Alcune annotazioni in ordine sparso. Il Siracusa è tornato al successo, vittoria che mancava dalla sesta giornata, era il 24 settembre. Dopo, quattro brucianti sconfitte. Gli azzurri hanno segnato 4 gol, interrompendo un digiuno che durava da 445 minuti. In una sola gara, Candiano e compagni hanno realizzato tante reti quante nelle precedenti 10 giornate. Continuano, però, ad incassare almeno un gol a partita. In classifica i punti diventano adesso 6 e non sono ancora sufficienti per lasciare l’ultimo posto. Non aumenta la distanza sulle dirette concorrenti e, in attesa dei risultati di oggi, si fa corsa sul Picerno (sconfitto dall’Atalanta U23) e si resta in scia della Cavese.
La vera novità è la prova di carattere degli azzurri, esemplificata dall’esultanza di Molina dopo il suo imperioso stacco di testa che vale l’1-1. Corre sotto la tribuna e lascia chiaramente intendere che la squadra tiene gli attributi. Lo mima proprio e la prova della ripresa, favorita dall’inferiorità numerica del Casarano, lo dimostra. Non era comunque facile, quindi bene così. Meglio soprassedere sugli episodi avvenuti all’esterno dello stadio. La contestazione è legittima, quando diventa altro no. Se quasi tutte le trasferte vengono vietate agli appassionati supporter azzurri è anche per via di questi comportamenti, che vengono annotati dall’Osservatorio Nazionale. “Vittoria fondamentale”, dirà al termine il presidente Alessandro Ricci sottolineando la prova del collettivo, quasi senza sbavature per tutti i 90 minuti. “Non abbiamo mai avuto il dubbio che questa squadra potesse meritarsi l’ultimo posto in classifica. Ma oggi siamo lì e quindi ce lo prendiamo. Dobbiamo lavorare tantissimo, continuare a lavorare, restare concentrati”, sintetizza con pragmatismo Ricci.
La salvezza? “Non è un’eresia che è un obiettivo che possiamo centrare. Non facilmente, perché la strada è complicatissima. Ma vedendo le ultime prove, è ragionevole pensare che si possa arrivare a dicembre in una posizione di classifica che ci possa permettere di rinforzare la squadra, con entusiasmo e con la voglia di rimanere in questa categoria”. La società, quindi, conferma l’intenzione di intervenire sul mercato di riparazione per puntellare l’organico che deve fare i conti anche con gli infortuni. Difficile, lascia intendere Ricci, che ci si possa valutare di pescare già adesso tra gli svincolati. Un rischio, giocatori che magari hanno bisogno di settimane per entrare in condizione, meglio allora puntare sulla finestra invernale di calciomercato.
Dedica speciale per Mattia Puzone, reduce da intervento chirurgico dopo l’infortunio in uno scontro di gioco. “A Mattia va il mio più grande abbraccio. Gli auguro di riprendersi rapidamente, è stato il nostro leone. Pur essendo il più piccolo, ha sempre lottato come un gigante”, le parole al miele di Alessandro Ricci che si coccola anche Falla (“ingiusto fischiarlo”) e Di Paolo.
Applausi per la vittoria, ora testa bassa e tornare a lavorare. Purtroppo la gioia per la vittoria dura meno dei 90 minuti di una gara. “L’entusiasmo fa bene, ma dobbiamo archiviarlo”, l’invito di Ricci. “Testa a Giugliano e poi, domenica dopo domenica, dobbiamo cercare di fare punti, di risalire e di trovarci in una condizione classifica il 21 dicembre che ci possa permettere di affrontare il girone di ritorno con più serenità”.