Augusta. Maltempo, caduti in poche ore 130mm di pioggia. Domani scuole chiuse

Oltre 130mm di pioggia caduti in poche ore. Il maltempo colpisce in particolare Augusta. Viabilità in ginocchio nella mattinata, a causa della pioggia battente. Numerose le auto in panne e le richieste di aiuto ai vigili del fuoco e ai vigili urbani. E per non domani le previsioni danno allerta meteo arancione. Motivo per cui il sindaco, Cettina Di Pietro, ha disposto con ordinanza la chiusura delle scuole, di ogni ordine e grado. Aperti, invece, gli uffici pubblici.




Furti in abitazione e rapine in aumento. De Grande: "ecco le soluzioni"

Secondo il Censis, negli ultimi dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati. Solo nell’ultimo anno l’incremento è stato del 5,9%. Negli ultimi dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati, passando dai 110.887 denunciati nel 2004 ai 251.422 del 2013, con una crescita del 126,7%.
Parallelamente all’aumento dei furti, a disturbare i sonni tranquilli degli italiani è la crescita di un altro reato ancora più allarmante: le rapine in abitazione. Nel 2013 sono state 3.619, con una crescita vertiginosa nel decennio (+195,4%) e un incremento del 3,7% solo nell’ultimo anno. A differenza dei furti in abitazione, le rapine sono commesse principalmente al Sud (1.380 nel 2013, pari al 38,1% del totale).
Eros De Grande, titolare di Key Ok, spiega come difendersi. “Avere una serratura o una porta blindata con chiave a doppia mappa può essere un problema. Esistono, infatti, in commercio chiavi universali che si adattano purtroppo alla serratura in meno di un minuto, quindi un malintenzionato può inserire la cosiddetta chiave bulgara e può aprire e richiudere in pochi secondi”. Esistono delle soluzioni. “La più semplice, senza sostituire la serratura, installando un defender – spiega ancora De Grande – l’altra sostituendo il corpo serratura”.


messaggio redazionale




La confessione: "ho ucciso io Panarello". Contrasti nello spaccio il movente. Trovata l'arma

Ha già ammesso le sue responsabilità Jonathan Parcella, sospettato di essere l’autore dell’omicidio di Aldo Panarello. Dopo il fermo e l’interrogatorio, è stato dichiarato in arresto e tradotto in carcere a piazza Lanza, a Catania.
Rinvenuta anche l’arma utilizzata per l’omicidio, una pistola Beretta calibro 7,65 che, unitamente a due caricatori contenenti ancora sette cartucce, è stata trovata occultata all’interno dell’autovettura di un famigliare dell’omicida.
Non è stato sufficiente allontanarsi da Lentini e tentare di far perdere le proprie tracce subito dopo il delitto. Carabinieri e Polizia, in operazione congiunta, lo hanno bloccato nei pressi di Centro Sicilia, a Catania.
Il movente dell’omicidio è legato ad una serie di contrasti che nel tempo si erano acuiti tra i due, culminati nell’incendio dei beni di proprietà del padre del Parcella, avvenuto nella prima mattinata dell’altro ieri: sarebbe stato Panarello a dare alle fiamme un camper e un fabbricato nella campagne di Carlentini. Ma l’escalation dei loro contrasti traeva origine anche da divergenze nate a seguito di alcuni screzi nella gestione dello spaccio di stupefacenti sulla piazza locale.
Proprio per questo motivo, Jonathan Parcella avrebbe deciso di regolare i conti con la vittima affrontandola, armi in pugno, in piazza Aldo Moro, Lentini.




Operazione "Aquarius": diretti anche a Siracusa coralli e pesci tropicali sequestrati dalla Finanza a Roma

Erano diretti anche a negozi di acquariologia della provincia di Siracusa alcuni coralli vivi e pesci tropicali sequestrati dalla Guardia di Finanza di Roma. Quasi due tonnellate di coralli vivi duri del tipo Catalaphyllia, Euphyillia, Fungia, Scolymia, Welisophyllia ed oltre 25mila esemplari di pesci tropicali delle specie Acanthurus Leucosternon, Pomacantuhs Imperator, Heniochus Acuminatus, Lion Fish, Lysmatadebelius, per un valore commerciale totale di circa 250 mila euro sono stati posti sotto sequestro all’aeroporto di Roma.
L’indagine è partita dal controllo di alcune spedizioni in arrivo dall’Indonesia e da Singapore apparentemente regolari, in quanto corredate dalla documentazione doganale e dalle
certificazioni necessarie per l’importazione nel territorio di San Marino. I pesci e i
coralli, però, grazie alla compiacenza di un grossista di Monterotondo (RM), non sarebbero
mai arrivati all’azienda di San Marino destinataria della spedizione, ma dirottati su tutto il territorio nazionale, in violazione delle procedure previste dalla normativa di settore italiana ed internazionale, tra cui la Convenzione di Washington che tutela le specie di flora e di fauna in via di estinzione, alle quali appartengono la maggior parte di quelle sequestrate.
Per questi motivi, i 6 presunti responsabili, compreso il titolare della società di vendita
all’ingrosso di Monterotondo, sono stati denunciati, a vario titolo, per i reati di maltrattamento di animali, violazioni alle leggi e regolamenti inerenti l’importazione e commercializzazione di specie animali protette dalla Convezione di Washington, nonché contrabbando aggravato.
I Finanzieri del Gruppo di Fiumicino, infatti, coadiuvati dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato, dopo aver seguito il camion carico di coralli e pesci, hanno appurato che il modus operandi del gruppo criminale prevedeva lo smistamento degli esemplari proprio nei pressi dell’area Cargo City di Fiumicino, in un anonimo piazzale. Gli animali avrebbero così
continuato il loro viaggio in diverse destinazioni sul territorio italiano, senza il minimo rispetto delle procedure inerenti il trattamento e la movimentazione di fauna tropicale, con il rischio di ulteriori inutili sofferenze per le delicate specie trasportate. Le indagini sulla documentazione contabile, di trasporto e veterinaria, hanno consentito di individuare i reali destinatari degli esemplari protetti. Tra questi anche negozi della provincia di Siracusa e poi Ravenna, Latina, Roma, Frosinone, Pescara, L’Aquila, Campobasso, Napoli, Salerno, Potenza e Catania.
L’operazione ha permesso di evitare che migliaia di coralli e pesci tropicali vivi potessero
essere acquistati da inconsapevoli acquirenti, soprattutto a ridosso del periodo natalizio, ignari della frode doganale alla base delle operazioni di vendita, nonché del grave maltrattamento subito dagli stessi esemplari, resi deboli dal lungo viaggio e dalle condizioni di trasporto, e pertanto maggiormente esposti a malattie o morte.
Tutti gli esemplari sono stati salvati e e trasferiti in sicurezza presso l’Acquario di Livorno ed il Museo di Storia Naturale di Calci.




Siracusa. Ex Gargallo, il pericolo per la pubblica incolumità più caro: milioni di euro spesi senza un perchè

Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, è stato nominato custode giudiziario della ex sede del liceo Gargallo, in Ortigia. Dovrà assicurare il rispetto del divieto di accesso, dopo i sigilli apposti dai carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale. Lo storico edificio è a rischio crollo dopo lavori infiniti che hanno solo alimentato altri lavori.
Il sequestro è la prima mossa della Procura che adesso potrebbe iniziare ad individuare eventuali e precise responsabilità. Fabio Granata, primo firmatario dell’esposto da cui è partita l’inchiesta, punta l’indice anche contro la Soprintendenza ai Beni Culturali. “Io abito in Ortigia e se da privato mi permetto di fare meno di un quarto di quello che è stato fatto al Gargallo mi ritrovo con tutto subito bloccato. Perchè nessuno si è accorto dello scempio che stava avvenendo?”, si domanda al telefono su FM Italia.
E’ da capire, poi, come lavori iniziati per “manutenzione ordinaria e straordinaria e rifacimento dell’impianto elettrico” abbiano portato l’edificio in uno stato di “grave deterioramento e abbandono, nonostante i vari progetti di recupero e consolidamento strutturale”, come scrivono i carabinieri nel loro rapporto. “I sopralluoghi effettuati – puntualizzano, inoltre – hanno permesso di rilevare consistenti danni alla struttura, interessata anche da parziali crolli: nell’aprile del 2016 vi è stato il crollo di una parte della volta del primo piano”. Al punto da essere divenuto un pericolo per la pubblica incolumità. Il più caro pericolo per la pubblica incolumità, costato ai siracusani milioni di euro.
L’edificio è di proprietà del Comune di Siracusa ma in quanto edificio scolastico era nell’uso della ex Provincia Regionale che ha coordinato e “seguito” le varie fasi dei sin qui infelici lavori.
Nel novembre del 2014 le nostre telecamere riuscirono ad entrare all’interno dell’edificio, in quella fase non interessato da alcun cantiere o lavori.




Priolo. Screening gratuiti per i cittadini, campagna di prevenzione oncologica Asp-Isab-Comune

Prevenzione oncologia a Priolo. Anche quest’anno l’Asp, Isab Lukoil e il Comune di Priolo sono pronti a dare il via alla campagna, prevista da un’apposita convenzione, rinnovata questa mattina nella sede della direzione dell’azienda sanitaria provinciale. Le firme in calce sono quelle del general manager, Salvatore Brugaletta, del sindaco di Priolo, Antonello Rizza, del vice direttore generale Risorse Umane e Relazioni esterne di Isab,ing. Claudio Geraci.L’Asp metterà a disposizione i propri specialisti, il Comune fornirà i locali in cui effettuare gli screening oncologici e Isab sosterrà il progetto dal punto di vista economico. Gli esami previsti sono ginecologici, ecografie all’addome, esami dermatologici. La convenzione prevede la possibilità di usufruire gratuitamente di circa 7 mila esami diagnostici gratuiti.




Siracusa. Teatro Comunale, agibilità piena a febbraio ma serve ora un modello di gestione

Il teatro comunale totalmente agibile nei primi mesi del 2017, probabilmente febbraio. Un passo atteso da decenni e che renderebbe possibile immaginare una prima, vera stagione per il Massimo di Siracusa, con tanto di cartellone annuale. Ma per quel risultato serviranno diversi mesi, utili al confronto ed alla sintesi delle proposte sul metodo di gestione: soggetto privato, ente autonomo, compartecipazione Comune-privati.
Le novità sono state illustrate questa mattina in Consiglio comunale dal vicesindaco ed assessore al centro storico e politiche culturali, Francesco Italia.




Siracusa. "Firmopoli", protocollata la richiesta di dimissioni del presidente del consiglio comunale

Protocollata questa mattina la richiesta di dimissioni del presidente del Consiglio comunale Santino Armaro, da parte dei consiglieri Cetty Vinci, Salvo Sorbello e Simona Princiotta.
“La notizia del caso “Firmopoli”, emersa in seguito alla denuncia presentata da un candidato della lista “Rinnoviamo Siracusa Adesso!”, l’architetto Giuseppe Patti, sulla presunta falsificazione delle firme dei sottoscrittori per la presentazione della lista stessa alle elezioni comunali del giugno 2013 – spiegano i tre -, fa insorgere un concreto sospetto di irregolarità dell’elezione, sospetto che danneggia irreparabilmente l’immagine dell’istituzione”.
Considerato che la stessa lista ha contribuito alla elezione del primo cittadino Giancarlo Garozzo e che, avendo superato lo sbarramento del 5%, ha determinato l’elezione in Consiglio comunale anche dell’attuale presidente dell’assemblea “l’attività del presidente Armaro – proseguono – risulterebbe delegittimata qualora fosse accertato che la lista non avrebbe nemmeno dovuto concorrere alle elezioni amministrative del 2013”.
Sullo stesso presidente Armaro il Consiglio comunale si è recentemente pronunciato con una mozione di censura che ne ha già delegittimato l’operato in termini di parzialità e rispetto dell’istituzione stessa che rappresenta, cetty Vinci, Salvo Sorbello e Simona Princiotta, chiedono “che il presidente del Consiglio comunale si dimetta fino alla conclusione delle attività di indagine”.




Siracusa e Le Iene, questa volta si ride con lo scherzo a Maurizio Mattioli

Le Iene tornano ad occuparsi di Siracusa. Ma questa volta il servizio strappa sorrisi. Si tratta, infatti, di uno scherzo ai danni del noto attore brillante Maurizio Mattioli. In vacanza per qualche giorno a Fontane Bianche, è caduto nella trappola della trasmissione di Italia Uno. Scampoli di estate rispolverati in occasione del classico cinepanettone. Questa sera, nella puntata in onda sulla rete Mediaset.




Priolo. Tromba d'aria di fronte penisola Magnisi, la Protezione Civile monitora

Tromba d’aria nello specchio d’acqua di fronte penisola Magnisi, a Priolo. Pochi giorni dopo il caso di Siracusa si ripropone il fenomeno naturale, seguito con particolare attenzione anche per via della presenza della zona industriale e di alcune motocisterne presenti poco distante. La Protezione Civile di Priolo Gargallo monitora il fenomeno che, al momento, non ha causato danni a cose o persone.