Ristorazione, cresce l’occupazione ma calano le imprese: focus con il Direttore Centrale FIPE
Il Direttore Centrale della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), Roberto Calugi, questa mattina ha incontrato i ristoratori locali per offrire un’occasione di aggiornamento e confronto a tutti gli operatori del settore della ristorazione. L’evento è stato organizzato da Confcommercio Siracusa in occasione della presentazione, avvenuta nei giorni scorsi, del Rapporto Ristorazione 2025 di FIPE-Confcommercio.
Durante l’evento, il Direttore Calugi ha offerto un’analisi approfondita sull’andamento del settore a livello nazionale e locale e ha fornito informazioni preziose riguardo le tendenze del mercato, le sfide economiche e le opportunità di sviluppo per i ristoratori. Un anno di moderata crescita, che vede il consolidamento dei trend positivi osservati nel 2023 ma anche la persistenza di diverse criticità strutturali. È questa la fotografia scattata dal Rapporto Ristorazione 2025 di FIPE – Confcommercio sul settore che registra la crescita del valore aggiunto (59,3 miliardi di euro, +1.4% sul 2023) e l’aumento dell’occupazione di settore anche se permane il bisogno di manodopera qualificata.
Nei giorni scorsi il presidente regionale Antimafia Antonello Cracolici ha indicato la ristorazione tra i settori in cui potrebbe esserci il rischio infiltrazione, complice il boom del settore turistico. Sul tema è intervenuto Francesco Diana, presidente Confcommercio Siracusa.
Ex Provincia, una poltrona per due: faccia a faccia tra i candidati Giansiracusa e Stefio
Michelangelo Giansiracusa e Giuseppe Stefio sono i due candidati per la presidenza del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, la ex Provincia regionale. Il primo è sostenuto da Comuni al Centro, movimento civico e trasversale; Pd e Alternativa per il secondo. Si voterà il 27 aprile, con elezioni di secondo livello. Il che significa che esprimeranno la loro preferenza solo sindaci e consiglieri comunali della provincia aretusea. Il meccanismo di calcolo è basato sul voto ponderato che attribuisce un peso diverso alle singole preferenze, in base all’indice assegnato ai singoli Comuni.
I primi calcoli ragionati danno in vantaggio Giansiracusa, sindaco di Ferla e capo di gabinetto del sindaco di Siracusa. In caso di elezione, in riferimento a questa carica, ha annunciato l’intenzione di chiedere l’aspettativa. Rimarrebbe sindaco di Ferla, non essendoci chiaramente incompatibilità. Stefio, ricordiamo, è il sindaco di Carlentini.
Due i punti da dove partire per risanare e rilanciare l’azione del Libero Consorzio di Siracusa, concordano i candidati che si sono confrontati questa mattina su FMITALIA.
Prima parte
Seconda parte
Il Consiglio comunale fa rumore contro il femminicidio ma i microfoni restano chiusi
Non un minuto di silenzio ma un vero e proprio minuto di rumore. Così il Consiglio comunale di Siracusa, in apertura di seduta, ha voluto sottolineare la condanna cittadina verso ogni forma di violenza di genere ed in particolare l’odioso femminicidio. Dopo gli interventi sul tema dei consiglieri Cosimo Burti (Misto) e Leandro Marino (FI), è stata Sara Zappulla (Pd) a proporre di trasformare il cordoglio silenzioso in quella forma rumorosa che già la famiglia Cecchettin propose e come ha chiesto la mamma di Sara Campanella. Una richiesta accolta dal presidente Di Mauro e dall’assise tutta. Peccato, però, che proprio quel fragoroso “no” alla violenza di genere sia stato silenziato: microfoni chiusi e quello che rimane della seduta sono solo le immagini dei banchi centrali del Consiglio (presidente, vicepresidente, dirigenti comunali e assessori) che agitano chiavi, campanella o battono le mani sul banco senza che si avverta un fruscio. Il video:
“Il mostro ha le chiavi di casa”, spiega Sara Zappulla. “Basta minuti di silenzio, basta riflettere internamente. Bisogna accendere la luce, fare rumore, per le strade e dentro le istituzioni. Per questo ieri ho chiesto al Consiglio comunale di fare un minuto di rumore per tutte le donne uccise, per unire il nostro rumore a quello delle cittadine e dei cittadini che ieri hanno travolto le strade, per dimostrare che si deve alzare anche dalle istituzioni un grido per tutte le donne che non hanno più voce”.
Incastrò due truffatori, pensionato diventa testimonial della Questura di Siracusa
Il testimonial della Polizia di Stato è un pensionato 89enne. Il fenomeno delle truffe ai danni degli anziani, nonostante la massiccia campagna informativa condotta dalla Questura di Siracusa, nelle ultime settimane in provincia continua ad essere molto presente. Nei mesi scorsi l’89enne, il signor Mallia, ha “fregato” due truffatori facendoli arrestare. Un uomo e una donna, campani, avevano contattato telefonicamente il pensionato e, con una serie di raggiri, avevano pianificato la consegna del denaro utile per evitare guai al figlio rimasto – a loro dire – protagonista di un incidente. Ma questa volta il pensionato 88enne non si è fatto sorprendere; infatti mentre tratteneva al telefono i truffatori, ha avvisato la Questura di Siracusa. In pochi minuti è scattata la trappola. Così, quando la donna si è presentata alla porta dell’uomo – in una zona centrale di Siracusa – per arraffare quanto racimolato in pochi minuti, ha trovato ad attenderla due agenti in borghese della Squadra Mobile che l’hanno subito arrestata. Bloccato poi anche il complice che l’attendeva nel cortile dove si erano abilmente piazzati altri agenti in borghese.
I due avevano chiesto 9.000 euro in contanti, o in alternativa dei monili in oro, quale risarcimento per un incidente stradale (mai avvenuto) che sarebbe stato causato dal figlio dell’89enne. Ma l’uomo insospettitosi – utilizzando un altro apparecchio telefonico – ha subito chiamato il 112 che contattava la sala operativa della Questura di Siracusa.
La Questura di Siracusa si è complimentata con l’uomo, che è stato bravo a leggere l’episodio ed allertare le forze dell’ordine tanto da diventare il testimonial contro le truffe agli anziani a Siracusa.
“Non solo primavera, con i fiori sbocci anche la pace”, gli studenti del Raiti in marcia per dire no alla guerra
Gli alunni dell’Istituto Comprensivo “S. Raiti” di Siracusa sono stati coinvolti in un’iniziativa dal titolo “Non solo primavera…con i fiori sbocci anche la pace”. Si tratta di un progetto che si è posto l’obiettivo di trasmettere un messaggio universale di pace, solidarietà e speranza. L’iniziativa è culminata in una marcia per la pace che si è tenuta questa mattina, venerdì 11 aprile, alle ore 9.30. Gli studenti del Raiti hanno percorso le strade della città, portando con sé il simbolo della primavera e dell’armonia tra i popoli. L’idea è stata quella di unire il concetto di rinascita, rappresentato dai fiori che sbocciano in primavera, con il forte desiderio di costruire un mondo più pacifico.
Gli studenti, insieme ai loro insegnanti e genitori, hanno lavorato per creare dei messaggi di pace che sono stati espressi attraverso canti, poesie, e cartelloni. Durante la marcia, gli alunni e le alunne hanno indossato dei simboli per richiamare la stagione primaverile e i popoli della terra con la speranza di un futuro migliore, dove la pace regna sovrana.
Turismo in crescita e interessi mafiosi. Cracolici: “Occhi aperti ma Ortigia non è Gomorra”
Intervenuto in diretta su FMITALIA, il presidente dell’antimafia regionale è tornato oggi sulle parole pronunciate lunedì in Prefettura a Siracusa. In quella occasione aveva evidenziato gli interessi della mafia nel settore del turismo ed in particolare dei servizi al turista. Parole che erano diventate subito virale e che avevano finito per accendere un vivace dibattito con alcune letture estreme: una descrizione di Ortigia, il centro storico di Siracusa, come una sorta di Gomorra. “Assolutamente no”, dice secco dopo un sorriso il presidente Cracolici. E chiarisce il senso delle osservazioni mosse dalla commissione antimafia in visita a Siracusa. Il video.
Siracusa, festa per la Polizia di Stato al castello Maniace: i numeri e le operazioni
E’ stato il castello Maniace ad ospitare a Siracusa le celebrazioni del 173.o anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Autorità ma soprattutto esponenti della società civile, del mondo della scuola, dello sport e della cultura sono stati coinvolti nei vari momenti della cerimonia, su input del questore Roberto Pellicone. Ed è stata l’occasione per sottolineare, così, lo stretto rapporto tra la Polizia di Stato e la popolazione.
In copertina, però, finiscono alcune recenti operazioni come Bianco Barocco che ha colpito organizzazioni dedite al traffico di stupefacenti, l’arresto dei componenti della cosiddetta banda degli escavatori che terrorizzava la zona nord della provincia, il colpo inferto al clan Borgata e infine la recente El Rais che ha sgominato un’organizzazione internazionale dedita al traffico di migranti.
Quanto ai numeri, l’azione investigativa di Squadra Mobile e uffici di polizia giudiziaria dei commissariati ha portato all’arresto di 350 persone e alla denuncia di 1442 soggetti. Il controllo del territorio è stato rafforzato per arginare l’odioso fenomeno dei furti con spaccata e i reati contro la persona: identificate in tutta la provincia oltre 167.000 persone e controllate oltre 56.000 veicoli con oltre 7.000 sanzioni al codice della strada.
Sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina, dal marzo scorso, in provincia di Siracusa sono avvenuti 32 sbarchi per un totale di 1.019 cittadini extracomunitari giunti nelle nostre coste. Sono stati 83 i casi di respingimento alla frontiera e 98 le espulsioni di cittadini irregolari. L’Ufficio Immigrazione della Questura ha rilasciato, durante il periodo considerato, 7286 permessi di soggiorno ed ha esitato 303 richieste di richiedenti asilo.
Sul fronte della repressione, nel corso dell’ultimo anno importanti le operazioni ad alto impatto a Siracusa, Pachino, Rosolini, Lentini ed Augusta per garantire il controllo del territorio, contrasto del degrado urbano e prevenzione degli incidenti stradali. Quotidiano il contrasto all’odioso fenomeno dello spaccio di droga, con oltre 120 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati. Senza sosta, poi, il contrasto alla violenza di genere e domestica anche attraverso l’emissione di ammonimenti del Questore: sono stati 113.
L’attività della Polizia Amministrativa e i servizi resi all’utenza hanno consentito il rilascio nei tempi previsti di quasi 11.000 passaporti, di 177 licenze per pubblici spettacoli con oltre 200 esercizi pubblici controllati.
Non vanno dimenticati i numerosi progetti finalizzati a incentivare l’educazione civica: 85 incontri di legalità negli istituti scolastici di Siracusa e provincia; l’esposizione in piazza Duomo della teca della “Quarto Savona 15”; “Arte e legalità” la mostra realizzata in collaborazione con l’artista Giusy Pistritto che ha dipinto i volti degli eroi antimafia e che è stata visitata da varie scolaresche della città; e ancora “La Strada che conviene Parliamo di illegalità…”, con il questore Roberto Pellicone e l’attore Attilio Ierna che hanno ripercorso un episodio di cronaca risalente al 1998 che riguarda un’esperienza investigativa maturata nel corso della carriera di funzionario di Polizia dell’attuale questore di Siracusa.
Da segnalare anche l’apprezzamento riscosso da “Un giorno in Questura”, progetto che ha consentito di accogliere in Questura, in più occasioni, alunni di scuole siracusane che hanno effettuato attività investigative tipiche della Scientifica giocando sulla scena di un ipotetico crimine. Il progetto è stato replicato anche nei Commissariati della provincia.
E proseguono intanto i corsi gratuiti di autodifesa, riservati alle donne, e la scuola di boxe sotto la cura delle Fiamme Oro della Polizia di Siracusa, negli istituti “Chindemi” e “N. Martoglio.
Chiude questa carrellata, il camper della legalità presente nei luoghi della movida e nei pressi dei locali maggiormente frequentati da giovani e giovanissimi, in particolare durante i fine settimana.
In ricordo di Luca Scatà, la moglie Miriana Tavormina: “Era una persona davvero speciale”
“Era una persona davvero speciale e si è contraddistinto sempre per la sua umiltà e la passione per il suo lavoro”. Così Miriana Tavormina, moglie di Luca Scatà, ha parlato ai microfoni di SiracusaOggi.it.
Luca Scatà, l’eroe semplice, come lo definì la stampa di tutta Italia, la sera del 23 dicembre del 2016 insieme al collega Cristian Movio fu protagonista, durante un servizio di pattugliamento a Sesto San Giovanni, dello scontro a fuoco con il tunisino Anis Amri, l’uomo che venne identificato come l’attentatore del mercatino di Natale di Berlino; mercatino nel quale trovarono la morte 12 persone. Luca Scatà in quella occasione, dopo che Amri alla richiesta di documenti da parte degli agenti aveva ferito a colpi di pistola il collega Cristian Movio, non esitò con grande determinazione e professionalità a rispondere al fuoco ed eliminare l’attentatore, difendendo il collega di pattuglia. A lui e all’agente Movio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella concesse la Medaglia d’Oro al Valor Civile.
Luca aveva sposato la sua fidanzata Miriana Tavormina lo scorso 17 luglio. Pochi giorni dopo è morto prematuramente a soli 37 anni a seguito di una lunga malattia. “Un passo tu, un passo io. Cammineremo così, insieme” così aveva scritto Miriana sui canali social postando le foto del matrimonio celebrato in corsia.
Il ricordo di Luca Scatà è rimasto più vivo che mai e in occasione della cerimonia al Castello Maniace per la celebrazione del 173esimo Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, il questore Roberto Pellicone ha annunciato che la Sala Operativa della Questura di Siracusa sarà intitolata al poliziotto originario di Canicattini.
“È stata un’emozione grandissima anche perché comunque mio marito passava tanti turni in sala operativa, anche se lui amava uscire in volante. È stata un’emozione grande sapere di questa cosa”, ha commentato Miriana Tavormina.
Insieme alla famiglia del poliziotto è stato poi presentato un ritratto dell’artista Giusy Pistritto che raffigura proprio Luca Scatà.
Operazione El Rais, smantellata organizzazione dedita al traffico di migranti
Una vasta operazione della Polizia di Stato è in corso dalle prime luci dell’alba. Le indagini hanno portato a seguito di una complessa attività all’emissione di 15 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti cittadini egiziani, ritenuti appartenenti ad un’organizzazione criminale operante in ambito internazionale. Sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di migranti e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravata dalla circostanza di operare in ambito internazionale.
Il risultato investigativo è frutto di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e condotta dal Servizio Centrale Operativo (SCO) e dalla Squadra Mobile di Siracusa, in sinergia con l’Agenzia EUROPOL, Eurojust, il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia e l’Unità Human Trafficking And Smuggling Of Migrants di Interpol.
Gli arresti in Italia nelle province di Cosenza, Catanzaro e Catania. E ancora in Albania, Germania, Turchia e Oman.
“Un grande plauso per l’importante operazione condotta con straordinaria competenza e determinazione dalla Polizia di Stato e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. Un’azione efficace e risolutiva, che ha smantellato una pericolosa organizzazione criminale internazionale dedita al traffico di migranti tra la Turchia e l’Italia. Un risultato di grande rilievo, frutto di un’indagine articolata e di una sinergia concreta tra forze dell’ordine e magistratura, a livello nazionale e internazionale. Un particolare apprezzamento va alla Squadra Mobile di Siracusa, allo SCO, a Europol, Eurojust e allo SCIP, che con il loro prezioso contributo hanno reso possibile il pieno successo dell’operazione, dando lustro alla professionalità della Polizia Italiana. È importante sottolineare come anche il personale della Polizia di Stato e della Squadra Mobile di Siracusa sia stato direttamente impegnato nelle fasi operative, prendendo parte attivamente all’esecuzione delle misure anche all’estero. Chi organizza questi viaggi lo fa per mero profitto, calpestando la dignità e la vita delle persone. Contrastare queste reti criminali non è solo un dovere, ma un atto di responsabilità verso la sicurezza collettiva. Ripristinare e rafforzare il ricorso esclusivo a canali legali di ingresso in Italia e in Europa è fondamentale per garantire a chi arriva condizioni umane e dignitose, e a chi accoglie basi solide per una convivenza sicura e ordinata”, ha commentato il parlamentare Luca Cannata.
Termovalorizzatori in Sicilia, il presidente Schifani: “Entro settembre 2026 l’inizio dei lavori”
“Da molto tempo la nostra Regione spende oltre 100 milioni di euro all’anno per esportare i rifiuti all’estero, dove vengono inceneriti. È una situazione che non possiamo più accettare. Dobbiamo trasformare la difficoltà in un’opportunità e i termovalorizzatori rappresentano la soluzione più avanzata e sostenibile. Questi impianti di ultima generazione avranno un impatto ambientale pari a zero e garantiranno la massima sicurezza per i cittadini”. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, interviene sul tema della gestione dei rifiuti nell’Isola e scandisce modalità e tempi per la costruzione dei termovalorizzatori.
“Abbiamo scelto di realizzare questi impianti interamente con fondi pubblici, stanziando 800 milioni di euro del Fondo di sviluppo e coesione – aggiunge – E per garantire la massima efficienza e trasparenza nella gestione delle gare abbiamo scelto Invitalia come partner tecnico e già firmato il protocollo di vigilanza collaborativa con l’Autorità nazionale anticorruzione. Nelle prossime settimane verrà pubblicato il bando per la redazione dei progetti di fattibilità, entro settembre 2026 l’inizio dei lavori che dureranno diciotto mesi”.