Dall’Isola delle Correnti a Capo Nord in moto, il viaggio di nozze di Marco e Anna: “È stato bellissimo”
Un’avventura indimenticabile quella di Marco e Anna che, in occasione del loro viaggio di nozze, hanno deciso di raggiungere Capo Nord in sella alla loro moto, una BMW GS1300ADV. La coppia è partita il 1 agosto da Solarino, facendo tappa all’Isola delle Correnti, il punto più a sud d’Italia, per poi attraversare Albania, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Croazia, Slovenia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia e infine la Norvegia, dove il 14 agosto hanno realizzato il sogno di arrivare al punto più a nord d’Europa.
Il rientro non è stato meno emozionante. Dalla Norvegia hanno proseguito verso Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Germania, Svizzera e infine l’Italia, con tappe in Molise e in Sicilia, per un totale di 14.072 km percorsi.
Durante il viaggio non sono mancati gli imprevisti. Già il primo giorno, dopo Solarino e l’Isola delle Correnti, raggiunta Bari e imbarcati sul traghetto per Durazzo, hanno avuto un incidente: un’auto, svoltando a destra, ha urtato una borsa della moto. “Per fortuna eravamo protetti dall’abbigliamento tecnico compreso di airbag, sia io che Anna, e siamo potuti ripartire senza problemi e in totale sicurezza”, racconta Marco alla redazione di SiracusaOggi.it.
La parte più difficile è stata l’attraversamento dei Balcani, con temperature fino a 39 gradi: “Tra il caldo dell’asfalto, il sole e il calore della moto è stato faticoso. Ma una volta in Germania l’adrenalina saliva ogni giorno, con mete nuove e la speranza di arrivare a Capo Nord”.
Non sono mancante le difficoltà durante il tragitto. “Abbiamo preso pioggia e vento per oltre 16 ore consecutive. Durante il tragitto abbiamo incontrato moltissime renne, che ci passavano a pochi centimetri dalla moto”.
L’arrivo a Capo Nord è stato emozionante: “Siamo arrivati verso le 12.30 con tempo nuvoloso e un po’ di pioggia leggera. Una volta sotto il globo, però, mi sono persino tolto la giacca, si stava benissimo”.
Anche il ritorno ha riservato difficoltà. Dopo migliaia di chilometri si sono infatti consumate le pasticche dei freni posteriori. “Un calvario – ricorda Marco –. In Polonia volevano sostituire obbligatoriamente anche i dischi, disponibili solo dopo tre giorni. In Germania, invece, in un’officina BMW ci hanno risolto il problema in dieci minuti”.
Superata anche questa prova, la coppia ha attraversato Svizzera e l’Italia, per poi arrivare in Molise e sostare un paio di giorni e rientrare finalmente in Sicilia.
“È un viaggio che consiglio a tutti, indipendentemente dall’età. – sottolinea – Abbiamo incontrato ciclisti, motociclisti, camperisti, viaggiatori di ogni tipo. Non è solo la foto sotto il globo che conta, ma i paesaggi, le persone e le emozioni che si vivono lungo il percorso. In realtà servirebbero almeno tre mesi per apprezzare davvero Norvegia e Finlandia, non venti giorni. Abbiamo visto dei paesaggi incredibili, uno dei più belli è senza dubbio
il pulpito Preikestolen, in Novergia”.
“È un’esperienza che richiede preparazione fisica e mentale, perché non è un viaggio qualunque. La Norvegia è splendida, si passa dalle montagne ai laghi, fino alle cascate”, aggiunge la moglie Anna.





