Antimafia a Siracusa, Cracolici: “Criminalità, affari d’oro con i servizi al turismo”
“Nella provincia di Siracusa si conferma lo stato dell’attività criminale prevalente in tutta la Sicilia: traffico di stupefacenti, crack, piazze di spaccio in mano il più delle volte a criminalità comune”. A dirlo è Antonello Cracolici, presidente della commissione regionale Antimafia, in occasione dell’incontro presso la Prefettura di Siracusa con i vertici delle forze dell’Ordine della provincia di Siracusa. L’appuntamento in questione è stato l’occasione per continuare i lavori di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. “Nel territorio, in questo momento, c’è una bassissima conflittualità e questo conferma che quando c’è poca conflittualità ci sono affari d’oro. – ha aggiunto – Il tema che ci interessa è capire come questi affari poi si redistribuiscono e si reinvestono nel sistema cosiddetto dell’economia legale”.
Alle 11 si è tenuta l’audizione con il prefetto Giovanni Signer, con il Questore di Siracusa Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri Dino Incarbone, con il comandante provinciale della Guardia di Finanza Lucio Vaccaro, e il capo del centro operativo della Direzione investigativa antimafia (DIA) di Catania Felice Puzzo.
Alle 15.30, poi, si terrà l’incontro con i sindaci del siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.
Vigilia di Siracusa-Scafatese, Turati: “Sarà una gara combattuta, vogliamo lo stadio pieno”
È tempo di vigilia per il Siracusa Calcio. Domani domenica 6 aprile alle ore 15 allo stadio “Nicola De Simone”, gli uomini di mister Turati sfideranno la Scafatese. Per gli azzurri mancano quattro finali, di cui tre in casa (Siracusa – Scafatese, 6 aprile; Siracusa – Paternò, 17 aprile; Siracusa – Vibonese, 27 aprile) e poi l’ultima giornata a Barcellona Pozzo di Gotto, contro l’Igea Virtus (4 maggio, ndr). “La squadra sta bene ed è serena. – ha detto Turati in conferenza stampa – È un’altra tappa di avvicinamento a questo finale di campionato. Abbiamo quattro partite complicate, ma il fatto di dover giocare tre delle ultime quattro in casa è sicuramente un vantaggio per noi”, ha continuato l’allenatore azzurro. Sulla partita di domani Turati ha poi aggiunto: “La Scafatese è un avversario forte che ha calciatori molto importanti per la categoria. Sarà una gara combattuta”.
Per Siracusa-Scafatese, inoltre, dovrebbero essere tutti a disposizione. In dubbio Russotto e Ba non al 100%.
Domani è previsto un De Simone colorato di azzurro. Nei giorni scorsi, il presidente del Siracusa Calcio Alessandro Ricci ai microfoni di FMITALIA ha rivolto un appello ai tifosi azzurri con il chiaro obiettivo di riempire lo stadio e di rimanere il più possibile vicino alla squadra. Appello che è stato ampiamente accolto e stando agli ultimi numeri, per Siracusa – Scafatese si andrebbe verso il sold out.
Sul finire della conferenza stampa Marco Turati si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. Nelle settimane scorse Gianluca Atzori, allenatore della Scafatese, ha parlato a Diretta Studio su Radio Gamma No Stop: “Per me la Reggina è la squadra più forte del campionato”. Sulla partita in programma domani domenica 6 aprile, Atzori non si è nascosto. “Quando dovremo andare a Siracusa prepareremo la gara al 300%. Noi vogliamo vincerle tutte” ha concluso l’allenatore della Scafatese.
Mister Turati non ha dimenticato queste parole: “Sappiamo che sarà una partita dove dovremmo spingere, perché il loro allenatore poche settimane fa ha detto che contro il Siracusa la Scafatese darà il 300%, quindi quando un allenatore già un mese e mezzo fa parla così vuol dire che vuole venire qua per fare una partita veramente importante e noi da un mese e mezzo ci prepariamo per questo.”
Camper in fiamme in riva Nazario Sauro, mobilitazione dei soccorritori: un ustionato lieve
Una grande nuvola nera si è stagliata sul cielo di Siracusa. Una colonna densa che si è levata nei pressi di Riva Nazario Sauro, poco distante dal nuovo ponte ciclopedonale. Le fiamme, secondo le prime informazioni, avrebbero avvolto due camper lì posteggiati. Un incendio improvviso che in pochi attimi ha finito per coinvolgere i due mezzi e, in parte – a quanto si apprende – una vettura posteggiata a breve distanza.
Allarmate le prime chiamate al 112. Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco, insieme a Polizia e Municipale. In pochi minuti, i soccorritori sono riusciti a riportare in controllo la situazione.
Secondo i primi elementi che trapelano, una persona sarebbe rimasta lievemente ustionata ad un braccio. In corso i rilievi per risalire all’origine del rogo. Le indagini sono affidate ai carabinieri.
Eolico offshore ad Augusta, Reale (Confindustria): “Finalmente, importante per il nostro territorio”
“Finalmente è arrivata la firma sul decreto, per il nostro territorio certamente è qualcosa di molto importante”. Così Gian Piero Reale, presidente Confindustria Siracusa, ha commentato l’inserimento del porto Augusta tra le quattro aree italiane adatte per i cantieri per l’eolico offshore.
L’hub megarese, insieme a Taranto, sarà uno dei due poli italiani per la costruzione delle piattaforme galleggianti per le turbine. Le piattaforme galleggianti sono scafi da migliaia di tonnellate da ancorare ai fondali del Mediterraneo meridionale. Al porto di Augusta, in previsione di questa attività, sono già stati disposti ammodernamenti e ampliamenti delle banchine e degli spazi a terra. Secondo le stime di Aero, l’associazione delle imprese dell’eolico offshore, già nel 2028 potrebbe partire la produzione delle piattaforme galleggianti, e nel 2030 si potrebbero avere le prime unità pronte. “Noi daremo, anche come Confindustria, il nostro contributo e il supporto all’Autorità di Sistema Portuale affinché tutto possa andare avanti speditamente e bene”, ha concluso Reale.
Le parole di Gian Piero Reale, presidente Confindustria Siracusa.
Inda, la nuova stagione da scoprire: Elettra, Edipo a Colono, Lisistrata e Peparini
Cresce l’attesa per le grandi storie della cultura greca classica che torneranno al Teatro Greco di Siracusa. In scena due tragedie di Sofocle, l’Edipo a Colono tradotto da Francesco Morosi per la regia di Robert Carsen (dal 10 maggio al 26 giugno), l’Elettra tradotta da Giorgio Ieranò per la regia di Roberto Andò (dal 9 maggio al 6 giugno) e la commedia Lisistrata di Aristofane tradotta da Nicola Cadoni e diretta dalla regista Serena Sinigaglia (dal 13 al 27 giugno). Infine, a conclusione della 60.a stagione, in anteprima mondiale al Teatro Greco di Siracusa sarà allestito il nuovo spettacolo diretto dal regista e coreografo Giuliano Peparini e ispirato all’Iliade (dal 4 al 6 luglio).
Classicismo ma anche modernità: sarà infatti possibile seguire gli spettacoli in diverse lingue estere, grazie alla traduzione simultanea che sfrutta l’intelligenza artificiale. Si tratta di un progetto che rientra nell’ambito di un finanziamento PNRR di 2 milioni e 42 mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche, fisiche e cognitive al Teatro Greco di Siracusa. Il progetto presentato dalla Fondazione INDA nel 2022 ha ottenuto il secondo posto nella classifica nazionale stilata dal Ministero della Cultura.
Ma non finisce qui. Grazie all’accordo tra la Fondazione Inda e la Struttura Didattica Speciale di Ragusa, i testi delle rappresentazioni classiche in scena saranno anche in arabo ed ebraico. L’anno scorso in via sperimentale, grazie a un contributo dell’Assessorato all’Università del Comune di Ragusa, i testi sono stati tradotti in giapponese.
Le parole di Marina Valensise, Consigliere Delegato Inda, ai microfoni di FMITALIA.
Tari più bassa per chi differenzia di più, parte in via sperimentale l’iniziativa: il link per partecipare
Parte in via sperimentale la tariffazione puntuale a Siracusa, con cui i cittadini che differenziano di più, pagheranno una Tari di importo più basso. Il Comune è pronto a “selezionare” un campione di 1150 famiglie che, completando un form, potranno aderire all’iniziativa, che durerà in questa fase tre mesi. “Andiamo a intervenire sulla parte variabile e la bolletta arriveremo quasi a dimezzarla. – ha detto Salvo Cavarra, assessore all’Igiene Urbana del Comune di Siracusa, ai microfoni di FMITALIA – Stiamo mettendo in moto questo meccanismo. La cosa fondamentale è arrivare a 1150 famiglie”. I partecipanti alla fase sperimentale otterranno contenitori speciali e seguiranno lo stesso calendario di raccolta “porta a porta” in vigore. “Non cambierà niente,- ha aggiunto Cavarra – il porta a porta continuerà. Sostituiremo i mastelli che ci sono ora con un unico mastello, probabilmente sarà di colore rosso. Anche i cittadini che vivono in condomini potranno chiedere di partecipare alla sperimentazione. “Una famiglia che vive in un condominio può staccarsi dai carrellati condominiali e aderire all’iniziativa. – ha aggiunto l’assessore – Metteremo la città nelle condizioni di pagare per quello che consuma”.
Chi volesse essere inserito tra le 1150 utenze “pioniere” potrà iscriversi attraverso il seguente link.
Le parole dell’assessore all’Igiene Urbana del Comune di Siracusa, Salvo Cavarra.
Il presidente Ricci lancia un appello ai tifosi: “Abbiamo un sogno, coloriamo il De Simone d’azzurro”
Il presidente del Siracusa Calcio, Alessandro Ricci, chiama a gran voce i tifosi allo stadio “Nicola De Simone”. Per gli uomini di mister Turati mancano quattro finali, di cui tre in casa (Siracusa – Scafatese, 6 aprile; Siracusa – Paternò, 17 aprile; Siracusa – Vibonese, 27 aprile) e poi l’ultima giornata a Barcellona Pozzo di Gotto, contro l’Igea Virtus (4 maggio, ndr).
“Abbiamo un grandissima fortuna, perché la sorte c’ha dato un calendario non favorevole dal punto di vista delle squadra ma dal punto di vista logistico. – ha detto il presidente Ricci ai microfoni di FMITALIA – Tutto il mese di aprile lo giocheremo al De Simone, un’occasione unica che ci porterà poi all’ultima partita a Barcellona”.
Il presidente Ricci allora lancia un appello ai tifosi azzurri: “Noi quello che chiediamo è di avere il De Simone pieno, a partire da domenica contro la Scafatese. Nei prossimo giorni usciranno delle iniziative particolari, il nostro sogno è quello di vedere lo stadio colorato d’azzurro”.
Non manca poi un elogio al mister. “Marco credo che sia stata la scelta più iportante che abbiamo fatto quest’anno. Con lui abbiamo iniziato un percorso che ci porterà lontano. Una partita come quella di ieri probabilmente a ottobre non l’avremmo vinta, invece ieri con calma abbiamo gestito la partita”, ha concluso Ricci.
Foto Siracusa Calcio 1924.
VIDEO. Bronzi di Riace e l’origine siracusana, Madeddu presenta nuovi dati
Presentato nell’aula convegni “Giovanni Paolo II” del Santuario delle Madonna delle Lacrime a Siracusa, l’ultimo thriller archeologico di Anselmo Madeddu, sul “Mistero dei Guerrieri di Riace” e il risultato degli studi scientifici che avvalorano l’ipotesi siciliana delle origini e ritrovamento dei famosi Bronzi.
Gli spettatori hanno assistito al racconto dell’autore, assieme ai relatori che lo hanno affiancato nella ricostruzione dei fatti storici esposti: il prof. Rosolino Cirrincione, direttore del Dipartimento di Geologia, Biologia e Scienze Ambientali dell’Università di Catania; il prof. Carmelo Monaco e la prof.ssa Rosalda Punturo entrambi docenti presso lo stesso dipartimento dell’Ateneo catanese, e la professoressa Carmela Vaccaro dell’Università di Ferrara.
Lo scrittore e ricercatore siracusano, prima di iniziare la sua narrazione, ha premesso che: “Nessuno potrà mai pretendere di portar via i Bronzi dalla Calabria, terra che li ha saputi amare, tutelare e valorizzare nel bel museo che oggi li ospita. Al contempo, però, nessuno potrà mai impedire alla ricerca scientifica di progredire negli studi finalizzati al recupero della loro storia e della loro identità”.
“Quello condotto – ha precisato Madeddu- non è il lavoro di un singolo, ma ormai è il lavoro di squadra, di un’equipe multidisciplinare composta da studiosi delle Università di Catania e Ferrara e, di recente, anche degli Atenei di Bari e di Cagliari, con i professori Schicchitano e Columbo”. Ringraziando, altresì, la professoressa Rosalba Panvini, già Soprintendente di Siracusa e l’insigne archeologo Luigi Malnati, già direttore generale alle Antichità del Ministero dei Beni culturali, il quale ha curato la prefazione del libro, sposando pienamente la tesi dello scrittore.
In un’ora e mezza Madeddu ha illustrato una mole di evidenze storiche, letterarie e archeometriche che hanno offerto una versione della storia delle due Statue. Secondo l’ipotesi emersa, le due sculture bronzee sarebbero state portate via da Siracusa in occasione del grande saccheggio operato dal console romano Marcello nel 212 a.C. ampiamente descritto da Tito Livio. Le stesse sarebbero, poi, affondate lungo il tragitto navale per Roma. Un’ipotesi perfettamente coerente, dunque, con le recenti testimonianze che individuerebbero a Brucoli il luogo dell’originario ritrovamento dei Bronzi, dando nuovo vigore alle rivelazioni dell’archeologo americano Holloway, secondo il quale i Bronzi sarebbero stati rinvenuti in acque siciliane e poi portati in Calabria da organizzazioni criminali.
La metodologia applicata da Madeddu al suo recente lavoro è frutto dell’esperienza maturata nel campo della ricerca biomedica ed epidemiologica, fondata sul concatenamento logico dei nessi di causalità. “La metodologia della ricerca e della investigazione non ha royalty – ha detto Madeddu – e parla un linguaggio universale, qualunque sia l’oggetto della sua indagine”.
Pertanto, Madeddu ha elaborato un originale algoritmo col quale, partendo da una check list di 30 evidenze scientifiche, ha chiuso il cerchio su quella che ormai pare l’ipotesi più probabile, ovvero l’origine siracusana delle celebri statue.
A lasciare pochi dubbi a tale ipotesi poi è stato il risultato delle indagini scientifiche, esposte dal prof. Cirrincione. Gli studiosi, infatti, hanno proiettato i grafici dei risultati del confronto tra i dati delle terre dei supporti di terracotta delle saldature dei Bronzi di Riace (tratti dalla storica pubblicazione dell’Istituto Centrale del Restauro) e quelli delle terre prelevate a Siracusa nei pressi dell’Anapo. In questi le linee si mostrano pressoché sovrapposte l’una sulle altre. “Il risultato è di enorme interesse- hanno spiegato gli studiosi- perché sono state confrontate le terre rare e soprattutto gli elementi geochimici immodificabili, non soggetti a fenomeni di lisciviazione nel tempo”. In parole meno tecniche è come se si trattasse di un DNA, ogni terra possiede un suo preciso profilo, diverso l’uno dall’altro. Ed è davvero sorprendente aver trovato questa rarissima corrispondenza tra i due campioni messi a confronto”.
L’ipotesi che i Bronzi di Riace avessero avuto un’origine siciliana non è del tutto nuova. Tra i primi a sostenerlo ci fu il grande archeologo americano Robert Ross Holloway. Abbiamo raggiunto a New York la figlia, Anne, che mostra di non avere dubbi sull’origine siracusana dei bronzi di Riace.
Nei giorni scorsi Anselmo Madeddu è anche intervenuto ai microfoni di FMITALIA per parlare del suo ultimo thriller archeologico.
Alla serata hanno preso parte diverse autorità locali e personaggi del mondo accademico: il prof. Paolo Scollo, Rettore dell’Università Kore di Enna, protagonista di un apprezzato intervento; il vicesindaco Edy Bandiera, l’assessore alla Cultura Fabio Granata, il direttore generale della ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone e gli archeologi Lorenzo Guzzardi e Saverio Scerra, quest’ultimo della Soprintendenza ai Beni culturali di Ragusa. A moderare la conferenza, Laura Valvo, caporedattore del Quotidiano “La Sicilia”.
VIDEO. Il ministro Urso a Siracusa, “nessun contraccolpo per Isab, ottimismo per Ias”
Incontro in Confindustria a Siracusa per il ministro Adolfo Urso. Accolto dal presidente degli industriali aretuseo, Reale, ha seguito la presentazione dello studio – redatto insieme al Forum Ambrosetti – per lo stoccaggio della CO2 prodotta nel polo petrolchimico, operazione che garantirebbe alle aziende un risparmio di svariati milioni di euro.
Ma c’era attesa soprattutto per l’intervento del ministro sul futuro della zona industriale siracusana. Urso ha assicurato massima attenzione su Isab, garantendo che non ci saranno contraccolpi. Quanto alla riconversione Versalis, dopo il recente protocollo, il numero uno del Mimit ha aperto anche alle imprese dell’indotto, con vertice a Palazzo Piacentini il prossimo 29 aprile.
E su Ias, vicenda che tiene col fiato sospeso la zona industriale, il ministro apre all’ottimismo.
VIDEO. Polo petrolchimico, incontro in Confindustria con il ministro Urso: le reazioni della politica
Il futuro della zona industriale di Siracusa. Questo è stato il tema principale al termine dell’incontro in Confindustria a Siracusa per il ministro Adolfo Urso. Il ministro del Made in Italy e delle Imprese, accolto dal presidente degli industriali aretuseo Reale, ha seguito la presentazione dello studio – redatto insieme al Forum Ambrosetti – per lo stoccaggio della CO2 prodotta nel polo petrolchimico; si tratta di un’operazione che garantirebbe alle aziende un risparmio di svariati milioni di euro.
Sul futuro del petrolchimico Urso ha poi assicurato massima attenzione su Isab, garantendo che non ci saranno contraccolpi. Quanto alla riconversione Versalis, dopo il recente protocollo, il numero uno del Mimit ha aperto anche alle imprese dell’indotto con vertice a Palazzo Piacentini il prossimo 29 aprile.
Non si sono fatte attendere le reazioni della politica e non solo.
Gian Piero Reale, presidente Confindustria Siracusa.
Filippo Scerra, parlamentare del Movimento 5 Stelle.
Luca Cannata, parlamentare di Fratelli d’Italia.
Giuseppe Carta, presidente della IV commissione Territorio, Ambiente e Mobilità e sindaco di Melilli.
Daniele La Porta, presidente Confartigianato Imprese Sicilia.