Siracusa. Ccr Targia, ancora code chilometriche: parte la proposta dei centri di raccolta mobili

Lunghe code, anche oggi, davanti al Centro Comunale di Raccolta di via Stentinello, in contrada Targia. Ore di attesa prima di poter accedere all’interno della struttura e depositare i propri rifiuti ingombranti o differenziati per la pesatura.
Al momento il Ccr di Targia è l’unico attivo. Quello di contrada Arenaura, infatti, viene utilizzato per i rifiuti legati all’emergenza Coronavirus e non può, dunque, essere messo a disposizione del pubblico. Inevitabile che tutti si riversino, dunque, nell’unico centro di raccolta utilizzabile. La conseguenza è quella che le immagini continuano a mostrare anche questa mattina. Tante le proteste da parte degli utenti.
Parte, a questo punto, la proposta di utilizzare nuovamente i centri di raccolta mobili, in modo tale da poter alleggerire una situazione che probabilmente permarrà invariata anche nelle prossime settimane e che rischia di far desistere i cittadini da un’abitudine che, invece, è tra quelle positive acquisite negli ultimi anni.
“La situazione che si è venuta a creare era prevedibile. Credo che l’amministrazione, dopo due mesi di lockdown e con un unico CCR operativo, avrebbe dovuto immaginare che si sarebbero venute a creare lunghe file, peraltro con temperature che iniziano ad essere elevate e con il rischio concreto di assembramenti in attesa del proprio turno”, dice il coordinatore cittadino di Forza Italia, Gianmarco Vaccarisi.
“Per questo ritengo necessario che l’amministrazione venga incontro ai propri cittadini, favorendo il conferimento dei rifiuti attraverso il posizionamento di CCR mobili, uno per ogni quartiere, e ancora prevedendo un aumento di personale nel Centro comunale di raccolta di Targia. Tutto questo permetterebbe di poter continuare ad utilizzare il Centro di Arenaura momentaneamente per il conferimento dei rifiuti dei positivi al Covid-19, senza per questo dover sottoporre i cittadini a lunghe e interminabili file per effettuare il conferimento degli altri rifiuti, con tutto ciò che inevitabilmente ne consegue”.




Siracusa. Riaperture, Cna : "Gli imprenditori chiedono regole chiare e sicurezza economica"

Regole chiare e sicurezza economica, queste le principali indicazioni emerse dai primi 10 appuntamenti virtuali attivati da CNA Siracusa sui propri canali social attraverso il format “Una diretta al giorno”.
Gli incontri tematici con i rappresentanti di numerosi settori produttivi del territorio appartenenti alla Confederazione, dalla manifattura ai pubblici esercizi fino alla cura della persona comprendendo l’intera filiera turistica, sono stati seguiti da oltre 30mila persone.
“È un coro unanime – commentano Innocenzo Russo e Gianpaolo Miceli presidente e vicesegretario di CNA Siracusa – rispetto al quale è innegabile la necessità di dover garantire due solidi punti d’appoggio per la ripartenza, la messa in sicurezza economico-finanziaria delle aziende e la determinazione di regole certe e condivise per la riapertura”.
“Occorre dare concretamente risposte alle imprese, la farraginosità e il ritardo con cui si sta gestendo il modello di aiuti alle imprese è inaccettabile – proseguono Russo e Miceli – bonus di bassa entità che ancora non sono arrivati a tutti, cassa integrazione in visibile ritardo così come le regole per l’accesso al credito. Occorre fare di più e presto con sostegni a fondo perduto. Un impegno dal quale ogni livello di governo non si può chiamare fuori. Attendiamo le determinazioni del “Decreto Aprile” e la finanziaria regionale ma se non dovessero arrivare risposte reali non rinunceremo ad alzare con forza il livello della protesta. Siamo stati responsabili ma adesso è tempo di dare risposte”.
E risposte serviranno con celerità anche nella ripartenza. Un altro aspetto che genera unanimità tra le imprese è il bisogno di condividere protocolli e prescrizioni necessari alla fase II, una condizione che determinerà nuove metodologie di lavoro e nuovi costi con i conseguenti nuovi controlli.
“Siamo pronti ad adeguarci e a sensibilizzare anche collaboratori e clienti – concludono Russo e Miceli – ma abbiamo la necessità di conoscere per tempo le nuove prescrizioni a cui dovremo sottoporci, altrimenti ricominciare sarà impossibile. Abbiamo immaginato anche soluzioni e modelli nuovi per questo inevitabile nuovo corso, vogliamo fare la nostra parte ma serve chiarire al più presto le regole, così da ricominciare a dare fiato al Paese come abbiamo sempre fatto in questi anni”.




Siracusa. Paninoteca aperta e clienti all'interno: chiusura e sospensione

Clienti in paninoteca, aperta nonostante i divieti, e senza rispettare la distanza minima prevista. Il titolare è stato sanzionato anche per non avere fatto rispettare tali prescrizioni. I carabinieri hanno chiuso l’attività e avanzato alla prefettura la proposta di sospensione dell’attività commerciale, che decorrerà dalla fine del lockdown.




Cassibile e la tendopoli dei braccianti stranieri: "utilizzare i container della Protezione Civile"

Il caso Cassibile all’attenzione della Prefettura e della politica siracusana. A luci spente, senza proclami, dagli uffici di piazza Archimede stanno lavorando ad una soluzione del decennale problema della baraccopoli che nasce nei pressi dello svincolo autostradale, a pochi passi dall’ingresso sud della frazione siracusana. Centinaia di braccianti stagionali, per la gran parte stranieri, trovano rifugi di fortuna in un improvvisato “villaggio” privo di servizi. E in tempi di restrizioni da coronavirus è aumentata la diffidenza dei cassibilesi verso quelle persone che, alle volte, si spostano a gruppi nella frazione, ignorando il divieto di assembramento ed ogni altra norma disposta per contenere i contagi da covid-19. Da quel punto di vista, la situazione non pare destare preoccupazioni. Ma la problematica, anche di ordine sociale, c’è e merita attenzione. Quella che parte della politica sta mettendoci in queste giornate. Come il parlamentare siracusano Paolo Ficara e il deputato regionale Stefano Zito (M5s). “A marzo abbiamo avuto un incontro nel corso del quale abbiamo discusso del tema con il prefetto, Giusy Scaduto. Abbiamo avuto la conferma che la Prefettura sta già seguendo la vicenda e nei giorni scorsi ha incontrato associazioni di categoria e datoriali, richiamando regole ed obblighi. Purtroppo – spiegano i due pentastellati – è un caso che da molti anni attende soluzioni, e ricordiamo che lo scorso febbraio il Ministero del lavoro ha approvato il primo Piano nazionale contro lo sfruttamento e il caporalato in agricoltura, il quale affianca interventi emergenziali e interventi di sistema o di lungo periodo. Lo si deve alla dignità di questi lavoratori ed alla sicurezza dei Cassibilesi. Per l’immediato, riteniamo ci siano le condizioni per poter utilizzare container di cui è in possesso la Protezione Civile comunale di Siracusa. È un peccato che il protocollo stilato un anno fa per il villaggio dei migranti sia naufragato senza poter neanche trovare una prima applicazione pratica. Ma adesso ci sono le condizioni per procedere e ci auguriamo anche con la dovuta sollecitudine da parte del Comune di Siracusa. E’ un momento particolare, ma con una richiesta di aiuto della Protezione Civile Regionale o alla Croce Rossa si potrebbe finalmente garantire un minimo di dignità e soprattutto adeguate condizioni sanitarie, per la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini di Cassibile”.




Tragedia ad Avola: 57enne trovato senza vita, indagano i carabinieri

Tragedia ad Avola. Un uomo di 57 anni anni, Vincenzo Puglisi, titolare di un un maneggio è stato trovato senza vita. Indagano i carabinieri. Secondo una prima ipotesi dei militari, coordinati dalla Procura di Siracusa, l’uomo potrebbe essere rimasto vittima di un malore . Secondo le testimonianze raccolte dagli inquirenti, l’uomo avrebbe seguito una cura farmacologica. Gli ultimi ad avere visto il 57enne sarebbero stati, proprio ieri sera, alcuni familiari. Poco dopo, sarebbe subentrato il malore che avrebbe ucciso l’uomo. Sul posto, i carabinieri di Avola, avvertiti da una segnalazione. Sul corpo del titolare del maneggio, nessuna ferita e nessun segno riconducibile ad eventuali colluttazioni. Disposta l’ispezione cadaverica. I carabinieri hanno passato al setaccio la zona circostante per raccogliere eventuali elementi che possano aiutare a ricostruire quanto accaduto.




Siracusa. A portare la spesa, i Poliziotti di quartiere: bella sorpresa per un'anziana sola

A bussare alla sua porta sono stati i poliziotti di quartiere. Grazie ad un buono spesa solidale offerto da un supermercato, hanno potuto consegnare una abbondante spesa ad una anziana in difficoltà economiche. Una storia di dignità e sofferenza ben nota agli agenti che, non appena hanno avuto la possibilità, si sono mossi decisi in aiuto della donna. Una bella storia di solidarietà, in un momento storico particolare.
Dopo aver aiutato a riporre la spesa, i poliziotti si sono soffermati con la signora, commossa da tante attenzioni. Una chiacchierata, la capacità d’ascolto ed un sorriso per una giornata




Siracusa. Torna dalle Bahamas e denuncia lo smarrimento di un documento…La polizia denuncia lui

Torna dalle Bahamas e si presenta in questura per denunciare lo smarrimento di un documento, serenamente, senza avere osservato i giorni di quarantena previsti dal decreto di contenimento del contagio del Coronavirus. Presentandosi all’Ufficio Denunce della Questura, è stato lui stesso denunciato. Protagonista della vicenda, un siracusano di 47 anni. Pochi giorni fa è rientrato in città dalle isole Bahamas. Non trovando più un suo documento, come niente fosse, si è presentato in questura per denunciarne lo smarrimento. E’, pertanto, scattata la denuncia a suo carico.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 76 contagiati, 24 guariti, 6 deceduti

Non si discostano molto da quelli di ieri i dati relativi alla situazione Coronavirus a Siracusa e provincia. I nuovi numeri, come ogni giorno aggiornati alle 17, parlano di 76 contagiati, così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. I ricoverati sono 40, i guariti sono 24, sei i decessi. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 97 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 73 (20, 4, 6); Catania, 500 (174, 21, 38); Enna, 245 (139, 1, 11); Messina, 300 (128, 14, 23); Palermo, 255 (76, 24, 11); Ragusa, 40 (7, 3, 3); Siracusa, 76 (40, 24, 6); Trapani, 78 (24, 1, 2).




Siracusa. Locali pubblici aperti nonostante il divieto: sospensione per tre attività

Aperti nonostante le disposizioni che ne impongono la chiusura. Tre attività sono state sospese dai carabinieri di Ortigia e Cassibile. L’esecuzione di tale sospensione, che ha carattere sanzionatorio, sarà attuata quando, terminato il periodo di emergenza sanitaria, le attività commerciali ora non operative per legge potranno riprendere.
I locali interessati dai provvedimenti sono stati un bar ed una rosticceria di Cassibile ed un circolo privato situato in Ortigia.




Coronavirus. Contagiati in provincia: sono 42 (+3 rispetto a ieri), aumento lineare

Aumentano in maniera costante ma lineare i casi di positivi al Covid-19 in provincia. Alle 12 di oggi erano 42, tre in più rispetto al dato di ieri, fornito dalla Regione e dalla Protezione Civile. In Sicilia sono in totale 490 i casi positivi registrati dall’inizio, ma attualmente ne risultano 458 perché 26 sono già guariti e 6 deceduti. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 34; Caltanissetta, 26; Catania, 181; Enna, 23; Messina, 66; Palermo, 52; Ragusa, 7; Siracusa, 42; Trapani, 27. Tornando alla provincia di Siracusa, se i contagiati sono 42, i ricoverati sono 19.