Siracusa. "Serve un milione di euro per salvare il Ciane", appello all'Europa

Il Tip, tavolo di indirizzo permanente, istituito all’ex Provincia per risolvere le criticità della riserva naturale orientata Ciane Saline al lavoro dal prossimo 9 febbraio. Ne fanno parte anche le associazioni ambientaliste che hanno voluto aderire e che forniranno il proprio supporto in termini di idee. In realtà la situazione, per certi versi, è già ben chiara. La riserva ha urgente bisogno di interventi per “salvare il salvabile” alle saline e per ripristinare la navigabilità del fiume, per cui servirebbe un milione di euro, che il Libero Consorzio chiederà alla Regione. In assenza di risorse europee (il tavolo proporrà anche progetti) o regionali, è scontato che nulla potrà essere concretamente fatto per la riserva, visto che l’enbte attraversa una crisi finanziaria che appare irreversibile e che probabilmente sarà affrontata con la dichiarazione di dissesto. L’argomento è stato affrontato dal dirigente del settore Ambiente, Domenico Morello.




Siracusa. Lavoratori Sicula Ciclat sul piede di guerra, assemblea davanti all'Ufficio Tributi

Tornano alti i toni della vertenza Sicula Ciclat, l’azienda che gestisce una parte dei servizi di supporto all’amministrazione comunale. I lavoratori, secondo quanto annuncia la Filcams Cgil, hanno deciso di riunirsi in assemblea generale a partire dalle 11, 30 davanti alla sede di via De Caprio. Il segretario provinciale del sindacato di categoria, Stefano Gugliotta, parla di “palese violazione dell’accordo del 13 maggio 2016 da parte di Sicula Ciclat, assordante silenzio dell’amministrazione comunale e del sindaco Garozzo, chiamato dai lavoratori e dal sindacato a farsi garante dell’accordo sottoscritto anche dal Comune”. Temi che saranno al centro dell’incontro di questa mattina.Il sindacato ritiene che l’atteggiamento di Sicula Ciclat sia arrogante , con il  tentativo di dividere i lavoratori con azioni discriminanti ed unilaterali che amplificano l’indiscussa “interposizione di personale” da parte del Comune di Siracusa”. La Filcams è pronta a sottoporre la vicenda all’autorità giudiziaria e alla Corte dei Conti,non escludendo il coinvolgimento dell’Agenzia nazionale Anti-corruzione.




Siracusa. Ancora modifiche alla Ztl, venerdì e domenica di "tolleranza"

Cambia ancora la gestione della Ztl di Ortigia, la zona a traffico limitato. Alla luce del confronto che nelle ultime settimane ha visto il Comune da una parte, gli operatori commerciali dall’altra, con il punto di vista dei residenti come altro tassello dello stesso puzzle, l’assessorato alla Mobilità ha deciso di modificare ulteriormente orari e giornate. In realtà, dal lunedì al giovedì non cambia nulla rispetto ad oggi. Novità, invece, per il venerdì (Ztl sospesa) e la domenica, quando la Ztl sarà attiva dalle 11 alle 20




Siracusa. Baratto amministrativo, la commissione Bilancio lavora al regolamento. Proposta per le case popolari

La commissione consiliare Bilancio mette mano al regolamento relativo al baratto amministrativo, quella misura che consente ai cittadini che non sono nelle condizioni di pagare i tributi locali, di “saldare” comunque il loro debito nei confronti del Comune lavorando e svolgendo attività di pubblica utilità. Dopo il “si” all’introduzione dell’opportunità, serve stendere il regolamento che consenta la concreta applicazione. Nei giorni scorsi il tema è approdato in commissione e ieri il dibattito si è arricchito di diverse proposte di modifica rispetto all’idea originaria. Figura, tra queste, quella avanzata da Alessandro Acquaviva, secondo cui ci sarebbe una strada percorribile per risolvere anche un problema atavico del Comune: la manutenzione degli alloggi popolari, per cui le risorse non sono mai adeguate.




Augusta. Autorità Portuale, ora battaglia per la governance. Parla Aldo Garozzo

Il porto di Augusta lo conosce bene. Fino al 2013 è stato il presidente dell’autorità portuale, prima della lunga stagione dei commissari. Aldo Garozzo non fa drammi sull’assegnazione della sede amministrativa a Catania per i primi due anni. Ma è fermo nel chiedere attenzione per la battaglia governance del nuovo organismo che si apre ora con la stagione delle nomine.
Poi la critica, alla fine del suo mandato Aldo Garozzo aveva lasciato lavori finanziati e banditi pronti a partire. Ma a distanza di anni, quei lavori sono ancora fermi con i finanziamenti che hanno fatto la spola avanti e indietro dall’Unione Europea.




Porto di Augusta, Camera di Commercio, Aeroporto: "c'è un piano per spogliare Siracusa"

La vicenda della Autorità Portuale di Sistema scippata ad Augusta per trasferirne la sede amministrativa per due anni a Catania sarebbe solo l’ultima in ordine di tempo di una storia preordinata. Il sospetto nasce spontaneo, unendo con una linea alcuni passaggi come l’addio della Banca d’Italia a Siracusa, poi l’accorpamento delle Camere di Commercio con in mezzo la questione aeroporto ed infine Augusta e l’Autorità Portuale.
Una provincia ricca di risorse, capace negli ultimi 15 anni del maggiore pil siciliano grazie all’export legato in particolare alla zona industriale fa evidentemente gola. E quando gli interessi del territorio non vengono difesi adeguatamente, ecco che Siracusa diventa terra di conquista.
Per il vicepresidente della Camera di Commercio di Siracusa, Pippo Gianninoto, il sospetto è più che fondato. Ci sarebbe una vera e propria cabina di regia per “spogliare” Siracusa delle sue ricchezze sotto la spinta egemonica di Catania, la sua politica ed i soliti e sempre citati – ma non sempre esattamente chiari – “poteri forti”. E richiama politici locali ed istituzioni ad un sussulto per salvare quanto rimane ancora di siracusano, prima che venga soffocato da spinte colonizzatrici delle province vicine. L’allarme lanciato nel corso di una conferenza stampa nella sede di Confesercenti Siracusa.




Siracusa. Camera di Commercio, contro l'accorpamento la diffida di CoopAgri

L’accorpamento no. La super Camera di Commercio del Sudest non piace a Siracusa, disponibile tutt’al più ad andare a braccetto con Ragusa ma non anche con Catania. Però la Regione ha deciso, senza voler attendere i tempi della magistratura e con una indagine – peraltro non proprio leggera a livello di accuse – ancora in atto. Ed ha deciso per accorpare Catania, Siracusa e Ragusa.
Ma la battaglia per l’autonomia di Siracusa non si arresta. Troppo importante la posta in palio per cedere così. Si va avanti a forza di ricorsi con la novità, adesso, di una diffida a proseguire sula strada della fusione, almeno fino a luglio. Spiega tutto il presidente di CoopAgri, che ha presentato la diffida.




Siracusa. Agricoltura, settore trainante su cui investire in professionalità

E’ stato presentato il “Rapporto sull’agricoltura e le competenze professionali”. I dati e le prospettive professionali dell’agricoltura nel territorio di Siracusa sono stati al centro di un confronto andato in scena all’interno dell’Auditorium dell’istituto Insolera. Il presidente regionale di Confagricoltura, Massimo Franco, ha illustrato lo stato di salute del trainante settore dell’economia siracusana, capace di produrre il 12% del Pil regionale grazie alla forza delle sue 16.000 aziende agricole. Ma può fare ancora di più e meglio: c’è spazio per nuovi investimenti e – forti della qualità dei prodotti – anche per maggiore professionalità da esportare nelle vicine province.




Avola. Stroncato dai carabinieri fiorente giro di droga: 14 ordinanze di custodia cautelare

I carabinieri di Siracusa hanno eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone accusate di traffico di droga. Le indagini, condotte dai militari di Avola e coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno consentito di interrompere un fiorente giro di droga, soprattutto cocaina ed hashish, nell’area sud della provincia siracusana e, in particolare, nel comune di Avola.
I 14, in concorso tra loro, avrebbero acquistato, trasportato, commerciato, venduto, ceduto e, comunque, detenuto illecitamente gli stupefacenti. In particolare il gip di Siracusa ha disposto l’applicazione della misura cautelare a carico di Antonino Vicino, catanese; Salvatore Santoro, classe 1969; Gianluca Liotta, di 43 anni; Michele Guastella di 35 (custodia cautelare in carcere); Domenico Bruni, di 39 anni; Manuel Di Giovanni, 29; Giuseppe Dugo, 35; Cristina Ferrara,21; Francesco Gallo, 34; Antonino Lazzaro (31); Grazia Macca (44); Valentina Roccaro, 25; Sonia Silvia (35) e Adolfo Terranova (36).
L’operazione è stata denominata “Notte Bianca”, sia in riferimento al colore della cocaina che veniva spacciata dagli arrestati, sia perché l’attività illecita di approvvigionamento e spaccio veniva posta in essere quasi esclusivamente in orario notturno per eludere eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine. L’illecito fiorente mercato fruttava migliaia di euro a settimana.
L’indagine scatta nel 2015, quando sono stati intensificati i servizi preventivi e repressivi per contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di stupefacenti, in particolare tra i più giovani. Le informazioni raccolte hanno portato all’arresto in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente di Antonino Lazzaro, nell’ottobre 2015, quando i Carabinieri di Avola trovarono l’uomo in possesso di oltre 100 grammi di hashish. Da lì prende il via l’indagine vera e propria, condotta a stretto contatto con il sostituto procuratore Vincenzo Nitti e condotta attraverso intercettazioni telefoniche degli indagati e attività di indagine classica.
L’attività investigativa ha consentito di disarticolare una fiorente attività di spaccio che si svolgeva su tutto il territorio di Avola e che nel catanese Antonino Vicino aveva il canale di approvvigionamento. Secondo quanto raccolto dai carabinieri, era solito cedere quantitativi di cocaina in pietra a Gianluca Liotta e Michele Guastella che – a loro volta – rivendevano la sostanza agli altri indagati dediti allo spaccio di strada.
Le intercettazioni hanno consentito di appurare che Guastella e Liotta operavano sia in concorso tra di loro, recandosi insieme a Catania per acquistare e successivamente rivendere lo stupefacente, sia autonomamente. Dopo l’arresto, entrambi hanno mantenuto i contatti con Vicino, inviando altri soggetti a Catania per acquistare lo stupefacente e continuare l’illecita attività. Sono infatti ben 25 i viaggi documentati fatti da Avola a Catania per acquistare stupefacente, in media 10-15 grammi per volta, con frequenza anche quotidiana: tutti elementi sintomatici che qualificano Vicino come il canale di approvvigionamento dello stupefacente.




Augusta. Autorità portuale, Vinciullo: "La politica dello scaricabarile non risolve nulla"

“Non è con la politica dello scarica barile che si risolvono i problemi, men che mai in questa vicenda odiosa, insopportabile e vergognosa dello scippo della Port Authority di Augusta”. Lo dichiara il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’, che non ha dubbi. “Il responsabile è uno solo-ribadisce Vinciullo- e cioè chi ha firmato il Decreto e in questo caso il Ministro Delrio.Scaricare le responsabilità su Crocetta, che avrà pure contribuito alla crocifissione di Gesù, non serve, perché ci porta a sbandare e a non individuare l’obiettivo”. Usa toni anche sarcastici il parlamentare dell’Ars, che riconosce che “Crocetta avrà pure formulato una proposta scomposta ed illegittima, ma chi doveva garantire il rispetto della Legge è colui il quale ha firmato il decreto”. Vinciullo ritiene invece che l’ex ministro Maurizio Lupi si sia comportato diversamente “non cedendo alla lobby di potere catanese e assicurando e garantendo il rispetto della legge”. Vinciullo ha depositato alla presidenza della Regione una richiesta di accesso agli atti “per avere contezza di ciò che ha fatto Crocetta, fermo restando che a richieste illegittime si forniscono risposte legittime”.La sollecitazione di Vinciullo è quella di fare fronte comune. “Cerchiamo di trovare l’unità-dice il presidente della commissione Bilancio dell’Ars- E’ indispensabile alla riuscita dell’obiettivo. Tutto il resto sono solo le sciocchezze di chi non vuole assumersi le proprie responsabilità”.