Pallanuoto, Coppa Italia: l’Ortigia batte il Quinto e vola in semifinale

Vittoria per l’Ortigia, che batte il Quinto giocando una buona partita sul piano del ritmo e della transizione offensiva, ma con qualcosa da rivedere sulla fase a uomo in più e sulla difesa a uomini pari. La squadra di Piccardo ha condotto sin dall’inizio e con un solo passaggio a vuoto tra terzo e quarto tempo. I biancoverdi partono bene, mostrando la giusta concentrazione e una buona condizione fisica. Il risultato lo sblocca Bitadze, che beffa Massaro dopo soli 90 secondi. I liguri provano a rispondere ma sbattono sulla difesa e sul solito Tempesti, fino a quando Panerai, dalla distanza, trova il pareggio. L’Ortigia nuota forte, gioca bene a uomo in meno e altrettanto la transizione offensiva: la doppietta di Cassia (in superiorità) e i gol di Ferrero e Bitadze, con in mezzo la rete di Niccolò Gambacciani, valgono il 5-2 di fine primo tempo. Nella seconda frazione, l’Ortigia sembra meno esplosiva e spreca tre superiorità di fila, ma va a +4 con la rete di uno scatenato Cassia. Il Quinto ha un buona reazione e riesce a dimezzare il gap, ma nel finale Cupido, da posizione 2, allunga sul 7-4. Nel terzo tempo, dopo la controfuga iniziata e concretizzata da Di Luciano, comincia una serie di rigori, tutti trasformati (Panerai, Inaba e Ferrero), che portano il punteggio sul 10-5 per l’Ortigia. A quel punto, la squadra di Piccardo si adagia un po’ e consente al Quinto di rientrare in partita con un parziale di 5-2, tra fine del terzo e inizio del quarto tempo, che mette Figari e compagni a meno due. Ad allontanare nuovamente i genovesi è Di Luciano che, con un tiro dalla distanza. segna un gol provvidenziale. Poco dopo Ferrero, con una bella conclusione, chiude ogni discorso. L’Ortigia vince 14-10 e si qualifica alla semifinale di Coppa Italia, in programma domani contro il Brescia.
“Sul piano del ritmo, la gara è andata come l’avevamo preparata, mentre abbiamo giocato male la superiorità numerica, soprattutto nel secondo tempo, quando ne abbiamo fallite tre di fila, addirittura sbagliando per due volte il passaggio. – ha detto coach Stefano Piccardo – Inoltre, abbiamo preso troppi gol, perché dieci son tanti. Domani, in semifinale, bisognerà tenere un passivo più basso, perché penso che la chiave saranno le reti subite. In ogni caso, va detto anche che il Quinto ha fatto un’ottima gara. In vista della semifinale di domani dobbiamo migliorare sicuramente la fase difensiva. Ciò detto, oggi abbiamo giocato anche degli sprazzi di buona pallanuoto, attaccando tutte le volte la profondità. Abbiamo fatto bene l’uomo in meno e la transizione offensiva, arrivando spesso con tanti uomini sulla prima linea. Sono contento di questo, però nei tornei a eliminazione diretta bisogna guardare ciò che non è andato bene, concentrarsi su quello e poi pensare alla prossima partita”.
A fine match, parla anche il centrovasca Francesco Cassia, autore di 4 reti e premiato come migliore in acqua: “Quella contro il Quinto è stata una prova positiva sotto alcuni punti di vista, ma come accade in ogni gara ci sono sempre delle cose da rivedere. Dobbiamo analizzare gli errori e cercare di lavorare meglio a uomo in più e su alcune fasi del gioco, però sul piano dell’atteggiamento, a mio avviso, abbiamo fatto una grande partita. Poi, è vero che abbiamo avuto un piccolo calo, sul finire del terzo tempo, forse per via di un po’ di stanchezza, però siamo stati bravi a non mollare, a non farci prendere dal panico e a rimanere in controllo del match. Mi riferisco proprio a questo, quando parlo dell’ottimo atteggiamento che abbiamo avuto e mantenuto fino alla fine”.




Pallanuoto, scatta la Final Eight di Coppa Italia: l’Ortigia va a Genova per affrontare il Quinto

La Coppa Italia si avvicina alla sua fase decisiva e l’Ortigia lavora per farsi trovare pronta. Domani pomeriggio, alla piscina “Marco Paganuzzi” di Genova, scatta la Final Eight della coppa nazionale, con i quarti di finale che vedranno impegnate le otto formazioni che si contenderanno il trofeo. L’Ortigia scenderà in acqua alle ore 18.00 contro il Quinto. Sulla carta, i biancoverdi sono favoriti, in virtù della distanza in classifica in campionato, con i liguri che hanno chiuso la regular season con 11 punti di distacco dall’Ortigia. Nell’unico confronto stagionale in Serie A1, i biancoverdi hanno già vinto a Genova, con una prestazione convincente. Le partite secche, però, quelle che determinano l’eliminazione diretta, sono un’altra cosa. Gli uomini di Piccardo, dunque, dovranno stare attenti, perché il Quinto è una squadra insidiosa, con giocatori esperti e desiderosi di fare l’impresa davanti ai propri tifosi. Sarà fondamentale, quindi, non sbagliare approccio e mantenere alta la concentrazione per tutti e quattro i tempi, giocando al meglio. In palio c’è la semifinale contro la vincente della sfida tra Brescia e Trieste.
“La squadra si è riposata qualche giorno e poi ha ripreso a lavorare in vista di questo impegno. Abbiamo in mente la Coppa Italia dell’anno scorso. che è stata una parentesi entusiasmante che rimarrà nella storia del club. Ricordiamoci però che per noi, negli anni passati, è stato già un successo partecipare alla nostra prima Final Eight, che giocammo a Bari e in cui finimmo quarti. – sottolinea mister Stefano Piccardo – L’anno scorso, a Genova, è stato il nostro exploit, un momento indimenticabile. Questa Coppa Italia va affrontata come una manifestazione importante, che mette in gara le squadre più forti d’Italia. È una vetrina prestigiosa, soprattutto con questa formula, un evento molto bello al quale spero partecipi tanto pubblico. Riguardo ai nostri obiettivi, dobbiamo cercare di giocare a pallanuoto nel miglior modo possibile ed essere la miglior versione di quello che possiamo proporre in base alle nostre caratteristiche – continua – Sarà una partita difficilissima, perché è un match da dentro o fuori e perché per il Quinto, che anche quest’anno organizza la fase finale di questa coppa, il passaggio del turno è un obiettivo stagionale importante. Loro sono una squadra che, anche se la classifica in campionato ha detto diversamente, a mio avviso avrebbe dovuto essere nel gruppo del Round Scudetto. Non a caso, hanno vinto con due giornate di anticipo il Round Retrocessione. Siamo ben consci della difficoltà di questo impegno, si tratta di una partita secca e dobbiamo far tesoro dell’esperienza accumulata in questi anni, perché a volte le partite secche ci hanno fatto male, non ultima la sfida contro lo Spandau. Dovremo andare a giocare questa Final Eight consapevoli di quelle che sono la nostra forza e le nostre debolezze. Spero che sia una bella competizione, con una grande cornice di pubblico, perché il nostro sport ha bisogno di passione durante questi eventi. Mi auguro che ci sia molta gente, perché ci sono tutti gli ingredienti per una bella manifestazione di pallanuoto”.
Alla vigilia dal match, parla anche il difensore Lorenzo Giribaldi: “Le ultime due partite in campionato ci hanno dato molta fiducia. Il nostro obiettivo in Coppa Italia è quello di provare nuovamente a giocare una finale. Stiamo lavorando molto perché vogliamo confermarci e continuare questa striscia positiva. Nel gruppo c’è la giusta tensione, perché si tratta di partite a eliminazione diretta ed è fondamentale prepararle al meglio, con coraggio e senza la paura di vivere queste emozioni. Penso che gli unici che possono farci male…siamo noi stessi. Sappiamo che, se giochiamo al meglio delle nostre possibilità, possiamo affrontare chiunque. Con il Quinto sarà una vera e propria battaglia, loro sono un avversario da non sottovalutare, inoltre giocano in casa e hanno dalla loro il fattore campo. Tatticamente, sarà fondamentale gestire al meglio le situazioni a uomo in più e a uomo in meno e tenere il ritmo alto”.




Ricci campione di stile, dopo la sconfitta i complimenti social al Trapani

Con il fair play che lo contraddistingue, all’indomani della sconfitta a Trapani, Alessandro Ricci si è congratulato con la società granata per la promozione anticipata in Serie C. Il presidente del Siracusa ha indirizzato un messaggio al suo omologo Valerio Antonini, estendendo il pensiero all’intero club granata. Lo ha fatto anche attraverso i canali social del Siracusa. Il presidente Ricci ha inoltre voluto ringraziare il pubblico presente al Provinciale “per l’accoglienza ricevuta”.
Nonostante l’amarezza, il massimo rappresentante della società azzurra non ha perso il suo stile. Ed è già pronto a caricare i suoi in vista del finale di stagione, in cui anche per il Siracusa di Fernando Spinelli potrebbe esserci spazio per la gioia. La porticina del ripescaggio c’è, ma si deve passare dai play-off e da un secondo posto da difendere con le unghia e con i denti. Passata la sfida delle emozioni con il Trapani, inizia adesso un altro percorso per Russotto e soci.




La Genovese Eurialo Siracusa vince e mantiene la C: contro WeKondor Catania finisce 3-0

La Genovese Eurialo Siracusa centra l’obiettivo della permanenza in serie C di pallavolo femminile. Decisiva la vittoria conquistata ieri pomeriggio sul campo della WeKondor Catania nell’ultima giornata di campionato, che condanna alla retrocessione diretta le etnee, mandando ai playout l’Aurora Siracusa. Le ospiti si sono imposte con il punteggio di 3-0 e i tre punti conquistati hanno consentito loro di scavalcare la Cyclopis, battuta in casa dalla Green Sport Modica. Playout evitati e categoria mantenuta.
“E’ il giusto premio per una stagione difficile – commenta il vicepresidente Salvo Corso – con vicissitudini varie che hanno riguardato soprattutto il roster, visto che abbiamo dovuto sopperire all’assenza di alcune atlete che, per motivi diversi, sono andate via e non è stato facile rimpiazzarle. Chi le ha sostituite, ha dato il massimo, dimostrando attaccamento ai colori sociali, così come chi è rimasto. Il gruppo si è compattato nei momenti più difficili e ha saputo reagire alle difficoltà. Alcune partite le abbiamo perse 3-2 dopo essere state in vantaggio 2-0 per mancanza di esperienza e per la stanchezza fisica e mentale ma siamo arrivati alla gara decisiva consapevoli delle nostre qualità e di avere a disposizione una chance che non potevano fallire. Abbiamo giocato con grande autorevolezza e determinazione e abbiamo vinto con pieno merito. Festeggiamo così la salvezza e siamo anche contenti di avere indirettamente aiutato l’altra squadra siracusana, dandole un’ulteriore possibilità per mantenere la categoria. Ci godiamo questa salvezza – termina Corso – frutto dei sacrifici di tutto il gruppo. Un traguardo meritato al termine di una stagione difficile. Complimenti a tutti, alle nostre giocatrici, al tecnico Scandurra e a tutti coloro i quali hanno contribuito, anche fuori dal campo, al raggiungimento dell’obiettivo”.




Vittoria per l’Atletico Siracusa e terzo posto aritmetico: contro Città di Priolo finisce 2-0

L’Atletico Siracusa conquista il match contro Città di Priolo e corre verso la finale playoff del campionato di terza categoria.
Finisce 2-0 al “De Simone” per gli aretusei e ora sono 17 i punti di distanza tra le due squadre, con la terza della classe (l’Atletico, ndr) che può già mettere nel mirino la vicecapolista Carlentini, avanti di soli 4 punti e ospite tra due settimane a Siracusa in uno scontro diretto che potrebbe aprire nuovi scenari.
Ieri intanto la squadra del presidente Enrico Abbruzzo ha fornito un’altra prova di maturità, dimostrando di saper soffrire e stringere i denti contro un avversario che le ha creato non poche difficoltà, specie nel primo tempo. I padroni di casa hanno resistito e, nella ripresa, hanno trovato la porta con due reti che sono vale la vittoria. Tra i protagonisti del successo il portiere Fontana e l’attaccante Di Natale.
Nella prima frazione il Città di Priolo costruisce la palla gol più clamorosa al 37’ quando Tomaselli calcia da due passi ma trova sulla sua strada un grande Fontana, che gli chiude lo specchio della porta e ne trattiene in gola l’urlo del gol.
Il portierone di casa si ripete a inizio ripresa quando devia sul legno la conclusione da fuori area di Latina. Al 25’ Pincio si procura il rigore che un glaciale Cocola realizza spiazzando il portiere avversario. Nell’ultima azione della partita, Kanwi serve a Minnalà la palla del 2-0. L’Atletico Siracusa fa festa con i suoi numerosi tifosi. Da ieri il terzo posto è aritmetico e il secondo non è poi così lontano.




Siracusa, niente da fare. Al Trapani basta Balla per festeggiare

Non era onestamente possibile chiedere di più al Siracusa attuale. A Trapani gli azzurri hanno provato a tenere, soffrendo, come i granata all’andata. E c’erano anche riusciti per i primi quarantacinque minuti, non senza brividi. Come in occasione della rete annullata ai padroni di casa per un fallo sul portiere del Siracusa, poi ancora Lamberti protagonista con una gran parata al 29′ quando tutto il Provinciale stava già gridando alla rete. Il Siracusa si fa vedere dopo venti minuti di apnea, con un tiro da fuori di Vacca che chiama al plastico intervento l’estremo granata.
Nella ripresa, dopo quattro minuti, il tiro dalla distanza di Balla che inganna Lamberti – sino a quel momento uno dei migliori tra gli azzurri – e che consegna la matematica della promozione al Trapani. Praticamente il game over di serata. Il doppio cambio Sarao-Forchignone per Maggio e il poco ispirato Alma non produce grossi effetti, se non un paio di calci d’angolo per il Siracusa. Vince il Trapani e può far partire la sua festa. Al Siracusa, per ora, tocca fare da spettatore. Ma c’è ancora il treno dei play-off per sperare in una possibile promozione. Serve però tornare a fare risultato e ritrovare quella brillantezza che è venuta meno nelle ultime settimane.
A Fernando Spinelli non si potevano chiedere miracoli. In panchina non si è praticamente mai seduto. In piedi dall’inizio alla fine e forse anche con la tentazione, ad un certo punto, di entrare in campo per dare una mano al Siracusa, in difficoltà particolare sulle seconde palle. Può succedere quando il tuo avversario è questo Trapani schiacciasassi. Le partite importanti per Russotto e compagni sono quelle che mancano da qui alla fine, per riprendere sprint e correre verso i play-off.




Vittoria per la Pallamano Aretusa, a Scicli finisce 31-26

Vittoria per la Pallamano Aretusa nella Serie b maschile. A Scicli la squadra di Vilageliu ha conquistato il match con un punteggio di 31-26. Il primo strappo della partita è arrivato al 25’ quando l’Aretusa ha piazzato un doppio break mettendo un po’ di distanza dall’avversario che, tuttavia, anche nella ripresa ha risposto colpo su colpo, rendendo il finale di gara non semplicissimo anche se poi i ragazzi di Vilageliu sono riusciti a portare a casa il successo.
“È stata una partita difficile sotto l’aspetto fisico, anche perché si scivolava parecchio sul campo. Noi però continuiamo a lavorare per migliorare soprattutto in difesa, mentre sono soddisfatto della fase offensiva dove abbiamo sviluppato gioco con tanta velocità e con gli schemi giusti. La fase offensiva ad oggi rimane il nostro punto forte”, ha detto mister Vilageliu.




Trapani-Siracusa, mister Spinelli “Siamo pronti. Le assenze? Abbiamo 22 titolari”

Alla vigilia di Trapani-Siracusa mister Fernando Spinelli, che debutterà sulla panchina azzurra, è chiaro: “Siamo pronti. È stata una bella settimana di lavoro. Il gruppo ha grande cultura del lavoro e la personalità per questo tipo di gare”, sottolinea il mister.
Una sfida che “vale doppio”, con l’obiettivo primario di ritornare alla vittoria, dopo i due pareggi consecutivi, e di “rinviare” la festa del Trapani. Infatti, gli uomini di Antonini hanno la possibilità di festeggiare la promozione matematica contro i Leoni.
“Sarà una partita con le due squadre più forti. Loro meritano la classifica che hanno, sarà un grande match”, sottolinea Spinelli.
“Serenità, determinazione, voglia e grinta” sono i punti chiave, che evidenzia il mister, necessari per poter affrontare la partita nel miglior modo possibile al “Provinciale G. Basciano”.
Sulle assenze Spinelli chiosa “non sono un problema, abbiamo 22 titolari”.
Il Siracusa dovrà fare a meno dei propri tifosi vista la decisione del Prefetto di Trapani di vietare la vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Siracusa.




Niente finale per l’Atletico Siracusa: il Real Belvedere vince 3-1

Svanisce a Belvedere il sogno dell’Atletico Siracusa di arrivare fino in fondo nel campionato provinciale under 17. La semifinale playoff termina 3-1 per i padroni di casa del Real Belvedere, capaci di sfruttare le occasioni da gol create al contrario di una squadra che gioca bene ma spreca tanto.
Gara intensa e combattuta sin dai primi minuti. Il risultato si sblocca al 24’ con un gol di Sultana, che dalla lunga distanza spedisce la sfera sotto l’incrocio dei pali. Nell’ultima azione del primo tempo, l’arbitro concede il rigore ai padroni di casa per un contatto in area dopo aver sorvolato su un fallo commesso da un attaccante gialloblù ai danni di un difensore avversario.
A inizio ripresa il Real Belvedere trova la rete del 3-0 con Razza. Al 37’ Vinci, solo davanti al portiere, non riesce a segnare. In pieno recupero Vinci trova la rete del 3-1. In finale sabato 13 aprile la squadra belvederese troverà la vincente di Canicattinese-Sortino, che si disputerà domani pomeriggio.
Alla fine applausi per tutti, con l’abbraccio tra i due presidenti Sebastiano Pisasale (ieri anche in veste di allenatore) del Real Belvedere ed Enrico Abbruzzo dell’Atletico Siracusa a suggellare un’amicizia che dura da tempo. La gara si è giocata in un clima sereno e con una grande cornice di pubblico.




Prima panchina azzurra per Spinelli: “Niente stravolgimenti, l’obiettivo non cambia”

Da metronomo di centrocampo ha conquistato la Siracusa sportiva a suon di prestazioni maiuscole, corsa e determinazione. Ora si ritrova catapultato nel complesso ruolo di allenatore-traghettatore degli azzurri verso i play-off e la porticina promozione. Ma Fernando Spinelli non è uomo che cede facilmente alle emozioni. Conta i giorni verso il debutto, non banale, in casa della corazzata Trapani. Ma se deve trovare una parola per descrivere il suo sentimento a pochi giorni dal debutto sulla panca azzurra, quella è “responsabilità”. E in diretta su FMITALIA spiega bene il suo sentire quando dice di “fare un lavoro che adoro in un posto che sento mio, Siracusa. Avverto un senso di responsabilità, sono concentrato sul lavoro, su quello che penso possiamo fare bene con rispetto verso la passione sana dei tifosi”.
Sul calo di rendimento di Benassi e compagni preferisce non soffermarsi (“sarei irrispettoso, da fuori non sappiamo cosa è potuto accadere”), ma ha le sue certezze. “Ho trovato un gruppo di grandi lavoratori, ragazzi seri che ci tengono a fare bene. Sono momenti non facili, un cambio di allenatore è sempre un trauma. Lo era anche per me, da calciatore. Ma questo è un gruppo solido e tutti si sono messi a disposizione. Il Siracusa è una squadra forte e io non devo fare il mago. Non ho intenzione di stravolgere, però è normale che dovrò prendere decisioni e dare qualcosa di mio. Ecco, dovrò essere bravo in questo”, spiega Fernando Spinelli.
Il presidente Ricci invita ad essere combattivi e non molla l’obiettivo della vittoria dei play-off. “E’ normale avere ancora obiettivi ambiziosi. Il Siracusa deve puntare al massimo. In questo momento, il massimo è vincere i play-off, quello allora è l’obiettivo primario. Lo impone la maglia che indossiamo”, la pronta replica dell’allenatore azzurro.
Certo, il debutto è quello meno banale in assoluto: Trapani. “Una bella gara tra le due più forti. Per noi è un’occasione di fare bene, sapendo le insidie che ci sono. Poi si può anche perdere, ma ci sono modi e modi. Dobbiamo affrontare la gara con la nostra identità, rispettando i nostri valori. Il risultato dipenderà poi da diversi episodi, ma come atteggiamento noi dovremo fare la nostra parte”. Ecco allora cosa “Spino” si aspetta dai suoi. I tifosi, dal canto loro, chiedono alla squadra di rinviare in avanti nel tempo la festa promozione del Trapani. “E’ normale la richiesta dei tifosi. La rivalità sportiva è uno degli elementi di fascino di questo sport, pensiamo ai grandi derby. Ecco a Trapani per noi sarà un derby, certo molto emotivo. Però ci sono anche altre partite dopo e per il nostro obiettivo sono ugualmente importanti”, ricorda con esperienza l’argentino.