta più sull’effetto sorpresa come quando Caio all’11’30” coglie la traversa da posizione molto defilata; Thiago Polido a quel punto gioca ancora la carta del portiere in movimento inserendo Zanchetta in maglia gialla e lo stesso sciupa una ghiotta occasione a 6’30” dalla fine. Nel cambio portiere (da Zanchetta a Dal Cin) a 5’ dalla fine però la porta rimane scoperta e sul lancio del portiere del Meta, Musumeci  deve solo spingere in rete per il 2-1 etneo. Musumeci però becca il rosso per aver tirato la maglia a Fortino a 4’10” dalla fine e costringe la Meta all’inferiorità numerica per due minuti dentro i quali il Maritime trova il 2-2 con Mancuso. Ma a 23” un altro errore da portiere in movimento consente ad Ernani Oliveira di trovare dalla distanza il gol che vale il definitivo 3-2.