B2 femminile. Il Melilli Volley domina a Pizzo Vittoria in tre set tra gli applausi del pubblico di casa

Prestazione eccelsa e quinta vittoria consecutiva per Melilli Volley che, per la prima volta in trasferta, non cede neanche un set alle avversarie di turno. A Pizzo, nella settima giornata di campionato, la squadra siracusana detta legge fin dall’inizio, lasciando ben poco alla volitiva formazione di casa. Pratica chiusa dalle neroverdi in un’ora e mezza di gioco.
Coach Luca Scandurra recupera Veronica Silvestre. In campo dall’inizio anche Sara Lena, preferita a Federica Matrullo. La prima a battere è proprio la giocatrice siracusana, la prima ad andare a segno proprio quella foggiana, assente per influenza sabato scorso con Terrasini. Nicole Ferrarini realizza il secondo e il terzo punto, Lena fa 4-0 in battuta. E’ un avvio di match convincente per le ospiti, che allungano con il muro di Ferrarini e Sabrina Lucescul, con il “mani e fuori” trovato da Luna Ba da posto 4 e con la bella schiacciata da seconda linea ancora dell’attaccante ex Monopoli. Lena porta le sue in doppia cifra: 10-3. Massimo vantaggio sul 13-4, con l’errore al servizio delle locali e il successivo ace di Lucescul. Arrivano 4 punti consecutivi di Pizzo, che accorcia fino all’8-13. Troppo per Scandurra, che chiama il primo time out. Silvestre mura un attacco avversario, Ba sbaglia in battuta, Raffaella Minervini sorprende le avversarie con il secondo tocco, Ferrarini (in attacco e a muro) e Silvestre (ace) portano Melilli sul più 9: 21-12. Pizzo chiama time out, ma la squadra del presidente Luigi Distefano chiude con un paio di errori gratuiti avversari, un attacco vincente di Lena e un punto in battuta di Lucescul. Finisce 25-15 per le ospiti.
Avvio di secondo set equilibrato, poi inizia la fuga di Melilli, grazie soprattutto a una buona fase difensiva, all’ace di Ferrarini e alla schiacciata dal centro di Lucescul. Ospiti sul 9-3 e time out calabrese. La centrale ex Modica batte forte e propizia il dodicesimo punto, firmato da Silvestre. La stessa giocatrice in primo tempo fa 13-5. Lucescul si esalta in fast per il 16-9, Ba in lungo linea realizza il punto numero 19, Lena in diagonale il ventesimo e Melilli doppia Pizzo . Poi parziale di 5-1 per le calabresi; l’opposta ternana rompe il mini digiuno e Lena, con un pizzico di fortuna, porta il punteggio sul 23-15. Chiude Minervini con un morbido secondo tocco.
Il primo vantaggio della gara per Pizzo arriva solo in apertura di terzo set, quando va sul 3-1, ma Ba lo annulla schiacciando con potenza e precisione dalla sua posizione preferita, la due. Ci riprova, palla sulla rete e punteggio di 4-3 per la squadra gialloblù. L’ex Marcello realizza il primo ace per le sue, riportandole avanti di due lunghezze. De Franco porta il punteggio sul 6-3, poi Marcello sbaglia al servizio. Sul 7-4 Sara Sassanelli rileva Sabrina Lucescul. Ba va a segno in pallonetto e, con una schiacciata all’incrocio delle righe, porta Melilli alla prima parità del terzo set: 9-9. E’ ancora parità a quota 13 grazie a Lena. Sassanelli in battuta firma il primo vantaggio ospite del terzo parziale: 15-14. Melilli allunga con Ba (19-15). La stessa numero 8, in pallonetto, da seconda linea, realizza il ventesimo punto. Silvestre avvicina le sue al traguardo con una bella fast ma, subito dopo, manda la palla sulla rete da fondo campo. Non sbaglia invece Minervini e, sul 23-18, è time out locale. Il punto esclamativo lo mette Ba per il 25-18 finale- Melilli Volley vince 3-0 ed esce tra gli applausi dello sportivissimo pubblico locale. Prestazione super per le ragazze di coach Scandurra, che si godono la sesta vittoria in campionato.




L’Atletico Siracusa Under 21 lotta fino alla fine: pari casalingo contro il San Paolo

Segna Matarazzo e l’Atletico Siracusa Under 21 mantiene l’imbattibilità nel campionato di Terza Categoria. Quinto risultato utile consecutivo per la squadra allenata da Dino Rubino, che rallenta la marcia del San Paolo (1-1 il risultato) nel big match della giornata, unica gara giocata di sabato.
Prestazione di sostanza quella offerta dai gialloneri che, dopo un primo tempo a tutto sprint, con tante occasioni create e pochi rischi corsi, nella ripresa subiscono la pressione degli ospiti, andando sotto nel punteggio. Reazione di forza e qualità e pari firmato da Matarazzo. L’1-1 finale viene salutato con soddisfazione in casa aretusea. “Ancora una volta – dice il tecnico Dino Rubino – mi devo complimentare con i mii giocatori per aver saputo tenere testa ad una grande del campionato. Abbiamo approcciato bene la partita, giocando un buon primo tempo, e presentandoci spesso in zona tiro. Abbiamo sfiorato più volte il vantaggio. Nell’intervallo ho detto ai ragazzi di continuare così, cercando di vincere qualche contrasto e di recuperare le seconde palle. Nei primi venti minuti abbiamo sofferto per poi andare sotto. Mi è piaciuta però la reazione. Non ci siamo demoralizzati e l’ingresso di un attaccante al posto di un difensore ci ha consentito di alzare il baricentro e di arrivare al pareggio. Sono molto contento e ringrazio la società per avermi dato l’opportunità di proseguire un percorso di crescita con questi giovani calciatori, che hanno creato un gruppo coeso e molto affiatato”.
A seguire la gara il presidente Enrico Abbruzzo, il direttore sportivo Antonio Rinauro, il dirigente Riccardo Amico e il team manager Cristiano Ferreri. “Abbiamo lottato con determinazione fino alla fine – afferma Ferreri – meritando di pareggiare contro una grande squadra. Abbiamo giocato bene e anche il nostro portiere è stato bravo, compiendo alcuni ottimi interventi. Abbiamo mantenuto l’imbattibilità e siamo molto soddisfatti”.




Il Siracusa acciuffa in extremis l’Altamura, altro mattoncino salvezza

Terzo risultato utile consecutivo per il Siracusa. Ed è il primo pareggio stagionale. Mica male per come si erano messe le cose. Altamura in vantaggio nel primo tempo, quindi una ripresa di gran pressione del Siracusa, con il gol del pari che arriva solo nel recupero grazie a Di Paolo alla seconda marcatura in C. È un punto importante per come arrivato, ma dal retrogusto amaro per quanto ha prodotto il Siracusa.
Azzurri in campo con la nuova maglia nera e dettagli dorati. Due novità in formazione rispetto all’undici vittorioso a Picerno, dentro Puzone per Zanini e Parigini dal primo al posto di Valente, uscito malconcio dalla sfida con i lucani. Un fastidioso vento batte il De Simone, buona la cornice di pubblico con una presenza di tifosi ospiti.
Partenza contratta, con due squadre ben consapevoli della posta in palio. Dopo un cross di Guadagni su penetrazione dalla destra, all’8, brivido per i tifosi azzurri al minuto 10. Su punizione poco distante dal vertice sinistro delll’area, Lepore sfiora la rete. Fuori di un nonnulla, con Farroni immobile.
Il gol dei pugliesi arriva al 22 con un colpo di testa a centro area di Poli, il centrale di difesa che si avvita e gira in porta.
Gli uomini di Turati provano a riorganizzarsi, sfruttando soprattutto la fascia destra. Al 34 Guadagni trova l’imbucata per Molina, di piede il portiere respinge la sua conclusione. Rimpallo sul giocatore azzurro, niente angolo. Ma li collezione i calci d’angolo il Siracusa, sino al 46 con l’occasionissima che capita sui piedi di Guadagni. Palla vagante in area dell’Altamura sugli sviluppi di un corner, il numero 7 del Siracusa non trova la deviazione e la palla finisce incredibilmente alta da comoda posizione. Si riparte senza cambi. Siracusa in possesso palla, un paio di spunti interessanti ma nessuna conclusione pericolosa. E allora al 57 Turati ridisegna il Siracusa con Valente per Guadagni e Gudelevicius per Candiano, aumentando il tasso offensivo della squadra. Al 58 Molina arpione un pallone a centro area, la girata non impensierisce Viola, che blocca. Azzurri ringhiano su ogni pallone, l’Altamura prova a gestire. Da sinistra a destra e viceversa, il Siracusa prova a sorprendere i pugliesi ma la zampata che vale il pari non arriva. Parigini e compagni occupano costantemente la trequarti offensiva, Altamura schiacciato ma si difende senza troppi patemi. Una produzione notevole di cross ma sono poche le conclusioni pericolose del Siracusa, nonostante lo sforzo. A proposito di sforzo, all’82 esce stremato Parigini al suo posto Di Paolo. Frisenna per Ba all’87 è l’ultima mossa della panchina azzurra. Al 91 girata di Valente, para Viola in uscita disperata. L’arbitro fischia, tutto fermo. Sei minuti di recupero per le ultime speranze. E al 94 arriva la rete che il Siracusa trova il meritato pareggio proprio con Di Paolo. Aggancio al Sorrento e altro mattoncino per la salvezza.




Pallanuoto. L’Ortigia spera in una grande impresa: domani sfida ostica a Trieste

All’Ortigia servirebbe una grande impresa per tornare dalla prossima trasferta con qualche punto in cascina. E questo non solo per l’elevato valore dell’avversario, ma anche per le difficoltà di formazione della squadra di Piccardo, che deve fare i conti con acciacchi, infortuni e squalifiche. Domani pomeriggio, alle ore 15.00, alla piscina “Bianchi” di Trieste, i biancoverdi scenderanno in acqua contro la Pallanuoto Trieste, nel match valido per la 9ª giornata di andata del campionato di Serie A1. Una sfida molto complicata per l’Ortigia, penultima in classifica e ingabbiata dentro una fase difficile, nella quale sta pagando qualcosa sul piano dell’approccio mentale e dell’esperienza. I biancoverdi hanno bisogno di punti, ma sono consapevoli che quello di Trieste è un campo molto difficile e che i giuliani sono una squadra forte, attualmente quarta e in piena corsa per un posto nei play-off. Oltre al valore del Trieste, c’è anche il fatto che l’Ortigia dovrà fare a meno del lungodegente Gardijan e dello squalificato Aranyi, ai quali probabilmente si aggiungerà anche Torrisi, alle prese con una tonsillite. Della serie “piove sul bagnato”. D’altra parte, nelle fasi delicate di una stagione, anche la sfortuna gioca un ruolo importante. Ciò detto, la speranza è che orgoglio e cuore possano sopperire alle assenze e, dunque, ai minori cambi a disposizione del tecnico, che dalla sua squadra si aspetta una reazione di carattere, in vista dei prossimi impegni. Il match sarà trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube della Pallanuoto Trieste (clicca qui).
Alla vigilia, coach Stefano Piccardo fa il punto sulle condizioni dei giocatori e sul lavoro svolto in settimana: “A Trieste mancheranno Gardijan, infortunato, e Aranyi, squalificato dopo l’espulsione rimediata sabato scorso, mentre Torrisi in questi ultimi giorni non si è allenato per una tonsillite e non credo che riuscirà a partire con noi. Radic invece ci sarà, anche se è rientrato solo ieri perché ha avuto un lutto grave a casa, in Croazia. Detto questo, la squadra ha lavorato bene, come ha sempre fatto in tutto questo periodo. Abbiamo cercato di analizzare gli errori, che purtroppo sono sempre gli stessi. Da questa partita mi aspetto una presa di coscienza da parte nostra, vorrei che evitassimo quegli errori che ancora compiamo e che puntualmente ci portano fuori dal match”.
Il tecnico biancoverde parla poi degli avversari e di come bisognerà affrontarli per provare a giocarsela: “Trieste è un squadra costruita per arrivare nelle prime quattro in campionato, quindi quest’anno gioca un torneo diverso dal nostro. Può contare su uno dei portieri più forti del circuito e sul capocannoniere del campionato italiano, ha un paio di giovani molto interessanti, tra i quali Mezzarobba, che è stato appena convocato in Nazionale da Sandro Campagna, oltre a Manzi e al croato Marino Cagalj, molto importante nel ruolo di marcatore e che noi conosciamo bene perché lo abbiamo affrontato spesso in questi anni. Insomma, è una formazione forte, le cui armi migliori sono il dinamismo, le difese in movimento e le ripartenze. Pertanto, dovremo cercare di giocare degli attacchi controllati, evitando di esporci ai contropiedi, mentre nel gioco posizionato dovremo essere intelligenti nello sfruttare quelli che sono i nostri punti di forza, senza fare confusione in fase di attacco”.
Il giovanissimo Federico Trimarchi racconta lo stato d’animo del gruppo, positivo anche in mezzo a un periodo non semplice: “Stiamo arrivando a questo match nella maniera giusta, ben preparati sul piano atletico, visto che in settimana abbiamo lavorato intensamente. Riguardo all’aspetto mentale, invece, abbiamo parlato tutti insieme del momento difficile che stiamo attraversando, ma anche del fatto che siamo consapevoli dei nostri limiti e delle nostre potenzialità. Sappiamo bene che abbiamo regalato dei punti e che abbiamo commesso errori spesso banali, ma è anche una questione naturale, di tempo, perché dovevamo imparare a conoscerci. Adesso, però, dobbiamo passare ai fatti. Malgrado le assenze, andiamo a Trieste convinti di poter fare una buona prestazione e magari di riuscire a fare risultato. Almeno, questa è la nostra ambizione”.
“Trieste – conclude il talento catanese in forza all’Ortigia – è tra le prime quattro-cinque squadre del campionato, è una formazione di livello superiore, pertanto per competere con loro dovremo cercare di imporre il nostro gioco e, come dice il mister, mantenere alto il ritmo per tutta la partita. E, ovviamente, evitare di commettere gli errori che abbiamo commesso nelle precedenti gare”.




Nera e con dettagli dorati, svelata la quarta maglia stagionale del Siracusa

E’ completamente nera, con dettagli dorati. E’ la quarta maglia del Siracusa, la Black & Gold Edition, svelata oggi. E’ la prima completamente nera nella storia del club.
Per un’uscita così significativa è stato scelto un luogo iconico, il Teatro Massimo di Siracusa. All’interno del simbolo di cultura ed eleganza, shooting fotografico per celebrare l’unione tra sport e arte. Le riprese di Riccardo Piccione e gli scatti di Michelangelo Portuesi mettono in risalto “i dettagli raffinati e la preziosità della nuova divisa”.
La Black & Gold Edition – si legge nella nota della società – “nasce per rappresentare un Siracusa moderno, stiloso e consapevole della propria identità”.
La maglia, realizzata da Macron, sarà disponibile online nelle prossime ore sul Club Shop ufficiale (qui)




Racine Ba, primo gol in Serie C con dedica alla moglie in dolce attesa

C’è una dedica speciale nel primo gol tra i professionisti di Racine Ba. Il centrocampista senegalese, partito titolare a Picerno, ha segnato la rete del vantaggio azzurro. La corsa verso la panchina, gli abbracci e poi quel pallone infilato sotto la maglietta, come a simulare una gravidanza. Eccolo il messaggio speciale, rivolto alla moglie che è in dolce attesa. Non poteva, allora, esserci momento migliore.
“Ras” è arrivato a Siracusa a gennaio scorso, dopo aver risolto il contratto con la Reggina. Per lui subito un gol nel debutto in azzurro in Serie D, contro il Sambiase. Riconfermato per la stagione in Lega Pro, ha giocato sin qui 353 minuti, spesso partendo dalla panchina. Titolare al debutto a Salerno, 79 minuti contro il Monopoli per poi finire in panca. Per Turati è giocatore affidabile e così arrivano 12 minuti con assist contro il Casarano, ancora panchina a Giugliano, 22 minuti contro il Latina e infine i 90 giocati a Picerno, preferito nel ballottaggio con Frisenna per sostituire Gudelevicius.




Pallamano. Supersfida a Siracusa, Albatro-Cassano vale il primo posto

Supersfida a Siracusa, al Palakradina va in scena il big match di giornata tra Albatro e Cassano. Le due capolista della massima serie di pallamano si confrontano nel turno infrasettimanale. Mercoledì alle 19.30 si annuncia grande spettacolo sportivo.
Gli uomini di Garralda sono chiamati alla reazione dopo la sconfitta di Trieste, quelli di Matteo Bellotti si rituffano nel campionato dopo la sconfitta patita in Grecia nel turno di andata della coppa europea contro l’Olympiacos.
Sette vittorie e due sconfitte per entrambe; differenza reti che pende a favore dei bianco amaranto secondo peggior attacco del torneo, ma prima difesa con appena 218 gol subiti.
In casa Albatro grande voglia di archiviare Trieste e ribadire il ruolo da protagonista in Serie A Gold.
“La reazione non avviene solo quando non otteniamo il risultato che desideriamo”, commenta Nuno Santos, l’ala portoghese arrivato quest’anno in Sicilia. “La reazione che dobbiamo avere è quella di non concentrarci sulla sconfitta passata, ma piuttosto su ciò che dobbiamo correggere per continuare a crescere e rimanere sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi di questa stagione. Perché ciò avvenga, dobbiamo continuare a collezionare vittorie e domani è proprio quello che cercheremo di fare!”. Il 33enne arrivato in Italia dopo i tre anni trascorsi nel campionato finlandese, ha le idee chiare sugli equilibri del campionato e il big match di domani sera.
“Essendo una squadra costruita per lottare per i titoli italiani, l’importanza della partita contro il Cassano è la stessa di tutte le altre partite che abbiamo già disputato”, commenta secco il numero 3 bianco blu. “Perché se vogliamo davvero vincere i titoli, dobbiamo affrontare tutte le partite come se fossero delle finali”.
Direzione di gara assegnata alla coppia arbitrale formata da Giovanni Fato e Luigi Guarini. Diretta streaming su PallamanoTv.




Tra un mese la Fiamma Olimpica a Siracusa, tedofori in marcia da Marzamemi a Lentini

Tra un mese esatto, sarà il 17 dicembre, la fiamma olimpica di Milano Cortina 2026 attraverserà Siracusa. Lo spirito olimpico illuminerà così anche la città di Archimede, 12.a tappa del viaggio della fiamma. Un itinerario che inizierà il 26 novembre 2025 a Olimpia, con l’accensione del tradizionale fuoco che arriverà poi in Italia, a Roma, il 4 dicembre da dove, due giorni dopo, inizierà il suo percorso.
L’arrivo in Sicilia il 15 dicembre da Castelvetrano e Selinunte, con il suo rinomato parco archeologico, passando poi per Mazara del Vallo, fino ad arrivare alle saline di Marsala. Quindi tappa a Trapani, con le antiche mura e il mare che abbraccia le Egadi, Monreale e infine Palermo.
Il 16 dicembre la Fiamma sarà condotta dai tedofori a Cefalù, Piazza Armerina, Enna, Lampedusa e Caltanissetta; e ancora Agrigento. La Fiamma si muoverà successivamente verso Licata, il 17 dicembre 2025, a seguire sarà a Gela, Caltagirone e a Ragusa. Nello stesso giorno l’arrivo nel siracusano: Marzamemi e Portopalo. Si proseguirà per Noto, Avola e quindi Siracusa.
Il 18 dicembre l’avventura in Sicilia della Fiamma Olimpica proseguirà verso Priolo Gargallo, Augusta, Carlentini e Lentini, Nicolosi e sull’Etna fino a fare tappa a Sibeg, storico impianto della Coca-Cola e nella bellezza di Catania. L’avventura della Fiamma e dei tedofori il 19 dicembre 2025 coinvolgerà poi Acireale, Giarre e Riposto, Taormina e Messina, prima di salire a bordo del traghetto per Villa San Giovanni e avvistare le coste della Calabria.




Il Siracusa é vivo: 9 punti in 4 gare, stagione riaperta

È il miglior momento della stagione azzurra. Dopo un avvio complicato, Candiano e compagni hanno raccolto 9 punti nelle ultime 4 partite, mostrando evidenti segnali di maturità tattica, carattere e maggiore concretezza sotto porta. La sensazione é che qualcosa abbia finalmente cominciato a girare. La vittoria di Picerno, allora, diventa lo spartiacque. Basti pernsare che con tre vittorie nelle ultime quattro gare, il Siracusa viaggia con una media play-off. Dato che può far sorridere (amaramente) considerando come la classifica veda la squadra di Turati in piena lotta per non retrocedere. Ma é viva, accidenti se è una squadra viva.
Il ciclo positivo parte con un netto 4–1 al Casarano, una prestazione convincente che ha restituito entusiasmo all’ambiente. La successiva trasferta di Giugliano sembrava riportare indietro il film della stagione, con gli azzurri battuti 2–1 al termine di un match poco brillante.
Da lì, però, la squadra ha cambiato marcia: 3–1 al Latina al De Simone con tanta sostanza e, infine, il colpo grosso a Picerno, mostrando solidità, carattere e capacità di soffrire quando necessario.
Nelle ultime quattro, gli azzurri hanno segnato 10 gol e ne hanno subiti 5, con una media punti, come detto, da alta classifica: 2,25 a partita. Un rendimento completamente diverso rispetto alle prime dieci giornate, dove la squadra faticava a trovare equilibrio e continuità.
Il dato più incoraggiante arriva dal reparto offensivo: 2,5 gol a partita nelle ultime quattro sfide. La difesa, pur non impeccabile, mostra qualche passo avanti rispetto all’inizio della stagione.
Il buon momento azzurro porta firme precise. Guadagani con il gol vittoria a Picerno – ed i suoi assist, oltre ad un impatto costante nella trequarti – é l’uomo copertina. Ma sarebbe ingeneroso non sottolineare il gran lavoro di Molina, uomo-reparto capace di vedere giocate impossibili, come nell’assist per la rete di Ba. Cancellieri e Zanini, due pendolini macina gioco e avversari. E ancora Valente (speriamo in una pronta guarigione), l’esperienza di Parigini, la concretezza di Valente, la ritrovata sicurezza di Limonelli, Candiano. Non c’era a Picerno, ma Gudelevicius é altro nome da segnare. La crescita è complessiva, la condizine aiuta e con avversari alla pari, il Siracusa fa la sua figura. E allora non si taccia su Turati, nocchiero in piedi nella tempesta e che ora si gode la “sua” squadra, di cui è forse stato per lungo tempo l’unico a non dubitare mai, per valore ed impegno.
La svolta azzurra non è solo di episodi. Il Siracusa appare più ordinato nella fase di non possesso e più rapido nella transizione positiva. La squadra recupera palla più in alto, accorcia meglio e non va più in difficoltà alla prima avversità, come accadeva a inizio campionato.
La vittoria di Picerno, la prima lontano da casa, vale doppio: classifica, fiducia e maturità.
Ok, gli azzurri restano nelle posizioni calde. Oggi però la situazione ha un’altra prospettiva. Le ultime prestazioni indicano che la squadra ha imboccato la strada giusta. Continuare con questo ritmo significherebbe non solo allontanarsi dalla zona playout, ma anche rientrare nella lotta salvezza con ben altre ambizioni.
Essenziale, allora, mantenere questa intensità e migliorare ancora nella fase difensiva. Sarà il mantra delle prossime settimane. Intato il Siracusa ha ritrovato gol, fiducia e una chiara identità. E non è poco.
Gli azzurri, insomma, hanno riaperto la loro stagione. E nel mirino, adesso, c’è l’Altamura al De Simone.




Siracusa, parla Laneri. “Bene il gioco, adesso arrivano anche i risultati”

Il successo del Siracusa a Picerno ridà slancio agli azzurri e rimette pepe al campionato. Il direttore sportivo Antonello Laneri ha analizzato la prova della squadra, sottolineando come il percorso sia ancora lungo e tutto da costruire.
“Era da un po’ che giocavamo in questa maniera – spiega – ma non riuscivamo a portare a casa il risultato. Stavolta abbiamo fatto una grande partita e siamo contenti, però il campionato è lungo e non abbiamo ancora fatto nulla. Dobbiamo continuare su questa strada”. Una vittoria che vale non solo per la classifica ma anche per l’autostima. “Quest’anno il torneo è davvero equilibrato. La determinazione? Noi l’abbiamo sempre messa, in tutte le gare. Il Picerno non so cosa avesse oggi, ma noi prestazioni così ne abbiamo fatte tante, pur raccogliendo poco”.
Capitolo mercato, nessuna fretta. “C’è ancora tempo per pensarci – puntualizza il direttore sportivo – e l’obiettivo è portare a casa più punti possibili fino a gennaio. Poi valuteremo”. L’analisi si sposta sull’identità della squadra. “Se guardate le nostre partite, abbiamo sempre avuto un’identità precisa. Faccio i complimenti al mister perché ha mantenuto coerenza nel lavoro, senza mai snaturare l’impronta della squadra. Piano piano stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro quotidiano”.
A chi parla di trasformazione, Laneri risponde con pragmatismo. “Il progresso è stato continuo, ma non c’è nessun segreto. Il segreto è il lavoro settimanale. A volte il risultato condiziona il giudizio, ma noi che analizziamo le partite sappiamo da dove siamo partiti e come stiamo crescendo”.
E sulle ambizioni del Siracusa, il Ds mantiene il profilo basso, in pieno stile azzurro. “Tre vittorie nelle ultime quattro? La nostra ambizione è vincere la prossima partita. Non abbiamo un obiettivo dichiarato, giochiamo ogni settimana per fare il massimo, con la stessa mentalità e intensità. È troppo presto per parlare di traguardi. Una vittoria non cambia tutto. Oggi abbiamo raccolto quello che in altre gare avevamo meritato senza riuscire a prenderlo”.