Compravendita illecita di loculi al cimitero, si apre il processo. Prime eccezioni delle difese

Si è aperto questa mattina, al Tribunale di Siracusa, il processo sulla presunta compravendita illecita di cappelle e loculi al cimitero comunale. Imputati sono l’ex direttore della struttura, Fabio Morabito; l’operaio che prestava servizio nella struttura comunale, Marco Fazzino; e i dipendenti comunali Giovanna Parisi e Adolfo Reale.
La prima udienza è stata dedicata alla eccezioni sollevate dalle difese. In particolare, secondo l’avvocato Alessandro Cotzia – che insieme all’avvocato Gianluca Caruso rappresenta Morabito – sarebbero da annullare diversi elementi assunti e formatisi in sede di incidente probatorio, in quanto viziate da mancanze procedurali tali da renderli inutilizzabili nel procedimento. Questione parecchio tecnica che ruota attorno all’articolo 64 del Codice di Procedura Penale che disciplina le modalità dell’interrogatorio dell’imputato e gli avvertimenti obbligatori che precedono gli interrogatori.
Per l’avvocato Mario Giuffrida, che difende Giovanna Parisi, sarebbero generiche le contestazioni circa le presunte sottrazioni di cadaveri, mancando elementi per una più corretta determinazione.
Eccezioni tutte da rigettare, hanno argomentato il pm ed i rappresentanti delle parti civili ammesse al processo, tra cui il Comune di Siracusa.
Per completezza di informazione, gli altri due imputati – Fazzino e Reale – sono rappresentati rispettivamente dagli avvocati Junio Celesti e Vincenzo Poidomani.
Ogni decisione rinviata all’udienza del 22 gennaio, quando i giudici si pronunceranno sulle questioni preliminare come prospettate dalle difese. E sempre in quella udienza, prevista l’apertura del dibattimento e con la formazione delle prove ed il conferimento dell’incarico al perito incaricato della trascrizione delle intercettazioni.