Coronavirus, sei positivi tra gli operatori di una casa di cura privata. Secondo caso dopo Canicattini

Sei positivi tra gli operatori della casa di cura privata Villa Salus. Sono stati i tamponi effettuati a pagamento dall’attenta proprietà della struttura a far emergere il nuovo caso. “Purtroppo registriamo primi casi nel mondo della sanità privata”, commenta la segretaria provinciale della Cisl, Vera Carasi. “Il caso ‘0’ sarebbe stato un anziano trasferito in quel centro, per una ischemia, dall’ospedale di Avola. Accertata la sua positività, è stato trasferito in un centro Covid. Villa Salus ha avviato il normale protocollo chiedendo all’ASP di poter effettuare i tamponi al personale. È stato risposto che ci sarebbero voluti sette giorni. La struttura si è rivolta al laboratorio privato di Avola, ma questi ha risposto che lavora solo per l’Asp. A questo punto la decisione di rivolgersi a Catania dove, a pagamento, sono stati effettuati i tamponi”.
Dopo la struttura di Canicattini, con 13 positivi, emerge con sempre maggiore forza la necessità di alzare il livello di attenzione sul mondo delle strutture private, comprese le Rsa. “Diversi, tra il personale, sono liberi professionisti – aggiungono ancora – Bisogna verificare, quindi, qualsiasi possibile e rischiosa commistione tra strutture diverse, soprattutto quelle che ospitano anziani, fascia più debole”.