Cavallaro (FdI): “Mancate penalità e obiettivi differenziata falliti, ecco la verità”
Sul servizio di igiene urbana a Siracusa si concentrano le attenzioni dei consiglieri comunali. Dall’opposizione critiche per il ritardo con cui soltanto adesso siano stati avviati i controlli contro gli utenti “fantasma” e applicate sanzioni dure per l’abbandono di rifiuti. “Oggi l’Amministrazione fa la parte del leone e sta facendo ciò che avrebbe dovuto fare da tempo: sanzionare gli incivili e scovare chi non paga la Tari. Ne sono lieto – dice Paolo Cavallaro (FdI) – ma occorre fare operazione verità. La tolleranza mostrata in passato ha prodotto conseguenze gravi per i conti del Comune e per i cittadini onesti”.
Secondo Cavallaro, se i controlli e la repressione delle irregolarità fossero stati avviati sin dall’affidamento del servizio a Tekra, nel 2020, “avremmo già raggiunto il 65% di raccolta differenziata, ridotto la pressione fiscale sui cittadini, beneficiato degli incentivi regionali e risparmiato ingenti somme per lo smaltimento dell’indifferenziato in discarica”.
Il consigliere punta l’indice contro la variante al capitolato approvata nel 2023, con cui – sostiene – “il Comune avrebbe rinunciato di fatto a incassare le penalità previste a carico della Tekra per ogni giorno di ritardo nel raggiungimento dell’obiettivo del 65% (il noto milione di euro tornato alla cronaca a seguito dell’interrogazione del deputato La Vardera, ndr), ammettendo le proprie responsabilità”. Non solo, Cavallaro evidenzia come “nella perizia di variante e suppletiva, redatta per conto della stazione appaltante dal DEC di allora, la E.S.P.E.R. Società Benefit srl, si evidenziano criticità strutturali: assenza di contenitori dotati di transponder, mancata internalizzazione dei bidoni condominiali, aree ancora servite con modalità ‘stradale’ e difficoltà a introdurre la tariffazione puntuale. “Si deve infine considerare che l’appaltatore ha spesso richiesto all’amministrazione comunale di porre in essere, per tramite del corpo di polizia municipale e delle guardie ecologiche, attività di maggiore repressione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e di contrasto al fenomeno di spostamento su strada pubblica dei bidoni condominiali ma lo scarso organico di agenti della polizia municipale non ha consentito all’amministrazione comunale di dar compiuto seguito alle legittime richieste dell’appaltatore”.
Elementi che spingono Cavallaro a concludere che “di fatto si è ammesso che applicare le penali avrebbe potuto aprire la strada a contenziosi dagli esiti incerti. Ma i cittadini devono sapere che dietro questo fallimento ci sono precise responsabilità di chi governa da anni e non ha saputo garantire il servizio promesso”.
Il consigliere di FdI sottolinea infine la necessità che l’azione repressiva contro inciviltà ed evasione prosegua senza sosta. “Si deve andare fino in fondo per scovare tutti gli utenti fantasma e contrastare con decisione l’abbandono dei rifiuti. Ma è giusto che i cittadini conoscano la verità e sappiano da dove nascono i disastri che vediamo ogni giorno in città”.