Claudio Baglioni al teatro greco nell’estate 2026. Si, ma manca ancora il nulla osta regionale

Una data a Siracusa del GrandTour di Claudio Baglioni, lo spettacolo-evento per celebrare i 40 anni da La vita è adesso. Un sogno? Beh, quanto meno un sogno realizzabile visto che il calendario pubblicato sui canali ufficiali dell’amato artista indica: teatro greco di Siracusa, 23 luglio 2026.
Accanto alla data siracusana c’è però un asterisco. Cosa significa? Significa che manca ancora qualcosa. E questo qualcosa, si apprende da fonti vicine a Palazzo Vermexio, è l’autorizzazione della Commissione Anfiteatro. Un parere necessario per il via libera al concerto nel delicato monumento della Neapolis.
Come funziona il meccanismo autorizzativo? Proviamo a semplificare. Il Comune di Siracusa, nell’ambito di co-programmazione dei concerti al teatro greco, invia la richiesta a Palermo. Una volta tanto, ci si muove nei tempi corretti e necessari per poter organizzare le cose per bene. E così a meta luglio scorso parte l’istanza per un concerto da tenersi il 23 luglio 2026. Ora, incassato l’ok della produzione dell’artista, serve necessariamente il nulla osta regionale all’impiego del teatro greco.
Solo che, secondo una ricostruzione, non sarebbe ancora arrivata alcuna indicazione dall’assessorato regionale. E la Commissione si ritroverebbe quindi in stand-by. Non è la prima volta. I tempi della Commissione, infatti, sono vincolanti ma non standardizzati rigidamente; tuttavia la prassi vorrebbe che le richieste vengano presentate con almeno sei-nove mesi di anticipo per permettere un’adeguata istruttoria e programmazione. Quindi entro gennaio dovrebbe arrivare l’atteso via libera. Però in alcuni casi, come già avvenuto, la Commissione può trovarsi in condizione di “stand by”, in attesa di indicazioni dall’assessorato regionale o da altri enti preposti, causando ritardi.
La Commissione Anfiteatro Sicilia è l’organo regionale preposto all’autorizzazione degli spettacoli, concerti e altri eventi che si tengono nei teatri antichi siciliani, come il teatro greco di Siracusa o quello antico di Taormina. E’ costituita da rappresentanti delle istituzioni regionali competenti in materia di beni culturali, turismo, sicurezza pubblica, nonché da esperti tecnici e culturali. Fra i membri vi sono spesso funzionari dell’assessorato regionale ai Beni Culturali e al Turismo, rappresentanti della Prefettura e di altri enti territoriali con competenze sulla tutela del patrimonio archeologico e sull’organizzazione di eventi pubblici. Per poter autorizzare un concerto o uno spettacolo, ad esempio al teatro greco di Siracusa, il promotore dell’evento o l’amministrazione comunale (come nel caso di Baglioni, ndr) deve inviare richiesta formale con largo anticipo alla Commissione. La pratica viene quindi esaminata sotto diversi aspetti fino all’emissione del nulla osta regionale, quando tutte le condizioni sono rispettate. Il parere della Commissione è vincolante ed è quello che, di fatto, consente (o meno) lo svolgimento dello spettacolo.
Non sono mancate in questi anni li polemiche per i rallentamenti nella concessione di autorizzazioni, con conseguenti rischi di spostamenti di eventi prestigiosi da teatri come quello di Siracusa a Taormina o altre sedi, con evidenti perdite economiche e di immagine per i territori coinvolti. La paura è che possa ripresentarsi un simile scenario attendista, al punto da spingere poi lo staff dell’artista a spostare altro lo show.
Certo, Claudio Baglioni non può essere considerato appartenente al “pericoloso” (per il teatro greco) genere del “rock”. I suoi fan, per quanto appassionati, non sono esattamente di quelli che saltano sull’antica (e comunque protetta) pietra del Temenite. E la qualità di spettacolo assicurata già dal solo nome di Claudio Baglioni dovrebbe mettere al riparo da altri distinguo e critiche.
Quindi, se l’istanza è stata presentata a Palermo il 17 luglio scorso e tutto è a posto, perchè non autorizzare in pochi mesi? La domanda, al momento, non ha una risposta precisa. Con nuovo slancio per quella corrente di pensiero dietrologista che vede, in certi atteggiamenti regionali, un favoritismo di pragmatica verso una realtà che non è Siracusa.




Festa dell’Angelo Custode a Priolo, vetrina di comunità per artigiani e commercianti

Anche quest’anno la comunità priolese si prepara a celebrare la festa dell’Angelo Custode, con un programma che unisce tradizione religiosa, momenti di socialità e valorizzazione delle realtà economiche del territorio. In occasione dei festeggiamenti, saranno infatti coinvolte le attività commerciali e artigianali locali che avranno la possibilità di esporre e vendere i propri prodotti in due aree dedicate. Una zona food verrà allestita nell’area antistante il Comando di Polizia Municipale, mentre la zona no-food sarà organizzata tra via Angelo Custode e il parcheggio del Palazzo Municipale.
L’iniziativa vuole coniugare la partecipazione popolare con il sostegno concreto al commercio di prossimità, spesso messo in difficoltà dalla concorrenza della grande distribuzione e dalle vendite online. La festa patronale diventa così anche un’occasione per rafforzare l’identità cittadina, promuovere i prodotti locali e incentivare il legame tra comunità e territorio.
“È un modo per dare visibilità e supporto alle attività commerciali di Priolo – hanno dichiarato il sindaco Pippo Gianni e l’assessore al Commercio Maria Grazia Pulvirenti – che, con la loro presenza, rappresenteranno il valore aggiunto della festa. Ringraziamo tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa e che contribuiranno a rendere più ricco e partecipato il programma”.
Oltre agli appuntamenti religiosi dedicati al Santo Patrono, i visitatori potranno quindi vivere un’esperienza che unisce spiritualità, tradizione e scoperta delle eccellenze locali per fare della festa una vetrina di comunità.




Problema idrico in Borgata, risolto in mattinata. “Entro poche ore servizio alla normalità”

Risveglio con i rubinetti a secco in un’ampia porzione della Borgata, a Siracusa. A causare il problema, una perdita idrica verificatasi nella condotta di adduzione del serbatoio Teracati. Come spiega una nota di Siam, la società che si occupa del servizio idrico a Siracusa, “per questioni di sicurezza connesse all’intervento, si è reso necessario ridurre temporaneamente e parzialmente l’erogazione idrica, al fine di evitare lo svuotamento del suddetto serbatoio”. Ecco il motivo per cui si è verificato il disagio. Attorno alle 8 di questa mattina, il sistema ha ripreso a funzionare regolarmente. “Le eventuali anomalie ancora riscontrate dagli utenti nelle zone Borgata e Ortigia (e dovute magari alla presenza di aria nelle condotte) si risolveranno nelle prossime ore, con il completo ripristino del normale servizio idrico”.




Tombini e cavi di rame, fermate quei predatori che spogliano la città

Una piaga di questi anni sono i ripetuti furti di cavi di rame dalla rete di illuminazione pubblica e quelli di tombini e grate in ferro. In entrambi i casi, i lestofanti che entrano in azione poco si curano del disagio che causano e del pericolo a cui espongono loro e gli altri. Intere vie cittadine sono rimaste al buio negli ultimi mesi, con tempi di ripristino lunghi e complessi. E da alcune zone della citt3, come piazza Adda, in una notte sono scomparsi tutti i tombini, poi sostituiti nel giro di qualche settimana dal Comune. In entrambi i casi, il danno è a carico della collettività. Mentre questi lestofanti racimolano qualche decina di euro sul mercato nero. Soldi buoni, secondo le forze dell’ordine, per acquistare quelle dosi di stupefacenti (spesso crack) da cui sono dipendenti.
Una ricostruzione che sembra coincidere con quanto filmato in zona Epipoli nei giorni scorsi. Una telecamera di videosorveglianza ha ripreso l’azione di due uomini, parrebbe sulla trentina. Con la loro auto rossa, si avvicinano ai pozzetti di ispezione a bordo strada, più piccoli e leggeri. Una volta affiancato il primo, scendono e con una rapida manovra lo asportano, per poi passare a quello successivo.
Il video è già in possesso delle forze dell’ordine, che hanno avviato le relative indagini. Chiunque avesse altro materiale utile, può contattare il numero unico per le emergenze 112.




Lo sapevi…a Siracusa? Carlo racconta: quando Saffo viveva in Ortigia

Lo sapevi che Saffo, la più grande poetessa greca,tra il 605 a.C. e il 595 a.C. abitava a Siracusa, con tutta la sua famiglia.Per motivi politici Saffo, di famiglia aristocratica, viene esiliata e dalla nativa isola di Lesbo si rifugia a Siracusa.
In questi 10 anni, la poetessa che più di ogni altra ha esplorato l’animo femminile più intimo, lasciandoci forse i versi più belli della lirica greca, ha passeggiato per via dei Cordari, via dei Candelai, via Cavour e tutte le vie del quartiere Giudecca. Si, perché dovete sapere che ancora oggi queste vie sopracitate sono le stesse del periodo greco. Ancora oggi Ortigia conserva 2 quartieri, come la Giudecca e quello dei Bottai, con le strade che ripetono lo stesso tracciato di quello greco arcaico.
Saffo nel periodo siracusano ha visto anche la costruzione del tempio di Apollo, datato tra il 610 e il 580 a.C.
E per finire, la poetessa greca che ha cantato ed esaltato l’amore femminile ci ha lasciato due termini che resteranno eterni nel tempo: ”Lesbico”, parola che ha origine dall’isola dove nasce; e dal suo nome deriva il termine ”saffico”.

Carlo Castello

In precedenza:
Lo sapevi…a Siracusa? Carlo racconta: Iceta ed Ecfanto




Incidente col monopattino elettrico in via Tisia, undicenne in ospedale

Un ragazzino di 11 anni è stato investito in viale Tisia, mentre si trovava su un monopattino elettrico. Secondo una prima ricostruzione della Polizia Municipale di Siracusa, sarebbe stato urtato da una vettura e quindi rovinato al suolo.
Soccorso da personale del 118, è stato condotto in ambulanza in ospedale per gli accertamenti del caso. Le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni.
Purtroppo la normativa che a quell’età vieta di stare su strada con monopattini elettrici non è ancora chiara a molte famiglie siracusane.




Formica di fuoco, Gilistro (M5S): “Serio problema in Sicilia, la Regione corra ai ripari”

“La comparsa della formica di fuoco in Sicilia rappresenta un serio allarme ambientale e sanitario che non può essere sottovalutato. È necessario un intervento immediato del governo regionale per tutelare la salute dei cittadini e difendere agricoltura e zootecnia”.
Lo dichiara il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S), primo firmatario dell’interrogazione urgente presentata all’ARS e indirizzata al presidente della Regione e agli assessori regionali al Territorio e Ambiente e alla Salute.
“La Solenopsis invicta – prosegue Gilistro – è tra le specie invasive più pericolose al mondo. Colonizza con rapidità, danneggia colture, pascoli e allevamenti e rappresenta un rischio diretto per la salute pubblica, specie per bambini, anziani e soggetti allergici, che possono andare incontro a reazioni gravissime, fino allo shock anafilattico. La sua presenza in Sicilia ed in particolare nella zona orientale, è accertata da tempo”.
Secondo le segnalazioni raccolte da allevatori e agricoltori del Sud-est siciliano, le formiche hanno già colpito aziende zootecniche tra Noto, Pachino, Rosolini e Ispica, aggredendo animali e rendendo inaccessibili i terreni agricoli.
“Abbiamo chiesto al governo regionale – aggiunge Gilistro – di attivare l’Osservatorio per le malattie delle piante per un monitoraggio costante, e di predisporre misure urgenti di contrasto e prevenzione. Non possiamo permettere che un territorio già provato da siccità, incendi e crisi idrica subisca un ulteriore danno a causa di questa specie invasiva”.
“Il nostro dovere – conclude – è garantire ai cittadini sicurezza e trasparenza, e agli agricoltori strumenti efficaci per difendere il proprio lavoro. La Regione faccia subito la sua parte, intervenendo prima che l’emergenza divampi, finendo per richiedere misure straordinarie. Per cui, si faccia fronte al problema ora che il focolaio è ancora gestibile, senza attendere che diventi un rogo incontenibile”.

Foto: immagine generata con l’Ia




Scuola, contro bullismo e microcriminalità torna l’impegno quotidiano della Polizia

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, tornano tra i banchi anche gli agenti della Questura di Siracusa. Confermato anche per la prossima stagione scolastica il progetto “Scuole Sicure”, un’iniziativa pensata per garantire sicurezza e serenità tra aule e corridoi.
Il programma, voluto dal Questore Roberto Pellicone, prevede la presenza quotidiana dei poliziotti dell’Ufficio Volanti e dei Commissariati della provincia nelle vicinanze degli istituti, in particolare durante gli orari più sensibili come ingresso, ricreazione e uscita degli studenti.
L’obiettivo non è soltanto prevenire episodi di violenza e microcriminalità, ma anche rafforzare il legame tra studenti e Polizia di Stato. In quest’ottica, gli agenti avranno un contatto diretto con insegnanti e dirigenti scolastici per contrastare fenomeni come bullismo e consumo di stupefacenti, garantendo così un ambiente scolastico più sicuro e sereno.
Il progetto si inserisce nella filosofia della Polizia di Stato, racchiusa nel claim “Esserci sempre”, e rappresenta un passo concreto verso la costruzione di un rapporto di fiducia e collaborazione tra giovani, scuola e forze dell’ordine.




Hashish e marijuana nel vaso e nel pacchetto di sigarette: arrestato 41enne

Droga in un vaso di ceramica e in un pacchetto di sigarette. I carabinieri della Stazione di Buccheri e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, nell’ambito dei mirati servizi in atto, finalizzati alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno rinvenuto lo stupefacente in casa di un uomo, un 41enne, arrestato per detenzione ai fini di spaccio.
Nel corso della perquisizione personale e domiciliare l’uomo con precedenti di polizia per reati contro la persona, è stato trovato in possesso complessivamente di circa 150 grammi tra hashish e marijuana, oltre a materiale vario per il confezionamento e la pesatura delle dosi.Lo stupefacente è stato posto sotto sequestro.




Le spoglie di Santa Lucia a Carlentini: una mostra fotografica ripercorre l’evento

La storica visita delle sacre spoglie mortali di Santa Lucia, vergine e martire siracusana, patrona di Carlentini, il 26 e 27 dicembre 2024 sarà ripercorsa attraverso una mostra fotografica a cura del giornalista Salvatore Di Salvo e di Salvatore Mangiameli, devoto di Santa Lucia e socio della Pro Loco Ets di Carlentini. Una raccolta di scatti dei momenti salienti dell’arrivo, della sosta e della partenza delle sacre spoglie della Patrona realizzati dai tre fotografi carlentinesi:Salvo Di Stefano, Franco Saccà e Salvo Urrata. La mostra sarà visitabile dal 23 agosto al 25 agosto nella chiesa Santa Maria di Roccadia. L’iniziativa, realizzata in occasione dei festeggiamenti patronali in onore di Santa Lucia, è promossa dalla Parrocchia Immacolata Concezione – Chiesa Madre, dalla Deputazione e dai Devoti di Santa Lucia di Carlentini, dalla Pro Loco Ets e patrocinata dal comune di Carlentini, con il contributo di sette sponsor. La mostra sarà completata con alcuni scatti della festa di Santa Lucia firmati dai tre fotografi. “Una mostra che ha un significato particolare quest’anno – hanno detto i due curatori – dopo la presenza a Carlentini delle sacre spoglie della martire siracusana. Un momento di grazia e di benedizione che tramite le foto possiamo rivivere. Un grazie a Salvo Di Stefano, Franco Saccà e Salvatore Urrata che, a titolo gratuito, hanno donato alla parrocchia una serie di scatti sulla presenza delle sacre spoglie di Santa Lucia”. La mostra sarà inaugurata venerdì 22 agosto 2025, alle ore 20, nella chiesa di Roccadia alla presenza delle autorità civili, ecclesiali e dei rappresentanti della Deputazione e dei Devoti di Santa Lucia.