Due poliziotti fuori servizio, padre e figlia, arrestano ladro seriale in via Tisia: le parole dei protagonisti




Vertenza Zara Siracusa, nuovo sciopero dei lavoratori. “No chiusura, no trasferimenti”

Tornano a scioperare i lavoratori e le lavoratrici del punto vendita Zara di Siracusa. Braccia incrociate questi pomeriggio alle 18, con nuovo presidio davanti alle vetrine dell’importante marchio che ha deciso di lasciare Siracusa dal giugno 2025, seguendo una politica aziendale di riposizionamento del brand.
Dalla Filcams Cgil pieno appoggio alla protesta dei dipendenti siracusani del gruppo Zara, per nulla soddisfatti dalla proposta di trasferimento in altri punti vendita. “Spiegheremo alla città le nostre ragioni, aspettiamo quanti vorranno portare la loro solidarietà questo pomeriggio alle 18, in corso Matteotti”, spiega la rsa Lorena D’Angelo (Filcams Cgil).




Emergenza sangue a Siracusa, l’appello di Avis: “Servono donazioni per salvare vite”

Un sensibile calo del numero delle donazioni nelle ultime settimane a Siracusa. A renderlo noto è l’Avis comunale, che ricorda come nel periodo estivo sia sempre difficile garantire la quantità di sangue ed emoderivati necessaria perché “se da un lato aumentano le richieste trasfusionali, a causa dell’aumento delle urgenze, dall’altro si assiste ad una minore affluenza dei donatori presso i punti di raccolta”.Parte, allora, l’appello rivolto ai cittadini affinché ciascuno possa dare il proprio contributo attraverso la donazione, fondamentale per la vita di chi è in difficoltà. Intanto sui social, il presidente Robert Fortuna e la responsabile del gruppo giovani, Giorgia Minimo si rivolgono alla comunità siracusana, nel tentativo di sensibilizzare alla donazione del sangue.




Cambio al vertice dei Carabinieri, il saluto del col. Barecchia

Il colonnello Gabriele Barecchia lascia il comando provinciale dei Carabinieri di Siracusa. Arrivato nel settembre 2021, è stato ora destinato a superiori mansioni presso il comando generale dell’Arma, a Roma, di cui guiderà la sezione Bilancio.
I suoi tre anni siracusani lasciano un profondo segno, non solo guardando agli importanti risultati investigativi raggiunti (su tutti le operazioni Agora e Borgata).
La sua visione e programmazione dei servizi sul territorio, la conoscenza sviluppata delle varie dinamiche locali, la volontà di vivere senza distacco la realtà siracusana oltre alla piena collaborazione con le altre forze dell’ordine ed un indovinato concetto della corretta comunicazione e puntuale informazione sono solo alcuni dei suoi tratti distintivi, eredità del comando del colonnello Barecchia.
Al suo nome restano legati due importanti progetti siracusani: la realizzazione della nuova caserma provinciale dei Carabinieri alla Pizzuta e la trasformazione della ex scuola di via Algeri in una vera e propria stazione (oggi è solo punto ascolto e raccolta denunce, attivo per otto ore al giorno circa). Progetti futuri ma ben avviati e che nel giro di pochi anni dovrebbero trasformarsi in realtà.




L’autore della statua di Archimede: “Opera non ancora compresa, merita più attenzione e cura”

Pietro Marchese è scultore rinomato a livello nazionale. Dopo aver ricevuto nei giorni scorsi il premio alla Biennale d’Irpinia è tornato per qualche giorno di vacanza nella sua Siracusa, la città che gli ha dato i natali e che poi lo ha visto partire per la Liguria, dove oggi risiede e lavora. Per Siracusa ha firmato due preziose Opere: la sirena del Plemmirio, statua immersa dedicata a Rossana Maiorca, e la statua di Archimede sul rivellino del ponte Umbertino. Su quest’ultima, da mesi, si rincorrono appelli e richieste di manutenzione mentre l’impianto di illuminazione è lentamente finito ko. “Tutte le città d’Italia vorrebbero avere un personaggio di questo calibro. Noi ce lo abbiamo, ma lo trattiamo male”, dice Pietro Marchese a Siracusa oggi.it. “Archimede è un genio conosciuto in tutto il mondo. Merita più attenzione e cura, per preservarne degnamente memoria e grandezza. Sono dispiaciuto che ancora oggi non sia stata compresa la funzione dell’opera che abbiamo realizzato, uno spazio che sia anche riflessione ed ispirazione per le generazioni future, preservando la memoria storica di Siracusa attraverso il più illustre concittadino. Invece – continua Marchese – assisto solo a sterili polemiche social se la statua sia bella o brutta, piccola o grande”.
E forse non aiutano neanche le poche cure e attenzioni che il monumento di Archimede riceve negli ultimi anni, quasi rendendolo avulso dal contesto se non per qualche volenterosa comitiva di turisti. “Come siracusani dobbiamo tutti preservare, rispettare e dare giusta cura all’opera ed al personaggio. Nei primi anni, questa attenzione c’è stata. Poi non più. Chiedo allora al sindaco che venga ripristinato un servizio annuale di manutenzione”, l’appello dello scultore che ha realizzato la statua di Archimede. “So che ci si sta lavorando e ne sono felice. Ringrazio anche il consigliere comunale Burti e l’assessore Gibilisco che da siracusani, prima che da amministratori, hanno preso personalmente a cuore le sorti di Archimede”.

Il video integrale con le dichiarazioni di Pietro Marchese




Zona industriale, lavoratori Ias in protesta: “Lavoro e ambiente, troppe incertezze”

Cresce la preoccupazione per il futuro tra i lavoratori di Ias. E una certa agitazione inizia a contagiare anche gli occupati dell’area industriale siracusana dove tornano ad agitarsi spettri mai realmente archiviati.
Questa mattina, davanti ai cancelli del depuratore consortile, prima azione dei lavoratori Ias concertata insieme ai sindacati. Già in stato di agitazione, hanno dato vita ad un presidio insieme ai segretari di Uiltec, Femca e Filctem. Il decreto del gip del Tribunale di Siracusa ha disposto lo stop al conferimento dei reflui industriali in Ias. Il governo ha presentato ricorso. Così, sospesa, prosegue l’attività del depuratore e delle grandi industrie che contavano su di un tempo maggiore (36 mesi) per dotarsi di propri impianti di depurazione. E sullo sfondo c’è il grande quesito circa il futuro stesso del depuratore consortile, ritenuto troppo grande e costoso per sopravvivere solo operando depurazione civile per i Comuni di Priolo e Melilli. In questo quadro, peraltro, non vanno dimenticati gli ingenti investimenti preventivati dalla Regione per il depuratore e che rappresentano il tentativo di inseguire i ritardi del passato come segnalati dalla Procura di Siracusa nei suoi recenti provvedimenti.
L’incertezza, insomma, regna sovrana tra temi tutti di primo piano come la tutela ambientale e l’occupazione. Ecco perché i sindacati sono pronti a chiamare in causa anche la politica, in un’assemblea aperta con i lavoratori Ias, già nel corso del mese di agosto

Andrea Bottaro (Uiltec)

Alessandro Tripoli (Femca)

Fiorenzo Amato (Filctem)




VIDEO. Ex Idroscalo ai privati, il Comitato: “Bando fantasioso, rilanciamo l’uso pubblico”

L’idea di una parziale smilitarizzazione della grande area che ospita l’Aeronautica, lungo via Elorina, era partita dalla proposta del Comitato per la Riqualificazione di Siracusa. A presiederlo è Pucci La Torre e può contare su professionisti assortiti – ingegneri e architetti in particolare – che hanno fornito la loro collaborazione per realizzare un progetto di massima su di un uso pubblico di parte dell’area di proprietà oggi dell’Aeronautica.
Quando nel 2019 l’allora sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè (FI), proprio da Siracusa aprì alla possibilità di parziale smilitarizzazione, grande di la sorpresa. Sembrava tutto improvvisamente possibile, anche se con una serie di condizioni da rispettare per assicurare alla Forza Armata un’adeguata compensazione. Ora il bando di Valore Difesa, per riqualificare l’ex idroscalo De Filippis con idrovolanti. Entro metà novembre, eventuali investitori potranno inviare la loro proposta progettuale. “Un bando fantasioso”, lo definiscono dal Comitato per la Riqualificazione. “Vogliamo rilanciare la nostra proposta progettuale del dicembre 2019 e che ancora oggi sembra l’unica cosa sensata da fare in quel luogo, in coesistenza con una parte significativa dell’area militare. Paradossalmente, le ridotte attività potrebbero pure godere di innegabili benefici. Su questo aspettiamo una risposta della Difesa”.




I lavoratori Ias ora hanno paura. Bottaro: “Politica mantenga impegni assunti”

E adesso i lavoratori del depuratore consortile Ias hanno paura per davvero. Un timore per il futuro occupazionale raccolto e rilanciato dai sindacati e sfociato intanto nella proclamazione dello stato di agitazione. Con le grandi industrie che non possono più utilizzare quella struttura – era previsto, poteva accadere, è successo – adesso ci si domanda se un depuratore biologico consortile progettato per trattare 5000 mc/h di reflui (di cui oggi ne tratta mediamente 2000 mc/h) sarà tecnicamente in grado di depurare solo i reflui civili di Priolo, Melilli e piccoli utenti (circa 500 mc/h). Inoltre, i sindacati si interrogano sui costi di gestione annuali che “non potranno essere sostenuti dalle casse comunali senza un significativo aumento delle tariffe per la popolazione locale”. Dai livelli occupazionali a rischio, all’aumento del carico inquinante in ambiente, le sigle sindacali disegnano un futuro a tinte fosche. E chiamano in causa il ministro Urso – che aveva promesso stabilità occupazione e operativa – e chiedono l’istituzione di un tavolo tecnico con la Presidenza della Regione Sicilia per “discutere soluzioni concrete che possano garantire la tutela ambientale e la sicurezza occupazionale”.

Ripercorriamo la vicenda. Nel 2019, la procura di Siracusa ha sequestrato l’impianto biologico consortile gestito da Ias avviando un’indagine che ha coinvolto anche i vertici delle industrie che sversavano reflui nel depuratore. Nel giugno 2022, Ias spa è stata posta sotto sequestro giudiziario. I tecnici della prima amministrazione giudiziaria, dopo un’attenta verifica, hanno riscontrato la buona funzionalità dell’impianto e raccomandato l’acquisizione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per garantire la continuazione dell’attività di depurazione dei reflui, civili e industriali. Tuttavia, nel settembre 2022, l’amministrazione è stata sostituita e agli utenti industriali è stato imposto di distaccarsi dal collettore e di installare nuovi impianti di depurazione autonomi. Nel settembre 2023, un decreto ha stabilito che tale distacco debba avvenire entro 36 mesi, ossia entro settembre 2026. Questo cambiamento ha comportato significativi investimenti economici per gli utenti industriali. Sino al provvedimento del gip del Tribunale di Siracusa.




“Chiedi di Lucia”, il progetto contro la violenza di genere: parla il prefetto di Siracusa Raffaela Moscarella

“Chiedi di Lucia” è l’iniziativa contro la violenza di genere che vede in prima fila la Prefettura di Siracusa con il coinvolgimento di 270 attività commerciali sparpagliate su buona parte del territorio provinciale.
Dopo la sottoscrizione nei mesi scorsi su un apposito protocollo condiviso da tutte le forze dell’ordine e dalla Procura di Siracusa, prende corpo l’utile iniziativa che permette ad una donna vittima di violenza di trovare aiuto anche svolgendo normali attività quotidiane, come entrare in uno dei 270 negozi che aderiscono all’iniziativa. Con il messaggio in codice “chiedi di Lucia” sarà, infatti, possibile fare scattare in sicurezza la rete di protezione che permetterà alla donna di uscire da un incubo. Nei giorni scorsi, in Prefettura, è stato presentato il video che promuove l’iniziativa e questa mattina ne ha parlato ai microfoni di FMITALIA il Prefetto di Siracusa, Raffaela Moscarella.




Ambulanze 118, case e ospedali di comunità, liste d’attesa: intervista con il dg Caltagirone

La coperta corta delle ambulanze del 118, con l’ultimo spostamento disposto in postazione a Portopalo che scontenta Buccheri e Buscemi; case e ospedali di comunità in provincia di Siracusa, il punto sugli interventi; e poi liste d’attesa e lo strumento che permette ai pazienti di denunciare i ritardi direttamente all’Asp di Siracusa.
Sono questi i temi trattati nel corso di un’intervista con il dg dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone.