Il presidente Ricci e mister Turati, ma come si fa a non volere bene a due così?

A vederli seduti sul bordo del bus scoperto che porta in trionfo il Siracusa, mentre cantano con i tifosi, il presidente Alessandro Ricci e mister Marco Turati sembrano quasi due ultras. Poco distante, seduto accanto all’autista, c’è anche il brand ambassador Walter Zenga che canta “Leoni alè” e filma con il suo telefonino la festa azzurra. La partecipazione alla gioia è totale e collettiva, di ciascuno e di tutti. Soprattutto di chi ha investito e scommesso sul progetto Siracusa. E guai a chiamarlo “sogno”, altrimenti ricevereste un simpatico rimbrotto da parte del presidente. Quello azzurro è un progetto costruito sulla solida voglia del patron, corroborata dalla competenza e dall’entusiasmo di uno staff cresciuto con lui.
E allora a vederlo così, finalmente senza il suo tradizionale e apprezzato aplomb, seduto sul bus in giro per la città, con i capelli tinti di azzurro e la maglietta celebrativa indosso, ti viene quasi voglia di abbracciarlo forte forte.

E poi c’è lui, Marco Turati. Amato difensore azzurro, adesso idolatrato allenatore azzurro. Idee innovative, calcio giocato per la Serie D, supportato e difeso – a ragion veduta – dalla società. Anche quando la partenza non era stata brillante (vedi Sambiase), anche quando i meccanismi non erano ancora perfettamente rodati ed i risultati a singhiozzo. Lui in silenzio, concentrato sul campo mai una parola fuori posto. Neanche quando – da fine ottobre ad oggi – ne avrebbe avuto anche modo e spazio. Serio, dedito, concreto. E le critiche, come anche l’hastag Turatiout sono solo un ricordo, passato e sbiadito dal risultato conquistato al primo tentativo. Al punto che ora, con la poule scudetto da giocare, c’è già chi chiede la riconferma di Marco Turati anche in Serie C. La sua risposta? Nella nostra intervista che segue:




A che punto sono i lavori per preparare il De Simone alla Serie C? Risponde l’assessore

Ancora ebri per l’incontenibile gioia della vittoria del campionato, i tifosi si concentrano già sul tema stadio. Il vecchio De Simone è pronto per la Serie C? Non è un mistero che servano una serie di interventi per far sì che l’impianto della Borgata possa essere in regola per la prima giornata della nuova stagione.
Una corsa contro il tempo per seggiolini in tutti i settori, torri faro ammodernate, servizi igienici, potenziamento di boiler e chiller per gli spogliatoi, settore ospiti ed altre piccole e grandi amenità di cui occuparsi per essere pronti alla visita delle varie Commissioni. Gli stanziamenti ci sono, l’impegno – assicura l’assessore allo sport, Giuseppe Gibilisco – anche.




Vigilia di Igea Virtus-Siracusa, Turati: “Siamo pronti per l’ultima battaglia. Meritiamo la Serie C”

Il momento è arrivato. È la vigilia della gara valida per la trentaquattresima giornata del girone I di Serie D: una partita che vale un’intera stagione. Domani, domenica 4 maggio alle ore 15, il Siracusa affronterà l’Igea Virtus allo stadio Carlo Stagno d’Alcontres di Barcellona Pozzo di Gotto.
Come noto, la trasferta è stata vietata ai residenti nella provincia di Siracusa a causa di alcuni precedenti poco edificanti. Per i tifosi azzurri saranno installati due maxischermi allo stadio Nicola De Simone: uno da 40 metri, posizionato tra la Tribuna e la gradinata laterale, e uno da 30 metri, di fronte alla Curva Anna. L’apertura dei cancelli è prevista per le ore 13.30. La capienza massima sarà compresa tra le 2.500 e le 3.000 persone. L’accesso sarà consentito nei settori Tribuna Siringo, Tribuna Laterale e Curva Anna.
La partita contro l’Igea Virtus non è da sottovalutare per diversi motivi, a partire da un ambiente tutt’altro che ospitale e dalla tensione che, inevitabilmente, Maggio e compagni porteranno con sé.
“Abbiamo fatto una settimana diversa dalle altre. È fondamentale presentarci domani con lo spirito giusto e con le forze, sia mentali che fisiche, al massimo di quello che possiamo dare – ha detto mister Turati alla vigilia del match –. La partita con la Vibonese è stata impegnativa, quindi abbiamo dovuto recuperare”.
Sulla partita di domani l’allenatore azzurro è ben consapevole delle possibili difficoltà che la sua squadra potrà incontrare: “Mi aspetto una partita complicata, perché l’Igea è una squadra che ha fatto veramente bene e ha fatto vedere ottime cose”.
Nell’ambiente azzurro si respira la voglia di fare qualcosa di importante, con un obiettivo che è sempre stato chiaro sin dall’inizio della stagione: tornare nel calcio che conta. Il Siracusa arriva all’ultima giornata con 75 punti, in vetta alla classifica, tallonato dalla Reggina a quota 74, impegnata in contemporanea contro la Sancataldese. Agli azzurri serve una vittoria per essere certi della promozione diretta in Serie C, senza dover guardare agli altri campi.
“Siamo alla trentaquattresima giornata: per venticinque giornate, forse ventisei, siamo stati primi. Non oso immaginare un Siracusa non in Serie C, perché dal mio punto di vista ce lo siamo strameritato”, ha aggiunto Turati.
L’ondata azzurra è pronta a travolgere la città di Siracusa e lo stadio De Simone. Gli uomini di Turati sono pronti a giocarsi gli ultimi 90 minuti che li separano dal sogno. Uniti, per la Città.




VIDEO. Incredibile ad Augusta, agenti della Municipale aggrediti in strada da due uomini

Due agenti della Polizia Locale di Augusta sono stati aggrediti da due persone, non residenti nel comune megarese, mentre erano in servizio. L’episodio, le cui dinamiche sono ancora in fase di ricostruzione da parte delle autorità competenti, ha suscitato indignazione e preoccupazione tra i cittadini e le istituzioni.
A seguito dell’aggressione, è arrivata la condanna del sindaco Giuseppe Di Mare, che ha espresso sui canali social la propria solidarietà ai due agenti coinvolti e a tutto il corpo della Polizia Locale.
“Apprendo della vile aggressione subita da due nostri Agenti della Polizia Locale da parte di due soggetti non di Augusta. La mia totale solidarietà va ai due uomini che stavano facendo il proprio lavoro ed a tutto il corpo della Polizia locale. Saremo inflessibili e perseguiteremo in ogni modo e ogni persona che si è resa complice di questa indegna aggressione”.




Santa Lucia delle Quaglie nel ricordo di Papa Francesco. Il programma

Sarà una Festa del Patrocinio di Santa Lucia all’insegna della speranza e nel ricordo di Papa Francesco. Questa mattina, venerdì 2 maggio, al Parlatorio delle Monache è stato presentato il programma della festa, che ha visto anche la prima uscita ufficiale del nuovo presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Sebastiano Ricupero.
Domenica 4 maggio, a presiedere il Pontificale in onore di Santa Lucia, patrona di Siracusa, sarà l’arcivescovo emerito mons. Salvatore Pappalardo. La prima domenica di maggio si ricorda infatti il miracolo del 1646, quando, durante una grave carestia, i siracusani si affidarono alla patrona e dal mare giunsero navi cariche di grano, mentre una colomba annunciava la buona notizia ai fedeli riuniti in preghiera nella Cattedrale.
I festeggiamenti prenderanno ufficialmente il via sabato 3 maggio con la cerimonia della consegna delle chiavi da parte dei deputati al maestro di cappella e l’apertura della nicchia che custodisce il simulacro. Seguirà la messa presieduta da don Salvatore Marino, parroco della Cattedrale, e alle ore 12.00 la traslazione del simulacro dalla Cappella all’altare maggiore. Alle ore 19.00 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto. Durante la messa si ricorderà Papa Francesco e la lettera da lui inviata alla Chiesa di Siracusa in occasione della traslazione temporanea del corpo di Santa Lucia.
Tutti gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Deputazione.
Domenica 4, alle ore 10.00, si terrà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Pappalardo, seguita, alle ore 12.00, dalla processione del simulacro e delle reliquie dalla Cattedrale alla Chiesa di Santa Lucia alla Badia, dove rimarranno per l’ottavario. Nel corso della giornata si svolgerà anche il tradizionale lancio delle colombe.
Domenica 11 maggio, alle ore 18.30, avrà luogo la processione di rientro: il simulacro e le reliquie faranno ritorno in Cattedrale attraversando le vie del centro storico.

Le parole del presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Sebastiano Ricupero.

Le parole di don Salvatore Marino, parroco della Cattedrale.




Violenza ai danni di un anziano: “La vittima sarebbe stata vessata dal gruppo per almeno sei mesi”

“L’attività investigativa condotta dalla squadra mobile della Questura di Siracusa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catania, ha consentito di procedere all’esecuzione della misura del collocamento in comunità di cinque minori di 17 anni, originari di Siracusa, gravemente indiziati dei reati di atti persecutori, danneggiamento aggravato e violazione di domicilio, ovviamente fatta salva la presunzione di non colpevolezza fino all’accertamento definitivo all’ultimo grado di giudizio. Si tratta di un esempio di stretto coordinamento tra l’attività di polizia giudiziaria e l’attività di controllo del territorio, in quanto il tutto prende le mosse da un intervento delle Volanti della Questura di Siracusa, allertate dalla segnalazione dell’incendio di alcuni sacchi dell’immondizia all’interno dell’abitazione di un anziano signore del ’58. A seguito degli approfondimenti investigativi, coordinati dalla Procura dei Minori di Catania, si è addivenuto all’identificazione di questi cinque ragazzi e si sono raccolte delle evidenze secondo le quali l’anziana vittima sarebbe stata assoggettata per almeno sei mesi alle vessazioni da parte del gruppo”. Così ha dichiarato Annalisa Stefani, dirigente della Squadra Mobile della Questura di Siracusa.




Ad Avola uniti contro la violenza, il sindaco: “Facciamo rete per costruire un futuro di rispetto e dignità”

Un messaggio chiaro e corale contro ogni forma di violenza è risuonato durante il corteo che questa mattina ha visto riuniti istituzioni, scuole, associazioni e famiglie. Un’occasione per riaffermare il valore della condivisione, dell’educazione e della comunità come risposta concreta ai gesti di intolleranza.
“Siamo qui per ribadire con forza la nostra ferma condanna verso questi gesti e queste azioni di violenza. – ha detto il sindaco di Avola, Rossana Cannata – Siamo qui anche per dire che la convivenza civile, la condivisione, questi abbracci e questi sorrisi che vediamo nei bambini, sono la migliore risposta per affermare che l’umanità è altro. E soprattutto per sostenere una cultura importante: quella dell’unione, della condivisione, del tendere la mano ai nostri amici”, ha sottolineato.
La presenza del Prefetto di Siracusa, del vescovo di Noto Salvatore Rumeo e delle forze dell’ordine ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra, che parte dai territori per arrivare ai giovani: “Un’amministrazione da sola non può fare niente, se non unirsi alle scuole, alle famiglie, ai genitori, alle associazioni che hanno ruoli importanti, alle parrocchie. Sono testimonianze vive e concrete, perché la squadra capisca che, alla fine, deve incidere sui giovani”, ha concluso il sindaco di Avola.




VIDEO. “Avola è una città meravigliosa, ma siamo molto arrabbiati”: le parole dello zio di Mbaye

“Avola è una città meravigliosa, ma siamo molto arrabbiati”. Così ha parlato lo zio di Mbaye questa mattina al corteo che si è tenuto ad Avola per dire no alla violenza. “Noi siamo qui per la pace. Qui vive mio fratello, il papà della bambina, e sua mamma. Io vivo a Catania e sono venuto qui per vedere questa città. Vogliamo che quello che è accaduto non succeda più. Tutta la nostra famiglia è arrabbiata per quello che è successo a Mbaye, non ci possiamo credere. Grazie al sindaco di Avola e a tutte le forze dell’ordine. Vogliamo giustizia.”




Corteo ad Avola per dire no alla violenza, don Di Noto: “Crediamo ancora in questa gioventù”

Al corteo per dire no alla violenza ad Avola di questa mattina c’era anche Don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter, conosciuto per il suo impegno attivo a difesa di giovani e giovanissimi. A lui abbiamo chiesto un commento sulla grave aggressione di Avola che ha generato indignazione, chiedendogli anche se si possa parlare di emergenza educativa in un contesto in cui si tende a normalizzare la violenza.
“L’episodio del bullismo violento ha generato un sussulto di coscienze non soltanto nella società civile ma anche nella Chiesa. – ha detto Don Fortunato di Noto – L’intervento anche di monsignor Rumeo è stato puntuale e ha ribadito il fatto che dobbiamo allearci sempre di più e credere ancora in questa gioventù e lavorare sempre di più con questi ragazzi. Noi facciamo la nostra parte anche come associazione Meter a tutela dell’infanzia e di conseguenza anche la Chiesa cerca di essere in campo per non disperdere questa bellezza e non ridurre i sogni dei nostri ragazzi a metterli sotto terra.”




VIDEO. Il comandante Martino lascia la Polstrada di Siracusa: il bilancio tra numeri e attività

Il comandante Giovanni Martino lascia la Polstrada di Siracusa per andare a dirigere quella di Foggia. Un’importante promozione per lui, pronto a raccogliere i frutti di un lavoro che, in questo periodo, lo ha portato, insieme ai suoi uomini, a condurre attività proficue sia in termini di prevenzione, sia nella repressione delle violazioni.
Questa mattina, Martino ha incontrato la stampa per i saluti di commiato e per tracciare un bilancio dei risultati conseguiti. I dati parlano di 8.319 infrazioni contestate, di cui 665 per coperture assicurative, 779 per mancato uso delle cinture, 359 per uso del cellulare alla guida, 1.600 per revisioni scadute. Sono state ritirate 278 patenti di guida, 70 persone sono state denunciate e 5 arrestate. Nel complesso, sono stati decurtati 12.871 punti dalle patenti.
Catanese, 53 anni, laureato in Giurisprudenza e abilitato alla professione forense, a Siracusa aveva preso il posto del comandante Antonio Capodicasa, chiamato a dirigere la Stradale di Messina. Martino ha impostato le sue prime azioni nel siracusano nel segno della continuità: prevenzione, controlli sui bus destinati alle gite scolastiche, verifica dei tachigrafi, Progetto Icaro, contrasto all’alta velocità e, soprattutto, test antidroga e alcol sulla grande viabilità e nei luoghi maggiormente frequentati dalla movida.
Nei prossimi giorni si insedierà a Siracusa il nuovo comandante, Francesco Giuffrida, attuale vicecomandante della Polizia Stradale di Siracusa.