Siracusa. Bitta ceduta alla Marina forse per un bullone, la rabbia di Foti

Forse un problema di serraggio alla base del cedimento di una bitta dell’appena riqualificata Marina. In parole semplici, potrebbe essere un bullone avvitato male l’origine del problema. Non lo esclude l’assessore ai Lavori pubblici, Alfredo Foti che esprime tutto il suo rammarico per quanto accaduto. Lo fa usando aggettivi chiari. “E’ stato uno spiacevolissimo incidente- premette l’esponente della giunta Garozzo- deplorevole, che ha creato forte imbarazzo all’amministrazione comunale”. Foti ha chiesto una relazione dettagliata all’impresa che si è occupata dei lavori, la “Società Porto Consortile di Siracusa”. “Siamo in attesa di conoscerne i contenuti- prosegue Foti- Abbiamo tutta l’attenzione necessaria su questa vicenda. Anche la Capitaneria di Porto ha richiesto all’impresa la medesima relazione. Valuteremo subito dopo, alla luce di elementi chiari”: L’assessore ai Lavori Pubblici, ribadendo che “non doveva accadere”, ricorda, comunque, che “stiamo parlando di un’opera pubblica da 28 milioni di euro in totale. Una bitta che cede incide davvero poco, ma non ci nascondiamo dietro un dito. Non sono episodi che possono essere facilmente digeriti”. Foti avrebbe espresso anche per iscritto il proprio fastidio all’impresa per quanto accaduto. I collaudi sono stati effettuati, ma a campione. Adesso si procederà, invece, con maggiore scrupolo. Si andrà, insomma, a verificare anche il serraggio, bitta per bitta. Nessun problema, invece, dal punto di vista del tiraggio. “Escludo che ci possano essere difficoltà del genere – Abbiamo un tiraggio di 20 tonnellate, che va bene”. Foti aggiunge, però, anche un’altra considerazione. “Vorrei ricordare che la conferenza dei servizi che si è occupata del progetto di riqualificazione del porto- conclude l’assessore- risale al 2006. Noi non c’eravamo, ma c’erano quanti adesso si lanciano in polemiche sterili e che avrebbero potuto legittimamente chiedere di partecipare alla conferenza dei servizi”. Procedono, intanto, senza ostacoli, i lavori al Molo Sant’Antonio, la cui conclusione è prevista per ottobre.




Siracusa. Ezechia Paolo Reale e quella bottiglia incendiaria vicino casa: "grave"

Parla per la prima volta del gesto che ha creato allarme e preoccupazione. Ezechia Paolo Reale interviene al telefono su FM Italia ed FM Italia Tv (872) per commentare quanto avvenuto ieri: degli uomini, pare due a bordo di una moto, hanno lanciato una bottiglia incendiaria che ha mandato in fiamme il cassonetto dei rifiuti posto proprio sotto una delle finestre della casa dell’avvocato e personaggio politico locale. Reale sceglie la via della moderazione e non parla di intimidazione diretta alla sua persona. “E’ comunque fenomeno di un disagio sociale dilagante quando qualcuno lancia bottiglie incendiarie, qualunque sia il senso”.
Di seguito l’intervista integrale.




La Terra di San Paolo, Solarino in un video promozionale a cura della Pro Loco

Immagini suggestive, per promuovere il territorio e per farlo in occasione dell’apertura del museo etnoantropologico. La Pro Loco Solarino ha deciso di realizzare un video, che raccoglie le immagini più suggestive della “Terra di San Paolo”. Il museo si trova in via Piave, lungo la strada verso Palazzolo




Siracusa e la sua ricca storia "cattolica": su Rai Uno, con Lorena Bianchetti. Rivedi

La passerella televisiva mancava da un pò. Immancabile, però, d’estate Siracusa torna sulla Rai. Sulla prima rete, nel pomeriggio di sabato scorso, per l’appuntamento settimanale con “A sua Immagine”, programma di informazione religiosa condotto da Lorena Bianchetti.
“Città dalla storia millenaria, patrimonio dell’Unesco, colonia greca, patria di Archimede, terra del martirio di Santa LuciaSiracusa è uno dei capolavori che il mondo invidia all’Italia”, scrive l’ufficio stampa Rai nella presentazione della puntata. “Terra di cultura millenaria e di bellezza fuori dal comune, la grande città siciliana custodisce le vere lacrime di Maria”. Ed è per questo che nel viaggio tra le Diocesi più belle d’Italia non poteva mancare una tappa a Siracusa.
Illustrate le bellezze storiche e le ricchezze cattoliche della città. A guidare Lorena Bianchetti in questa visita tanti ospiti, tra cui Fausto Migneco, docente di beni culturali ecclesiastici; Patrizia Bisicchia, operatrice turistica e Rosalba Panvini, soprintendente ai Beni culturali e ambientali. Paolo Balduzzi racconterà invece come vengono declinate qui le opere di Misericordia, nell’Anno santo loro dedicato.




Siracusa. Emergenza rifiuti: ecco perchè i sacchetti rimangono in strada per giorni

Rifiuti in strada, sacchetti che strabordano dai cassonetti e spesso invadono strade e marciapiedi. L’emergenza rifiuti non si arresta e il piano di contingentamento del conferimento in discarica limita fortemente la capacità di “pulizia” di una città, come Siracusa.
Il perchè i rifiuti rimangono in strada è presto detto: fino al 20 luglio, seguendo le disposizioni regionali, Siracusa può conferire in discarica poco più di 170 tonnellate di rifiuti al giorno. Ma la città ne produce molti di più quotidianamente: tra 210 e 250 tonnellate. Che rimangono in strada, senza possibilità di essere raccolte e conferite in discarica. Dove aumenta lo stress anche per gli autisti degli autocompattatori. Come se non bastassero le ore di fila, ieri due mezzi Igm sono stati costretti a tornare con il loro carico di rifiuti.
Spiega tutto bene l’esperta di politiche ambientali, Emma Schembari, intervistata questa mattina su Doppio Espresso, trasmissione di FM Italia/FM Italia Tv (872).




Siracusa. Una pinna emerge a largo di Fontane Bianche, un video e l'ipotesi squalo

Il video non è nitido. Realizzato con un telefonino a meno di due miglia dalle coste di Fontane Bianche mostra una placida distesa blu. Ad un certo punto si vede affiorare una pinna, in lontananza. Non una ma più volte, riaffiora e poi sparisce. Il sospetto nasce subito: uno squalo? Non ci sono conferme dirette e l’avvistamento resta presunto. Tutta da identificare sarebbe poi la specie: mako, bianco, tigre, verdesca o cosa? I testimoni oculari, uno su gommone e due sub in immersione, parlano di una sagoma di almeno quattro metri. Ed escludono possa trattarsi di un pesce mola.
L’eventuale passaggio di uno squalo nelle acque siracusane non sarebbe comunque una novità, in passato ci sono stati altri episodi documentati. E anche i biologi spiegano che non è un fenomeno inusuale. Il Mediterraneo meridionale è attraversato da specie migratorie e gli squali alle volte si infilano in acque più calde inseguendo i branchi di tonni.
Nei giorni scorsi uno squalo bianco era stato avvistato a Messina da alcuni pescatori.




Siracusa. Raccolta differenziata, disperata esigenza: come cambiare subito?

L’attuale emergenza rifiuti rende evidente a tutti come il modello per decenni perpetrato dalla Sicilia non sia più funzionale. Non a caso non lo segue quasi più nessuno. Non si può pensare di conferire tutto l’indifferenziato in discarica. Non si può pensare a non costruire termovalorizzatori. E soprattutto non si può non differenziare.
Conviene a tutti: ai Comuni che hanno meno costi di conferimento in discarica e guadagnano dalla vendita del differenziato. Conviene ai cittadini, che risparmiano di rimando sulla Tari.
La Sicilia è indietro. La differenziata non decolla, le gare si bloccano (come a Siracusa) e non si incentivano le piattaforme ecologiche. Ma non si può più perdere tempo. Cambiare ora per non affogare sotto l’immondizia domani.
E’ possibile farlo a Siracusa? L’affidamento del nuovo servizio – che finalmente dispone il passaggio alla differenziata – è fermo al palo. Tra ricorsi e controricorsi il cambiamento si ferma nelle aule di giustizia amministrativa. E riparte dall’Urega.
Ma un Comune, che gestisce e copre interamente in toto il servizio con la Tari, può forzare la mano e disporre d’ufficio il cambiamento? Nello specifico, si può chiedere ad Igm che è il gestore in proroga su di un capitolato vecchio quasi 15 anni, di passare alla differenziata domani? A quanto pare no.
Ma la soluzione c’è. Si tratta sempre di una forzatura ma sarebbe nell’interesse di tutti. Perchè la Ambiente 2.0 – per alcune settimane affidataria provvisoria del nuovo servizio a Siracusa – si è fatta avanti. Ha scritto al Comune di Siracusa per dire, nè più e nè meno, che loro sono pronti subito a subentrare, nelle more del nuovo affidamento, e fare scattare la differenziata al costo già prospettato e comunque minore rispetto all’attuale canone mensile pagato da palazzo Vermexio.
I tecnici e i funzionari del settore Ambiente ci stanno seriamente pensando. La situazione chiede decisioni coraggiose. Il ritardo accumulato è tanto, il gap socio-culturale con il resto d’Italia anche.

video da facebook




Rifiuti: da oggi si torna a conferire in discarica, l'accusa: "Catania privilegiata"

I Sindaci della provincia di Siracusa hanno diffidato il governo regionale ed il gestore della discarica di Lentini, in relazione ai danni ambientali occorsi alle comunità a causa dello stato di totale emergenza, con cumuli di rifiuti in strada.
Chiesta a gran voce l’immediata possibilità per i Comuni della provincia di Siracusa di tornare a conferire nell’impianto.
Non solo, richieste informazioni circa lo stato dei conferimenti dei Comuni autorizzati e sulla base di questo stabilire e pianificare con estrema urgenza un piano razionale di contingentamento degli smaltimenti, senza pressioni ed ingerenze da parte di alcuni territori a discapito di altri, al fine di alleviare lo stato emergenziale.
Il rischio è che l’emergenza si tramuti in una guerra tra la provincia di Siracusa e quella di Catania. Il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa – molto attivo nella definizione della vicenda – avanza il sospetto che i compattatori provenienti da Catania stiano usufruendo di una sorta di corsia preferenziale per il conferimento nella discarica lentinese.
Da ieri mattina, lunghe code degli autocompattatori siracusani per accedere in discarica. Sin dall’alba si sono ritrovati davanti all’ingresso del sito di contrada Volpe centinaia di mezzi, almeno 500, con ore di attesa prima di poter depositare i rifiuti raccolti nei diversi centri siciliani chiamati a conferire e Grotte San Giorgio.
I primi cittadini della provincia si sono ritrovati nel pomeriggio in Prefettura alla ricerca di una prima soluzione, certamente tampone. Ed eccola in sintesi: da domani potranno essere conferiti in discarica i rifiuti provenienti dai Comuni di Buscemi, Buccheri, Cassaro, Ferla, Canicattini, Floridia e Portopalo. Intesa sulla possibilità di accogliere anche l’80% dei rifiuti provenienti dagli altri centri della provincia, tra cui il capoluogo. Ma la situazione non tornerà alla normalità prima di venerdì. Restano ancora i cumuli di rifiuti in strada.




Siracusa. Dal 14 al 16 luglio torna l'Onda Pride: "contro ogni forma di omofobia"

Dopo un anno sabbatico, torna l’Onda Pride Siracusa. Madrina della manifestazione sarà la senatrice Monica Cirinnà, pronta a sfilare per le vie di Ortigia in occasione del corteo di chiusura della manifestazione, il 16 luglio. Una sfilata in barca e per le stradine del centro storico a cui prenderà parte anche la giunta comunale.
Apertura del village e del gay pride siracusano il 14 luglio, con quartier generale al largo Aretusa. Convegni, discussioni e simbologia: come la fontana di Diana illuminata dei colori dell’arcobaleno e il candle light lungo la spirale archimedea.
Fanno, intanto già discutere i manifesti promozionali con due donne che si baciano e due uomini che si abbracciano. “Siracusa città cosmopolita, gli omofobi sono sempre meno e non ci fanno paura”, dichiara il presidente di Arcigay, Armando Caravini. Con lui in conferenza stampa anche gli assessori ad Ortigia, Francesco Italia, ed alle politiche giovanili, Valeria Troia.




Siracusa. Qualità dell'aria e miasmi, Legambiente: "ci siamo rotti i polmoni"

Il rapporto sulla qualità dell’aria 2015, presentato da Arpa e Libero Consorzio Comunale, fa discutere nelle sue conclusioni. Ma evidenzia ancora e una volta di più la mancanza di norme concrete su inquinanti, come gli idrocarburi non metanici, responsabili secondo gli esperti di molti dei recenti fenomeni di fastidio odoroso, i miasmi. Puzze avvertite dalla popolazione e che – in determinate proporzioni – arrivano a causare fastidi e disagi come occhi arrossati e gola irritata.
Legambiente torna allora a chiedere con forza l’aggiornamento del piano regionale perchè, come spiega bene Enzo Parisi, “ci siamo rotti i polmoni”. Intervenuto al telefono su FM Italia ed FM Italia Tv, l’esponente dell’associazione ambientalista fa il punto della situazione e commenta il rapporto sulla qualità dell’aria. Senza lesinare consigli per la popolazione.