Contenzioso Talete, prove di dialogo tra Regione e Comune. Ma per la demolizione…

L’apertura della Regione sul caso Talete potrebbe essere presto colta dal Comune di Siracusa. Tra i due enti, da diversi anni, è aperto un contenzioso per il cospicuo finanziamento ottenuto per la costruzione del casermone-parcheggio. Palermo ha chiesto una grossa parte indietro per difformità realizzative: venne finanziata un’opera di protezione civile per realizzare un collegamento tra le due sponde del porto Piccolo, ma fu realizzato quel parcheggio.
La sentenza di primo grado non è stata favorevole al Comune di Siracusa, che ha presentato ricorso ed attualmente è in corso l’appello. Ma nelle ultime settimane si è fatta strada la possibilità di un confronto che possa condurre magari ad una soluzione extragiudiziale. Lo ha confermato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, in visita a Siracusa per una serie di concordati sopralluoghi con lo Iacp. A margine di quegli incontri, sollecitato dai giornalisti, è tornato ad occuparsi del Talete, confermando la disponibilità della Regione a valutare anche le soluzioni proposte da Palazzo Vermexio per superare la questione al centro anche di una vicenda giudiziaria. Fonti vicine al sindaco di Siracusa, Francesco Italia, danno per certo un primo contatto telefonico tra i due a brevissimo, proprio alla luce di questa manifesta apertura dell’esponente della giunta regionale.
Ma al di là del contenzioso, poco spazio per inserire nella discussione anche l’acceso tema dell’eventuale abbattimento della copertura di quell’ecomostro. Come ha chiarito Falcone, si tratta di un aspetto meramente locale e su cui la Regione non ha interesse ad esprimersi. Semmai, l’assessore invita a non sottovalutare un rischio di incorrere in danno erariale con una mossa radicale (abbattimento, ndr). Ed è la stessa tesi, peraltro, prospettata dal Comune di Siracusa.