Chi è Chiara Serpieri, nominata commissaria dell’Asp di Siracusa dopo il ‘terremoto’

Chiara Serpieri è stata indicata dalla Regione come commissario straordinario dell’Asp di Siracusa. Dopo l’inchiesta della Procura di Palermo che ha coinvolto in pieno anche l’Azienda Sanitaria aretusea (5 dirigenti e funzionari indagati), il dg Alessandro Caltagirone si è autosospeso dalla carica e dallo stipendio. In attesa degli sviluppi dell’inchiesta – tra l’11 ed il 13 novembre gli interrogatori di garanzia a Palermo per gli indagati siracusani – il governo regionale ha affidato per sei mesi la guida della sanità aretusea ad una figura tecnica, autonoma e di esperienza.
Nata a Napoli nel 1959, Serpieri ha maturato oltre quarant’anni di carriera nel Sistema Sanitario Nazionale, distinguendosi per competenza gestionale e capacità di riorganizzazione. È stata direttore generale dell’ASL VCO (Verbano Cusio Ossola) e, in precedenza, dell’ASL VC di Vercelli, oltre ad aver ricoperto ruoli di vertice presso l’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino, l’ASL di Vercelli e strutture di eccellenza come l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e l’Ospedale San Paolo del capoluogo lombardo.
La sua formazione coniuga Scienze Politiche e Management sanitario, con master e corsi specialistici presso Eupolis Lombardia e SDA Bocconi. È inoltre componente del Consiglio Direttivo della Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, e docente in master universitari di secondo livello in organizzazione e gestione sanitaria.
A Chiara Serpieri spetta ora il compito di ristabilire la credibilità amministrativa dell’Asp siracusana, garantendo la continuità dei servizi in un contesto segnato da sfiducia e difficoltà organizzative. Trasparenza e rigore sono, necessariamente, le parole chiave.
La decisione della giunta regionale arriva a pochi giorni dall’esplosione di una maxi-inchiesta della Procura di Palermo che coinvolge 18 persone, tra dirigenti sanitari e politici regionali, con accuse che spaziano dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta e corruzione.
Al centro delle indagini figura la gara da oltre 17 milioni di euro per i servizi di ausiliariato, supporto e reception dell’Asp di Siracusa, che secondo gli inquirenti sarebbe stata indirizzata a favore di una specifica società.
L’impianto accusatorio individua un presunto sistema di pressioni e interferenze che avrebbe coinvolto – per quel che riguarda il filone siracusano – il direttore generale Alessandro Caltagirone, insieme ai dirigenti Paolo Bordonaro, Paolo Emilio Russo, Vito Fazzino e Giuseppa Di Mauro.
Tra gli indagati figurano anche l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro e il parlamentare di Noi Moderati Saverio Romano.
Oltre al commissariamento dell’Asp di Siracusa, la Giunta ha disposto la sospensione della dirigente generale del Dipartimento Famiglia, Maria Letizia Di Liberti, e ha chiesto la revoca dell’incarico al segretario particolare del presidente, Vito Raso.
“Le misure adottate si rendono necessarie per la gravità dei fatti emersi e per tutelare l’immagine e il corretto funzionamento dell’amministrazione”, il commento della Presidenza della Regione.