Siracusa. Nuovo ospedale, "Ok" del consiglio comunale all'area su cui costruirlo: ora tocca all'Asp

“Via libera” del consiglio comunale all’individuazione dell’area su cui realizzare il nuovo ospedale del capoluogo. Questa mattina l’assise cittadina si è espressa sul tema, con 17 voti favorevoli e 6 astenuti. L’accordo era stato raggiunto, in via informale, da settimane. La nuova struttura sanitaria pubblica dovrebbe quindi sorgere in un’area di proprietà comunale (con alcuni espropri da compiere per estenderla secondo quanto previsto dalla legge in materia) nella zona della Pizzuta, a ridotto dell’ex Onp, dove inizialmente il Comune intendeva costruire il nuovo ospedale, salvo poi scontrarsi con la posizione contraria espressa dall’Asp, anche in virtù di specifici vincoli della Soprintendenza ai Beni Culturali.Adesso servirà tutta la pressione del caso sull’Asp che dovrà predisporre il progetto esecutivo, per il quale sarà necessaria una variante al piano regolatore generale. Anche in questo caso sarà il consiglio comunale a doversi esprimere, ma si tratta di un passaggio che a questo punto è scontato. Soddisfatto l’assessore Moscuzza. “E’ stato perso del tempo prezioso- commenta- ma adesso possiamo dire che il nuovo ospedale è senza dubbio più vicino”.




Priolo. Rapporto Qualità dell'Aria 2016 Cipa: "Inquinamento ridotto, ora pensiamo ai miasmi"

“Risultati positivi, a cui deve seguire un periodo di maggiore attenzione, insieme ad interventi tecnici, per eliminare le sostanze pericolose, ma anche quelle fastidiose, dall’aria”. Il presidente del Cipa, Sciacca sintetizza il report reso noto questa mattina sulla qualità dell’aria nel corso del 2016. In termini di dati, i parametri previsti dalla legge per la concentrazione del benzene, delle polveri sottili (pm10) e sottilissime (pm2,5), risultano essere stati rispettati. Analogo risultato per il biossido d’ozono e gli ossidi d’azoto. Idem per l’ozono, nonostante dei problemi registrati su questo versante nell’area di Villasmundo. Per gli idrocarburi non metanici si parla di una riduzione sensibile in dieci anni. Il periodo di riferimento è quello che va dal 1997 al 2016. Per quanto concerne gli inquinanti primari, Sciacca ha sottolineato come  “sia possibile avere un intervento diretto di governance locale ad eccezione delle polveri sottili, che risentono anche di produzioni primarie e secondarie per reazioni fotochimiche su scala geografica più ampia”.Le concentrazioni di ozono rimangono più p meno costanti ma, nonostante non siano stati misurati livelli orari superiori ai limiti di legge, “l’indice -prosegue l’esponente del Cipa mostra che viviamo in un hotspot dell’ozono. L’ozono  troposferico è una materia da affrontare su scala nazionale e sovranazionale. Maggiore sensibilità  stata mostrata negli ultimi anni dalle istituzioni nazionali, in risposta ad una maggiore sensibilità nella popolazione sui temi ambientali e sulla base di evidenze scientifiche che hanno comunque imposto una riduzione delle sostanze nell’aria che respiriamo”.




Siracusa. Francesco Avola, battaglia per la verità: "indagini arenate, ci scontriamo con un muro di gomma"

E’ stato fatto tutto il possibile per salvare la vita di Francesco Avola? La famiglia dello sfortunato ragazzo, a tre anni dalla morte del 17enne avvenuta nelle acque del Plemmirio, ha più di un dubbio. Era il 25 maggio, una domenica. Ciccio, come lo chiamavano gli amici, si ritrovò in acqua insieme ad un altro ragazzo. A chiamare i soccorsi una giovane. Secondo i rapporti di indagine, in 50 minuti si riuscì a soccorrere in acqua l’altro ragazzo ma non Francesco. Per lui era troppo tardi.
E l’avvocato della famiglia Avola, Gianpiero Nassi, allunga ombre sulle lunghe e concitate operazioni messe in campo nel tentativo di salvare i ragazzi, al centro anche di una indagine. “Ci scontriamo contro un muro di gomma”, racconta su Fm Italia ed Fm Italia tv durante Radioblog. Ascoltate le sue parole, insieme a Giacinto Avola, nel filmato che segue.




Siracusa. Nuova caserma dei carabinieri nell'area dell'Aeronautica: 3,6 milioni dalla Regione, a marzo via ai lavori

Potrebbero partire il prossimo marzo i lavori di realizzazione del nuovo comando provinciale dei carabinieri di Siracusa, che sarà allocato nell’attuale spazio dell’Aeronautica di via Elorina. La presentazione ufficiale del progetto, questa mattina proprio nell’area del 34° Gruppo Radar, alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione, Rosario Crocetta. Sarà proprio il governo regionale a finanziare gli interventi, per un importo di circa 3, 6 milioni di euro. Il progetto prevede anche l’abbattimento di alcune costruzioni, oltre alla realizzazione di nuove strutture e ad una divisione dell’area con l’Aeronautica che manterrà lì la propria sede così come il possesso dell’area che si affaccia sul mare. Tutto attorno al piazzale sorgerà, invece, il nuovo comando, la foresteria, gli alloggi e il deposito delle auto dei carabinieri, con annessa officina. All’incontro di questa mattina ha preso parte anche il generale Tullio Del Sette, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri. Sarà quindi svuotata l’attuale sede dei carabinieri di viale Tica, in affitto e di proprietà dell’Inps. Tempi stretti quelli previsti per il finanziamento. La Regione dovrebbe essere pronta entro la fine di luglio, procedendo quindi entro poche settimane alla pubblicazione del bando di gara. Crocetta ha però fatto presente che perchè tutto questo avvenga, il progetto esecutivo deve essere valido. Il protocollo d’intesa da cui l’iter burocratico è partito risale allo scorso febbraio. Gli interventi non riguarderanno soltanto gli aspetti necessari per la “convivenza” tra carabinieri e aeronautica, ma anche il miglioramento delle condizioni di sicurezza. Il ministro Pinotti ha parlato di un progetto che “è la conferma della grande attenzione dedicata dal Governo alla sicurezza e allo sviluppo del territorio. La provincia potrà contare su un presidio di legalità moderno e spazioso, con maggiori servizi ai cittadini e maggiore efficacia nel contrasto alla criminalità e all’illegalità. La nuova caserma di Siracusa rientra nell’ambito del processo di razionalizzazione del patrimonio immobiliare della Difesa. Il ministero ha fino ad oggi reso disponibili 750 infrastrutture per altre finalità. Dei 31 fari a disposizione del ministero della Difesa e dell’Agenzia del Demanio, 10 si trovano in Sicilia. Operazione da 11 milioni di euro per riqualificare tali strutture.

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, commenta l’accordo per la realizzazione della nuova caserma.




Siracusa capitale della pallanuoto mondiale: dal 6 al 9 luglio scatta il Sei Nazioni

E’ tutto pronto per il torneo Sei Nazioni di Siracusa. Alla piscina Caldarella si sfideranno Australia, Croazia, Grecia, Russia, Usa e ovviamente Italia. Il coach del Settebello, Sandro Campagna, rifinirà a Siracusa la preparazione per i Mondiali di Budapest, ormai dietro l’angolo: si comincia poco dopo la metà del mese. L’Italia è reduce dall’argento conquistato in World League.
Spettacolo assicurato sino a domenica a Siracusa, con la Cittadella dello Sport che torna ad ospitare un appuntamento di respiro internazionale. Nazionali divise in due gironi. Nel gruppo A Grecia, Russia e Italia. Nel gruppo B Australia, Croazia e Usa.
Ad aprire il Sei Nazioni sarà Grecia-Russia, giovedì 6 luglio alle 18:00. A seguire la cerimonia di apertura, quindi alle 20:00 Usa-Australia. Italia in acqua venerdì 7 alle 19.30 opposta alla Russia. Sabato 8, sempre alle 19.30, incrocio con la Grecia. Domenica le finali, a partire dalle 16:30. Costo del biglietto 3 euro, 5 per la giornata conclusiva.
Questa mattina la presentazione ufficiale del torneo, appuntamento sportivo di cartello inserito nel calendario dei festeggiamenti dei 2.750 anni dalla Fondazione della città

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Incendio nella Valle dell'Anapo: danni ingenti, a rischio anche la ricca biodiversità

Dopo l’incendio, scattano i divieti nella riserva della Valle dell’Anapo. Il direttore provinciale delle Foreste Demaniali ha disposto la chiusura dei primi tratti di accesso a causa delle prime frane ed alcuni distacchi. E’ una delle prime conseguenze del vasto rogo che ha mandato in cenere oltre cento ettari boschivi, lasciano i fianchi delle colline “scoperti” ed a rischio frana. E questo mentre sui luoghi devastati ha preso corpo una sorta di turismo del macabro: tutti ad immortalare le scene di distruzione di quella che era una delle più importanti aree naturalistiche del siracusano.
Impossibile per ora quantificare i danni. Vale un solo aggettivo: ingenti. I progetti esistenti per la messa in sicurezza della Valle dell’Anapo hanno bisogno di almeno 8 milioni di euro per trasformarsi in realtà. Ma la Regione ne ha solo 1,6 disponibili. Ed è questo il cuore del problema: mancano i soldi e nella riserva non sono state create le stradine tagliafuoco che avrebbero forse aiutato a limitare i danni. E senza soldi niente manutenzione ai mezzi antincendio che – eppure – a Sortino ci sono, nella caserma del Corpo Forestale. Ma non sono pienamente funzionanti: manichette rotte, perdite di gasolio, impianto elettrico non funzionante, etc.
E questo, aggiunto il ritardo nell’invio di canadair (da Civitavecchia!), da il quadro del fallimento del coordinamento regionale delle emergenze. Da commissariare, al di là delle stantie polemiche sulla necessità di mantenere un esercito di forestali in queste condizioni.
C’è poi il danno naturalistico. L’incredibile ricchezza e biodiversità della Valle è stata messa a rischio dalle fiamme. Bruciati decenni di crescita di roverello, leccio ed altre essenze “custodite” nella cava lunga 12km. E vittime silenziose del rogo sono stati gli animali, in particolare le specie in nidificazione come il raro picchio rosso maggiore. Si era anche temuto per le orchidee selvatiche tipiche della Valle dell’Anapo: ben 40 specie minacciate dal rogo. Ma come spiega la guida naturalistica Paolino Uccello, le orchidee sono delle bulbose e quindi la preziosa “testa” conservata sotto la terra dovrebbe in qualche modo aver salvato quella ricchezza unica nella Sicilia e nell’area del Mediterraneo.

Da FM ITALIA TV (canale 872), l’intervento della guida naturalistica Paolino Uccello durante RadioBlog




Siracusa. Il video della fuga dei rapinatori dopo il "colpo": inseguimento e arresti. Nel borsello il bottino

Anche le immagini riprese da alcune videocamere di sorveglianza hanno permesso agli investigatori di risalire ai presunti autori di un colpo da 6.500 euro. La rapina è stata commessa a febbraio dello scorso anno a Siracusa. Preso di mira, come vi raccontiamo in un altro articolo, il titolare di un centro scommesse.
Nelle immagini, l’arrivo dei rapinatori e la loro successiva fuga con il borsello al cui interno c’era il bottino.




Siracusa e la sua storia meno nota: alla riscoperta del Tempio di Apollo, ricostruito e raccontato in 3d

Incastonati nel panorama “ordinario”, tra antico mercato e corso Matteotti, rischiano di passare quasi inosservati i resti del tempio di Apollo. Eppure l’area archeologica di largo XXV Luglio rimane tra le più fotografate dai turisti in visita a Siracusa, seconda solo alla Neapolis ed al Duomo. Storia complessa e di stratificazione: tempio dorico più antico di Sicilia, poi chiesa normanna del Salvatore, quindi caserma spagnola e infine i resti finirono inglobati in edifici privati. Il tempio fu “riscoperto” intorno al 1860 e venne riportato interamente alla luce grazie agli scavi effettuati da Paolo Orsi negli anni tra il 1938 e il 1942.
Ma come doveva presentarsi nell’antichità? La risposta la fornisce un video in 3d realizzato nell’ambito del progetto Pon Smart Cities dall’IBAM Itlab di Lecce con la consulenza archeologica di Fabio Caruso (ricercatore CNR IBAM). A firmare la regia è Francesco Gabellone. Voce narrante di Antonio Della Rocca. Le musiche sono di Alex Zuccaro.
Tempio maestoso, 46 colonne monolotiche arrivate probabilmente via mare e “famoso” per via di una rara iscrizione sull’ultimo gradino: “Kleomede fece per Apollo (il tempio), il figlio di Knidieidas, e alzò i colonnati, opere belle”.




La Valle dell'Anapo brucia da tre giorni. Canadair a singhiozzo, le fiamme non si fermano. La rabbia del sindaco di Sortino

La Valle dell’Anapo è in fiamme. Un fronte di fuoco che non si arresta e che in tre giorni ha bruciato ettari di vegetazione, arrecando migliaia di euro di danni alle attività agricole della zona, da Cassaro a Sortino. Uliveti carbonizzati, tutto quello che le fiamme hanno incrociato nella loro avanzata è cenere.
E il fronte di fuoco non sembra ancora essere sotto controllo. I vigili del fuoco fanno da ore l’impossibile. Ad aiutarli o a presidiare zone dove ancora non sono potuti intervenire, ci sono i volontari della Protezione Civile, coordinati dal dipartimento regionale.
Ma serve l’intervento deciso di mezzi aerei. Che arrivano solo a singhiozzo. Dieci lanci appena di un canadair questa mattina, poi è stato dirottato a Messina. Un secondo è stato inviato a Cavagrande, dove le fiamme lambivano le abitazioni. E la valle dell’Anapo continua a bruciare quasi senza fare notizia.
Il sindaco di Sortino, Enzo Parlato, è una furia. Da ore presidia il campo insieme ai volontari. Ha chiesto più volte aerei o elicotteri di supporto, per contenere una lingua di fuoco che da tre giorni non si arresta. E considerando come la zona sia impervia ha tutte le ragione nell’urlare al telefono con ogni dirigente o funzionario di settore regionale.




Siracusa. Il restaurato convento di San Francesco riapre con "Icons": in mostra gli scatti di Steve McCurry

SiracusaOggi.it vi porta in anteprima all’intero del restauro convento di San Francesco, in Ortigia, per la mostra “Icons” di Steve McCurry. Esposti alcuni degli scatti – oltre 100 – di uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea. L’appuntamento è promosso dal Comune di Siracusa. L’organizzazione è di Civita Mostre, in collaborazione con Civita Sicilia e SudEst57. Nelle intenzioni degli organizzatori, questo è solo il primo appuntamento espositivo di livello internazionale che troverà posto nelle ritrovate sale dell’imponente complesso, il cui restauro era iniziato nel 2008. Investiti 3,5 milioni di euro circa, per la maggior parte arrivati dall’Europa.
La mostra aprirà al pubblico domani, oggi la presentazione alla stampa.