Un siracusano sul palco di X Factor, l'improbabile inglese di Marcello diverte ma non passa
Sorpresa tutta siracusana proprio in chiusura della seconda puntata delle audizioni di X Factor. Sul palco del talent show di Sky è infatti comparso il 35enne Marcello Cannavò, gelataio di Siracusa con la passione della musica.
Vestito di bianco, dal cappello alle scarpe, sciarpa inclusa, ha proposto il suo tormentone “Dani Oh” dedicato alla fidanzata. In un improbabile inglese ha dato vita ad una esibizione che ha divertito il pubblico. Sorrisi e applausi per Cannavò, subito “personaggio”. Ma creare allegria non basta e così Fedez e Arisa, due dei giudici di X Factor, bocciano il siracusano Marcello Cannavò che torna a casa accompagnato dagli applausi.
Guarda il video qui.
Augusta. Omicidio Barbaro, arrestati due fratelli: "27 coltellate per l'affitto non pagato"
Sono accusati dell’omicidio di Antonino Barbaro, il pensionato di 67 anni, di Francofonte assassinato il 2 novembre del 2014 e rinvenuto in un vigneto in località Squarcia. Ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip presso il tribunale di Siracusa, Giuseppe Tripi a carico di Antonino e Giancarlo Giaccotto, di 45 e 33 anni, fratelli di Melilli, entrambi pescatori. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Augusta, che si sono occupati delle indagini, la vittima sarebbe stata uccisa a causa di una serie di “innumerevoli ferite” provocate da un’arma da taglio “con chiara volontà omicida”. Le indagini sono state condotte con il coordinamento del procuratore capo, Francesco Paolo Giordano. Dodici mesi e una complessa attività per raccogliere “numerosi indizi, gravi e precisi” a carico dei due fratelli. Il movente dell’omicidio sarebbe stato un ritardo di pagamento. La vittima, infatti, viveva con la compagna in un’abitazione di proprietà dei fratelli Giaccotto, a cui corrispondeva un canone di locazione di circa 150 euro. A seguito di sopravvenute difficoltà economiche il pensionato non avrebbe piu’ corrisposto il pagamento . Trascorsi alcuni mesi, i due pescatori avrebbero richiesto in piu’ occasioni che il debito fosse saldato. Il 2 novembre 2014, quindi, intorno alle ore 10:20, Antonino e Giancarlo Giaccotto, avrebbero raggiunto Barbaro nella campagna dove l’uomo era intento a raccogliere l’uva e presumibilmente, non riuscendo ad ottenere il pagamento del debito di 700 euro, lo avrebbero aggredito e accoltellato 27 volte, a diverse parti del corpo, alcune vitali(tra cui giugulare, rene sinistro, polmoni e milza).
Entrambi i fratelli sono ritenuti responsabili di omicidio aggravato dall’aver agito per futili motivi e con crudeltà, “consistita nell’aver inferto 27 coltellate approfittando di circostanze di tempo, di luogo e di persona non in grado di difendersi”.
Siracusa. Corso Umberto, riqualificato ma sprofonda. "Strada solo per temerari"
Avvallamenti, sempre più profondi in corso Umberto. Il tratto di strada che da piazzale Marconi conduce proprio sul viale che guida lungo la zona umbertina versa in pessime condizioni, con le basole che, progressivamente, scendono sempre più giù e, secondo le segnalazioni, numerose, da parte di residenti e automobilisti, in maniera piuttosto veloce.
Le nostre telecamere sono andate a verificare. Disagi per tutti: automobilisti, motociclisti e pedoni. E non sarebbero infrequenti i danni patiti da cittadini in transito, con relativo esborso di denaro pubblico per i risarcimenti.
Siracusa. Tangenti e appalti, nuovo affondo di Zappulla e Princiotta
Accuse pesanti quelle lanciate da un imprenditore, che nel 2015 ha presentato un esposto in Procura denunciando “gravi errori” commessi dal Comune ai suoi danni. Il titolare dell’impresa “Stes”, Francesco Abruzzo prende parte ad una conferenza stampa convocata dal deputato nazionale Pippo Zappulla e dalla consigliera comunale Simona Princiotta. Parlano di “una gara con cui sarebbero stati raggiunti tre risultati: negare alla Stes di partecipare come le altre imprese, ridurre i posti di lavoro da 26 a 12, abbassare la qualità del lavoro e i servizi”. La Stes, secondo quanto annunciato, avrebbe sempre lavorato per il Comune dal 2000 al 2015. “Nell’ultimo periodo, procedendo con proroghe di corto respiro e tagli di budget. Spremuti come limoni- ha fatto presente l’imprenditore- abbiamo deciso di denunciare e siamo stati messi alla porta”. Pesanti le accuse, che partirebbero da regali e assunzioni, effettuate, nel tempo, a beneficio di “figli d’arte”. “Noi, lavoratori onesti-ha detto-colpiti dal sistema”. Simona Princiotta ha parlato di una “città che deve essere pulita. Io non vendo fumo-ha aggiunto- Il sindaco Garozzo non riuscirà a screditarmi. Quando finirà il circo mediatico, io come sempre lo aspetterò al varco. Occorre essere cauti, perchè l’epilogo sarà pesante. I telefonini sono responsabili della morte politica di tanti. Passiamo come il Comune più indagato d’Italia”.
Siracusa. La denuncia dell'imprenditore: "noi spremuti da palazzo Vermexio per anni"
“Io per mantenere i dipendenti, le loro famiglie, i loro bambini sono stato costretto a pagare stipendi, contributi e tangenti anche attingendo all’iva che avrei dovuto versare allo Stato”. E’ una delle frasi pronunciate da Francesco Abruzzo, imprenditore, legale rappresentante della Stes, durante la conferenza stampa di questa mattina. Si presenta accanto a Simona Princiotta e Pippo Zappulla e aggiunge le sue parole al quadro di accuse e sospetti sul cosiddetto “sistema” che sarebbe di casa nei corridoi di palazzo Vermexio.
“Siamo stati spremuti come limoni per anni e non avendo più come pagare questi signori, abbiamo deciso di denunciare”, racconta ancora. E dopo la contesta gara da 2,8 milioni di euro in 4 anni assegnata con quello che il deputato nazionale Pippo Zappulla ha definito “un grave errore” ha deciso di venire allo scoperto e denunciare tutto in Procura.
Siracusa. Nuovo ospedale: la guerra interna al Pd sbarca a Palazzo Vermexio? La nota di Armaro contro Trimarchi
Ancora non si sa dove costruire il nuovo ospedale di Siracusa. Se ne parla tanto, concludendo poco. Ed a complicare il quadro adesso una nota inviata dal presidente del Consiglio comunale Armaro al collega della commissione Urbanistica, Trimarchi. In pieno burocratese di fatto viene bocciato il comportamento sin qui della commissione, che aveva preparato anche la proposta da trattare in Consiglio Comunale. “Nel testo vengono citate anche proposte e note di cui non abbiamo notizia. Di che stanno parlando?”, si domanda polemico il deputato Vinciullo. Vista anche la coincidenza di date, il sospetto – a pensar male – è che la guerra intestina interna al Pd sia adesso sbarcata a palazzo Vermexio. Vinciullo si dice pronto a riprendere lo sciopero della fame. “Lo avevo interrotto perchè mi avevano assicurato che avrebbero individuato l’area. A me sta bene qualunque, purchè raggiungibile dai siracusani”.
Siracusa. Asili nido comunali, iscrizioni e costo per palazzo Vermexio: ecco cosa cambia
Dopo le polemiche, prova a darsi una registrata il servizio di asili nido comunali. Le novità sono state discusse e presentate dagli assessori Valeria Troia (politiche scolastiche) e Giovanni Sallicano (servizi sociali). A seguire con attenzione anche diversi responsabili delle cooperative che gestiscono il servizio che si sono poi soffermati con l’assessore alle politiche scolastiche per un mini vertice.
Di fatto, l’anno scolastico è cominciato in tutte le strutture, compresa Cassibile con i posti “acquistati”. Rimane ferma al palo, invece, la situazione del micronido di via Monteforte su cui è in corso anche una indagine giudiziaria.
Il servizio non verrà più pagato dal Comune con il sistema del vuoto per pieno ma agganciando il costo al numero effettivo di bambini ed educatori per classe. Sulle recenti difficoltà con il sistema delle iscrizioni, con rischio di partenza scaglionata tra riconfermati e nuovi iscritti, l’assessore Valeria Troia ha assicurato apertura a rivedere il regolamento dove possibile, mirando a ripristinare il sistema delle pre-iscrizioni a gennaio.
Siracusa. Guerra agli sporcaccioni: nove nuove telecamere in servizio contro chi abbandona i rifiuti
Da sette a sedici. Aumentano le telecamere a disposizione della polizia Ambientale. Nove occhi elettronici in più per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti lungo le strade, ingombranti e pericolosi. Dai divani all’amianto, passando per copertoni e vecchie dispense.
Nonostante si possa conferire gratuitamente nei due centri comunali di raccolta (Targia ed Arenaura) c’è chi continua – per leggerezza – a “rischiare” multa e denuncia abbandonando ogni genere di rifiuto. Ieri vi abbiamo mostrato un video (vedi qui) che ha riacceso il dibattito pubblico.
“Saremo inflessibili”, assicura il comandante dell’Ambientale Romualdo Trionfante. Ed oltre alle nuove telecamere in campo una nuova sinergia con Capitaneria di Porto, Carabinieri e Polizia.
Siracusa. Zozzoni da record: sei secondi per abbandonare i rifiuti. L'Ambientale pronta a multarli
Le immagini parlano chiaro. Sono quelle catturate da alcune telecamere piazzate in giro per il territorio comunale. Ci sono degli “sporcaccioni professionisti” evidentemente nel capoluogo. Sono velocissimi. Quando devono disfarsi in maniera selvaggia dei propri rifiuti ingombranti, che siano copertoni d’auto o interi salotti, non impiegano più di qualche secondo per l’intera operazione e per fuggire. Un problema non indifferente per chi vigila. Con azioni così rapide, non si può riuscire a interrompere l’azione. Si può, comunque, visionare il filmato che riesce a immortalare il momento e soprattutto le targhe delle auto usate. Riesce a far vedere in maniera chiara in volto chi si rende responsabile di gesti di grande inciviltà, oltre a tutto il resto. Una volta si parlava, in provincia, di operazione “Tolleranza Zero”, lo stesso grado di tolleranza che, a quanto pare, la Polizia Ambientale, guidata da Romualdo Trionfante intende applicare a chi danneggia fortemente il territorio, obbligando il Comune (e poi i cittadini) a spese ingenti per ripulire le aree deturpate.
Siracusa. Nuova Ztl in Ortigia, ristoratori e commercianti in coro chiedono modifiche
Ristoratori e commercianti contro la zona a traffico limitato in Ortigia. Non sono piaciute le novità introdotte a settembre e che di fatto hanno spinto le auto fuori dal centro storico nel fine settimana.
Il nuovo varco è stato spostato all’ingresso del ponte Santa Lucia con traffico in entrata sull’Umbertino, ma solo per raggiungere altre zone di sosta e il Talete. Anche se con le luci spente, rimangono attive le telecamere ai varchi preesistenti, come corso Matteotti. Ed è un deterrente per i “furbetti” della ztl, convinti di aver bucato la rete di accesso in Ortigia.
Per i commercianti, però, l’effetto di queste misure è che il fine settimana chi vuole raggiungere il centro storico ci pensa su due volte. E magari opta per un’altra soluzione pur di non finire bloccato in mezzo al traffico o in attesa ai parcheggi o in fila per le navette. Meno persone in Ortigia, meno clienti. Tutta colpa della ztl. Anche se la posizione non è univoca tra commercianti e ristoratori e qualcuno vede anche di buon occhio la zona a traffico limitato.
Lo hanno spiegato agli assessori Francesco Italia (Centro Storico), Dario Abela (Mobilità) e Gianluca Scrofani (Attività Produttive) che li hanno incontrati nella sala Archimede del palazzo di città.
“A breve- dichiara l’assessore alla Mobilità, Dario Abela- cambierà il percorso delle navette e del trenino turistico che collegano il parcheggio di via Elorina con il centro storico: i mezzi comunali, infatti, potranno percorrere la corsia preferenziale di corso Umberto, evitando quindi le file ed assicurando il trasbordo dei passeggeri in Ortigia in pochi minuti. Mi preme sottolineare comunque- aggiunge Abela-che le nuove disposizioni non hanno inficiato minimamente lo spirito della Ztl che di fatto è rimasta la stessa, cambiando solo il varco di accesso. Sarà nostra cura incrementare la comunicazione e rendere più performante la cartellonistica. Nel breve medio termine abbiamo pensato ad altre iniziative”. Il Comune, infatti, parteciperà ad un bando per l’ampliamento dei parcheggi di via Elorina e Von Platen nel cui ambito è prevista la fornitura di nuove navette; e “La Capitaneria di Porto ha dato il proprio assenso all’utilizzo dell’area demaniale, adiacente il Molo Sant’Antonio, per il transito dei bus navetta da e per l’area sosta di via Elorina”; sarà potenziata la vigilanza al Talete per migliorare la qualità del servizio e la sicurezza; allo studio l’obbligo per il pullman turistici di sostare nel parcheggio di via Elorina, liberando quindi circa 200 posti auto al Molo Sant’Antonio.
“La scelta della Ztl è un percorso difficile che richiede grande attenzione, grande capacità di ascolto e massima condivisione per un risultato finale che faccia sintesi di tutte le esigenze. Come Amministrazione siamo vicini a quanti hanno investito risorse in Ortigia e che adesso ci chiedono di risolvere il problema dell’afflusso in Ortigia in vigenza di Ztl”: lo dichiara l’assessore alle Attività produttive, Gianluca Scrofani che ha già chiesto alla Soprintendenza un incontro urgente per valutare la possibilità di ricavare dei parcheggi nell’area tra il Carcere Borbonico ed il Talete. “L’Ente- aggiunge Scrofani- si farà anche carico di rivedere le destinazioni d’uso di porzioni di aree del centro storico per aumentare il numero dei posti auto. Ma in Ortigia ci sono altre problematiche e cito per tutte quella legata all’abusivismo e agli spazi pubblici: anche su questa ci confronteremo con le categorie produttive e con la città”.
Dichiara il vice sindaco, Francesco Italia: “Ho fortemente voluto e poi sollecitato questo incontro in quanto ritengo fondamentale trovare un punto di equilibrio tra le sacrosante esigenze degli esercenti, quelle dei residenti e ciò che offriamo ad i nostri turisti. Come Amministrazione dobbiamo fare sintesi- ha aggiunto- ma mai sacrificando l’autenticità di Ortigia, amata dai turisti proprio perché vissuta ed ancora genuina grazie all’umanità presente della gente che vi abita. Ortigia non vuole diventare un set per turisti privo di vita ma essere luogo vivo e vero tutto l’anno”.
I rappresentanti dell’Amministrazione comunale e gli esercenti torneranno ad incontrarsi nei prossimi giorni “Nell’ottica- conclude Italia- di un sereno e costruttivo dibattito”.