Angela Nobile studia da "big": la cantante siracusana tra i protagonisti di Ancora Volare su Domenica In (Rai Uno)

Lei è Angela Nobile. Siracusana, 28 anni, bellezza solare e una voce che scorre come velluto accompagnata dalle note. E’ una cantante e dopo la grande ribalta televisiva in The Voice, su Rai Due, è tornata sugli schermi della tv nazionale. E’ stata chiamata per “Ancora Volare”, un contest tra vecchie glorie della musica italiana e nuovi talenti, all’interno del popolare contenitore Domenica In. L’avete vista cantare e ballare in sigla e sorridere dal divano. Ma adesso si fa sul serio e si prepara a cantare, magari già nella prossima puntata, lanciata da Paola Perego e Pino Insegno. Intanto si fa notare anche per il suo indovinato e simpatico look.




Disposta l'autopsia sui corpi delle tre vittime dell'A18. Tabulati telefonici e tachigrafo per altri elementi. Parla il procuratore Giordano

La Procura di Siracusa ha disposto ulteriori accertamenti sull’incidente che è costato la vita a tre operai sulla Siracusa-Catania. Verrà effettuata l’autopsia sui corpi delle vittime mentre non è stata disposta alcuna misura cautelare nei confronti dell’uomo alla guida del mezzo pesante che – pare per una distrazione – ha colpito in pieno la squadra a lavoro in corsia di emergenza. “Si è assunto le sue responsabilità, collabora e non si è reso colpevole di omissione di soccorso per cui rimane indagato in attesa del processo”. A spiegare la prima dinamica del tragico evento e i primi risvolti è il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, intervistato da SiracusaOggi.it




Siracusa. "Rivedere al ribasso il progetto del porto ma non perderemo le navi da crociera". E anche il Comune valuta un risarcimento

Erano dodici i milioni di euro richiesti dalla società consortile “Porto Siracusa” per i ritardi vari accumulati nella realizzazione dei lavori di riqualificazione del porto Grande. Non solo la nota vicenda del sequestro dei cassoni e le relative spese per il loro trasferimento ma anche le giornate di lavoro perse, i mezzi fermi e le spese sostenute a cantiere bloccato. Con un cosiddetto accordo bonario, una sorta di arbitrato, trovata l’intesa: il Comune dovrà pagare “solo” quattro milioni più qualche centinaio di euro. Una somma comunque importante, per il momento spalmata sul bilancio pluriennale. I tecnici di Palazzo Vermexio contano di poter reperire le somme attraverso delle varianti al progetto che possano produrre dei risparmi. Insomma rivedendo al ribasso alcuni aspetti del piano originario. Ma una simile procedure può essere accettata da Bruxelles? I fondi sono, infatti, comunitari e non pare prevista una copertura totale con quei soldi di “problematiche” di questo tipo. Il Comune potrebbe anche – a sua volta – agire nelle sedi delegate per un risarcimento, qualora gli uffici di palazzo Vermexio dovessero riconoscere a tutti gli effetti che in qualche parte della vicenda l’ente è risultato, anch’esso, parte lesa.
La nostra intervista con il dirigente del settore urbanistica, Emanuele Fortunato.




Siracusa. L'evasione delle tasse e i buchi in bilancio. Scrofani: "Tutto sotto controllo grazie agli accantonamenti"

Le tasse locali sono ormai una delle principali voci in entrata nel bilancio dei Comuni, divenuti asfittici sotto i pesanti tagli dei trasferimenti statali e regionali. Ma con l’aumento dei balzelli è cresciuta anche l’evasione oltre che l’elusione. E quelle cifre che gli enti locali iscrivono a bilancio si rivelano, alla prova dei conti, non rispondenti al vero perchè l’incasso è sempre minore a quanto realmente dovuto. Un problema segnalato anche dal gruppo consiliare di Articolo 4. Ma l’assessore al bilancio, Gianluca Scrofani, si mostra sereno. “Abbiamo previsto per tempo un piano di accantonamenti”. Ci sarebbero, insomma, cifre messe da parte che possono eventualmente coprire i buchi dell’evasione. Questo in sintesi. Di seguito l’intervista con Gianluca Scrofani.




Una esclusiva visita all'interno dell'ex Carcere Borbonico di Siracusa, chiuso da vent'anni.

Oggi poteva essere un lussuoso albergo per danarosi turisti. O forse un attrezzato e funzionale centro convegni. Magari addirittura un casinò.  Per l’ex carcere borbonico di Siracusa sono state avanzate tante idee e qualche progetto. Quello che sembrava realizzabile – la trasformazione in hotel tramite progetto di finanza – è rimasto chiuso nel cassetto. E dai primi anni novanta ad oggi, quello storico edificio nato a metà del 1800 guarda sconsolato il placido mare.  Cadono intonaci e qualche calcinaccio, il cortile viene utilizzato come discarica e qualcuno lo usa come ricovero di fortuna. Insomma, per l’ex carcere borbonico sono anni di incuria e degrado. Se si eccettuano i lavori per il nuovo tetto e la pulizia dei volontari del Fai, quel maestoso palazzo è per il resto dimenticato. Eppure ci girano fiction e scrivono tesi di laurea. Ma Siracusa non riesce a recuperarlo. Colpa del solito rimpallo di competenze. Del palazzo è proprietaria la ex Provincia che in passato ha presentato dei progetti. Ma senza una modifica di destinazione d’uso nel prg e piano particolareggiato per Ortigia – di competenza comunale – ogni progetto rimane lettera morta. E mentre la politica non si riesce ad accordare, l’ex csrcere borbonico si ammalora. Ogni anno che passa sono soldi in più necessari per il restauro. Le nostre telecamere vi portano all’interno, per mostrarvi come era e come sta un palazzo chiuso da vent’anni.




Siracusa. La difficile vita di un ente riformato a metà: la ex Provincia Regionale

Che fare delle Province Regionali in Sicilia? Ufficialmente cancellate,  rimangono in vita come Libero Consorzio. Ma dietro la differenza terminologica c’è solo una riforma rimasta a metà che ha paralizzato o quasi attività prima normali come la manutenzione delle strade provinciali e delle scuole, per citarne alcune tra le più note. Da undici mesi senza trasferimenti da Stato e Regione e nelle nebbie di un futuro incerto, il commissario straordinario Mario Ortello racconta la difficile vita di un ente scomparso sulla carta, “vivo” con i suoi dipendenti nella realtà.




Intervista Esclusiva. Servizio Idrico: a Siracusa il dg della spagnola Dam, Santiago Amores Blasco.

Si chiama Santiago Amores Blasco ed è il direttore generale della spagnola Depuracion de Aguas del Mediterraneo. La società iberica è la capofila nel raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato la gestione del servizio idrico a Siracusa. Questa mattina ha incontrato per la prima volta il sindaco, Giancarlo Garozzo. Nella sala verde di Palazzo Vermexio la stretta di mano e le prime indicazioni operative.
A giorni dovrebbe nascere la nuova società che si occuperà per un anno, con la possibilità di un rinnovo per altri due in assenza di una legge di riordino regionale, della gestione di reti e impianti a Siracusa e Solarino. Con la Dam ci sono anche la siracusana Onda Energia e la romana Ligean. Il primo novembre subentreranno al Comune nella gestione, sempre con supervisione pubblica: nel consiglio di amministrazione ci sarà un rappresentante indicato dal pubblico.
In esclusiva, vi presentiamo Santiago Amores Blasco. E queste sono le sue prime parole relative alla gestione idrica a Siracusa.

Di seguito l’intervista con Luigi Martines, con Onda nella società che verrà costituita per la gestione del servizio idrico.




Siracusa. Mobilitazione degli studenti: "La grande bellezza siamo noi"

Studenti in corteo oggi a Siracusa. Aderiscono alla mobilitazione nazionale “La grande bellezza siamo noi”. La manifestazione è partita dal molo Sant’Antonio dove questa mattina si sono dati appuntamento gli studenti degli istituti superiori. Il corteo ha attraversato poi corso Umberto con una prima sosta in largo XXV Luglio, dove alcuni studenti si sono esibiti dando prova delle loro qualità artistiche. Poi il colorato corteo si è mosso verso piazza Archimede, sotto il palazzo della Prefettura. Gli studenti hanno inscenato un sit in mentre alcuni loro rappresentanti hanno incontrato le istituzioni. La protesta è poi arrivata sotto Palazzo Vermexio e si è conclusa con una assemblea nel corso della quale sono stati illustrati i risultati degli incontri.
“Siamo stati in piazza per dimostrare che gli studenti vogliono il libero accesso alle università, scuole sicure, un’alternanza scuola-lavoro che non implichi la disparità tra scuole che possono diventare di serie A o B, un rinnovamento dei programmi e del metodo didattico che non siano uguali a 50 anni fa, che la scuola sia aperta anche il pomeriggio per varie attività aggregative, una legge che garantisca il diritto allo studio anche in Sicilia. Il 10 ottobre gli studenti sono scesi in piazza per valorizzare la vera grande bellezza che da troppo tempo è stata dimenticata”, spiega Maria Laura Ambrogio della Rete degli Studenti Medi di Siracusa.




Siracusa, posteggi e viabilità nel centro storico: i residenti di Ortigia si incontrano per presentare il loro piano.

Nuove idee per la mobilità in Ortigia. Posti auto, stallli per residenti, organizzazione dei bus navetta e dei parcheggi di scambio. Ne discuteranno domani alle 16 i residenti del centro storico di Siracusa. Si sono dati appuntamento in via Roma 112 e punto di partenza del dibattito è la proposta presentata da Davide Biondini. Al termine dell’incontro verrà redatto un documento unico da presentare all’amministrazione comunale invitata a valutare le proposte dei residenti per una vera “rivoluzione” in Ortigia. Vi riproponiamo l’intervista con Davide Biondini per meglio comprendere cosa pensano gli ortigiani.




Siracusa. Nuovo sistema di sosta al Talete: sbarre automatiche, telecamere per la lettura delle targhe e 50 posti in più disponibili

Entra in vigore oggi  il nuovo sistema di sosta al parcheggio talete di Ortigia.  Installate sbarre automatiche e telecamere per la lettura delle targhe dei mezzi in ingresso e in uscita dalla struttura,  collegate alla centrale della polizia municipale . Cosi , nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, si dovrebbe ridurre sensibilmente, il problema delle code ai parcometri. Eliminati invece, i  paletti dell’area del parcheggio mai aperta e usata, fino allo sgombero di alcuni giorni fa, da alcuni senzatetto come ricovero di fortuna.