Chiesetta di Marzamemi restaurata, Giansiracusa: "Uno sfregio, sparito il portone del Settecento"

Sono stati terminati i lavori di restauro della chiesetta di Marzamemi. Gli interventi dovrebbero consentire la riapertura entro la prossima estate, ma non mancano le polemiche per alcune scelte che sono state compiute. Lo storico dell’Arte, Paolo GIansiracusa parla di un vero e proprio “sfregio”. “Nessuna traccia resta del portone originale del Settecento- tuona- Non potete fare sempre di testa vostra!- il suo sfogo. Poi una chiara sollecitazione: “Si deve restaurare e rimettere prontamene. Quello nuovo mettetelo in qualche garage di periferia”. Un commento che non lascia spazio ai dubbi e che rende chiarissimo il giudizio del Prof. Giansiracusa sulla qualità del lavoro svolto.
I lavori sono stati coordinati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa. Stanziati circa 600 mila euro, somme reperite attraverso il Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 – Patto per la Sicilia.  Gli interventi hanno riguardato anche la pavimentazione, oltre alla ricostruzione del tetto e al consolidamento. Restaurato il prospetto, aspetto che allo storico dell’arte siracusano è sembrato curato in maniera non adeguata.
Fabio Granata, già assessore Regionale ai Beni Culturali e presidente di Articolo 9, interviene sulla Soprintendenza relativamente al restauro della Chiesetta di Marzamemi.
“Invito la Soprintendenza a restaurare e ricollocare l’antico portone settecentesco nella restaurata Chiesetta di Marzamemi. Già il restauro ha tolto la patina del tempo all’edificio con un risultato discutibile ma sul portone bisogna tornare indietro rimuovendo l’orrendo portone moderno e restaurando e ricollocando il portone storico.
Mi sembra il minimo del rispetto per l’Anima dei luoghi”.