Siracusa, Puzone ko: frattura alla mandibola dopo scontro in allenamento

Brutte notizie per il Siracusa alla vigilia della sfida con il Casarano. Turati perde Mattia Puzone. Per lui sarà necessario il ricorso ad un intervento chirurgico per la riduzione di una frattura composta alla mandibola. I tempi di recupero verranno stabiliti in base all’evoluzione clinica, spiega una nota della società.
La frattura in occasione di uno scontro di gioco in allenamento. Autore di una rete, quella della vittoriz contro il Potenza, Puzone dovrà adesso osservare uno stop di alcune settimane.




Non “sparate” sul presidente Ricci, ombre e meriti di una gestione che merita sostegno

Aria tesa dentro e fuori lo spogliatoio del Siracusa. Le sconfitte, l’ultimo posto in classifica, i numeri che spiegano la crisi: è un momento difficile per la squadra. Il clima tutto attorno si è fatto pesante. La contestazione di una parte della tifoseria ha riacceso il dibattito sulla gestione del presidente Alessandro Ricci. Ma forse, oggi, vale la pena di guardare al quadro complessivo con equilibrio e memoria.

PRO

Ricci non è un presidente mordi e fuggi. Da quando ha preso in mano le sorti del Siracusa, ha mostrato passione autentica, caparbietà e una vicinanza costante alla squadra. Ha investito risorse proprie e, soprattutto, ha riportato il club tra i professionisti, restituendo orgoglio e visibilità ad una piazza che ha voglia di calcio. Ha riportato le famiglie allo stadio e avvicinato la maglia azzurra alle scuole ed alla provincia.
Nel suo percorso, inoltre, Ricci ha saputo calarsi con naturalezza nello spirito cittadino: “molto siracusano”, nel bene e nel male.

CONTRO

Le critiche non mancano ed in parte sono legittime, lato tifosi. Dopo l’euforia della promozione, Ricci ha vissuto un blackout nel momento più delicato: quello in cui bisognava costruire la squadra per la Serie C. Ne è scaturito un organico assemblato in ritardo, con una preparazione fisica approssimativa, privo di un vero precampionato e meccanismi ancora da oliare. Il risultato? Un primo mese di Lega Pro vissuto in affanno, con la squadra costretta a rincorrere sul piano del ritmo e dell’intesa. Dopo le prime contestazioni, Ricci ha poi dato l’impressione – con un suo lungo messaggio – di scaricare le responsabilità su allenatore e direttore sportivo, senza offrire loro un vero “ombrello” di protezione. Salvo poi riconfermarli anche dopo l’ultimo passo falso. Un incedere incerto, in un ambiente che – forse più che di cambi di rotta – avrebbe bisogno di una scossa netta.

CONCLLUSIONI

Il Siracusa non è un cantiere da demolire, ma un progetto in ritardo e ancora in costruzione. Il mercato di riparazione sarà fondamentale. La Serie C è un campionato difficile, logorante e la differenza tra play-out o retrocessione diretta la faranno – anche – pazienza e fiducia. Ricci ha sicuramente commesso errori, ma ha anche dimostrato di tenere alla causa più di molti che lo criticano.
Per questo, oggi più che mai, serve equilibrio: criticare sì, demolire no. Perché il Siracusa ha bisogno di ritrovarsi, ma anche di sentirsi unito.




Pallamano, voglia di riscatto Albatro alla prova del Pressano

La Teamnetwork Albatro sabato 25 ottobre alle 16.30 riceverà il Pressano alla palestra Akradina. Dopo la sconfitta a Chiaravalle, per diversi aspetti inattesa, la formazione di coach Garralda vuol rimettersi subito in carreggiata.
“Pressano è un ostacolo importante”, analizza il tecnico dei siracusani. “Ha una difesa molto ordinata, non profonda ma dotata di grande disciplina tattica. In attacco ha due tiratori molto forti e altrettanti centrali capaci di grande mobilità. È una squadra che non perde palloni. Insomma sarà una bella partita e dovremo affrontarla con grande concentrazione per portare a casa la vittoria”.
Diretta streaming sulla piattaforma PallamanoTv. La partita sarà diretta dalla coppia arbitrale formata da Carlo Dionisi e Stefano Maccarone.




Volley, B2: il Melilli di scena in Calabria per archiviare la sconfitta di Capo d’Orlando

Archiviare la sconfitta di Capo D’Orlando e riprendere a macinare gioco e vittorie. E’ l’imperativo di Melilli Volley in vista dell’impegnativa trasferta di sabato 25 ottobre a San Lucido. Il calendario infatti propone il primo viaggio oltre Stretto e la seconda uscita consecutiva lontano dal pubblico amico per le neroverdi, attese in Calabria da una squadra totalmente rinnovata e che ha ottenuto 3 punti nelle prime due gare, frutto di una sconfitta casalinga con Gela e di una vittoria esterna contro Bronte.
“Abbiamo l’obbligo morale di dimostrare che non siamo quelli di sabato scorso – dice coach Luca Scandurra – Dovremo andare in campo con il coltello tra i denti contro una squadra che vorrà riscattare la sconfitta incassata due settimane fa. San Lucido, come noi, ha cambiato molto rispetto alla scorsa stagione, mantenendo soltanto il libero. E’ pertanto ancora in cerca dell’amalgama giusta. Sarà una partita aperta, che noi dovremo affrontare con grande concentrazione, avendo cura per i dettagli. Mi aspetto una prestazione completamente diversa rispetto a quella di Capo D’Orlando, dove tante cose non sono andate per il verso giusto. Occorre un’immediata reazione da parte del gruppo. Sono fiducioso. Abbiamo lavorato bene in palestra durante tutta la settimana”.
La gara di sabato sarà valida per la terza giornata del campionato di serie B2 e comincerà alle ore 18.




L’Atletico Siracusa raddoppia, da sabato in campo anche la seconda squadra

L’Atletico Siracusa da quest’anno avrà anche una seconda squadra, composta da giocatori under 21, che parteciperà al campionato di Terza Categoria. Quella maggiore, un gradino più sopra, si sta già ben comportando. Nelle prime 4 giornate di Seconda Categoria ha conquistato due vittorie e due pareggi. L’allenatore Roberto Regina rappresenta un lusso. Qualità tecniche e competenza sono fuori dalla norma per un professionista che ha allenato anche in Eccellenza e Promozione. L’Atletico Siracusa se lo tiene stretto. Con lui nessun obiettivo è precluso.
Da sabato in campo andranno anche i ragazzi della “cantera” ai quali la società ha riservato una squadra tutta propria. Chiaro, in tal senso, l’obiettivo di far crescere il settore giovanile, che potrebbe rappresentare un grande volano di sviluppo per il progetto calcistico aretuseo.
A spingere gli atletisti di seconda fascia, fuori dal campo, sarà il dirigente accompagnatore Cristiano Ferreri, team manager della società aretusea, impaziente di vedere all’opera i giocatori allenati da Dino Rubino. Esordio in campionato sabato 25 ottobre, in casa, contro il Sortino, poi trasferta a Carlentini, prima di tornare a giocare davanti al pubblico amico contro la Più Forte Ragazzi. Campo designato per le gare interne il “Bianchino” di via Pachino con incontri che inizieranno alle ore 15.
“Sarà un campionato interessante in cui ci misureremo con squadre che rappresentano paesi importanti della provincia di Siracusa – dice Cristiano Ferreri – I ragazzi scalpitano e io con loro. Vogliamo far crescere il settore giovanile e, per questo motivo, abbiamo deciso di dare un’occasione ai nostri giocatori under. I più meritevoli di loro potrebbero anche essere convocati in prima squadra. Cercheremo di disputare un buon campionato e di mettere in difficoltà chiunque, anche se l’obiettivo non è andare in Seconda Categoria ma far crescere i ragazzi. Ringrazio il presidente Enrico Abbruzzo, il vicepresidente Antonio Rinauro, il direttore generale Santo Motta per l’opportunità che mi stanno concedendo. L’Atletico Siracusa è una grande famiglia e, tutti insieme, possiamo contribuire a portare in alto questa società”.
Oltre alla squadra di Seconda Categoria e a quella di Terza, l’Atletico Siracusa ne ha allestite due per il campionato under 15 provinciale, cui si aggiunge l’under 15 femminile. “Siamo in tanti – conclude Ferreri – Abbiamo molti bambini che scelgono l’Atletico Siracusa iscrivendosi ai nostri corsi al camposcuola Pippo Di Natale e questo ci riempie di orgoglio. Il nostro lavoro sta dando i suoi frutti, merito anche degli allenatori e dei dirigenti del settore giovanile ai quali rivolto un grande in bocca al lupo per l’avvio della stagione agonistica”.




Pallanuoto, l’Ortigia si butta via ai tiri di rigore: vince la De Akker Bologna 15-13

Sfuma ai tiri di rigore la vittoria dell’Ortigia, sconfitta 15-13 dalla De Akker Bologna al termine di una gara intensa e combattuta, chiusa sul 10-10 nei tempi regolamentari. I biancoverdi di Stefano Piccardo hanno condotto a lungo il match, mostrando solidità difensiva e buone trame offensive, ma nel finale hanno pagato qualche errore di troppo.
Dopo un primo tempo equilibrato (4-4 all’intervallo lungo), l’Ortigia accelera nel terzo parziale con le reti di Trimarchi, Baksa e Carnesecchi, portandosi sul +2. I padroni di casa reagiscono e, approfittando di un rigore fallito dai siracusani, trovano il pareggio nel quarto tempo. Nei minuti finali l’Ortigia torna avanti, ma due contropiedi concessi consentono ai bolognesi di agguantare il 10-10.
Ai rigori decide l’errore di Baksa, che regala il punto supplementare alla De Akker.
A fine gara, coach Piccardo non nasconde il rammarico: “Abbiamo giocato bene, soprattutto in difesa e in inferiorità numerica, ma abbiamo buttato via la vittoria con errori evitabili. Anche queste situazioni servono a crescere”.
L’Ortigia torna a casa con un punto che muove la classifica e guarda già al prossimo impegno, dopodomani contro la Roma Vis Nova, per riprendere subito la marcia.




Aretusa e Giovinetto, pace fatta e terzo tempo insieme a Siracusa

Pace fatta tra Pallamano Aretusa e Il Giovinetto Petrosino. Le due formazioni di serie B si sono, purtroppo, rese protagoniste di un indecoroso spettacolo: la rissa in campo che è stata severamente sanzionata anche dal Giudice Sportivo. Ieri sera, al Pala Pino Corso di Siracusa, le due società ed i loro atleti sono andati oltre le tensioni e le conseguenze disciplinari in occasione dalla gara tra le formazioni Under 18.
La vittoria è andata all’Aretusa (43-30) ma è stato un momento in cui tornare a mettere al centro valori come sportività e correttezza, con entrambe le squadre che hanno dimostrato di saper andare oltre gli incidenti del passato.
L’abbraccio iniziale e finale tra le squadre, il pubblico che ha applaudito entrambe le formazioni e il terzo tempo condiviso, hanno ribadito che lo sport è più forte delle passioni e delle tensioni.




Pallanuoto, mercoledì l’Ortigia nella tana della De Akker Bologna

Impegno infrasettimanale per l’Ortigia. Domani, alle ore 21.30, alla piscina “Longo” di Bologna, i biancoverdi sono attesi dalla De Akker Bologna. Un solo precedente favorevole all’Ortigia su 10 precedenti. Recuperati i due infortunati: Torrisi dovrebbe essere della partita, Radic è ancora in dubbio. I bolognesi sono ultimi a quota 0 punti, ma la classifica non deve ingannare perché è dovuta a un calendario durissimo. Il match sarà trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube della De Akker. (clicca qui).
Alla vigilia, coach Stefano Piccardo parla della condizione dei suoi e si focalizza su ciò che l’Ortigia dovrà fare per dare continuità alle ultime positive prestazioni: “Siamo attesi da una gara importante, che dovremo affrontare continuando, innanzitutto, a migliorare il nostro gioco, cercando di essere veloci nelle transizioni e di avere una difesa che dia sostanza in copertura. Questo è fondamentale, perché lo scorso anno, nelle sfide giocate a Bologna, in tanti momenti della partita ci siamo aperti difendendo male”.
Il tecnico biancoverde parla degli avversari e del tabù rappresentato dalla piscina di Bologna. “Loro sono una squadra che, come livello e struttura, è rimasta abbastanza simile a quella della passata stagione. Hanno sostituito Luongo con Erdelyi, il cui valore non lo scopro certo io, e Abramson con Painter, oltre ad aver preso Edo Campopiano, che conosciamo molto bene. Direi, però, che il giocatore determinante rimane Milakovic perché, con la forza che riesce a mettere nelle due fasi, sia in attacco sia in difesa, diventa un punto di forza notevole, soprattutto con le nuove regole. Insomma, parliamo di una formazione ben attrezzata, che l’anno scorso è arrivata quinta nella regular season. Sarà un impegno molto importante, su un campo in cui, storicamente, abbiamo perso quasi sempre. Domani faremo di tutto per cercare di invertire questo trend negativo”.
L’attaccante Enrico Tringali Capuano, l’anno scorso in prestito proprio a Bologna, descrive il momento che la squadra sta vivendo e spiega che tipo di match si aspetta. “Siamo un gruppo nuovo e, partita dopo partita, ci stiamo amalgamando sempre di più. Sicuramente, la buona prestazione offerta contro il Savona deve motivarci ulteriormente e darci la consapevolezza di ciò che siamo. Bologna è una squadra ben allenata, il loro è un campo sempre molto difficile, quindi, per portare a casa i tre punti, dovremo eseguire alla perfezione gli schemi del mister. A mio avviso, sarà una gara combattuta e giocata punto a punto, con molto ritmo. Dovremo essere bravi a rimanere concentrati per tutti e quattro i tempi e cercare di portare a casa il risultato in qualsiasi modo”.




Calci e pugni in campo, stangata del Giudice Sportivo per la rissa in Giovinetto-Aretusa

La rissa in campo durante la gara tra Giovinetto Petrosino e Pallamano Aretusa costa cara ad entrambe le società. La gara è stata interrotta durante il secondo tempo quando – dopo uno scontro di gioco, è nato un parapiglia che ha visto anche la partecipazione di alcuni spettatori. A fatica i dirigenti delle due società sono riusciti a riportare la situazione sotto controllo, ma le immagini hanno fatto in fretta il giro d’Italia generando un coro di sdegno. Le pronte scuse dei due club non hanno però evitato la mazzata del Giudice Sportivo di Serie B.
Gara persa per entrambe le società, 1.600 euro di multa per Il Giovinetto Petrosino che dovrà disputare tre match a porte chiuse e 400 euro di ammenda per l’Aretusa. Due giocatori – Mannone del Petrosino e Settembre dell’Aretusa – hanno rimediato una maxi-squalifica di 5 giornate (sabato scorso scontata la prima, ndr) per comportamento antisportivo e responsabilità dirette nella rissa. Altri 8 giocatori – 4 per parte – hanno rimediato uno stop di 4 giornate per aver colpito gli avversari con calci o pugni.




Siracusa, media punti (0,3) da retrocessione diretta

I numeri fotografano la crisi senza via d’ uscita del Siracusa, ultimo in classifica. Una sola vittoria, dieci sconfitte. Quattro gol all’attivo e sedici al passivo.
I punti in classifica sono 3 su 30 disponibili. Una media di poco più di 0,3 a partita, ben al di sotto di quella richiesta per guadagnare la permanenza nella categoria.
Con soli 4 gol segnati in 10 gare (circa 0,4 gol a partita) l’attacco appare quasi in panne totale.
Difensivamente, subirne 17 in 10 partite (circa 1,7 gol a partita) evidenzia una fragilità strutturale. Non è solo colpa dell’attacco che non segna, ma anche della retroguardia che non riesce a reggere la pressione o, meglio, non è adeguatamente protetta dal centocampo e da un modo di stare in campo che espone la difesa ad ogni folata.
L’assenza totale di pareggi fa si che manchino i piccoli “punti di media” che spesso fanno la differenza in stagioni complicate. E muovono la classifica, insieme all’umore.
Cosa fare adesso? Servono interventi urgenti, sia in termini tattici (maggiore compattezza difensiva, scelta di modulo più conservativo, buon posizionamento nelle transizioni) che psicologici (ripristinare fiducia, morale, spirito di squadra).
Inevitabile, appena possibile e sperando che non sia tardi, intervenire sul mercato. Nell’attesa, si dovrebbe lavorare sulle rotazioni possibili per dare alternative concrete in attacco e maggiori certezze in difesa.
Ogni partita ormai vale doppio. Non ci sono più “giornate per prendere fiato”, ogni sconfitta e un macigno per la salvezza che oggi appare impresa titanica.