VIDEO. Icaro 2025, si alza il sipario. Torna il progetto della Polizia Stradale dedicato alle scuole
Continua senza sosta l’impegno della Polizia Stradale per la sensibilizzazione dei giovani ai temi della sicurezza stradali.
Il Comandante della Polizia Stradale di Siracusa Giovanni Martino è determinato, insieme ai suoi uomini e ai partner che da anni accompagnano l’attività rivolta in particolar modo agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Siracusa.
Torna così il Progetto Icaro- Edizione 2025, dedicato agli studenti delle scuole superiori. Si tratta della 25esima edizione:
“I ragazzi sono un bacino importantissimo, perché assimilano tanto ed è il nostro dovere quello di riuscire a metterci in comunicazione con loro. – spiega il comandante Martino – Icaro è un progetto meraviglioso. – continua – È un grande contenitore all’interno del quale noi inseriamo tanti progetti diversi che cercano di catturare i ragazzi secondo il loro stile di vita. I dati ci dicono che c’è un’attenzione importante a tutti i messaggi tesi alla divulgazione del messaggio di sicurezza ed educazione stradale. Allo stesso tempo, però, nelle fasce di età un po’ più grandi c’è ancora una persistente disattenzione e di poco rispetto nei confronti della strada”.
Anno dopo anno si dà corso con rinnovato entusiasmo al Progetto Icaro. Si tratta di un’iniziativa che la Polizia Stradale e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Siracusa continuano a portare avanti non solo per combattere la guida in condizioni alterate da alcol e droghe, ma anche contro comportamenti scorretti alla guida, capaci di falcidiare vite umane.
Oggi al Multisala Planet Vasquez, l’appuntamento, con inizio alle ore 10:00, con la
con la proiezione del film “Young Europe” di Matteo Vicino: protagonisti 5 ragazzi che con le loro storie portano sullo schermo il tema della sicurezza stradale. Sul palco la giornalista di FMITALIA e SiracusaOggi.it, Oriana Vella.
Parcheggio Damone chiuso, doppia mossa: navette e posti auto modificando la ciclabile
Il parcheggio Damone non riapre, almeno non nell’immediato. E per la frequentata area commerciale e residenziale Tisia-Pitia è un bel problema. In “soccorso” delle circa 80 attività commerciali che lamentano un duro contraccolpo derivante dall’assenza di posti auto, prende corpo la risposta del Comune di Siracusa. Una prima “toppa” sono i circa 50 posti auto recuperati tra via Filisto, via dell’Olimpiade e soprattutto nell’area Damone (ronco I) e via Damone. In quest’ultima via, sarà persino modificata la ciclabile per fare posto (di nuovo) alle auto. Sosta di 60 minuti, con esposizione del disco orario.
La seconda mossa di Palazzo Vermexio è l’attivazione, a partire da sabato 22 febbraio, di un servizio navetta a supporto dell’area Tisia-Pitia. I bus collegheranno due aree di sosta con la zona recentemente riqualificata: il parcheggio Von Platen e, su richiesta dei commercianti, l’area di Piazzale Sgarlata con via Tisia.
Sono le novità emerse nel corso della riunione che si è tenuta questo pomeriggio al liceo Quintiliano tra i commercianti, il sindaco di Siracusa Francesco Italia, l’assessore alla Mobilità, Enzo Pantano e l’assessore alla Polizia Municipale, Giuseppe Gibilisco.
Intanto, da domani (venerdì 21 febbraio), saranno coperti i divieti di sosta e fermata nelle vie interessate, così da permettere la regolare sosta alle auto. Per i posti auto da realizzare in via Damone previsti tempi più lunghi; c’è infatti da modificare la pista ciclabile.
Vigilia di Siracusa-Locri, Turati: “Archiviata la vittoria con la Reggina, da oggi ogni partita una finale”
Archiviata l’importante vittoria sulla Reggina, per il Siracusa è arrivato il momento di concentrarsi sul match di domani domenica 16 febbraio contro il Locri. La squadra di Turati ha allungato in classifica dopo la vittoria a Reggio Calabria, consolidando il primo posto con 6 punti di vantaggio. Adesso si apre una nuova fase per il Siracusa, mancano 11 incontri alla fine del campionato ed è importante interpretare ogni partita come se fosse una finale.
Alla vigilia del match Turati ha parlato della settimana e di come i suoi ragazzi hanno gestito il post Reggina-Siracusa: “Abbiamo resettato e archiviato tutto, siamo ripartiti con grande spirito e con grande voglia di farci trovare pronti all’appuntamento. Il Siracusa sta bene, la vittoria di Reggio Calabria ci ha dato una grossa carica. Il compito mio è stato quello di smorzare i forti toni che si sono accesi attorno alla squadra, ma ho dei ragazzi seri e maturi”.
Sulla gestione delle prossime partite e del vantaggio in classifica dalle inseguitrici l’allenatore azzurro è chiaro: “Da oggi in avanti mancano sempre meno partite all’appuntamento finale, sicuramente dobbiamo farci trovare pronti dal punto di vista mentale. Ogni partita avrà un tema differente e noi dobbiamo essere bravi ad affrontarlo nel miglior modo possibile”.
Il Locri non è da sottovalutare e la partita dell’andata aiuta a far rimanere concentrati gli azzurri. “Vogliamo riscattare la sconfitta dell’andata che secondo me fu immeritata (2-0, ndr). Il Locri è una squadra temibile, soprattutto in ripartenza. Domani abbiamo una partita che non possiamo assolutamente sbagliare.
L’appuntamento è allo stadio “Nicola De Simone”, domenica 16 febbraio, alle ore 14.30.
“Il tetto ci cade in testa, subito i lavori”, Quintiliano in piazza: studenti e insegnanti insieme
Alta la partecipazione alla protesta organizzata dagli studenti del liceo polivalente Quintiliano, che questa mattina sfilano in corteo per chiedere l’avvio dei lavori di riqualificazione e di efficientamento energetico fermi al palo da 4 anni, nonostante un finanziamento di circa 3 milioni di euro di cui sembra non si abbia più notizia. Una vicenda burocratica complessa, che vede coinvolte da una parte la Regione, dall’altra il Libero Consorzio Comunale. Traffico paralizzato da viale Teracati fino alla zona Umbertina. Alunni e insegnanti si sono dati appuntamento davanti al campo scuola Pippo Di Natale e in corteo sfilano verso il palazzo dell’ex Provincia di via Malta, dove la delegazione dei rappresentanti degli studenti e della Consulta chiederanno di incontrare i dirigenti dei settori competenti in materia (il V ed il IX). Nel 2018, all’interno del plesso centrale di via Tisia, si verificò il distacco di materiale dal soffitto. Da allora, nonostante tutte le rassicurazioni fornite nel tempo e nonostante la rete contenitiva apposta all’interno, nulla è concretamente accaduto, nonostante dal punto di vista burocratico ci siano stati diversi passaggi, nessuno dei quali ha condotto all’avvio dei necessari interventi. Gli studenti chiedono finalmente una soluzione, una scuola sicura, il riconoscimento dei loro diritti ed in questo hanno il supporto della dirigenza scolastica. La dirigente, Simonetta Arnone sarà con loro durante l’incontro previsto in tarda mattinata con i funzionari dell’ex Provincia. Nel tempo, la vicenda è stata affrontata anche da alcuni deputati regionali siracusani, con interrogazioni che, ad ogni modo, non hanno sbloccato l’impasse.
Stop ai cellulari ai bambini, l’Ars approva all’unanimità la legge Gilistro. Ora la palla passa a Roma
Con 47 voti favorevoli, zero astenuti e nessun voto contro la Sicilia ribadisce il no ai cellulari in mano ai bambini. Dopo l’ok all’articolato di due settimane fa, questa mattina, è arrivato il sì definitivo alla legge voto targata M5S che mira a vietare i telefonini e le apparecchiature digitali ai bambini fino a cinque anni e a limitarne fortemente l’utilizzo nella seconda e terza infanzia e in età adolescenziale.
“Tutto l’articolato – dice Carlo Gilistro, il deputato-pediatra, primo firmatario della legge – era stato approvato due settimane fa, rendendo una formalità, o quasi, il voto finale, che comunque è arrivato senza un solo voto contrario, cosa che dimostra che la gravità del problema è stata ben compresa da tutti e ci fa ben sperare che a Roma la legge prosegua il suo cammino per diventare legge dello Stato. Il sì dell’Ars è comunque un segnale fortissimo, che arriva dal Parlamento della regione più grande d’Italia. E non può non essere tenuto nella dovuta considerazione, visto anche che Roma sta muovendosi in questa direzione, considerando che il ministro Valditara, giustamente, ha annunciato il divieto degli smartphone a scuola”.
La legge prevede il divieto dell’utilizzo “dei dispositivi funzionanti tramite onde a radiofrequenza e dei videogame” nei primi cinque anni di vita e un uso limitato dai sei anni in su e, comunque, sotto la supervisione di un adulto. Il divieto di utilizzo delle apparecchiature elettroniche è previsto anche per gli alunni all’interno delle scuole medie e superiori durante le ore didattiche. La norma prevede inoltre, da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione, la promozione e la realizzazione di campagne di sensibilizzazione e informazione rivolte a insegnanti e genitori, “finalizzate alla corretta informazione sui possibili danni causati alla salute psicofisica del bambino derivanti dall’uso smodato o distorto delle apparecchiature digitali”. Per le violazioni sono previste sanzioni da 150 a 500 euro.
“Siamo consapevoli – afferma Gilistro – che un divieto del genere è difficile da far rispettare e quindi da sanzionare: ma la legge vuole essere soprattutto un disperato grido di allarme che risuoni forte nelle orecchie dei genitori, che molto spesso scambiano un cellulare per un babysitter e, per tenerli buoni, affidano ai propri figli, anche in tenerissima età, uno smartphone o un tablet, non sapendo che così facendo li espongono a pericolosissimi rischi”
Recenti studi dicono che in Italia il 30 per cento dei genitori usa lo smartphone per calmare i propri figli già durante il loro primo anno di vita e che su 10 bambini tra i 3 e i 5 anni, 8 sanno usare il cellulare dei genitori.
“Se i genitori – sostiene Gilistro – fossero informati dei pericoli cui espongono i propri bambini, si guarderebbero bene dal consegnargli queste apparecchiature, che, è bene sgomberare il campo da possibili equivoci, sono importantissime e non vanno demonizzate se usate bene e alla giusta età, ma che, se lasciate in mano a bambini piccoli e per giunta molto a lungo, possono essere un attentato alla loro salute, provocando loro addirittura disturbi permanenti”.
I pericolosi e potenziali contraccolpi dell’uso smodato delle apparecchiature digitali in tenera età sono tantissimi. “Ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti – dice il deputato Cinquestelle – sono tra i più comuni, ma anche disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali. Da non dimenticare tra le possibili devastanti conseguenze anche il cyberbullismo che in soggetti fragili può provocare casi di ritiro sociale volontario (il fenomeno degli hikikomori) fino a causare suicidi”.
“Ringrazio – conclude Gilistro – i colleghi deputati di tutti gli schieramenti per avere compreso l’importanza di questo disegno di legge e di avermi permesso di tenere fede al mio giuramento di Ippocrate anche in ambito politico-parlamentare, oltre che professionale. Quando c’è in gioco la salute non possono e non devono esistere divisioni di nessun tipo”.
Consiglio comunale aperto sulla crisi del polo industriale: “Soluzioni immediate per la riconversione”
Servono soluzioni immediate per la zona industriale di Siracusa. E’ quanto emerge dalla seduta aperta di consiglio comunale tenutasi ieri pomeriggio su sollecitazione di diversi consiglieri comunali. La crisi della zona industriale e la questione occupazionale continua a tenere banco e la richiesta è chiara: risposte immediate. Alla seduta hanno partecipato i deputati nazionali e regionali, i rappresentanti di Confindustria Siracusa, i sindacati e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
L’intenzione è stata quella di dar vita a un confronto in grado di restituire una fotografia chiara della situazione attuale, anche alla luce di quanto emerso nei giorni scorsi dalla riunione convocata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a Palazzo Piacentini con le aziende della zona industriale Sonatrach, Isab, Versalis, B2G Sicily, Sasol Italy, Air Liquide Italia, Buzzi e The European House – Ambrosetti che ha presentato uno studio strategico sulla necessità di un approccio integrato per la trasformazione industriale dell’area.
Se da una parte il ministro ha dettato una road map che entro metà marzo conduca ad un tavolo di sistema con gli altri ministeri competenti, la Regione Siciliana, le Province di Siracusa e Ragusa, i Comuni, Confindustria, aziende dell’area e organizzazioni sindacali, dall’altra si avverte la necessità di rendere chiara la situazione al territorio, che vive sulla propria pelle la condizione attuale e le preoccupazioni emerse per il futuro, immediato e non solo.
Secondo lo studio strategico sulla decarbonizzazione e la competitività del Polo Industriale di Siracusa, presentato da TEHA Group e da sette aziende del Polo, tra i principali fattori di crisi emergono i costi alti dell’energia e delle emissioni, a cui si aggiunge una crisi dei settori industriali chiave.
Il presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale, ha parlato di “azioni per alleviare lo stato economico della aziende. Non si può assistere senza fare nulla alle difficoltà ad esempio dell’azienda Sasol ad Augusta”.
Sul tema è intervenuto anche il parlamentare del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra, che ha sottolineato la necessità di “tracciare un percorso. E’ il territorio che deve dare un’indicazione ai ministeri, ai governi, al Parlamento europeo e all’Europa. Noi conosciamo la storia industriale del nostro territorio e le sue caratteristiche. Questa è la strada giusta. E’ un percorso a tappe che deve vederci tutti insieme, ogni rappresentante di ogni forza politica e ad ogni livello, sindacati, associazioni datoriali, ambientali. Se saremo capaci di lavorare uniti come non mai, ci riusciremo”.
“Di Siracusa dobbiamo fare un polo in grado di rappresentare la migliore riconversione nazionale”, ha detto il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata. “Il Governo Meloni è presente”.
Il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Carlo Gilistro ha sottolineato che “solo un’azione congiunta e condivisa che nasca a Siracusa e sia guidata sino ad incidere sui governi di Roma e Bruxelles può condurre il nostro polo industriale verso una riconversione che sia economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile”. Al termine della seduta aperta di Consiglio comunale di Siracusa dedicata alla crisi del polo petrolchimico, l’esponente pentastellato ha ribadito l’importanza di “discutere apertamente e non nelle segrete stanze della situazione industriale, con il connesso rischio di tracollo di interi comparti produttivi. Gli esuberi annunciati ci dimostrano come il timore di licenziamenti e perdita di posti di lavoro non sia infondato, se non si interviene compatti e come territorio coeso in tutte le sue componenti. Condivido la proposta del collega parlamentare Filippo Scerra che ha chiamato tutti alla massima formula di responsabilità, per un lavoro collettivo che deve vedere la convergenza di tutte le forze politiche e ad ogni livello. E questo nel solo interesse del territorio siracusano e di ogni singolo cittadino di questa provincia, senza tornaconto o appartenenza. Serve una proposta di visione a medio e lungo termine – ha proseguito Gilistro – su cui chiamare Roma e Bruxelles a posizioni chiare, per dare certezze a chi deve investire e chiarire le formule per assicurare una riconversione ragionata e in grado di assicurare prosperità e sviluppo per i prossimi 70 anni”, ha concluso Gilistro.
Sassaiola in viale Teocrito, arrestati due ultras siracusani di 21 e 68 anni. VIDEO
Due siracusani sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per i disordini di sabato scorso, in viale Teocrito. Era in programma la partita tra Real Siracusa e Milazzo (Eccellenza, girone B). All’arrivo dei minivan della tifoseria ospite in viale Teocrito, a poche centinaia di metri dallo stadio, un nutrito gruppo di soggetti con il volto travisato ha assaltato il convoglio con una fitta sassaiola. Danneggiato uno dei mezzi della tifoseria del Milazzo, costretto ad arrestare la sua marcia insieme ed altre autovetture “colpevoli” di aver parcheggiato lungo quella strada.
Dal sono scesi i tifosi ospiti che hanno a loro volta lanciato oggetti agli aggressori che si davano quindi alla fuga anche per l’intervento dei dispositivo di sicurezza di scorta ai mezzi.
Gli agenti della Polizia di Stato, della Digos e delle Volanti della Questura di Siracusa hanno subito fermato uno degli aggressori, un giovane di 21 anni, appartenente al gruppo ultras del Siracusa calcio e già noto alle forze di Polizia e in atto sottoposto a DASPO per tre anni. Fermato anche un 68enne, anch’egli ultras siracusano, sottoposto a DASPO.
Sono in corso ulteriori accertamenti, da parte della Polizia Scientifica, per individuare altri responsabili, tra le due frange di “tifosi” che si sono resi protagonisti dei disordini, che saranno oggetto di appositi provvedimenti.
Il Questore Roberto Pellicone: “Deve far riflettere che, proprio nei giorni in cui si festeggia il primato sul campo del Siracusa calcio nel campionato di serie D, alcuni soggetti, che si fa fatica a definire tifosi, si siano resi responsabili di tali esecrabili azioni delittuose, addirittura ai danni di tifosi ospiti la cui squadra milita in una categoria diversa da quella del Siracusa calcio.
Come già in passato, tali azioni violente, oltre ad avere conseguenze dirette sui responsabili, rischiano di riverberarsi negativamente anche nei confronti della stragrande maggioranza di tifosi perbene, già pronti a seguire la propria squadra del cuore in una categoria superiore. La città di Siracusa merita una grande vetrina sportiva che non può prescindere dalla maturità dei tifosi che in casa ed in trasferta devono distinguersi per civiltà e senso di responsabilità, isolando le frange violente che certamente dimostrano di non volere il bene della squadra”.
Il capolavoro azzurro di Marco Turati, festa al rientro per il super Siracusa. VIDEO
E’ un lunedì dal sapore dolcissimo per il Siracusa. La felicità azzurra è esplosa al Granillo di Reggio Calabria e proseguita nella tarda serata al De Simone, dove la squadra è stata accolta in un tripudio di cori e applausi. Il maltempo e la pioggia non hanno tolto un grammo di entusiasmo ad una città che adesso “vede” l’impresa.
Un derviscio il presidente Alessandro Ricci che salta e canta sulla tribuna dello stadio della Borgata in un anticipo – fatti tutti i debiti scongiuri – di una festa da programmare magari ad inizio maggio.
Ma se c’è qualcuno che già tende a riportare sotto controllo l’euforia diffusa è Marco Turati. L’allenatore azzurro ha metabolizzato la grande gioia e già ha messo al centro delle attenzioni azzurre il prossimo impegno di 11 finali. Ha esultato, certo. Ed ha incassato con stile i complimenti arrivati compatti dalla stampa sportiva reggina che ha riconosciuto la superiorità del suo Siracusa: “più forti, meglio messi in campo”.
C’è la sua firma sul capolavoro azzurro in Calabria. Un capolavoro di gestione, nella settimana di avvicinamento alla partita più attesa dell’anno. Squadra concentrata sul campo, isolata e protetta, senza farsi trascinare in altisonanti dichiarazioni mediatiche. E poi il capolavoro tattico, con la squadra pensata e adattata per tenere a quello che sarebbe stato il prevedibile forcing iniziale e forsennato degli amaranto e che piano, piano ha guadagnato terreno e controllo, sino all’apoteosi. Partita vinta a centrocampo, anche se i gol li ha firmati un difensore. E che lavoro là davanti Maggio, Russotto, Di Grazia… Il gol incassato? Un incidente di percorso, su di una di quelle situazioni da palla inattiva che tanto fanno arrabbiare il buon Turati. Il suo Siracusa non si è scomposto, neanche al cospetto di settemila tifosi che hanno sostenuto in maniera encomiabile la loro squadra. Un’orchestra azzurra, con un direttore in panchina che ha portato una visione di calcio moderno, un lusso per la Serie D. Non a caso è stato a lungo “incompreso” Turati, come quasi tutti i “profeti”.
Ad un certo punto, persino fischi al suo Siracusa primo in classifica. Ma quello è il passato, perchè la vittoria di Reggio Calabria adesso è lo spartiacque tra un prima con qualche dubbio ed un dopo ricco di certezze: il ragazzo farà strada. Ma la prima impresa da allenatore vorrebbe firmarla con quella squadra di cui ha indossato la maglia e sposato l’emozione: il Siracusa.
foto: Siracusa Calcio
Reggina-Siracusa, il giorno dopo è ancora più bello. Ricci: “Merito a Turati e a tutti i ragazzi”
Il giorno dopo è ancora più bello. Dopo l’importante vittoria sulla Reggina, il Siracusa si gode il momento e abbraccia l’ondata di entusiasmo azzurra.
“Un capolavoro targato Turati, ma anche merito di tutti i ragazzi”, dice il presidente del Siracusa Calcio Alessandro Ricci ai microfoni di SiracusaOggi.it. Il presidente analizza così la partita: “Noi abbiamo avuto la maturità di riprendere la partita, poi con i cambi fatti nel secondo tempo abbiamo preso il dominio totale del centrocampo e sono arrivati i due gol di un ragazzo fantastico come Joaquin Suhs, l’eroe di Reggio”.
Sui prossimi impegni, Ricci chiede di mantenere alta la concentrazione: “Testa a Locri. Nel girone di andata hanno vinto, verranno qui al De Simone agguerriti. Non dobbiamo sottovalutare questo match”.
Sui festeggiamenti Ricci racconta con il sorriso che “è stato un momento in cui abbiamo potuto condividere con i ragazzi e i tifosi una gioia immensa. Ieri è stato bellissimo, li aspettiamo domenica in massa perché i ragazzi hanno bisogno di sentire tutto il calore che fino ad oggi c’è stato”, conclude Ricci.
Le parole di Alessandro Ricci.
Gerratana (PD): “Gestione unitaria del partito, lavoriamo per riaffermare la presenza nel territorio”
Dopo l’assemblea provinciale del Partito Democratico a Siracusa che ha ufficializzato la nomina di Piergiorgio Gerratana come nuovo segretario provinciale è il momento di fare il punto sullo stato di salute del partito.
“Il Partito Democratico ha vissuto negli ultimi due mesi il congresso che è un momento di riorganizzazione. È un partito molto vivo e la volontà è quella di ritornare a parlare di temi concreti. Noi oggi abbiamo tutte le carte in regola per riaffermare la nostra presenza nel territorio. Nessuno può essere considerato ospite e nessuno può considerare padrone di casa, da questo momento ci sarà una gestione unitaria del partito. La cosa importante è che dal confronto si esca fuori con una proposta chiara e credibile nei confronti dell’elettorato”, dice il segretario provinciale del Partito Democratico, Piergiorgio Gerratana.
Le dichiarazioni di Piergiorgio Gerratana ai microfoni di SiracusaOggui.it.