Depuratore consortile, inizia una nuova fase: Turano, “evitata la paralisi dell’attività”

“Sono molto soddisfatto della decisione dell’assemblea dei soci Ias. E’ stato trovato un percorso condiviso che consentirà di scongiurare la paralisi del depuratore consortile”. L’assessore regionale alle attività produttive, Mimmo Turano, commenta così la nuova fase che si apre ora per il depuratore consortile che ha accolto le prescrizioni della Procura di Siracusa.
“Abbiamo sempre evitato – aggiunge Turano – interventi a gamba tesa in questa vicenda. Per noi la priorità è sempre stata la creazione di condizioni di massima trasparenza e condivisione delle scelte tra l’ex Consorzio Asi, che è socio di maggioranza dello Ias, e i privati, soprattutto alla luce degli esiti delle precedenti assemblee. Adesso – conclude l’assessore alle Attività produttive – sarà possibile fare la giusta sintesi per ottemperare alle prescrizioni di tutela ambientale della Procura di Siracusa e dall’altra di tenere conto della fondamentale esigenza di salvaguardare un’infrastruttura strategica per l’economia siracusana”.
La presidente di Ias, Maria Grazia Brandana, ringrazia il cda di per il lavoro svolto. “Abbiamo tenuto un profilo basso ed abbiamo agito nell’interesse pubblico, prefigurando sempre soluzioni che potessero contemperare la tutela
dell’azienda, dell’ambiente, della salute, dei lavoratori, dei cittadini e di tutto il comparto industriale
ricadente nel territorio nei confronti del quale Ias svolge un servizio pubblico strategico come quello
della depurazione dei reflui”.
La soluzione individuata e comunicata ieri alla Procura segna la vittoria di “buon senso e coscienza sociale, risultato a cui hanno contribuito, seppure con distinguo e differenziazioni, tutti i soci Ias”. Così si legge nella nota ufficiale della società di gestione consapevole di essere al primo passaggio “di un lungo e complesso percorso tecnico-amministrativo e giuridico che continuerà a richiedere costante impegno e massima attenzione, oltre che professionalità e competenze”.
Anche il Movimento 5 Stelle si sofferma sul tema con il parlamentare nazionale Paolo Ficara e il deputato regionale Stefano Zito. “Apprezziamo che il cda di Ias abbia finalmente trovato un’intesa per rispondere positivamente alle richieste della Procura di Siracusa. Rimane un fatto, però, che i magistrati siracusani si siano dovuti sostituire a chi negli anni avrebbe dovuto svolgere le giuste funzioni di indirizzo e controllo, a garanzia dell’ambiente e della salute. La Regione, proprietaria del depuratore consortile, ha tardivamente preso coscienza del suo ruolo, attraverso il consorzio ex Asi. Deve ora dimostrare di saper svolgerlo appieno, anche con il nuovo gestore che verrà. Il controllo – proseguono Zito e Ficara – deve rimanere in mani pubbliche ma occorre un cambio di passo rispetto ad un passato recente che ha visto battaglie per nomine in cda ma non con la stessa foga per l’ambiente e le manutenzioni. Immaginiamo sia ora chiaro a tutti che la priorità è la tutela ambientale e della salute dei cittadini”.