Danni da calamità naturale: 45 mln di euro dalla Regione, fondi anche in provincia
Finanziati dalla Regione Siciliana, con fondi a valere sul Po Fesr Sicilia 2021-2025, interventi di riparazione e ricostruzione di infrastrutture pubbliche danneggiate da eventi calamitosi nel corso del 2025. Si tratta di 45 milioni in totale, come da decreto pubblicato dal dirigente generale del dipartimento di Protezione civile, Salvo Cocina. Diversi gli interventi finanziati per i comuni della provincia di Siracusa
«L’approvazione di questo programma di finanziamento – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – è un segnale forte di presenza e di impegno delle istituzioni, che operano al fianco delle comunità locali per affrontare insieme le difficoltà causate da calamità naturali. La nostra priorità è garantire una ripresa rapida e sicura, affinché i nostri territori possano tornare a crescere e prosperare. Un impegno che la Regione persegue sia sotto l’aspetto della prevenzione del dissesto idrogeologico sia attraverso la ricostruzione dopo eventi estremi.
Questi interventi rappresentano una delle prime applicazioni in Italia e in Europa della Direttiva europea RESTORE (Regolamento Ue 2024/3236), che prevede il finanziamento per la ricostruzione in risposta a catastrofi naturali, portando così un contributo fondamentale alla resilienza del territorio. La sua attuazione consente di utilizzare tempestivamente i finanziamenti europei e di rispondere con efficacia alle emergenze e alle necessità delle comunità colpite, grazie a un programma che coinvolge risorse a livello regionale ed europeo”.
Le istanze presentate sono state 181, per un valore complessivo di 95 milioni di euro, Ne sono state ammesse a finanziamento 79 per interventi essenziali: dalla viabilità alla protezione idraulica, dalla messa in sicurezza dei costoni rocciosi alla rifunzionalizzazione delle reti fognarie e degli impianti pubblici. Altri 30 interventi sono stati ritenuti ammissibili ma non finanziabili al momento per mancanza di copertura, mentre 72 istanze sono state escluse per mancanza dei requisiti previsti dalla misura.
Gli interventi finanziati riguardano numerosi Comuni delle province di Catania, Messina, Enna, Siracusa, Palermo e Caltanissetta. A seguito della formale accettazione dei finanziamenti e della stipula delle convenzioni con il dipartimento della Protezione Civile, gli enti beneficiari procederanno con la realizzazione delle opere.
In provincia di Siracusa figurano, tra gli altri, il ripristino delle condizioni dei palazzi comunali che a Canicattini ospitano il Coc, centro operativo comunale e Com, centro operativo misto, interventi a Buccheri per la regimentazione delle acque, a Cassaro per il ripristino di serbatoi, a Ferla, il ripristino della viabilità danneggiata per 216 mila euro ed il ripristino del sistema di primo sollevamento alla sorgente, per altri 110 mila euro. Ad Augusta, finanziati gli interventi di sistemazione dei impianti di illuminazione pubblica danneggiati per 128 mila euro ed il ripristino dei danni del ciclone Gabry arrecati ad alcuni plessi scolastici. A Canicattini, finanziata la messa in sicurezza di via Bellini ed aree limitrofe, fondi per le strade e per la rampa San Nicola. Tra gli altri progetti finanziati, quello che ad Avola prevede il ripristino della struttura a servizio dell’impianto di depurazione delle acque reflue.
Tra i progetti finanziati con maggiori risorse ci sono la bonifica dei cassoni di accosto dell’impianto di degassifica danneggiati dalle mareggiate al porto Acquasanta di Palermo con 3 milioni di euro; il ripristino delle infrastrutture viarie danneggiate nei valloni Piedigrotta e degli Angeli a Castronovo di Sicilia (Pa) con 2,1 milioni; il ripristino e il rafforzamento di un tratto dell’argine sinistro del fiume Alcantara a protezione del depuratore del consorzio rete fognante dei Comuni di Taormina, Castelmola, Giardini Naxos e Letojanni (Me) con 2,6 milioni; i lavori di messa in sicurezza del versante franato in contrada Scoppo a Messina con 1,9 milioni; il ripristino nel canale di smaltimento delle acque meteoriche a Santo Stefano di Camastra (Me) con 1,7 milioni; e, sempre nel Messinese, quattro interventi a Naso per un totale di oltre 3,7 milioni.