Chiesa di San Paolo di Solarino, l’incendio è alle spalle: si va verso l’apertura parziale

Dopo l’incendio che ha colpito la chiesa di San Paolo a Solarino, danneggiando gravemente il ciclo pittorico, è tempo di programmare le importanti operazioni di ripristino della navata centrale. La prima buona notizia è che, nei prossimi giorni, la chiesa aprirà al pubblico le due navate laterali, la Cappella di San Paolo e la Cappella del Santissimo Sacramento. Si tratta di un primo passo fondamentale, perché permetterà di celebrare regolarmente la Festa di San Paolo, in programma a Solarino dal 27 luglio al 3 agosto.
La chiesa, guidata da Don Luca Saraceno, ha infatti presentato al Comune di Solarino la scia per la messa in sicurezza delle due navate laterali, ottenendo parere positivo. Questo consentirà un’apertura parziale e l’avvio delle necessarie opere di messa in sicurezza della navata centrale, mentre i lavori di ripristino del tetto devono ancora essere quantificati. “Nei prossimi giorni verranno installati pannelli e ponteggi”, ha detto Don Luca Saraceno raggiunto dalla redazione di SiracusaOggi.it.
L’incendio si è sviluppato nella serata del 20 giugno, a causa di un fulmine che, nei giorni precedenti, aveva colpito l’edificio. Le fiamme hanno danneggiato il tetto di canne e gesso in corrispondenza del ciclo pittorico che decora il soffitto della chiesa, con danni evidenti soprattutto nel riquadro dedicato a San Paolo in catene, situato prima del transetto e in direzione del presbiterio. Inoltre, una trave del tetto sarebbe crollata sul sottotetto, causando anche la pericolosa inclinazione del grande lampadario.
Le operazioni di spegnimento hanno incontrato non poche difficoltà. Dal 20 al 24 giugno, infatti, si sono verificati ben cinque incendi in zona: una situazione che lo stesso sindaco di Solarino, Tiziano Spada, ha definito “assurda”. Il problema principale è stato raggiungere il punto interessato: non era possibile intervenire dall’interno perché l’accesso al sottotetto avviene tramite uno stretto cunicolo e, in ogni caso, l’incannucciato coperto di calce non è calpestabile.
Adesso è fondamentale restituire la chiesa ai cittadini di Solarino: il primo passo è proprio l’apertura delle due navate laterali.