Siracusa. Ecco come i vandali distruggono le sbarre al Talete per non pagare il parcheggio

Ecco come vengono periodicamente danneggiate le sbarre automatiche del parcheggio Talete. Le telecamere di videosorveglianza hanno filmato uno degli ultimi episodi. E mentre già si lavora per l’identificazione dei responsabili, lascia un certo senso di inquietudine vedere come l’atto vandalico venga portato a termine senza che nessuno intervenga o segnali.
Nelle immagini si vedono due giovanissimi. Uno, in pantaloncini, decide di sollevare la sbarra in modo da garantirsi un’uscita comoda senza passare dalla cassa. Per essere sicuro di avere lo spazio necessario a disposizione, arriva persino a piegare del tutto la sbarra. Contento del suo lavoro, torna all’auto dove l’attende l’amico e vanno via come se niente fosse. Alcune giovani assistono all’episodio. Nessuno sente il dovere di avvisare le forze dell’ordine o prendere nota del numero di targa. Ci penseranno queste immagini ad assicurare giustizia. Intanto la collettività siracusana paga per la sostituzione delle sbarre.




Siracusa. Istituto Fermi, attesa per il controllo statico. Parla il preside

Sono giorni decisivi per l’istituto Fermi di Siracusa. Dopo l’incontro di ieri al Libero Consorzio, mini vertice nella scuola con la visita della deputata pentastellata Maria Marzana.
È arrivata anche Striscia la Notizia, con il suo personaggio Eugenio il Genio.
Ma soltanto la prossima settimana, è l’augurio, si conoscerà il futuro del prestigioso plesso. Da lunedi sono attesi i tecnici del Libero Consorzio Comunale per il controllo statico sulle strutture portanti. All’esito degli esami, che richiederanno diversi giorni di chiusura, si inizierà a parlare di lavori da effettuare da subito. Gli studenti hanno annunciato che non torneranno in aula fino a che non si conoscerà il responso del controllo statico. Hanno l’appoggio dei genitori e quello degli insegnati. Ma anche il dirigente scolastico fa sentire la sua vicinanza. L’intervista.

Il pensiero di genitori e studenti




Siracusa. Il giorno della mobilitazione studentesca, in piazza: "Altro che Buona Scuola"

Piazza Archimede gremita di studenti questa mattina in occasione della giornata di mobilitazione indetta in tutta Italia e che, in provincia, assume un valore particolare, con il problema dell’edilizia scolastica al centro dell’attenzione. Non solo gli studenti delle scuole superiori del territorio, ma anche la Flc Cgil a dare supporto alle rivendicazioni delle associazioni studentesche, a cui gli operatori della scuola aggiungono le loro ragioni di forte malcontento. L’adesione del sindacato di categoria è stato anticipato dal segretario provinciale, Paolo Italia. “Non si possono accettare le forme di precarizzazione e tutto il disagio che stiamo subendo in silenzio. La politica- prosegue- continua ad occuparsi di altro”. I temi della mobilitazione sono: “Europa, Integrazione, Sud, Lavoro e Welfare”. Traffico in tilt nella zona centrale della città. Il corteo, partito da piazzale Marconi, si è concluso intorno alle 10 in piazza Archimede. I ragazzi ritengono “assurdo che nel 2016 debbano ancora esserci problemi di sicurezza nelle scuole. Istituti fatiscenti. Non possiamo permettercelo. In molti, nei giorni scorsi, hanno avviato singole iniziative di protesta, per arrivare, oggi, ad un momento in cui tutte le forze sono convogliate in un solo fronte compatto”. Una delegazione è stata ricevuta dal prefetto, Armando Gradone.




Siracusa. Il ginnasio romano affonda nella vegetazione, dietro un cancello chiuso

È un autentico tesoro dimenticato. Il piccolo teatro romano, anche noto come ginnasio romano, è scomparso nella vegetazione. Tutta l’area è priva di manutenzione e la città si è quasi dimenticata di quello storico gioiello oggi chiuso al pubblico per gran parte dell’anno.




Siracusa. Comprensivo Giaraca', la dirigenza rassicura: "interventi, ma scuola ok"

Le scuole siracusane meritano maggiore attenzione. All’interno, dirigenti e professori svolgono un gran lavoro ma spesso i locali non sono all’altezza dell’impegno profuso.
Una bella facciata, nessuna infiltrazione o cornicione staccato danno maggiore solennità all’istituzione scolastica siracusana.
Abbiamo affrontato diversi casi, oggi tocca alla Giaraca’. Il comprensivo di via Gela è aperto dal 1995, è certamente una scuola sicura ma ha bisogno di interventi sulla facciata e sui soffitti per restituirle la dignità che merita.




Siracusa. Scuole e sicurezza, studenti in piazza: per il Fermi sciopero ad oltranza

E’ arrivata in Prefettura la rabbia degli studenti dell’Enrico Fermi. Questa mattina hanno sfilato in corteo per le vie cittadine sino a raggiungere piazza Archimede, accompagnati anche dai rappresentanti d’istituto del Quintiliano. Chiedono che sia garantita la sicurezza a scuola, con una perizia tecnica che certifichi l’agibilità. Vista l’assenza di interventi da parte di chi di competenza (il Libero Consorzio, ndr) causa crisi finanziaria, hanno deciso di rivolgersi al prefetto Armando Gradone.
Una delegazione di studenti è stata ricevuta. Al rappresentante del Governo hanno illustrato la critica situazione strutturale dell’istituto.
In piazza con gli studenti anche diversi genitori, per dare ancora più forza e significato alla protesta.
Il prefetto ha ascoltato e promesso attenzione, pur non essendo l’edilizia scolastica tra le sue competenze. Intanto, giovedì il commissario del Libero Consorzio, Arnone, incontrerà il consiglio d’istituto. La protesta non si ferma. Gli studenti promettono sciopero ad oltranza fino a quando non sarà certificata l’agibilità della loro scuola.




Siracusa. Esplode la rabbia degli studenti del Fermi: sciopero oggi, lunedì dal Prefetto

Esplode il caso istituto tecnico Enrico Fermi. Come era ampiamente prevedibile, la mancanza di interventi da parte della ex Provincia di Siracusa, nonostante il pressing continuo della dirigenza scolastica, pone interrogativi pesanti sulla stessa agibilità di alcune aule e corridoi.
Ecco perchè questa mattina gli studenti hanno dato vita ad una nuova manifestazione di protesta. Un sit-in, proseguito anche nella vicina Balza Acradina, dove sono stati preparati i cartelloni e gli striscioni per il corteo organizzato per il 3 ottobre.
Gli studenti del prestigioso istituto tecnico sfileranno per le strade cittadine fino a raggiungere la Prefettura, tornando a chiedere l’intervento del rappresentante del governo, Armando Gradone, per garantire le condizioni minime di sicurezza nel frequentare una scuola. Quello di oggi è il secondo sciopero della settimana per il Fermi, dopo la protesta di martedì.
Le competenze sono del Libero Consorzio Comunale ovvero la ex Provincia Regionale. Che però non ha un euro in cassa per provvedere. Inaccettabile per un servizio essenziale come quello scolastico.
Sono circa un migliaio gli studenti iscritti all’importante istituto siracusano. I corridoi del quarto piano si presentano oggi per lunghi tratti con mattoni forati a vista dopo lo “scozzolamento” dello scorso aprile. Ad aprile scorso il crollo del controsoffitto di un bagno al terzo piano. Solo per una fortuita coincidenza nessuno è stato ferito, allora.
I successivi controlli hanno fatto emergere diverse criticità, soprattutto nei solai. Sei locali tra bagni, laboratori ed aule vennero dichiarati inagibili e chiusi, per paura di nuovi crolli: due bagni al secondo piano, due laboratori al terzo piano e due aule disegno sempre al terzo piano. Ma è l’intero edificio che ha bisogno di seri interventi di manutenzione.
Molteplici le cause che hanno portato all’emergenza attuale: luci elevate, invecchiamento, difetti costruttivi, perdita di acqua da tubature, guaina di copertura ammalorata e altri fattori, come rilevato dai tecnici al termine dei controlli. Ma nonostante la situazione e le cause siano note, dopo i controlli di aprile non è più stato fatto nulla. Crisi nera del Libero Consorzio e scuole – con i loro studenti – abbandonati al loro destino.




Siracusa. Cimitero di nuovo chiuso: i tecnici verificano la sicurezza di alcune aree

Cancelli di nuovo chiusi al cimitero di Siracusa. E subito scattano le proteste di utenti e commercianti. La chiusura non era infatti stata comunicata ed in effetti nessun cartello all’ingresso avvisa sui motivi. Ed è il terzo giorno su cinque, in questa settimana, in cui i cancelli sono rimasti sbarrati. Rumoreggiano anche i venditori di fiori, titolari dei chioschi all’ingresso. Ogni giorno di chiusura significa incasso mancato. E difficoltà nel programmare il cosiddetto “carico” dei fiori per la settimana.
La ragione della chiusura odierna sarebbe da ricerca ancora nei danni arrecati dal maltempo. Le foto del cimitero allagato hanno fatto il giro del web. Ma la pioggia avrebbe anche causato ulteriori problemi di sicurezza, secondo alcune voci. Motivo per cui, questa mattina, i tecnici comunali hanno verificato la situazione per individuare le eventuali aree da interdire.
Purtroppo i disagi sono di casa al cimitero comunale. Nel nuovo bilancio sono stati stanziati circa 400.000 euro per la manutenzione ma non è ancora arrivato l’ok del Consiglio comunale e pertanto quelle somme – essenziali per la struttura – rimangono solo virtuali e impossibili da spendere.




Siracusa. Gino in maschera e boccaglio porta il problema di Epipoli in Consiglio

Lui è l’uomo simbolo della protesta di Epipoli. Ad ogni allagamento sorprende tutti con nuovi travestimenti e i suoi video diventano, sul web, dei successi clamorosi. Questa volta, però, Gino Caldarella ha dato vita alla sua nuova performance di sarcastica protesta in Consiglio comunale. Durante l’appello dei consiglieri presenti ha attraversato l’aula con maschera e boccaglio, per ricordare ancora una volta come ad Epipoli si conviva da troppi anni con un rischio sottovalutato, quello degli allagamenti in occasione di ogni pioggia.
Gino ha in passato letteralmente nuotato tra le strade allagate della zona, si è anche messo a pescare con tutta l’attrezzatura necessaria.
Ironia strappa sorrisi. Ma dal corrosivo sarcasmo, portato in Consiglio per grattare via l’apparente distrazione verso Epipoli.




Siracusa. Il maltempo non ha risparmiato il Santuario, allagata la cripta

La pioggia incessante che si è abbattuta su Siracusa nelle ore scorse non ha rispettato nemmeno i luoghi simbolo della città.
Nell’area archeologica l’anfiteatro romano si è trasformato in una piscinetta e l’acqua si è acconcata anche al teatro greco. Della Marina abbiamo mostrato ieri la foto. Ma neanche il Santuario ha goduto di protezione “extra”. La cripta si è nuovamente allagata. Volontari si sono occupati delle pulizie. Intervista con il rettore, padre Aurelio Russo.