C'era una volta il Samoa, oggi immobile in abbandono. Il Comune intima: "messa in sicurezza"

In passato era un frequentato minimarket. Poi si tentò anche la strada della pizzeria con vista panoramica dalla terrazza sul mare dell’Arenella. Ma quell’edificio grigio che campeggia tra le vie Samoa, Tahiti e Costa del Sole è poi stato abbandonato ad un triste destino. A dargli colore sono oggi i graffiti anonimi. Per il resto, versa in condizioni tali da creare più di una preoccupazione tra i residenti e quanti raggiungono la Costa del Sole in cerca di refrigerio.
A forza di segnalazioni, qualcosa si è mossa. A maggio, i tecnici comunali sono andati a constatare la situazione. Ed è bastato un semplice sopralluogo per comprendere quello che da tempo veniva lamentato. “L’immobile si presenta in evidente stato di abbandono manutentivo, lo stato generale della struttura è vistosamente degradato, come possibile rilevare in particolare per quanto attiene al parapetto dei balconi del primo e secondo piano, i quali, realizzati in calcestruzzo armato, oltre al distacco degli intonaci di rivestimento, mostrano segni di grave ammaloramento strutturale causa l’ossidazione e il rigonfiamento dei ferri di armatura che producono l’espulsione del copriferro. Analogamente per quanto attiene gli intradossi dei medesimi balconi, con laterizi già a vista e condizioni di avanzatissimo degrado”. I tecnici annotano anche come “su tutte le superfici prospettiche si rileva la presenza di quadri fessurativi”. Inevitabile la conclusione: i proprietari devono procedere alla messa in sicurezza dell’immobile, quanto meno nelle parti che ricadono su pubblica via.
Il Comune di Siracusa ha inviato la perentoria comunicazione: provvedere alla realizzazione di tutte le opere necessarie alla messa in sicurezza entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione, altrimenti scatteranno i provvedimenti sanzionatori del caso.
Dal Comitato Pro-Arenella la notizia viene accolta con moderata soddisfazione. “Da tempo invitiamo tutti a non parcheggiare l’auto nei pressi di quell’edificio, per via degli evidenti rischi. Adesso, però, il Comune non si limiti solo a chiedere la messa in sicurezza ma si attivi per trovare soluzioni capaci di condurre alla riqualificazione dell’area”.