Certificato prevenzione incendi scaduto ma parcheggio aperto: c'è chi studia class action

Per alcuni anni il parcheggio Talete è rimasto senza “copertura” in caso di incendi. Il certificato di prevenzione era infatti scaduto, nonostante la struttura abbia continuato ad ospitare quotidianamente centinaia di auto al suo interno.
“L’amministrazione ha fatto fruire una struttura come un parcheggio al coperto mettendo a rischio l’incolumità di chi inconsapevole dei rischi lo ha utilizzato?”, se lo domanda il portavoce del Comitato Levante Libero, Giuseppe Implatini che da settimane spinge per la demolizione dell’ecomostro. “Credo che su questi temi si dovrebbe approfondire; le autorità competenti è forse ora che entrino su altri aspetti del caso Talete, ci sono troppe cose prese alla leggera e in tema di sicurezza è da irresponsabili”, la sua accusa.
Implatini ricorda il piccolo incendio di un paio di mesi fa, all’interno del Talete. “Solo per puro caso si è trattato di un piccolo rogo e soprattutto con il parcheggio quasi vuoto. Elementare chiedersi se i Vigili abbiano controllato in quell’occasione, come prima cosa a seguito dell’immediato intervento, le condizioni dell’impianto di antincendio e la relativa certificazione. Esisterà una relazione, un verbale descrittivo dell’intervento effettuato, o no? Risulta che, in caso di mancanza del certificato prevenzione incendi, i soggetti al controllo siano i Vigili del Fuoco e che la mancata presentazione del rinnovo della certificazione preveda severe sanzioni, in certi casi anche di carattere penale oltre che pecuniario”, rincara la dose il Comitato Levante Libero per la demolizione della copertura ecomostro del parcheggio Talete. Allo studio persino una class action per le “lacune del posteggio comunale comunque fatto fruire”.