Siracusa. Sul nuovo green del De Simone, ecco da vicino il manto sintetico ormai completo

E’ ormai solo questione di dettaglio. Il nuovo manto in sintetico del De Simone è realtà. Un sogno inseguito per anni da tifosi e società si è realizzato. E il 23 settembre ospiterà il primo match ufficiale, alle 16.30. Parte il conto alla rovescia tra gli appassionati.
Notevole è il colpo d’occhio. In questi giorni si sta completando lo spazzolamento del sughero poco sotto il pelo dell’erba sintetica. E poi le grate del completamento impianto di deflusso acque piovane. Poi torneranno al loro posto le panchine e le reti, non solo quelle del terreno di gioco ma anche quelle di protezione da eventuale lancio di oggetti.




Occhio alla nuova truffa telefonica, come difendersi: in una registrazione tutta la verità

Appare come un’offerta per ridurre il costo della propria bolletta elettrica o di fornitura di metano, ma in realtà è una vera e propria truffa telefonica. Il rischio è quello di ritrovarsi, senza nemmeno saperlo, con un nuovo gestore, magari soltanto per avere chiacchierato amabilmente con un operatore telefonico che con estrema gentilezza intendeva spiegarti come e quanto risparmiare . Per rendere evidente tutto questo gira, sui social network, la registrazione di una di queste telefonate. Nel caso specifico l’operatrice del call center si ritrova, per sua sfortuna, a parlare con una persona che è bene a conoscenza di questo tipo di truffa. L’uomo in questione dice di essere un finanziere, ma se anche non lo fosse, conosce le modalità di azione di alcuni gestori. Per modificare il proprio contratto, anche contro la propria volontà, basta fornire all’operatore, come lo stesso richiede, il cosiddetto codice Pod. Avuto quello, scritto sulla bolletta, va da sè la presunzione della volontà dell’utente di sottoscrivere un nuovo contratto. Un po’ come quando a certe domande si risponde ingenuamente “si” e questo diventa la conferma, la firma sul nuovo contratto. Utile ascoltare questa telefonata per mettersi al riparo da eventuali fregature.




Siracusa. La lunga attesa per il nuovo Comando dei Vigili del Fuoco: 5 milioni disponibili per riuscire a completarlo

A dodici anni di distanza dall’avvio dei lavori, c’è forse un barlume di speranza per il completamento della nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Siracusa. Con la rimodulazione dei fondi della legge post terremoto del 1990 sono stati recuperati poco più di 5 milioni di euro, sufficienti al completamento dell’attesa infrastruttura che potrebbe permette anche un upgrade in termini di mezzi e risorse umane affidate al Comando siracusano.
Se tutto andrà bene, entro giugno del prossimo anno i lavori potrebbero essere aggiudicati. E senza intoppi arrivare alla conclusione di una lunga storia. Lo ha specificato questa mattina il presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Enzo Vinciullo, insieme al consigliere comunale Salvo Castagnino.
“Ho chiesto e ottenuto che le competenze per la costruzione della caserma passassero dal Comune, assolutamente inadeguato alla funzione, al Dipartimento regionale della Protezione Civile”, spiega Vinciullo. “Ottenuto questo risultato e concluse tutte le operazioni di computo metrico della caserma, si è proceduto, prima a Siracusa e poi, successivamente, con maggiore fortuna, a Catania, alla realizzazione del nuovo progetto, che si innesta su quello già esistente per stabilire la somma necessaria per riiniziare e concludere i lavori”.




Treni e collegamenti, luci ed ombre per la stazione di Siracusa. Ed i sindacati tirano le orecchie alla politica regionale

La stazione ferroviaria di Siracusa tra luci e ombre. Non sono un mistero i tagli operati negli ultimi anni a danno di un settore – quello del trasporto su rotaia, che non riesce a decollare. Per tutta una serie di concause tra cui, quella meno attenzionata da Trenitalia, la qualità del servizio.
La buona notizia è la riapertura della tratta Siracusa-Catania dopo i lavori per la velocizzazione. Ma restano intatti tutti gli altri paradossi. Dai lunghissimi tempi di percorrenza per raggiungere l’altro lato della Sicilia all’assenza di un treno che raggiunga l’aeroporto di Catania, nonostante siano pronti progetti e soldi.
Cgil, Cisl e Uil rilanciano sul tema. Accendono i riflettori sul caso, insieme ai segretari regionali del settore Trasporti, oggi a Siracusa. E tirano le orecchie ad una politica




Siracusa. In via Mazzanti sono sparite le caditoie: furto sistematico, ferro rivenduto sul mercato nero

E’ possibile far sparire da una strada del centro città quasi tutte le pesanti grate in ferro delle caditoie dell’acqua piovana? A Siracusa si. E succede non in qualche landa desolata di periferia ma in via Mazzanti, a pochi passi dal tribunale di viale Santa Panagia e il commerciale viale Tica. Undici grate per l’acqua piovana non ci sono più. Sono state rubate nelle settimane scorse. Senza che nessuno vedesse o sentisse nulla. Un’operazione complicata, che richiede una certa attrezzatura, e sistematica. Ne sono rimaste due. La ghisa ha un suo mercato.
Il Comune è costretto a correre ai ripari. E dopo aver segnalato il pericolo dei tombini mancanti con tondini in ferro e nastro bicolore, ha ordinato una nuova fornitura di caditoie. Saranno riposizione in via Mazzanti nei prossimi giorni. E questa volta saranno saldate. Sperando di evitare altre clamorose “sparizioni” di massa.
Poco distante, al parco Robinson di Bosco Minniti, sono stati recentemente rubati anche pezzi di recinzione esterna in ferro. Un lavoro da “professionisti” con flex portatile e furgone pronto a caricare la refurtiva. Anche in pieno giorno.




Siracusa. Cellulare alla guida, la stretta della Municipale: 49 multe in 25 giorni e i controlli proseguono

La cattiva abitudine di usare il cellulare anche mentre si guida rimane piuttosto diffusa. Per contrastarla, considerata anche la sua pericolosità nel creare incidenti, la Municipale di Siracusa si è spesa per tutto il mese di agosto in una particolare attività di controllo e sanzione con pattuglie di motociclisti in borghese. Sono state in totale 49 le multe elevate in poco più di 20 giorni di questa attività. La sanzione varia da 161 a 647 euro ma “costa” anche la decurtazione di 5 punti dalla patente. Anche nei casi in cui il guidatore sia fermo allo stop o al semaforo, considerando che in queste situazioni l’auto non si trova in sosta ma è in marcia.
I controlli in borghese proseguono anche a settembre, lungo tutto il territorio comunale. Ricordiamo che è prevista la sospensione della patente di guida nei casi in cui lo stesso automobilista venga sorpreso nuovamente al volante con il cellulare nei successivi due anni dalla prima infrazione.
Il commento dell’assessore alla Municipale, Salvo Piccione, al telefono su FM ITALIA ed FM ITALIA TV (872 dgt).




Siracusa. Riemerge la storia: nel golfo di Noto individuati i resti di un bombardiere. E' un Halifax britannico?

Potrebbe appartenere ad un Handley Page Halifax britannico l’ala individuata sul fondale del golfo di Noto. Nella vasta area teatro delle operazioni dello sbarco alleato durante il secondo conflitto mondiale non sono pochi i relitti. Lo scorso anno è stato ritrovato uno Junker in via di identificazione adesso questo nuovo “reperto” che in qualche misura aiuta a comprendere meglio quanto accaduto in quelle convulse fasi di guerra.
Ad effettuare il ritrovamento, a circa 50 metri di profondità, sono stati i diver Ninny Di Grazia (Freelander) e Fabio Portella (Diving Capo Murro di Porco). Si tratta, per la precisione, di un pezzo di ala. Continuano adesso le immersioni e le ricerche storiche per identificare con certezza il velivolo e comprenderne il ruolo in quella zona.
Secondo alcune testimonianza, un Halifax avrebbe ammarato perchè colpito dalla contraerea italiana. La presenza di più relitti confermerebbe che – a dispetto di alcune cronache – la battaglia sarebbe stata vera e combattuta dagli italiani non con remissività.
L’Handley Page Halifax fu uno dei principali bombardieri pesanti quadrimotori britannici durante la seconda guerra mondiale. Un intenso bombardamento avrebbe preceduto lo sbarco nel siracusano e quell’Halifax – se confermato il riconoscimento – ne sarebbe ulteriore prova.




Rosolini. Uccisa per 20 euro davanti al figlio di 10 anni: la triste fine di Laura

Uccisa per 20 euro. Il rifiuto di consegnare quella somma al compagno è costato la vita alla 32enne Laura Pirri, morta lo scorso 25 marzo dopo 18 giorni di terribile agonia. Ne sono convinti gli investigatori che in questi mesi hanno ricostruito l’accaduto, utilizzando anche intercettazioni e notevole fiuto.
Quello che sembrava esser stato un drammatico incidente domestico, sarebbe invece un omicidio tra le mura domestiche. Un femminicidio. La loro versione ha convinto il gip del tribunale di Siracusa che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Sebastiano Iemmolo, 36 anni. Determinanti le parole del figlio della coppia di 10 anni che ha confessato alla nonna materna di aver visto il padre dare alle fiamme la sua sfortunata mamma.
Indagine non semplice per gli uomini del commissariato di Pachino. A Rosolini, teatro della vicenda, hanno sbattuto contro un muro di omertà. “Tutti avevano paura di ritorsioni da parte di Iemmolo”, spiegano.
In un primo momento, era il 7 marzo scorso, si era pensato ad un incidente domestico. Una fuga di gas da un fornellino, l’esplosione. Iemmolo con ustioni alle mani, la donna con il 40% del corpo ustionato e trasferita d’urgenza al Civico di Palermo. Dove morirà dopo 18 giorni.

Qualcosa, però, non quadrava. Con scrupolo, gli agenti di Polizia – coordinati dalla Procura di Siracusa – si sono messi a lavoro. Il sequestro dell’appartamento e l’avvio di intercettazioni ambientali hanno costretto Iemmolo a cambiare la versione iniziale. Al punto che, tra le mura di casa, avrebbe iniziato a concordare con il figlio e la propria madre una “seconda verità”, da fornire quando sarebbe giunto il momento. L’uomo è accusato di omicidio, maltrattamenti, lesioni, incendio e calunnia.




Femminicidio a Rosolini. Le intercettazioni tra Iemmolo e la madre: "per 20 euro l'ha ammazzata"

In un video diffuso dagli investigatori, stralci di alcune intercettazioni ambientali e l’arresto di Sebastiano Iemmolo. Secondo gli inquirenti, l’uomo sarebbe il responsabile dell’omicidio della giovane compagna poi simulato come incidente domestico. Le conversazioni intercettate, in particolare con la madre dell’uomo, hanno dato maggior peso ai dubbi ed ai sospetti.




"Papa Francesco, ti vogliamo a Siracusa": l'invito ufficiale nel nome del miracolo della lacrime di Maria

Il grande sogno è quello di poter festeggiare il prossimo anniversario della Lacrimazione della Madonna a Siracusa alla presenza di papa Francesco. Il rettore del Santuario, don Aurelio Russo, ha invitato il Santo Padre nel corso di due veloci incontri romani. E adesso c’è anche il supporto del cardinale Stella, prefetto della Congregazione del clero. Nei giorni scorsi in visita al Santuario per partecipare al momento di ricordo di quel prodigioso evento, l’alto prelato ha anticipato la volontà di farsi portavoce della lacrime di Maria a Siracusa per invitare papa Francesco ad inserire in agenda una prossima visita alla basilica di viale Teocrito.
L’ultima visita di un pontefice a Siracusa è quella di papa Giovanni Paolo II, nel novembre del 1994.