Curiosità della storia. Quella cisterna sotto l'Arcivescovado che nel 1600 "salvò" Ortigia…

Girando per i cunicoli che scorrono sotto Ortigia si arriva sotto il cortile dell’Arcivescovado di Siracusa. Da uno stretto corridoio si sbuca in un’ampia stanza nata come cava di pietra e poi riadattata nel 1600 a cisterna d’acqua.
Una soluzione d’ingegno per risolvere quello che rischiava di diventare un autentico problema per la città. Un nobile, infatti, “tagliò” l’acqua a Siracusa ostruendo il tratto dell’antico acquedotto Galermi che correva sul suo feudo. Un mancato accordo sui soldi che la comunità doveva riconoscergli si risolse con quell’atto deciso.
Anzichè piegarsi, l’autorità dell’epoca decise di adattare a cisterna quel locale. Con una battuta si potrebbe dire che i contrasti sulla gestione idrica a Siracusa non sono mai mancati.