Siracusa. "In via Augusta non si dorme più", tombini troppo rumorosi nella strada appena rifatta
“In via Augusta non si dorme più. Un inferno da quando sono stati conclusi i lavori di rifacimento del manto stradale, fatti male, con i tombini non adeguatamente saldati. Sono rumorosi, tutti o quasi, e fanno un rumore insopportabile al passaggio di ogni auto”.
Lo sfogo è di uno dei residenti lungo la strada che collega viale Scala Greca a viale Santa Panagia. Agli uffici comunali è stato chiesto di porre rimedio al problema e agli eventuali errori commessi nel corso del rifacimento del manto stradale. Le rassicurazioni fornite non hanno, tuttavia, ancora prodotto alcun risultato concreto. I residenti, anche attraverso una petizione, chiedono rispetto e rivendicano il diritto a poter riposare.
A spiegarlo ai nostri microfoni è il portavoce del comitato spontaneo di residenti, Sebastiano Rossitto.
Siracusa. Poliziotti in bici, a caccia di "cattivi" in Ortigia: Gianluca ed Emanuele, agenti a due ruote
Da agosto si muovono per i vicoli del centro storico in bici. Sono i poliziotti di quartiere che, su iniziativa del questore, Ioppolo, sono montati sulla due ruote ed hanno iniziato a pedalare per contrastare il crimine in Ortigia. E in poche settimane sono diventati un importante riferimento per residenti e turisti.
Positivi anche i risultati con inseguimenti conclusi con denunce o, addirittura in un caso, vite salvate.
Elezioni Regionali, Siracusa: l'analisi di Stefano Zito, l'amarezza di Enzo Vinciullo e la festa di Giovanni Cafeo
L’affermazione provinciale del Movimento 5 Stelle, i grandi numeri di Stefano Zito, il ritorno di Forza Italia, le bocciature eccellenti di Marziano e Vinciullo: l’ultima tornata elettorale regionale ridisegna la mappa politica del siracusano.
Primi commenti estrapolati dalla lunga maratona elettorale di FM ITALIA ed FM ITALIA TV e riproposti su SiracusaOggi.it. Riascoltate l’analisi di Stefano Zito, l’amarezza con polemica di Enzo Vinciullo e la festa di Giovanni Cafeo.
Siracusa. Contrabbando di carburante, intercettata nave con 100.000 chili di combustibile
Nuova operazione della Guardia di Finanza di Siracusa: è stata intercettata una nave battente bandiera del Togo intenta a contrabbandare 100.000 chili di carburante. L’imbarcazione, la Grain M, è stata abbordata dai finanzieri nello specchio di mare antistante la riserva naturale di Vendicari. Scortato in porto a Siracusa è stata sottoposta a “visita doganale”, in assenza di documentazione di carico da presentare.
Una ispezione che ha permesso di rinvenire un enorme quantitativo di carburante, pericolosamente stipato all’interno di 3 cisterne convenzionali posizionate nella zona maestra dell’imbarcazione ed all’interno di una grossa cisterna, ricavata artigianalmente nella zona di sentina, sotto la linea di galleggiamento
del natante. In totale circa 100.000 chilogrammi. La motonave, già segnalata per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, trasportava anche 11,000 chilogrammi di T.L.E. e 31.000 euro circa, considerato provento della illecita attività di contrabbando di oli minerali.
Il comandante, un 25enne indonesiano, è stato posto in stato di fermo per i reati di contrabbando di olii minerali e di tabacchi lavorati esteri, nonché per il reato di riciclaggio. Denunciati a piede libero i quattro componenti l’equipaggio per il reato di favoreggiamento personale.
Il procuratore capo, Francesco Paolo Giordano, che coordina le indagini, mira adesso ad individuare i canali di approvvigionamento del prodotto di contrabbando ed i destinatari finali.
Siracusa. Operazione Rifiuti Punto Zero, il commento del comandante della Guardia di Finanza
A commentare l’articolata e complessa indagine battezzata “Rifiuti Punto Zero” è il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Antonino Spampinato. Intervistato da SiracusaOggi.it sottolinea il valore di una simile operazione che svela un arzigogolato meccanismo capace di creare vantaggio illecito agli indagati attraverso la costituzione anche di società specchio.
Isolotto di Capo Passero e il progetto di resort, Legambiente: "rispettare le regole"
La vendita dell’isolotto di Capo Passero ed il progetto per “trasformarlo” in un resort turistico sotto la lente di Legambiente Sicilia. L’associazione ambientalista non è contraria all’iniziativa ma solleva alcuni dubbi su pareri e autorizzazioni. Sorpresa particolare ha destato l’ok della Soprintendenza in una zona soggetta a vari vincoli, anche se l’iter per la riserva si è arenato per vizio di forma. Spiega tutto il presidente regionale di Legambiente, Gianfranco Zanna, insieme a Paolo Tuttoilmondo.
Smantellata banda criminale dedita allo spaccio di droga: arresti tra Francofonte e Lentini
Si chiama Operazione “Mickey Mouse” l’attività che ha condotto i carabinieri a smantellare una presunta banda criminale che operava nel territorio di Lentini e Francofonte dedita allo spaccio di droga. In esecuzione a 5 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip Michele Consiglio, su richiesta del Pm Scavone e del Sostituto Vincenzo Nitti, i militari hanno posto ai domiciliari altrettante persone. L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba, con l’impiego anche dell’elicottero del 12° Nucleo Elicotteri Catania e delle unità cinofile del Comando Provinciale della Guardia di Finanza. L’attività scoperto sarebbe stata molto simile ad un’impresa vera e propria, estremamente redditizia e con una numerosa clientela. Il nome dell’operazione riprende il soprannome di uno degli arrestati. Lo avrebbe utilizzato per eludere le mire degli investigatori. Si tratta di Sebastiano Castiglia. Tutto nasce dall’arresto di Giuseppe Gaeta, nel 2014, colto in possesso di droga, cocaina, e di 1700 euro, provento dello spaccio. Le indagini, condotte anche con l’analisi dei tabulati telefonici, intercettazioni, anche ambientali. Ai carabinieri le conversazioni ascoltate sono risultate piu’ che chiare.Evidente anche che agissero in concorso tra loro, oltre a dedicarsi alla coltivazione di canapa indiana. Scoperta l’attività di smercio di cocaina, hashish e marijuana. Le indagini sono state condotte nel periodo che va da giugno 2014 a settembre 2016. Gaeta avrebbe agito insieme a Giuseppe Circo, assicuratore. Frequentazione che è subito sembrata sospetta agli inquirenti. I due si davano appuntamenti per parlare di “contratti assicurativi”, spesso in orari in cui l’agenzia assicurativa era chiusa. Proprio negli uffici i carabinieri hanno rinvenuto bilancini di precisione, sostanza da taglio, cocaina e marijuana.Il duo si sarebbe rifornito dal francofontese Nicola De Luca, per conto di un soggetto attualmente indagato. Tra gli altri acquirenti, anche Sebastiano Castglia, collegato a Cirino Giardina, presunto spacciatore di Francofonte e ritenuto anche coltivatore, con 2.300 piante di cui si sarebbe occupato in prima persona.
Operazione Rosa dei Venti, anche Siracusa piazza di spaccio della gang italo-albanese sgominata dalla Gdf di Catania
L’hanno battezzata “Rosa dei Venti” ed è l’operazione con cui la Guardia di Finanza di Catania ha sgominato un’organizzazione criminale italo-albanese dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e di armi. Undici le ordinanze di custodia eseguite.
L’organizzazione – secondo quanto ricostruito – negli ultimi anni era riuscita a trasportare in Italia dalla costa albanese oltre 3.500 kg di marijuana che veniva sequestrata, in più occasioni, nel corso di lunghe e complesse indagini.
Il sodalizio criminale, la cui disponibilità di armi e munizioni è stata accertata con l’esecuzione di sequestri di fucili del tipo kalashnikov e centinaia di munizioni, aveva acquisito il controllo dell’importazione dall’Albania di ingenti quantitativi di marijuana che poi venivano utilizzati per approvvigionare le piazze di spaccio sia di Catania che delle provincie di Ragusa e Siracusa, realizzando un giro d’affari stimabile in oltre 20 milioni di euro.
Il referente logistico e responsabile degli sbarchi in Italia dello stupefacente sarebbe Nezar Seit (nato in Albania il 30/03/1977). La componente albanese dell’organizzazione sarebbe rappresentata anche da Moisi Habilaj (cl.1978), primo organizzatore del lucroso traffico, e dai suoi collaboratori Maridian Sulaj (cl.1988) e Fatmir Minaj (cl.1962) già tratti in arresto nel ragusano il 14 ottobre scorso.
Siracusa. L'arcivescovo al capezzale della ex Provincia: "troppe parole e poche si concretizzano"
L’arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo, è andato questa mattina a portare la sua solidarietà ai lavoratori della ex Provincia Regionale di Siracusa. Da una settimana occupano permanentemente il palazzo di via Malta. Proprio accanto allo striscione che riassume e racconta i motivi della protesta, l’alto prelato ha ripetuto più volte ai lavoratori “sono vicino a voi” per poi spiegare come vorrebbe aiutarli ad “attirare maggiore attenzione sulla vostra condizione”.
Con un discorso a braccio, l’arcivescovo ha parlato del dolore che provoca “vedervi in strada e pensare alle vostre famiglie in difficoltà”. Poi un richiamo alle istituzioni ed alla politica: “troppo parole che poi non si concretizzano”, dice l’arcivescovo di Siracusa. “Non voglio creare illusione, io vi sono accanto per ascoltarvi e per portare più in alto possibile la vostra voce”. E parte spontaneo l’applauso dei lavoratori.
Siracusa. L'ira dei genitori del comprensivo Archia arriva in prefettura: "Vogliamo la nostra scuola"
Si alzano i toni della protesta dei genitori degli alunni dell’istituto comprensivo “Archia” di via Monte Tosa e plesso distaccato in via Asbesta. Questa mattina un folto numero di familiari degli studenti si sono dati appuntamento in piazza Archimede, per un sit-in davanti la prefettura, con la richiesta di un incontro con il prefetto, Giuseppe Castaldo. Una delegazione è stata ricevuta a metà mattinata.
Con i loro striscioni, i genitori hanno ribadito la netta contrarietà all’adozione di provvedimenti come i doppi turni o come il trasferimento in altri plessi scolastici. A motivare il “no” secco questioni matematiche, visto che, osservano i genitori, ” il numero degli alunni iscritti è sempre stato in esubero, fin dall’inaugurazione dell’edificio scolastico e mai ci sono stati problemi. Ora è esploso questo caso”.
La richiesta è quella di un tavolo di concertazione, da convocare in prefettura, con tutti gli attori che, in un modo o nell’altro, possono avere un ruolo in questa vicenda.Ovvero la dirigente scolastica, l’Ufficio scolastico provinciale e il Comune.